![]() |
Quote:
Con un cavetto come questo https://www.amazon.it/gp/aw/d/B0120O...PQL&ref=plSrch e uno scantool tipo questo http://www.amazon.it/gp/aw/d/B00H9S7...xML&ref=plSrch usando l'app in dotazione allo scantool o l'app torque (scaricabile dal play store). Si possono leggere i parametri, modificarne alcuni e leggere/resettare allarmi. |
per MotorEtto
L'interfaccia a tre pin-eobd va per Guzzi, Ducati ed altre con centraline normalmente gruppo Magneti Marelli 5AM e 59M. Per le BMW non va bene. |
Grazie maurodami, non lo sapevo.
|
Quote:
|
Quote:
|
La soluzione è impararne anche un po' di elettronica. :lol:
Con i tool giusti e le competenze giuste è più facile mettere mano all'elettronica che alla meccanica. Certo le competenze richieste sono differenti, ma non serve essere ingegneri elettronici come non serviva essere ingegneri meccanici per mettere mano al carburatore. Un'idea di base di come funzionava il carburatore bisognava saperlo anche allora. E le informazioni si trovano più facilmente oggi che ieri. Quindi non direi che le moto d'oggi sono ingestibili. Direi solo che servono meno informazioni da "machi meccanici" e più informazioni da "nerd sfigati". :confused: |
Quote:
:lol::lol::lol::lol: |
L'obsolescenza programmata è un crimine contro l'umanità
|
ODDIO qualsiasi cosa abbai 2 ruote va benissimo..............preferendo le vecchiette :toothy2:
|
Non è un brutto ragionamento
|
Cosa diceva la pubblicità dello spot della merendina: "chi sa cosa come dietro!!!".
Io sulle mie moto ho poca elettronica e spero di tenerle a vita. Sta finendo l'era delle moro che diventeranno storiche, ora al massimo 10 anni e poi devi buttarle. |
E qui un tempo era tutta campagna....
|
Giuda faus!
|
Quote:
|
Quote:
http://www.ebay.com.au/itm/263169805675 |
Personalmente tra una moto che ti lascia a piedi ogni 2000km e che puoi far ripartire lavorandoci un po' (se sai farlo) e una che si accende una spia ogni 30000 e devi farla vedere da un meccanico prenderei la seconda
Inviato dal mio EVA-L09 utilizzando Tapatalk |
Quote:
Forse c'è un po' di nostalgia del rubinetto della riserva... Mi sembra una lotta persa in partenza. Come tenere cavallo e carretto a inizio '900, per non comprar l'auto. Allora rinunci a cellulare, computer, navigatore, bancomat, carta di credito. Investi solo in oro e materie prime, ecc. Altro che bitcoin! |
Vorrei chiedere una cosa a chi ha qualche anno più di me. A quelli che in moto ci andavano negli anni '70
Sento sempre parlare di queste moto che con un martello e un cacciavite ripartivano. Ma ai tempi i meccanici cosa facevano? Questo discorso di non sentirsi la moto propria perché c'è dell'elettronica non è colpa della moto ma dell'ignoranza del proprietario. Volendo si impara anche a vedere e gestire quel lato della moto Inviato dal mio EVA-L09 utilizzando Tapatalk |
Mi permetto di parlare a nome di maestrale, per dire che forse molti non hanno colto il senso del 3D.
La riflessione non verte sul fatto che bisogna usare solo roba "vecchia" o obsoleta tecnicamente in quanto più sicura e/o affidabile o manutenibile, piuttosto su una sorta di sensazione di impotenza che si ha di fronte ai problemi, spesso banali, provocati dalle millemila cagate montate sui nuovi modelli. Insomma, secondo me non era da intendere come un "si stava meglio prima", ma come un sentirsi in balia di apparecchi o dispositivi su cui è difficile se non impossibile intervenire, anche avendo il pollice opponibile e un cervello a comandarlo. Questo almeno è quello che ho capito io. Detto questo, io mi appassiono tanto ai mezzi con il rubinetto della benzina, quanto a quelli con il controllo di trazione o il misuratore di sgommata sulle mutande. |
miluzz, quesito interessante, ti rispondo io che le ho vissute (come molti altri).
Anni 70, le moto da fuoristrada 2T erano sostanzialmente tutte uguali, i ragazzi sgamati ci sapevano fare qualunque coosa da soli, erano semplicissime. LE stradali erano decisamente piu' complesse ma alla fin fine le piu' sofisticate erano le jap a 4 cilindri . I carburatori delle stradali erano notevolmente complessi, sopratutto quelli delle jap, e li' occorreva la malizia. Ma si staravano non molto spesso, quelli in batteria. In generale l'accessibilita' meccanica restava molto buona, il lay out degli organi delle moto era uguale per tutte. Gli impianti elettrici erano molto piu' semplici di quelli odierni , erano comunque un punto debole sopratutto sulle europee, ma gli scehmi erano semplici. Una grossa complicazione di accessibilita' meccanica venne a meta' anni 80 con l'avvento dei mno ammortizzatori e i motori a V (honda). E con le carene sempre piu' invadenti. PEr cui gli smontaggi erano sempre piu' complessi. COme lunghezza, non come complicazione. In generale comunque una moto anni 80 era affidabile come una di oggi a livello di guasti e chilometraggi. I meccanici servivano per il banale motivo che allora come oggi chi ci sapeva metter le mani era una minoranza di appassionati. L'elettronica odierna i problemi secondo me li puo' dare sopratutto a livello di sensori che cioccano, e per beccarli occorrono i tools di diagnosi. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:08. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©