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Panzerdivision 23-10-2005 14:39

non l ho visto... ma si parlava di harleisti italici o amerregani?

io qui in italia ho sempre visto giare degli sboroni e basta..

tipo i PORTOFINO CHAPTER....

chissà che canaglie..

Huey 23-10-2005 14:40

OK, allora discutiamone in maniera costruttiva e se possibile imparando qualcosa. E' ovvio che se le risposte dovessero essere del tipo "dai fiato alla bocca ........... ...non si sai quello che dici è megli tacere ............!!!!!!! ..tutti vogliono dire la loro ...lascia perdere....!!! c'è ben poco da discutere.

Io devo quindi capire quanto ci sia di vero in questi movimenti e quanto di "scimmiottamento". E' chiaro che nel momento in cui mi compro un Harley, gioco forza ci sarà un determinato abbigliamento, atteggiamento, modo di fare, per carità ciascuno è libero di reinterpretarsi nei propri miti nel modo che più lo appaga ma appunto, quanto c'è di vero?

La storia mi sembra abbondantemente lontana, diversa. I luoghi, le strade, le storie sono distanti anni luce.

A me ad esempio non piace il fatto di avere una divisa, essere conforme. Per carità, anche io ho il mio bel completo BMW ecc ecc. Però qui stiamo parlando di divise vere e proprie, di praticantato, di aspiranti, di essere accettati, di indossare la divisa prima senza logo, poi con la scritta ed infine completa....stiamo parlando di riti. Non li critico. Dico solo che a me non piacciono. L'origine? Quella delle Giacche Blu nasceva da una protesta nei confronti della FMI, si rivendicava il diritto di incontrarsi senza dover versare quote di iscrizione, il piacere di premiarsi con salami e formaggi invece che con il regalo dello sponsor. Poi anche quella storia, per quanto mi riguarda è stata affondata da mille regole in più rispetto alla FMI, da praticantati, ammissioni, divisioni ecc.
Però aveva il pregio di appartenere ad una storia tutta Italiana. Io sapevo perchè il Granducato di Toscana si era scisso dalle Giacche Blu.
Ieri sera l'imputato non sapeva nemmeno il perchè odiasse i Bandidos, sapeva solo di doverli odiare ma non ne conosceva il motivo.

E chi mette in dubbio poi che l'amicizia, la fratellanza siano valori supremi ai quali richiamarsi. Io non di certo. Ma questi principi devono essere propri, non acquisiti con un logo su di un gilet di pelle. Questi principi dovevano portare gli HA ed i Bandidos di BZ ad avere lo stesso rapporto che c'è tra QdE e Endurostradali tanto per fare un esempio, non a farsi la guerra senza nemmeno conoscerne i motivi.

E poi, ieri ad una domanda del PM sul perchè l'imputato si sentisse così attaccato a quel gruppo, tra le varie risposte c'era quella del "rispetto" quando vanno in giro......rispetto.....ma possibile che non si distinguail rispetto dalla paura? ma quale rispetto può avere un impiegato INPS che all'autogrill incontra 20 harley con sopra tipi all'apparenza poco raccomandabili e che, per quanto lui ne sa, potrebbero scatenare una rissa solo perchè l'impiegato ha comprato l'ultima confezione di cioccolatini che invece voleva anche la donna dell'harleysta? Quella è paura, non rispetto. E per quanto mi riguarda, certi gruppi incutono un certo timore anche a me, detto proprio sinceramente, poi, che questo timore venga scambiato per rispetto, questo è un problema loro. Il rispetto certo che c'è ma è esattamente uguale a quello che provo nei confronti di qualsiasi persona che incontri. Non è certo la divisa che mi fa rispettare una persona a meno che non sia ad esempio un vecchietto con le medaglie di reduce di guerra o un Gino Strada. Quella è un'altra forma di rispetto.

E poi ripeto, ad un PM che sta decidendo se darti 30 o 20 anni.....e ti chiede se hai paura della Banda rivale per determinare il clima nel quale si sono svolti i fatti.....io dichiaro che il gruppo rivale è 3mila volte peggio del mio, che sono violentissimi, incazzatissimi e che mi stò cagando sotto dalla paura, che non dormo più lanotte e che ero andato sotto casa del mio rivale per chiedergli scusa e fare la pace....non rispondo...."no, io no paura" ma questo è un discorso di opportunità, può darsi che uno viva meglio in carcere con il rispetto del proprio gruppo che non a casa con la famiglia e godendo della vita con il gruppo grazie ad una giusta dichiarazione ad un PM

Flying*D 23-10-2005 15:13

Quote:

Originariamente inviata da bomber
si può anche non essere d'accordo con la vita di queste persone ma prima di dire che fanno brutta pubblicità ai NOI motociclisti bisognerebbe sapere che i primi motociclisti sono stati loro scorazzando peer le strade degli states quando la gente non sapeva cosa erano i bikers.

Fantasia 10, storia degli Hells Angels 2-...
Sono nati come CRIMINALI nel dopoguerra, muovendosi in branco per gli stati uniti seminando paura e distruzione.. e non lo dico io, e' STORIA.. :cool:

el Pantera 23-10-2005 15:54

...io l'ho vita tutta e molto attentamente,l'imputato mi piace come porta avanti la sua testimonianza d'innocenza....

sabato prossimo la sentenza colpevole per omicidio o assolto per legittima difesa.......

bomber 23-10-2005 15:56

bla bla bla bla

EnroxsTTer 23-10-2005 16:47

Quote:

Originariamente inviata da bomber
bla bla bla bla

vedi che alla fine qualcosa di sensato l'hai detto! :lol:

Huey 23-10-2005 16:47

Bravo Bomber, discussione costruttiva :mad: :mad: speriamo che anche l'imputato alla prossima udienza non dica bla bla bla alla corte altrimenti la vedo dura...... :lol: :lol:

Andreino 23-10-2005 16:53

Quote:

Originariamente inviata da Huey
OK, se questo è il livello di discussione ....discutine da solo :(

Ciao,
Alex da Tai

Adesso concordo 100% :(

BoBo 23-10-2005 17:53

L'altro giorno si sono dette 4 minkiate sugli Armed Forced MC, oggi addirittura si parla di Hells e Bandidos come se niente fosse e come se fossero cose che vivete fin da quando siete nati..... Giusto perché c'è stata una trasmissione in TV.... Io, sinceramente, sono inorridito dal leggere che con tanta leggerezza di associano queste persone (che, ripeto, NON CONOSCETE!!!...) a naziskin, criminali, tagliagole
Questo sito e questo Forum sono strapieni di persone notevoli, argomenti interessantissimi e spassosissimi skazzi, ma quando si vuole a tutti i costi parlare di cose che non si conoscono, non si fa una bella figura....
Qui siete motociclisti, spesso anche di gran livello e di grande esprienza, tanto di cappello, ma l'universo Biker è un'altra cosa, che non conoscete (tranne forse qualcuno....), quindi abbiate l'umiltà di dire, che sò: "Non so di cosa stiate parlando..." oppure "Ho solo letto qualche trafiletto" o anche "Non me ne può fregar di meno", qualunque cosa, ragazzi, ma lasciate perdere, se non conoscete...
E non è sufficiente (e nemmeno necessaria....) un'Harley.... ;)

ziocake 23-10-2005 18:09

Quote:

Originariamente inviata da Andreino
Mi piacerebbe che il discorso proseguisse per avere un'infarinatura su questa realtà, sempre sentita nominare ma mai frequentata dal vivo.

Prova a leggere "Hell's Angels" di Sonny Barger ;)

Isabella 23-10-2005 18:23

ragazzi, forse ho letto superficialmente e non ho colto la filosofia,
ma mi sembra che queste bande, perchè di bande si tratta, abbiano fatto proprie le peggiori manifestazioni di qualsiasi gruppo/gang/che dir si voglia...
senso esagerato della tribù, con relativi riti di iniziazione, ostentazione di coraggio supportato non da forza bensì da (gratuita) violenza, l'individuazione di un territorio da proteggere aggredendo chi inavvertitamente vi entra, omertà, se ci pensassi di più mi verrebbe sicuramente in mente altro...

ma che abbiano o meno una moto sotto il culo, è totalmente ininfluente

sapete cosa mi ricordano? (è stato un flash, leggendo...):

guerrieeeeeeeeri, giochiamo a fare la gueeeeeeeerraaa????? (clac, clac, clac....)

a giocare a far la guerra, prima o poi ci scappa il morto....

Deleted user 23-10-2005 18:53

Quote:

Originariamente inviata da bomber
si può anche non essere d'accordo con la vita di queste persone ma prima di dire che fanno brutta pubblicità ai NOI motociclisti bisognerebbe sapere che i primi motociclisti sono stati loro scorazzando peer le strade degli states quando la gente non sapeva cosa erano i bikers.

Ribadisco il mio concetto....
siamo gia' pieni di valentinirossi della domenica ci mancavano anche i motociclisti che si ammazzano tra loro per completare il quadro. Sinceramente , se proprio devo pensare agli albori del motociclismo ,preferisco ricordare mio nonno che scorrazzava negli anni quaranta per le strade del Veneto con la sua Guzzi non sapendo che aldila' dell'oceano c'erano altri matti come lui.
ciao ;)

Cokay 23-10-2005 19:06

Giusto x cronaca , la corte non si è bevuta la storiella di Wieser...si è preso 22 anni.
Vedremo come andrà in appello.

EnroxsTTer 23-10-2005 19:07

Quote:

Originariamente inviata da Isabella
....

:D



.

Bullock 23-10-2005 19:20

Quote:

Originariamente inviata da BoBo
L'altro giorno si sono dette 4 minkiate sugli Armed Forced MC, oggi addirittura si parla di Hells e Bandidos come se niente fosse e come se fossero cose che vivete fin da quando siete nati..... Giusto perché c'è stata una trasmissione in TV.... Io, sinceramente, sono inorridito dal leggere che con tanta leggerezza di associano queste persone (che, ripeto, NON CONOSCETE!!!...) a naziskin, criminali, tagliagole
Questo sito e questo Forum sono strapieni di persone notevoli, argomenti interessantissimi e spassosissimi skazzi, ma quando si vuole a tutti i costi parlare di cose che non si conoscono, non si fa una bella figura....
Qui siete motociclisti, spesso anche di gran livello e di grande esprienza, tanto di cappello, ma l'universo Biker è un'altra cosa, che non conoscete (tranne forse qualcuno....), quindi abbiate l'umiltà di dire, che sò: "Non so di cosa stiate parlando..." oppure "Ho solo letto qualche trafiletto" o anche "Non me ne può fregar di meno", qualunque cosa, ragazzi, ma lasciate perdere, se non conoscete...
E non è sufficiente (e nemmeno necessaria....) un'Harley.... ;)

Ciao BoBo :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

ilmaglio 23-10-2005 19:28

un po' lungo?
"Hunter S. Thompson - HELL'S ANGELS
pp. 272, € 16,00

Nel 1966, durante la grande ondata di panico che i famigerati Hell's Angels scatenarono in California, il giornalista controcorrente Hunter Thompson comprò una moto e viaggiò per qualche tempo con i membri dell'organizzazione dei "motocliclisti fuorilegge". Il risultato fu questo diario, che ne descrive lo spirito, le pazzie e la voglia d'avventura: il mito delle Harley Davidson modificate e le leggendarie cavalcate sulla Route 66; i "colori" e i riti d'iniziazione del gruppo; le violenze vere o presunte e lo scontro con il potere; le reazioni isteriche della stampa; l'incontro con Allen Ginsberg e la scena psichedelica e pacifista. Il tutto miscelato con grande ironia e uno stile travolgente, poetico e ribelle.
"...tuonante a tutta birra, la minaccia è di nuovo in corsa. Bassi sulla sella, s'infilano nel traffico a centoquaranta all'ora schivando di pochi centimetri i timorosi benpensanti." L'esperienza diretta dell'autore entra con prepotenza nelle micidiali pagine di Hell's Angels, un viaggio senza ritorno sulle strade di un'altra America...
Hunter S. Thompson (Louisville, Kentucky), visionario creatore del "Gonzo Journalism", una forma narrativa contaminata tra cronaca e finzione, iniziò la sua carriera nei primi anni Sessanta come cronista sportivo. Collaborò a riviste come "Esquire" e "Rolling Stone", per poi produrre questo libro, subito diventato un cult delle culture underground. Amante delle sensazioni forti, ha fatto del viaggio e del rischio gli elementi fondanti della sua scrittura. Tra gli altri romanzi e saggi ha anche pubblicato Paura e disgusto a Las Vegas, da cui è stato tratto il film di Terry Gilliam. È morto suicida il 21 febbraio del 2005.

www.carmillaonline.com, 12 maggio 2005
Hell's Angels, di Giuseppe Genna
Nel 1965 il procuratore generale della California distribuì un dossier sul club motociclistico degli Hell's Angels, la tribù di incontrollabili che cavalcavano bolidi e scorrazzavano impuniti per la nazione. Il funzionario di polizia cercava di porre rimedio a un dilagare di crimini commessi da questo gruppo che si era via via connotato come élite fuorilegge. I numeri erano impressionanti: gli Hell's Angels avevano collezionato, ai tempi, 874 arresti, in pratica due carcerazioni per ogni membro del club. Le cifre sarebbero anche state più sconcertanti, se i motociclisti non avessero intimidito una marea di possibili denuncianti. I reati spaziavano dalla rapina al tentativo di omicidio, passando per razzie e violazione della legge sul comune senso del pudore. Irredimibili e incorreggibili, gli Hell's Angels erano una minaccia per ogni buon borghese americano. Appena sentì puzzo di zolfo, il fondatore del gonzo journalism, l'indimenticabile Hunter Thompson, ci si buttò a pesce e divenne il cartografo di questo continente demonico e totalmente alla deriva. Hell's Angels è il deposito di quell'opera di mappatura, che soltanto un Caboto dello stile e dell'anticonformismo come Thompson poteva stendere.
Per un anno Hunter Thompson fece l'embedded al seguito di una batteria di Angels. Bevve con loro, registrò i loro violentissimi abusi usi e costumi, vide dal vivo i capricci erotici di questa specie nomade e brutale, si convertì alla loro mistica motociclistica, fino a enunciare il cedimento più alto di un gonzo e il fallimento più abissale di un antropologo: "Non ero più sicuro se stavo compiendo una ricerca su di loro o se stavo scivolando lentamente nelle loro file". Ci pensarono gli stessi Hell's Angels a dirimere la questione: dopo un anno, lo picchiarono a sangue e lo abbandonarono pesto sul terreno della loro indefinita battaglia.
E tuttavia Thompson aveva ridicolizzato il dossier dell'attorney californiano, il celebre Lynch (!) report. I motociclisti avevano trovato in questo scapestrato virtuoso dello stile un avvocato di ufficio senza pari - ma non lo capirono. Thompson, nel suo memorabile reportage, era stato in grado di esaltare la carica spontaneamente rivoluzionaria e veracemente libidica di questi squadroni che sciamavano a bordo delle loro quattrotempi. Il numero dei partecipanti a questo infinito e orgiastico festino su due ruote era stato ridimensionato a un centinaio di membri dal futuro autore di Paura e delirio a Las Vegas, che aveva documentato inoltre come molti dei reati attribuiti agli Angels fossero frutto di interpretazioni di comodo da parte dei pulotti (anch'essi vagolanti su due ruote). Senza parlare dell'incidenza meno che minima che i reati addebitati a questi hypster violenti avevano rispetto alla massa totale dei crimini registrati nello Stato. E anche circa la più inquietante delle accuse lanciate contro gli Hell's Angels, cioè la prossimità con l'ideologia neonazi, Thompson ebbe da ridire: troppo ignoranti per avere una simile competenza filosofica e politica, gli Angels erano in realtà dei disperati con la bicilindrica cromata, privi di qualunque status sociale e perfino incapaci di mobilità se privati del veicolo che identificavano con l'unica risorsa di sopravvivenza che avevano a disposizione. Solo un decimo di loro disponeva di un lavoro: "Sapete - scriveva il grande Hunter -, non è che sul mercato del lavoro circoli poi questa gran domanda di motociclisti con la fedina sporca" e: "Sono fuorigioco. E lo sanno".
Dipinti come splendidi perdenti e peculiari autoctoni in via di sparizione, gli Hell's Angels diventano, agli occhi di Thompson, dei sauvage per nulla bon. Ne dipinge un'etica di gruppo, ne ritrae gli espedienti che permettono la sopravvivenza, ne disegna l'isolamento rispetto agli estranei. La paranoia in cui vivono si trasforma, da aggressività neofascista, in patetica risorsa per alimentarsi e continuare la specie. Thompson adotta uno stile empatico e zoologico, come al suo solito. Dopotutto, questo è stato: uno zoologo, uno che dà per scontata la natura virale dell'umano, e contro l'umano lancia un grido di battaglia a colpi di genialate stilistiche. Inforcata la moto, era prevedibile che avvertisse una certa similarità con gente che riguardava alla società come il principio del male sul pianeta. Non essendo un invasato naturista, quest'uomo che adorava il disordine e lo sporco e la cattiva condotta ebbe negli Hell's Angels dei fratellini sommari, accettabili nella prospettiva di evadere da una civiltà pronta al crollo ancora prima delle rivoluzioni. Thompson è un pessimista radicale, e per questo elabora una terapia a base di cinismo, che è la verità più profonda del suo sarcasmo: un antiumanismo totale, che non lascia scampo e trascina qualunque lettore in una brutta sbronza. Basti osservare il tono cartoonistico con cui HST si perita di avvicinare gli apici più violenti del comportamento di un branco di disperati tanto nichilisti e dannosi. C'è un'implicita accettazione del detestabile ribellismo di questi scarti umani in una simile, condonante prospettiva. Le dinamiche degli scontri tra gang e i ritratti dei singoli membri di questo infernale club carburato sono descritte con il beneficio d'inventario che, se pure non si concede allo studioso, si può perdonare a un grande scrittore. Se solo si legge la scena dell'assalto che gli Angels lanciano vicino a Oakland, a una manifestazione sportiva pacifista, si capirà come sia possibile che un moralista alla Tom Wolfe abbia scelto una vita alla Bill Burroughs e ne sia andato fiero, finendo addirittura per candidarsi come sceriffo di un paesotto turistico di montagna. E tuttavia l'underground, ora e sempre e ovunque, è una materia ambigua politicamente e socialmente che, proprio in forza della sua ambiguità, risiede del tutto naturalmente alle latitudini della letteratura. Perciò sbaglia chi apra Hell's Angels aspettandosi una fenomenologia sociologica. Questo è un grande romanzo, il più neoralistico e delirante, sulla vigilia dei grandi sommovimenti che scossero l'America nei Sessanta - e come tale non va solo letto: va assaporato."
:wave:

Huey 23-10-2005 19:38

Quote:

Originariamente inviata da Cokay
Giusto x cronaca , la corte non si è bevuta la storiella di Wieser...si è preso 22 anni.
....

BASTARDOOOOO :chain: :angry5: da quando in qua si dice la fine del film..... :mad: ed io che aspettavo sabato......

comunque grazie, ero troppo curioso per aspettare e prima o poi avrei chiesto

Cokay 23-10-2005 19:42

Quote:

Originariamente inviata da Huey
BASTARDOOOOO :chain: :angry5: da quando in qua si dice la fine del film..... :mad: ed io che aspettavo sabato......

comunque grazie, ero troppo curioso per aspettare e prima o poi avrei chiesto



Lo immaginavo e l'ho fatto di proposito ! :cool: :lol: :lol:

E" vero sono un BASTARDO ! :cool: :lol:

Huey 23-10-2005 19:44

Quote:

Originariamente inviata da BoBo
L'altro giorno si sono dette 4 minkiate ... ma lasciate perdere, se non conoscete...
..

BoBo...voglio esser paziente.

Il thread è iniziato per segnalare un processo che riguardava motociclisti.
Tu hai avuto l'opportunità di spiegarci meglio questo mondo che tu supponi noi non si conosca e ti sei giocato le tue carte con una risposta al sottoscritto abbastanza cattiva e che non spiegava nulla e con una replica, cito testualmente "bla bla bla bla".

Ma che pretendi che noi si pensi?

Allora credo sia giusto un confronto costruttivo. io ti dico le mie idee, e l'ho fatto, e tu mi spieghi dove non sei d'accordo e perchè.
E' così che funziona sai?

Huey 23-10-2005 19:50

...del resto leggo che gli Hells Angels of Italy sono nati nel 95 :(

Io nel 1984 già giravo con il mio gilet pieno di patch ..... forse è per questo che non ne so nulla :lol: :lol: :lol:


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