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Giusto in Italia si aspettano la laurea anche per fare lo spazzino... Piuttosto vorrei sapere quanti si sono diplomati... |
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conosco personalmente persone laureate dopo i 40 anni nel settore che lavorano, ed è servita quella laurea presa con un'età ed esperienza da vendere... stavo per farlo anch'io.....ma vivendo in una piccola provincia e con famiglia ho rinunciato però il pallino "strettamente personale" (sono serio) di una laurea in teologia mi acchiappa.... |
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Beh,un ex pilota laureato ingegnere meccanico o informatico,fuori o dentro il settore non farebbe schifo a nessuno.Credo. |
Da questo 3d sembra quasi che essere addirittura diplomato, sia importante per un pilota; se è bravo, se ha capacità, sensibilità e quant'altro, un pilota deve sapere comunicare con i tecnici, con la moto e, non guasta se, anche con la gente.
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Per carità.
Era solo una constatazione nel sentirli parlare e fare ragionamenti. Poi,mettiamoci la conoscenza di almeno una lingua straniera,inglese in questo caso. La matematica ed un pizzico di fisica... Di certo,ma correggetemi se sbaglio,i piloti di auto sono un attimo più colti.In tutte le categorie.Spesso. |
Vero, ma chi quasi sempre chi comincia a cimentarsi in auto, appartiene ad un livello socioculturaleconomico superiore rispetto a quanto avviene per le moto.
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Infatti.
Quindi possiamo dire che il mondo motociclistico è un po' aperto a tutti.Ed i meritevoli nella guida possono far carriera. Diverso,o addirittura l'opposto è quello automobilistico. Certo è,che un solo laureato in decenni di motociclismo,è davvero triste:lol: Sino a prova contraria. |
Si è lui Goddard, che a differenza di Valentino la Laurea l'aveva presa studiando all'università e non regalata ...
Non so esattamente cosa faccia oggi, ma all'epoca disse che smesso di correre avrebbe fatto l'ingegnere a tempo pieno. Una laurea serve sempre, anche se poi vai a fare lo scopino (o netturbino o operatore ecologico) e lo dice uno che da laureato quel lavoro lo ha fatto, insieme ad altri laureati e non per tre mesi .... Ancora ricordo i sapientoni che ci dicevano che avevamo studiato a fare, o che studiare non serviva a nulla. Però a differenza di loro ne io ne i miei compagni di avventura facciamo più quel lavoro a differenza di loro. E' vero che poi nella vita occorre avere anche culo .... Comunque fra tutti i lavori che ho fatto è quello che la gente schifa di più, ma insieme al medico l'unico veramente utile .... |
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Poi non e' detto che un diploma faccia miracoli, ma almeno dargli una base d'italiano e d'inglese non sarebbe male, gli potrebbe servire anche per il futuro post-pilota.. |
Purtroppo tutti gli sportivi professionisti hanno la stessa mentalità: non mi serve studiare per vincere....
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C'è un libro, bellissimo, che tratta di argomenti inerenti a quanto discusso qui, tra l'altro consigliato nella libreria del mukkista: http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=263872 e se ne discuteva anche qui: http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=268991
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E' indubbio che studiare aiuta tutti e sempre, non scendiamo in polemica su cose ovvie, la cultura è sempre utile, che uno sia un barbone od un dirigente d'industria, ma è pur vero che statisticamente è più facile trovare persone più acculturate nell'automobilismo, pittosto che nel motociclismo. Facile capire perché, ma il 3d si trasformerebbe in un altro 3d.
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e da maggiorenni e piloti professionisti, volendo applicarsi, di tempo libero ce n'è tanto. |
Nicola, sulla seconda Tua affermazione, pur non essendo io un pilota (di moto) non sono d'accordo
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insomma; mi verrebbe da dire che un pilota di motogp, in 20 anni, qualche ora libera in + di tanti ragazzi normali che, lavorando mentre studiano, si laureano nei tempi normali ce l'abbia.
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Io credo che un pilota, come anche un calciatore o simili, quando decide di fare il professionista, sa che la sua "vita lavorativa" è cmq breve e sa altrettanto bene che nell'arco di questa "vita lavorativa" le chanses che gli si possono presentare non si presenteranno più quando ne sarà fuori, di li a pochi anni dopo; questo vuole dire che la partecipazione a meeting, manifestazioni, campagne pubblicitarie ecc, fanno da contorno alla sua vita fatta di spostamenti, allenamenti o prove, palestra e le 1000 altre cose che non riusciamo neppure ad immaginare e rimane ben poco tempo per fare altro.
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Per quel poco che ne so':
- Niccolo' Canepa frequentava ingegneria ... - Roberto Rolfo era iscritto a letteratura ... - Karel Abraham dovrebbe essere laureato in legge ... |
Se così fosse, non potrei che esserne contento, ma cmq parliamo di "pilotini", senza nulla togliere alla loro attività.
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Si ... ok ... non sono "top driver" ma comunque hanno tutti 3 corso nelle massime categorie motociclistiche mondiali, MotoGP oppure SBK ... mica e' da tutti .
Per quanto riguarda me, mi sarebbe stato piu' facile puntare a prendere 10 lauree che arrivare a correre anche nel solo CIV ... :lol: ... pensa che scarso ... |
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