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Quoto integralmente il tuo pensiero Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk |
Si confermo..BmW ha in programma di separare nettamente le conce auto da moto e non accentrarle...quantomeno in Italia.
In casa Piaggio grandissima occasione persa per sostenere una concessionaria così storica ed avere un ritorno d'immagine e vendite pure...il direttore maketing va fucilato... |
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La Guzzi non costruisce una moto da quando capitò nelle mani di De Tommaso, un vero incompetente con le orecchie lunghe due metri avrebbe fatto meglio a continuare a disegnare le sue macchinine, avrebbe perso meno punti! l'HD le costruisce invece dal 1903 (senza mai avere problemi) neanche quando capitò nelle mani della AMF per un decennio. Quando poi nel 1981 l'AMF rivendette la Harley-Davidson ad un gruppo di 13 investitori guidati da Vaughn Beals e Willie G. Davidson, erede di uno dei fondatori, la fabbrica, ebbe una svolta molto forte ed un crescendo di vendite continuo e lineare (guidata da due veri motociclisti e non burocrati poltronieri del cazzo come gli amministratori italiani), fino ad oggi! Oggi insieme alla Royal Enfild (credo) siano le case costruttrici di moto più vecchie ancora in produzione. Siccome nessun altro costruttore è stato capace di fare altrettanto a tutt' oggi, non ci resta che piangere sulla condizione penosa della nostra storia motociclistica, decaduta soprattutto per l' incompetenza e la presunzione dei vari amministratori. D'altronde anche gli japp, a parte qualche sporadico caso, sono nella stessa condizione, Honda in primis, per la quale basta vedere cosa ha in catalogo oggi (accessori per water) e confrontarlo con quello che aveva negli anni 50,60,70,80,90 per capire che anche loro (nel silenzio) ormai sono sulla via del tramonto nel senso puramente motociclistico. Mi dispiace per la GUZZI perchè quando Ms HONDA nel 54 venne in europa rimase anestetizzato :lol: dalla avveniristica e sopraffina tecnologia motoristica proprio della GUZZI, ma non solo. Con persone più competenti e meno legate all' immagine ed alla poltrona, forse, le cose non sarebbero andate così per l' aquila , poi non so! questo è sono il mio pensiero e basta! |
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Mi dispiace, ma credo che nessuno, tranne loro, sappia se prima ci siano stati contatti, discorsi, promesse, minacce, ecc.
Vorrei ancdare contro corrente dicendo che se rinunciano ad una officina immagine che però produce 0, forse vogliono crescere ed impostare le cose per il futuro. Chiaro che vorremmo tutti che il ns mondo di passione fosse gestito dalla passione, ma non è così; è sempre il frutto di numeri e non facciamoci illusioni perchè gli altri non è che facciano le cose per passione (BMW, KTM, Honda, ecc. non ultima Moto morini......vedi commenti su nuovi listini). Il tutto IMHO |
@rafagas: condivido il tuo pensiero, ma mi chiedo, BMW, Honda, H-D, per pura e semplice questione di immagine, avrebbero mai chiuso il loro concessionario più vecchio DEL MONDO ancora in attività ? Io non credo, magari mi sbaglio però.
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Una dimostrazione dell'ottusità della visione circa la loro storia è presto fatta, anni fa passavo da Mandello del Lario ed avrei voluto visitare il museo ...beh il museo (che dovrebbe essere il vero fiore all'occhiello della Guzzi) era chiuso di fine settimana, chiuso nelle ferie estive e l'orario di apertura un qualcosa tipo dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 .....ma io dico se non puntano sulla storia ora che non hanno un prodotto di qualità n'è un prezzo economico sulla base di cosa pensano di poter vendere???
Ad esempio io veri aperto il museo la sera dalle 18 alle 22 nei fine settimana e nei periodi di festa alla fine del giro in museo la possibilità) sfruttando l'onda emozionale del visitatore) di sottoscrivere un contratto di acquisto della propria Guzzi che potrà essere consegnata presso il concessionario di zona a scelta del compratore, magari con uno sconto del 10 % sul listino e magari con una personalizzazione come il nome dell'ordinante stampigliato, ovvero la data di visita e firma del contratto o la firma o che ne so io ......non saranno grandi cifre ma qualcosa in più si ottiene se non altro incentivare l'acquisto Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk |
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La lettera di disdetta o revoca è un atto formale.
Solo loro conoscono i motivi e pare che non li vogliano far realmente sapere. È probabile ci sia stata divergenza di vedute e strategie, è successo anche ad altri conce con altri brand. Anche milioni di italiani hanno perso il lavoro. È la vita. |
Certo, oggi tenere vicini i clienti al concessionario non è facile, e dipende quasi tutto da lui. La serietà, la capacita, a volte la complicità, non hanno prezzo... sopratutto quando si parla di passioni e, per i clienti, non solo di utilità o di business. Il concessionario deve saper coniugare la propria mission aziendale ai sentimenti del cliente, quindi non basta piu' saper vendere saper intervenire, saper riparare... ma è necessario coivolgere, intrattenere, condividere la passione, vendere se stessi insomma. Vuol dire offrire il caffè quando il cliente entra in concessioanaria, interessarsi delle sue opinioni, delle sue sensazioni, ecco il mio concessionario sa fare questo ed oltre ad aver un'ottima officina, è comunque il depositario della mia fiducia e questo per me è fondametale. Di officine eccellenti sui motori BMW intorno, nella nostra zona, ce ne sono almeno altre 3... ma io non ho mai avuto il motivo nemmeno solo per poter pensare di andare da altri.
Questo fondamentalmente è il modo piu' certo per fare ancora qualche numero, ed è anche il sistema oggettivo per non farsi revocare il mandato... |
Non dimentichiamo cosa ha fatto HD con la Numero Uno ed il suo Fondatore!
Probabilmente potevano crearne un mito, ma bisogna vedere se loro erano disponibili ad esserlo/farlo. Sarà che per anni ho gestito rete vendite con concessionari esclusivi e prima di prescindere da uno storico ci si pensava 1000 volte, ma poi a volte dovevi farlo. Spero che loro ci abbiano pensato molto (se non sono stupidi) e poi abbiano optato per il meglio del marchio. ps; i musei o li trasformi in business (vedi ducati e ferrari) o solo lo stato può mantenerli......con i ns soldi! L'alternativa è il volontariato, ma temo che non corra buon sangue tra i dipendenti e l'azienda in questo momento :( |
mah..............
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D'accordo con Cobra65, oggigiorno gira proprio così.
Certo che liquidare "il più vecchio del mondo"... Fa un certo effetto. |
Speriamo che resti qualcosa dei tre marchi nazionali in mano ad "industriali"italiani,certo che se finisce come con alitalia é meglio prendere atto che non possiamo,vogliamo farcela e sperare in qualcosa di simile a ducati audi,si salva l azienda ei lavoratori e NON A SPESE DI NOI ITALIANI SEMPRE PIU POVERACCI.
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quando le cose incominciano è per passione...quando le vuoi tenere in vita con un' industria alle spalle è business!
veramente un gran peccato perchè la memoria del proprio marchio dovrebbe essere un valore inestimabile. oggigiorno avere persone competenti a cui affidare il proprio veicolo non è da tutti. vedi famiglia guareschi a parma. ci deve essere stato qualcosa che non è andato nel verso giusto ma penso che non ce lo diranno mai...purtroppo il settore moto sta zoppicando come tutto il resto dell'italia e del mondo e visto le moto che stanno vendendo ultimamente il target si alza e chi rimane a comprare le moto? quelli coi soldi e fra questi molti che di moto non capiscono una mazza!! comunque mica è colpa dei concessionari se il gruppo piaggio non sa come si fà il marketing e il post vendita!! |
ma che schifo!
cancellato...post simile
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Eccellenze e storia della nostra industria meccanica e motoristica che si perdono davanti ad una manciata di ore di straordinari e che nemmeno è detto basterebbe organizzare i giusti turni magari con qualche vecchio dipendente ormai in pensione e ripreso con contratto di consulenza o qualche "anziano" tolto dalla catena produttiva e che magari sarebbero ben felici di mostrare ai visitatori la storia ed il frutto del loro lavoro .....magari con qualche anedotto che fa sentire il visitatore partecipe della storia .....io aggiungerei a chi firma il contratto per una una moto nuova (neanche a parlare di un'auto con il toro dieci volte di più) la possibilità di una giornata in fabbrica a conoscere la catena produttiva, un pranzo in mensa aziendale e magari la consegna della moto a Mandello con una targa ricordo magari da attaccare sul telaio della moto o no a piacere del cliente ....questo studiando una formula per non far perdere le provvigioni al concessionario di zona ......magari ai concessionari la possibilità di organizzare una giornata sulle sponde del Lago di Como con i propri clienti, visita al museo agevolazioni varie ai partecipanti, ecc ....insomma sarebbe quel qualcosa in più che fa sentir parte di un gruppo di eccellenza e digerire volentieri un prezzo superiore per un prodotto qualitativamente inferiore alla concorrenza giapponese in particolare Inviato da mio iPad utilizzando Tapatalk |
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