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steu369 17-11-2013 10:50

termignoni bene non sta.......
che i tempi fossero sempre piu bui si poteva capirlo già almeno 10 anni fa imbarazzante quando si pagava la palestra a rate....etc.
e oggi siamo messi veramente male,ma non ancora alla frutta.
non credo alla ripresa nel prossimo anno.
quando un volano tende a fermarsi poi ci vuole molta forza per rifarlo partire.

catenaccio 17-11-2013 11:27

Speriamo che almeno Mivv regga...

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chuckbird 17-11-2013 12:35

Quote:

Originariamente inviata da steu369 (Messaggio 7752656)
quando un volano tende a fermarsi poi ci vuole molta forza per rifarlo partire.

Paragone più che azzeccato, specialmente se si pensa che questo volano, molto probabilmente non dovrà ripartire nello stesso senso ma in quello opposto... cosa ancora più difficile.

Io, come nessun altro del resto, non ho ancora minimamente idea di quale sarà la svolta economica (ammesso che ci sia) del nostro Paese... e su quali fondamenti farà leva.

Ripensare ad una economia fondata su fabbriche tipo la Leo Vince è secondo me sbagliato.
La cosa vergognosa è che i nostri politici continuano a fare indecorose promesse senza di fatto essere in grado di fare né più né meno quello che saprebbe fare pure il sottoscritto sedendosi li dove sono loro a buscare stipendi assurdi.

http://imageshack.com/a/img543/6919/fcu8.jpg

RedBrik 17-11-2013 13:13

L'Italia, come tutti i paesi "avanzati", se vuole mantenere la sua posizione nel mondo si sollevera' solo facendo prodotti che gli altri non sanno fare.

Fare roba fattibile da altri, e giocarsela sul prezzo, non ha futuro.

iariiari 17-11-2013 13:27

Non ci sara' nessuna ripresa , solo un assestamento su questi parametri .
La perestroika prima e l'arrivo della globalizzazione e dell'euro poi hanno cambiato irrimediabilmente la situazione .
Erano 20 anni che questo paese viveva al di sopra delle sue possibilita', ora se la cava solo chi ha sempre vissuto con i soldi veri e non con i finanziamenti.

Pav82 17-11-2013 13:33

il problema è che se non cambiano le leggi sul lavoro e in particolare la tassazzione non se ne esce fuori. ma chi vuoi che venga in un paese a produrre dove le tasse mangiano buona parte dei profitti mentre da altre parti dell'europa e del mondo si agevolano le aziende. stanno scappando tutti e i nostri politici non fanno nulla!!!

iariiari 17-11-2013 13:41

Vero ma quando avevamo la lira che valeva 0,50 € circa eravamo competitivi assai....

Pav82 17-11-2013 14:23

ah grazie perchè entrando in europa siamo costretti a seguire certe regole e poi alcuni paesi non erano ancora sviluppati industrialmente come ora

RedBrik 17-11-2013 14:32

Quote:

Originariamente inviata da iariiari (Messaggio 7752847)
Vero ma quando avevamo la lira che valeva 0,50 € circa eravamo competitivi assai....

non cambia nulla.

Gia' oggi abbiamo stipendi piu' economici del resto dell'europa. E' a tutti gli effetti come se avessimo un cambio piu basso. E comunque, per rimanere nel caso specifico, non e' che la Akra vende e la Leo fallisce perche' non abbiamo la lira.

La Akra vende perche fa un prodotto che piace. E infatti la gente e' disposta a pagarla pure di piu della Leo, che fa fallimento.

E' una questione di essere capaci a fare prodotti che la gente vuole, anche se cari, perche' hanno una qualita' (vera o percepita) che e' ineguagliata. Non questione di farli meno cari.

bim 17-11-2013 16:37

SITO era una grande realtà' quando akrapovich non esisteva...
Io comprai gli scarichi per il bmw 30 anni fa
Ciao
Bim

jimmymigliore 17-11-2013 20:04

Quote:

Originariamente inviata da chuckbird (Messaggio 7752770)
Paragone più che azzeccato, specialmente se si pensa che questo volano, molto probabilmente non dovrà ripartire nello stesso senso ma in quello opposto... cosa ancora più difficile.

Io, come nessun altro del resto, non ho ancora minimamente idea di quale sarà la svolta economica (ammesso che ci sia) del nostro Paese... e su quali fondamenti farà leva.

Ripensare ad una economia fondata su fabbriche tipo la Leo Vince è secondo me sbagliato.
La cosa vergognosa è che i nostri politici continuano a fare indecorose promesse senza di fatto essere in grado di fare né più né meno quello che saprebbe fare pure il sottoscritto sedendosi li dove sono loro a buscare stipendi assurdi.

http://imageshack.com/a/img543/6919/fcu8.jpg

Ma dicono solo bugie ...ancora non lo avete capito...per e solo salvarsi le poltrone........

iariiari 18-11-2013 08:48

[QUOTE=RedBrik;7752890]non cambia nulla.

Abbiamo stipendi piu' bassi della media europea daccordo ma le nostre aziende vanno a produrre dove non c'e' l'euro.
Poi non dimenticare la pressione fiscale al 55% e il costo dell' energia,ci sono aziende che tra pressione fiscale e spese vedono volare via il 75% del fatturato .

rasù 18-11-2013 09:05

che una marmitta prodotta vicino a casa tua debba costare il triplo di una fatta nel siciang e spedita in giro per il mondo non é una fatalitá, é una precisa scelta politica.

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catenaccio 18-11-2013 09:07

è un sistema ormai marcio fino all'osso... E purtroppo i primi a lasciarci le pelle sono proprio le aziende, gli artigiani e i commercianti più onesti.

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chuckbird 18-11-2013 09:28

Signori, parlando seriamente: sono 100 anni che abbiamo creato, affinato, sviluppato e realizzato tubi saldati.
In 100 anni di tempo, è normale che praticamente tutto il resto del mondo sia in grado realizzare un tubo di latta saldato a regola d'arte che fa le stesse cose della migliore realizzazione al mondo facendolo pagare come minimo la metà...
E' anomalo il fatto che ci abbiano messo 100 anni gli altri a mettersi in proprio conto a fare cose simili per farci concorrenza...

rasù 18-11-2013 10:03

è una precisa scelta politica anche il fatto che si possano commercializzare in occidente beni prodotti da schiavi.......

aspes 18-11-2013 10:18

Quote:

Originariamente inviata da chuckbird (Messaggio 7754119)
In 100 anni di tempo, è normale che praticamente tutto il resto del mondo sia in grado realizzare un tubo di latta saldato a regola d'arte che fa le stesse cose della migliore realizzazione al mondo facendolo pagare come minimo la metà...
E' anomalo il fatto che ci abbiano messo 100 anni gli altri a mettersi in proprio conto a fare cose simili per farci concorrenza...

indubbiamnete, ma il ragionamento deve essere completato.
Posto che chiunque puo' fare tale prodotto e' evidente che sopravvive solo chi lo mette a meno. Lasciamo perdere akrapovic che e' un mercato specialistico e concentriamoci su SITO, che era un colosso internazionale e viveva di primo equipaggiamento. Il primo equipaggiamento ,quello dei grandi numeri, e dei tatni dipendenti e dei grandi fatturati ormai lo puo' fare solo chi ha mano d'opera a prezzo stracciato, visto che la tecnologia ce l'hanno tutti. L'hai detto tu e lo condivido. Manca la deduzione finale:
allora o i nostri operai si accontantano di 200 euro al mese o meno come un vietnamita, oppure si chiude, oppure si pongono barriere doganali come del resto gli altri fanno, in primis i cinesi che sui prodotti importati hanno tasse anche del 100%. NON SI SCAPPA. Ed e' inutile quindi discuterne ulteriormente, le alternative sono quelle e basta.

catenaccio 18-11-2013 10:23

Quote:

Originariamente inviata da chuckbird (Messaggio 7754119)
In 100 anni di tempo, è normale che praticamente tutto il resto del mondo sia in grado realizzare un tubo di latta saldato a regola d'arte che fa le stesse cose della migliore realizzazione al mondo facendolo pagare come minimo la metà...

Beh non mi risulta che le Leovince fossero particolarmente care anzi...costano mediamente la metà di un Akra che è sempre anch'esso un tubo saldato. Il problema è saper venedere un prodotto comunque fatto bene ad un prezzo molto più alto del suo valore! oggigiorno devi saper spremere il marchio è inutile fare battaglia sui prezzi...

marameo 18-11-2013 10:40

fin quando l'imprenditore di turno spera di cavare oro per 20 anni da un tubo di ferro più o meno ben saldato , senza reinvestire cifre decenti per la ricerca, atte a innovare il cuore del solito tubo di ferraccio, .....e riproponendolo magari in carbonio perchè fa figo, è più che normale che prima o poi, arrivi qualcuno che con un minimo di reinvestimento e ricerca, gli bagni il naso.

poi ovviamente la colpa vien sempre data alle tasse e al costo del lavoro, passando attraverso l'ostruzionismo dei sindacati e del periodo troppo lungo di assenza per maternità:mad:.

non tutti i mali vengon per nuocere, è arrivato il momento dove l'impresa debba esser fatta da persone preparate che prima di aprire una partita iva , dimostrino capacità e volontà d'innovazione (che è il vero sale dell'impresa).

anche se prima di cambiare mentalità, in troppi e incolpevoli, dovranno mangiare pane e cipolla.

RedBrik 18-11-2013 11:32

bravo marameo, condivido in pieno.

Non sono le tasse, non è l'euro, non sono i dazi doganali. È il fatto che non puoi fare sempre lo stesso prodotto, e non aspettarti che la competizione ti raggiunga.

Siamo sempre li. I nostri prodotti non possono competere sul prezzo. Quindi no a dazi, tasse, tutti palliativi che semplicemente rallenterebbero la catastrofe, dandoci l'impressione di essere "sicuri". I nostri prodotti devono competere sulla tecnologia. Sempre migliori, sempre più affidabili, sempre più robusti, sempre più belli, sempre più performanti.

Nel momento in cui si smette di correre, è normale che si venga superati. Dazi o non dazi. Euro o non euro.


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