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Da li ho incominciato pian piano a provare in città col motorino, tanto per gioco.... poi il week sulla moto... All'inizio mi sembrava una fregatura... ma poi col tempo, associando anche qualche piccolo accorgimento del corpo, ha incominciato a dare i suoi frutti!!! Una cosa, mi dava molto fastidio all'inizio il fatto che, spingendo sui manubri, la moto andava più giù, ma io col corpo rimanevo più su.... pian piano ho adeguato il tutto e ora va mooooolto meglio!! |
La discussione di FISICA I è interessantissima ma la lascio a HUEY e GUANACO :rolleyes: Però vi vorrei far notare che, come dice il link
http://vf750fd.com/blurbs/counter.html le forze giroscopiche sono POCHISSIME, altrimenti una moto con le ruote grandi piegherebbe di più e meglio di una con le ruote piccole ... chiedete al barba se è vero (ho letto un po' di suoi post). Però da quanto ho capito qualcuno pensa di NON SPINGERE SUL MANUBRIO, invece io sono convinto che TUTTI facciamo inconsciamente questo movimento altrimenti la moto andrebbe dritta (o quasi). Quindi il mio spingere sul manubrio non è sbagliato ... devo solo aggiungere peso sulle pedane ... Bumoto disse qui http://www.quellidellelica.com/vbfor...ad.php?t=26149 che con dondolino nons erve portare il culo fuori ... |
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Per quanto riguarda la cosa su dondolino.... è ovvio, ogni moto è diversa dalle altre, e quindi ognuna si guida meglio in una determinata maniera al posto di un'altra.... Per esperianza personale penso di esser in ragione dicendo: La esse si guida meglio caricando un po' di più le pedane.... nell'hornet spostare il culo serve ben poco,si spinge un casino sul manubrio e si han dei migliori risultati... Poi per aver una guida della madonna bell'estrema e performante.... culo/spalle,pedane e manubrio.... ed il ginocchietto sbucciato è servito!!! |
x Huey
Sulla moto: Ribadisco che in piega non può assolutamente esserci equilibrio totale di forze, altrimenti la moto non curverebbe. Dove c'è una forza c'è un'accelerazione. Nella fattispecie si tratta dell'accelerazione centripeta, cioè della variazione continua della direzione della velocità della moto. In una curva la velocità può naturalmente essere costante nella sua entità, ma non certo nella sua direzione. E questo è appunto indice di presenza di accelerazione e quindi di forza. Solo in un moto rettilineo e uniforme non c'è alcuna accelerazione e quindi o non c'è forza oppure c'è un equilibrio di forze (risultante nulla). Quello che tu dici sull'equilibrio in curva, come già scrivevo, può essere riferito solo ed esclusivamente alle forze nel piano perpendicolare al movimento della moto, insomma come se guardassi la moto di fronte. Solo da quel punto di vista particolare puoi dire che c'è un equilibrio. Questo equilibrio evita che, ad assetto trovato, la moto si raddrizzi oppure che cada a terra. Ma questo non significa affatto che la risultante di tutte le forze agenti sul veicolo sia nulla. Infatti, la risultante è precisamente la forza centripeta che fa girare la moto intorno a un punto interno alla curva, punto chiamato centro di istantanea rotazione (mio post di prima). Ora, il pilota è sottoposto a una forza centrifuga che tende a spostarlo verso l'esterno della curva. Come scrivevo, la forza centrifuga è una forza cosiddetta apparente, poiché in verità il pilota tende semplicemente per inerzia a proseguire dritto, mentre la moto sotto le sue chiappe curva. La forza centrifuga non è insomma altro che il rovescio della medaglia della forza centripeta. Ciò non toglie che rispetto alla moto il pilota subisca a tutti gli effetti un'azione che è tutt'altro che equilibrata come invece tu scrivevi. Di conseguenza, per contrastare la sua tendenza a proseguire dritto il pilota deve esercitare eccome delle forze sul manubrio e sulle pedane. E in questo lo spostamento del corpo può essere utilissimo, anche se non si sta percorrendo una curva ad andatura estrema. Sono d'accordo con te che è inutile esagerare, ma un certo spostamento di corpo serve. Huey, spero adesso di essermi spiegato... Sugli elicotteri: Certo, si dice "rotore di coda" e non "elica verticale di stabilizzazione", scusa la definizione impropria. Resta però il fatto che si tratta di un vero e proprio stabilizzatore. Esso serve per contrastare la coppia trasmessa sul corpo dell'elicottero per il principio di azione e reazione. Mi sembra però di avere già detto chiaramente che senza di esso la cabina ruoterebbe come un frullatore... Tra l'altro, questo momento torcente ha esattamente la stessa origine della coppia di rovesciamento presente nei motori longitudinali (come i boxer). Nel caso dell'elicottero il rotore di coda la contrasta scaricandola sull'aria, mentre nei boxer è contrastata dal momento giroscopico delle ruote, tant'è vero che si sente abbastanza a moto ferma e poco o nulla in velocità. Per quanto riguarda la virata volevo semplicemente affermare che il rotore di coda deve accompagnare in modo critico la manovra. Certo che questa viene poi impressa dall'inclinazione del rotore primario. Non sarebbe possibile in altro modo, è ovvio. Il fatto però è che senza un controllo dello stabilizzatore di coda non si potrebbe eseguire alcuna virata corretta, poiché la fusoliera non seguirebbe a dovere la linea di virata (con un certo scarto) oppure si avrebbe un angolo d'inclinazione non commisurato alla velocità di virata, etc. Infine, lo sbandometro, che io sappia, non è altro che un semplice pendolo (smorzato) per rilevare la composizione tra forza di trascinamento laterale del rotore (inclinato in una virata) e peso del velivolo. Esso segna una specie di verticale apparente. Tuttavia, questo strumento da solo non può rilevare l'effetto dello spostamento giroscopico in una virata, dal momento che quest'ultimo è perpendicolare all'inclinazione (piatto) del rotore. In effetti, è di momento giroscopico che parlavamo... Su una moto poi il momento giroscopico in una curva ha un effetto controsterzante ovviamente solo sulla ruota anteriore, quindi uno strumento come lo sbandometro sarebbe ancora meno indicativo per il fenomeno. In generale: Comunque, il mio intervento era finalizzato a dire che non è certo per l'effetto giroscopico che una moto o un elicottero possono seguire una traiettoria curvilinea. Infatti, hai scritto: Giusto per curiosità l'effetto giroscopico che permette alla moto di inclinarsi viene applicato anche nei rotori degli elicotteri. E fino ad oggi non conosco piloti che per andare avanti od indietro siano costretti a sporgersi da una parte o dall'altra. Insomma, mi pare che questa considerazione sia fuori luogo, senza offese. Il momento giroscopico è una conseguenza dell'inclinazione di moto o elicottero, non la causa. Non confondiamo le cose, please... Ciao. ;) |
Fyi
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...anche a me piace leggere questi "poemi" di post....ammazza !!! quanto scrivete.....ammazza quanto sono ignorante :( :( ....a volte a leggervi mi spaventate ;) ......
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Aggiungerei che la regolazione dell'amm.re post influisce enormemente sulla reattività della moto alla spinta sulle pedane. Che va sincronizzata -ci vuole un pò di pratica passionale :rolleyes: - con la spinta sul manubrio -in avanti e non "sopra"- e con la quantità di qlo in fuori dalla sella, di solito necessario nella guida più impegnata. |
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Questo funziona dai 40 km/h in su, sotto questa velocità la velocitàò angolare della ruota anteriore non è sufficiente a provocare questo effetto giroscopico percui avviene esattamente il contrario di quanto descritto. Provato e riprovato: vecchietta evitata in tutta sicurezza (ma ero in pista e la "vecchietta" erano 7 birilli distesi);) . |
... io mi ricordo invece che un giorno di pioggia, in città, la vecchietta l'ho evitata ma l'anteriore ha ... ehm ... esagerato nello schivare e non si è più ripreso ... come ero arrabbiato!!! :mad: :mad: :mad: (era tanto tempo fa)
Ciao |
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Lascia stare... ci ha provato ieri poggiali... non è andata benissimo... |
x Huey
O.K. ;) |
Quindi che dovemo fà? Montiamo il virosbandometro sulle moto? Allora io ci voglio pure ciclico e collettivo!
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uhmmmmmm ho seguito con interesse la disquisizione!
ma ditemi! uno zainetto, per non interferire su questo delicato equilibrio di forze, che deve fare? prendersi la patente e un'altra moto? :lol: :lol: piesse, io sbilancio il peso dalla parte della curva, a volte fin troppo. :confused: riesco a puntare i piedi sulle pedanine solo in assenza di borse laterali. questo in caso di guida simil-sportiva! altrimenti si appoggiano sulla pedana a metà.... |
C'è un libro pubblicato dall'Aprilia, il cui tiolo è" Dinamica e tecnica della motociletta", che spiega tutto sull'equilibrio dinamico della moto.
Ad esempio, nel libro, si afferma e si dimostra come alzando il baricentro, a parità di raggio di curvatura e di percorrenza, la moto potrà essere piegata di meno; oppure come aumentando la sezione del pneumatico, nelle medesime condizioni di percorrenza di curva, la moto dovrà aumentare l'angolo di piega. Sono nozioni non indispensabili per il bagaglio tecnico/culturale del motocilista, tuttavia sono utili per una migliore comprensione delle forze in gioco. Saluti F. |
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:lol::lol::lol::lol::lol::lol: HAHAHAAHAHAHAHH H H:lol::lol::lol::lol: GENIALE!!!!! |
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Ti ricordi la faccia di alcuni quando il tester ha raccontato come si svolgeva l'operazione??? E pensare che tutti lo facciamo incosciamente. |
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