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Due settimane fa sullo Stelvio, prima di un tornante, una stradale accartocciata sul muro e un lenzuolo bianco a ricoprire quel che restava di un ragazzo della mia età.... Penso che quello che si deve dire in questi casi, sia racchiuso nel silenzio irreale che, nonostante le centinaia di persone presenti sullo Stelvio allora, regnava attorno a quel povero motociclista...... a me la voglia di girare in moto sta passando, consapevole che potrebbe anche non essere colpa mia... consapevole del fatto che troppe cose potrebbero interagire per togliermi da questa valle incantata che è il ns mondo..... |
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Problema molto sentito anche dalle mie parti, terra di coltivazioni ed allevamenti; ma è mai possibile che un trattore che circola su strada secondaria, oggi nel 2012 debba ancora intralciare il traffico veicolare creando condizioni di pericolosità? A livello urbanistico obbligherei ogni proprietario dei fondi attigui e prospicienti alle strade, ovviamente dove questo è fattibile e dalle mie parti terreno di pianura lo è, di creare uno stradello apposito per la circolazione dei mezzi agricoli. Sembrerà un discorso esagerato, e sicuramente difficilmente applicabile in questo paese... |
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ma che discorso è? poteva benissimo esserci un'auto che viaggiava ai 30 per qualsiasi motivo.. mica è vietato...
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Dopo anni di scorribande con la moto stradale, oggi mi ritengo fortunato che mi è sempre andata bene, le cazate le abbiamo fatte tutti, purtroppo allora non avevo la testa che ho oggi (beh anche oggi non sono mica un genio :lol:) un pò più matura però per dire che non ne vale la pena. Oggi sono anch'io uno dei 20 Km/l :-o |
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Secondo me è giusto che anche loro abbiano le loro strade dedicate.
Cazzo in Jappone costruiscono i treni super veloci che passano anche nei centri urbani e noi nel 2012 abbiamo ancora una rete di strade secondarie di 60 anni fa:( Vabbè se vogliamo poi parlare della rete ferroviaria... ma questo è un altro discorso. In sostanza siamo indietro come la coda del maiale:lol: così diciamo dalle mie parti e purtroppo non c'è nulla da ridere. |
Paolo, credo che il commento di Wotan fosse ironico...
o comunque condivido "l'ironia" che io ho colto. Come cacchio fai a pensare che vi siano preferenziali per i mezzi agricoli, suvvia!?!? Il commento a seguire riguardo ad un qualsiasi mezzo che per qualche motivo procede a 30kmh conferma l'inutilità di ciò che tu pensi. |
Che Wotan l'abbia scritto in tono ironico non lo sò, io la penso così. Leggo che tu abiti sui Navìì (o centro città Milano) e pertanto probabilmente sei poco sensibile alla questione; dalle mie parti il problema dei trattori che circolano su strade secondarie è molto sentito.
Oltre a provocare rallentamenti, il discorso dell'auto che circola a 30 Km/h può capitare, ma il trattore oltre i 40 non fa... sporcano la sede veicolare. Non trovo così assurdo creare una piccola contro strada su ogni fondo agricolo, che li colleghi. |
abito in mezzo ai campi, che più in mezzo ai campi non si può.... e metà delle mie origini sono 25km a sud di te, e l'altra metà è a 60km a ovest... più "contadino" di così...
so come di "costruisce" una strada agricola, il costo che può avere e soprattutto la perdita di guadagno che comporta. Fidati, basta usare più la testa che il polso, come per tutte le cose. Poi per carità la disgrazia può sempre capitare. p.s. Navilii non Navii! :lol: :lol: |
Come no. Vedo tutti i giorni imbecilli che vanno come missili e che hanno un momento di distrazione in ogni curva.[/QUOTE]
Esatto: http://www.romagnanoi.it/news/forl%C...lla-Calla.html |
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Il mio pensiero è legato non tanto al fatto della possibilità di provocare incindenti, quanto al rallentamento che questi mezzi lenti provocano alla normale circolazione. E' noto a tutti che il nostro paese sia deficitario di strade, pertanto non trovo assurdo ampliare quelle attuali, creando delle corsie dedicate. Quote:
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Non ero ironico, sfottevo proprio. :lol:
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Ogni giorno.
Ogni giorno si legge di qualche motociclista che non torna. Chiamatelo fato, chiamatela disgrazia. Come vi pare. Tanto poco cambia. Massimo rispetto per i morti e per i congiunti. Sotto il lenzuolo c'è sempre l'affetto di qualcuno. Però non ci riesco più. A guidare sereno. Me ne sono accorto proprio alla Randa. Non sono mai stato un gran manico. Anzi, neanche grande, neppure un manichino. Son sempre andato in giro per il piacere del viaggio, non per il rischio, per la piega, per il tempone. Il che ovviamente mi mette in coda al gruppo. Diobono se c'è gente qui che va. Epperò chissenefrega. Mi sono accorto che la percezione del rischio si sta significativamente alzando. Non posso farci niente. Credo di poter ammettere che ho cominciato a sentire un minimo di inquietudine. Nelle curve cieche, nel tornante, nella galleria. Quando per una frazione di secondo ti chiedi cosa c'è dall'altra parte. Non sempre, ma se me ne accorgo, chiudo. Credo sia avere paura. Magari è difficile ammetterlo, ma forse è così. Basta un niente, sei oltre il limite, e il disatro è lì. Fermoni si nasce. Però più probabilmente da fermoni si invecchia. Quindi scusate, accosto e non faccio da tappo, e quando arrivo arrivo. Oppure d'ora in poi giro solo in garage.. O compro una Harley. |
O un trattore. Ovvio.
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anche a me assale la paura, non riesco più a sentirmi libero di girare.
ho paura, ho messo in vendita la moto............ |
C'è una cosa che proprio non mi va giù.
Leggendo i vari commenti a notizie come questa, ma anche in discussioni di altro genere, ricavo la netta impressione che per molti andare in moto sia un'attività dove è obbligatorio assumersi rischi, una specie di roulette russa, dove la propria sopravvivenza è lasciata più o meno al caso. Per me non è così: sono fermamente convinto che il 99,99% degli incidenti che capitano siano dipendenti almeno in parte (anche quando legalmente abbiamo ragione) da noi stessi e dalla nostra condotta, e se pensassi anche solo per un istante che la mia incolumità fosse in balia del caso, non esiterei ad appendere il casco al chiodo per il resto della mia vita. La moto può essere un gran bel divertimento, ma solo a patto di adottare una strategia consapevole di contenimento dei rischi derivanti dalla propria guida e da quella degli altri. Chi lascia spazio al caso in una cosa come questa, per me è uno che campa male e che dovrebbe smettere subito, o fare qualcosa per cambiare la propria situazione. |
Caro Panzerkampfwagen allora in fondo al gruppo siamo in due! :)
Condivido appieno ciò che scrivi e forse questo è venuto fuori proprio da anni (di bischerate adoloscenziali) in cui chiamiamolo con il suo nome, culo e da esperienze di conoscenti o non conoscenti (tipo questo) e dai tanti fiori o lapidi incontrate in strada che ogni volta mi fanno riflettere. Quindi caro amico io come te: 'scusate, accosto e non faccio da tappo, e quando arrivo arrivo'. |
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ancora una volta( e ciò comincia a preoccuparmi...:lol:) sottoscrivo in pieno ciò che afferma Wot :D (anche se magari la percentuale dal 99,99 la vedrei al 90% secco :lol:) |
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Riguardo Wotan: purtroppo non è vero che possiamo "controllare" nel 99% dei casi il nostro rischio motociclistico: proprio oggi ricorre l' anniversario della scomparsa di un mio caro amico di infanzia che a soli 16 anni dietro una curva di una stradina di campagna ha trovato un mezzo agricolo che prendeva tutta la carreggiata e contro cui ha perso la vita; e sicuramente vista la vespina di cui era dotato e la curva in se non poteva fare piu di trenta o 40 all'ora, ma le lesioni al collo e cranio lo hanno condannato in pochi minuti... un altro mio amico tornando la sera dal lavoro ha impattato con la testa contro il cassone di un camioncino che a marcia indietro entrava nella strada e non lo ha visto. Anche lui riposa (spero) in pace. Quando torno a casa la sera dal lavoro, caro Wotan, so già che ci può essere un imbecille che sorpassa mentre sopraggiungo io sulla carreggiata opposta, (è già successo, fortuna che ero in macchina...) oppure dimmi tu quanti possono bucare uno "stop", per non dire di tutti quelli che si soffermano prima di immettersi in strada poi vedono che arrivi (perchè ti vedono se non sono ciechi, sopratutto ora che le luci sono sempre accese!) ma chissenefrega entrano lo stesso... allora tu ti attacchi al freno al clacson all'abbagliante, li sorpassi, gli imprechi addosso di tutto e quelli manco ti guardano di sfuggita, consci delle loro stupidaggini guardano fissi davanti a se la strada... ecco, io da quando ho due bambine a casa che mi aspettano penso a tutto ciò ogni volta che prendo la moto. E per prenderla devo convincermi a non pensarci... che starò più attento di ieri... e prego che l'imbecille di turno quel giorno se ne stia in casa anzichè impegnare la strada dove passo io e tanti altri... |
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