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E' risaputo. Fece un test anche 4ruote, adirittura mischiando non so quanti oli diversi fra loro e smontando poi il motore dopo senza notare apprezzabili differenze di usura.
Ma era una Uno Fire, non un turbodiesel di ultima generazione. Per un turbo, specie diesel, 30.000 km per me sono troppi fra un cambio e l'altro. Non a caso di turbo ne saltano parecchi, e spesso prima dei 100.000 km. Io al max ogni 20.000 o un anno faccio il cambio e non ci penso piu'. |
pero' il discorso vale con gli olii moderni, perlomeno a base sintetica anche se non full sinth.
COn un olio minerale (tanto oggi non usa piu') le cose erano ben diverse. I famosi olii di ricino , usati in gara fino agli anni 70, erano validi come proprieta' lubrificanti, ma lasciavano morchie spaventose tali da otturare i condotti di lubrificazione. RIcordo ancora peraltro un episodio emblematico di oltre 30 anni fa, ero sempre in officine varie , auto e moto , a bazzicare, un meccanico mi mostro' la testa di una gippetta suzuki che era arrivata con la signora che lamentava "fa rumore il motore". Nella zona del castello valvole, c'erano dei malloppetti di roba nera che sembrava liquirizia, al tatto si deformava come la gomma da masticare e lasciava addirittura il dito pulito. Era l'olio. |
di quattroruote ricordo una prova di una citroen zx, cui fu saldato il cofano lasciando solo un buco per i rabbocchi. Si fermo' a 120.000 km solo perche' la distanzza tra le punte delle candele era tale da non fare piu' scoccare la scintilla. Oggi con le benzine verdi e candele moderne non sarebbe successo neppure quello.
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Sono senza parole, se penso ai soldi che ho buttato...
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Beh! in Effetti se pensi che un GS consuma mediamente mezzo KG di olio ogni 1000 km (quando và bene) il rabbocco si può considerare un cambio a tutti gli effetti ... :lol::lol::lol:
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Bene! Da oggi mi occuperò dei (rari) rabbocchi e cambierò il filtro ogni 60000 km...
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Cmq dipende molto anche dall'uso e dalle diavolerie del motore di turno.
Se ad esempio usate molto l'auto in citta' l'olio tende ad inquinarsi molto, se poi avete un dpf (che per pulire il filtro antiparticolato inietta gasolio nello scarico) rischiate di avere piu' gasolio che olio motore, e a quel punto potete aver fatto anche 5.000 km ma l'olio e' bello cha andato. Infatto molte auto hanno sensori che segnalano eventuali problemi della qualita' dell'olio. I motori vecchi, o cmq di costruzione semplice, reggono tranquillamente purche' come dice aspes l'olio sia di buona qualita'. Dal meccanico ho visto certe testate smontate con valvole e passaggi di lubrificazione sporchissimi di morchie e incrostazioni. |
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Sicuramente dipende dallo stile di guida ma la mia dopo 40.000 km non ha consumato nenche un grammo di olio!!
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il problema segnalato da boro per i diesel esiste, come anche il fatto che le turbine sono un bel cimento per l'olio quando girano a 100.000 giri/min.
Diciamo che un benzina aspirato non ha queste criticita'. Per fare un esempio , la mia auto qashqai a benzina prevede tagliandi ogni 30000. la diesel ogni 20.000 |
Mah, secondo me è come dire che non è vero che fumare fa male perché ci sono 90enni che fumano e stanno bene. Le variabili sono tantissime. Se un motore di buona cilindrata e diesel lo usi prevalentemente a in autostrada a 120 km/h e senza traffico e magari di mestiere fai il collaudatore consuma poco di tutto, carburante, olio, freni, sospensioni, gomme. Se lo usi prevalentemente in città, sei stressato e percorri strade piene di buche e sanpietrini forse è il caso di fare tagliandi anche più frequentemente di quanto previsto.
Io penso che attenersi a quanto prescritto dalla casa non sia "assolutamente" sbagliato. |
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La casa ha una serie di interessi, ovvero, prima di tutto tutelare la propria buona fama, quindi tende a essere prudenziale nei consigli, sapendo che molti non li seguono. Insomma, come mettere il limite a 30 km/h sperando che la gente non vada a 90 ma si limiti ai 50 km/h Seconda cosa, la casa ha tutto l'interesse a far lavorare le sue officine. E questo coincide anche con il primo interesse. Terzo, ha interesse a vendere ricambi, anche la roba di consumo. Sappiamo benissimo che il vero utile una casa non lo fa sull'oggetto venduto, ma sui ricambi e assistenza nell'arco della totale vita dell'oggetto. Al punto di vendere a volte a pari pur di garantirsi l'assistenza (noi con gli impianti industriali lo facciamo spesso, e parlo di decine di milioni di euro). A questo punto facciamo una ulteriore considerazione. Quasi tutti gli interventi di routine (non parlo di guasti occasionali) non sono realmente soggetti a un chilometraggio, ma al tipo di uso, come fai giustamente notare. Sappiamo che qualcuno fa fuori i freni in 5000 km e altri in 50.000 e cosi' via. Pertanto, dovendosi la casa attenersi a una cadenza univoca, ti "obbliga" al tagliando tenendo conto un criterio medio e molto prudenziale. La signora che non mette altro che benzina, almeno ha speranze di arrivare al tagliando senza restare senza olio. Che poi c'e' gente che gira anche ignorando tutte le spie accese finche' non fonde.... Dette tutte queste premesse, se una persona ha un minimo di passione e attenzioni, non fa gli interventi a chilometraggio (o ancor piu' ridicolo, a cadenza annuale), ma quando serve davvero. Perche' da solo sa l'uso che fa, da solo sa guardare a occhio se le pastiglie freno sono a posto, e via discorrendo. Ecco perche' con un minimo di sensibilita' si puo' nell'arco di 100.000 km risparmiare migliaia di euro senza nessunissima rinuncia sul piano dell'efficienza del mezzo. Tenete presente che su 100.000 km delle nostre moto, facendo tutti i tagliandi e tutti dalla rete ufficiale, non si sta sotto i 3500-4000 euro Facendo quello che serve quando serve ne basterebbero 1000 o anche molti meno(tralasciando le gomme) . |
Il fap usa l'ossido di cerio, non dovrebbe avere il problema dell'olio inquinato.
Va solo ricaricato quando finisce. Rimane cmq il problema turbina che sull'olio non transige. Specialmente e' buona norma sempre far girare il motore al minimo prima di spegnerlo se la turbina e' calda, altrimenti si rischia di cuocere l'olio rimasto a contatto creando depositi duri che col tempo ti fottono la girante. |
Tempo addietro esisteva il mitico Castrol Recharge
http://www.lubrificanti-online.com/i...rge-lt-0-5.jpg una sorta di concentrato per ripristinare tutti gli additivi utili al vecchio olio ormai sfinito. Quello che mi perplime è continuare a far girare monnezza nel motore. Il cambio dell'olio, ossia togliere quello vecchio, ha di buono che si porta via tutta una serie di elementi poco salutari. Condivido che la manutenzione vada fatta secondo il reale stress subito del mezzo, ma non togliere mai l'olio vecchio con le sue scorie lo vedo come una inutile sfida alla salute del motore. Io una moto con 100.000 e tagliandi certificati la comprerei. Invece non comprerei una moto con quel chilometraggio il cui proprietario non ha mai scaricato l'olio. Voi che fareste? Uso portare tutti i mezzi oltre i 100.000 e anche 150.000 km |
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Il problema riguarda le impurità e le morchie, che con il tempo, malgrado il filtro, potrebbero incominciare a circolare e fermarsi dove fanno il danno maggiore.
Di solito nei punti più stretti e delicati. Quindi, và bene saltare qualche tagliando, ma almeno ogni 100000km cambiargli olio e filtro, non costa poi molto. Se invece si và avanti all'infinito, prima o poi qualche cosa accade. |
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altro che filtro e contro filtro... :gib: |
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Sopratutto parlando di moto come le bmw boxer che hanno la frizione a secco e il cambio separato come le auto. Ecco perche' dico che fare un tagliando si e uno no ce ne e' d'avanzo, e alla fine il risparmio e' considerevole. |
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