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Non l'ho mai vista, l'ho buttata li
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i miei ricordi di mtb sono un po' antichi, ricordo la cannondale con una forcella che aveva il "telescopio" nel cannotto di sterzo (ma era simmetrica), la lefty se non sbaglio e' quella piu' recente che in pratica e' normale ma "asimmetrica" (concordo che sia una cagata anche concettualmente).
La forcella della gilera cx era molto piu' complessa e raffinata, bisognerebbe trovare uno spaccato perche' descriverla non e' semplicissimo, comunque la parte molleggiante mi pare fosse centrale come la prima cannondale, poi monobraccio .E forse qualche leveraggio se non ricordo male |
Dalle foto che ho provato a cercare sembra sia un misto tra un forcella monobraccio e
non telescopica (come le prime forcelle). La soluzione Lefty di Cannondale era prodotta da Manitou su specifico progetto Cannondale. La forcella con la sospensione sul cannotto è stata un'altra invenzione Cannondale dalla dubbia efficacia per via della corsa molto ridotta. Cannondale ha prodotto bici bellissime ma in quanto a sospensioni le soluzioni tradizionali si sono sempre dimostrate più efficaci sotto ogni punto di vista. Oggi Fox la fa da padrona sia sul fronte delle forcelle che su quello degli ammortizzatori. |
La forcella della gilera era concettualmente simile al carrello degli aeroplani.
La lefty invece ha una guida esagonale sull'unico stelo, per evitare torsioni ma è in tutto e per tutto una mezza forcella normale. |
ai tempi della cx gilera era all'apice della sua "seconda vita" . E faceva cose egregie.
Non ho mai capito perche' poi Piaggio dopo averla rilanciata alla grande negli anni 80-90 l'abbia ridotta a marchio di sputer facendosi pure concorrenza in casa.. |
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Si comportava infatti come un "mezza forcella". Costava cara e non aveva nessun tipo di pregio, anzi, a causa delle inevitabili flessioni, gli elementi idraulici perdevano in tenuta usurandosi precocemente. L'unica nota di merito era insita nella estetica "esoterica" che infondeva alla bici che a me, onestamente, piaceva... |
il problema di noi appassionati, è che crediamo che i manager agiscono sempre per il meglio, invece gli imbecilli sono la maggioranza.
Non si tratta una casa motociclistica, come una fabbrica di elettrodomestici. La gilera poi, che ha inventato il 4 cilindri moderno, non si meritava questo. |
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Ma in Piaggio sono come gli inglesi...devono distinguersi un pò da tutti... |
Sarò fissato, ma con una lefty, non avrei il coraggio di buttarmici in discesa.
Chi la usa ne è contento, ma a me mi sembra un'inutile complicazione. |
Quoto fino all'ultima virgola...
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non l' ho mai capito anch' io,negli anni 90 avevo un gilera bullit ed era il più veloce 50ino dei tempi, con il telaio simil deltabox ed il forcellone monobraccio era anche abbastanza "avanti" , le varie 125 da pista erano molto belle e andavano forte anche loro, poi d' un tratto puff, smessa la produzione, nonostante vendessero, anche se meno delle concorrenti. Ok che per le nuove leggi ed altro era cambiato il mercato, ma aprilia e cagiva ancora esistono... boh. |
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Io e i miei amici facevamo regolarmente delle "garette" in discesa a folle partendo da Cingoli per arrivare fino a Mummuiola, e fino all'avvento del Bullit erano sempre particolarmente lottate :lol: Il Bullit probabilmente montava dei cuscinetti particolarmente scorrevoli, in discesa prendeva velocità prima di tutti, la differenza era netta. E vi assicuro che le provavamo tutte per vincere (sdraiati sulla sella, piedi avanti sopra il faro del Fifty, rannicchiati sopra il tubone...). |
hehe sarà mica che solo noi marchigiani compravamo Gilera?! Io sono di Recanati :lol:
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le gare in discesa a motore spento le facevamo anche noi, ma anche senza mani, ancora oggi so fare le curve senza mani se non sono troppo strette.
Ho avuto la gilera rx200, derivata dal 125. Era una moto eccellente, ci passavi dalle mulattiere alle vacanze in due. Dopo averla elaborata me la battevo alla pari con le 4T di 600 cc. Mai avuto un guasto tranne a 28000 km un cuscinetto dell'albero del cambio. Era una chiavica il freno a temburo dietro, con ganasce autocentranti della francese Leleu, inutile complicazione che funzionava pure malissimo. |
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