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Ecco la prova di Moto.it da cui:
"La soluzione è venuta infulcrando nel carter del cambio, l’attacco del forcellone che ha visto così aumentare in lunghezza le proprie dimensioni, migliorando le caratteristiche di guida della MGS ed ottenendo lo spazio necessario per i cinematismi della sospensione posteriore. Tutto questo, mantenendo un interasse di soli 1.423 mm, misura assolutamente in linea con le migliori sportive attualmente sul mercato. Il peso, pur senza l’utilizzo di materiali pregiatissimi (magnesio e titanio per esempio) e pur non essendo da record, si blocca sul filo dei 192 Kg, risultato tutt’altro che da disprezzare, anche considerando la distribuzione, pari ad un bel 50% sull’avantreno ed un altro 50% che si scarica sul retrotreno. Il motore della MGS-01 è il redivivo quattro valvole che in questa prima versione da 1.225 cc vede erogare 122 CV (i tecnici ci hanno promesso che diventeranno presto 130) a 8.000 giri, con la bellezza di 11,5 Kgm di coppia a 6.400 giri, ma il valore più stupefacente sono i 9 Kgm disponibili a soli 2.800 giri*" Prova di 7 anni fa: voglio dire, l'oggetto è stupendo, ma per produrlo ci vogliono oltre ai capitali anche i numeri...altrimenti va a finire che metti in linea un modello "estetico" a 20000 €. Quante MV F4 vedete in giro? Bellissima sicuramente. Ma a che costo e con che finalità? Preferisco "artigiani" come MGS che perpetuano un mito ad industriali pronti (?) a cavalcarlo * questa moto deve avere una "schiena" pazzesca :!: |
Pare che l'unico ad averla immatricolata sia stato un austriaco...
http://img88.imageshack.us/img88/654/bellissimaom1.jpg http://www.motoblog.it/post/877/moto...rvile-stradale |
Tanto per capirci:
2004 - MGS 01 11,50 Kgm/6400 giri 2009 - S1000RR 11,42 Kgm/9750 giri |
Salone di Milano 2006 !!!
Per me rimane la più bella moto al mondo... http://img683.imageshack.us/img683/2418/dscf0061kv.jpg |
mah.............
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da SuperWheels di maggio2009:
L'ULTIMA VERA MOTO Le altre moto le guidi, ti piacciono, vai in pista, vai forte, ti diverti, fai tutto. Poi le dimentichi. Questa ti rimane dentro. E' la MGS-01 dei Guareschi che ha vinto a Daytona..... |
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Pare ne sia possibile l'immatricolazione passando dal TUV tedesco, come al solito ...
Pero' si parte da una base di 25000 Euro (se non sbaglio) per l'acquisto della moto non omologata, poi ci sono i costi ed il tempo per le pastoie burocratiche ... |
...Parlando con un amico, già un meccanico di Cinisello (o dintorni)...che riparava MG e Ducati (tale Firmino), aveva già realizzato una prototipo di questa moto......
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uno dei ''padri''di mgs è Ghezzi Giuseppe,socio nella ghezzi&brian.
potete tranquillamente prendere anche il modello super twins.sò che ha forme un pò particolari,e monta l'unità motore 2 valvole,ma vi giuro che è una moto a dir poco super goduriosa. Questa moto porta tutta la tecnica telaisticha dei modelli 2v con cui Ghezzi c'ha vinto diverse volte la battle.....http://www.ghezzi-brian.com/_italian.../STW_testo.jpg |
Giuseppe Ghezzi ora continua il suo lavoro alla Millepercento.
Che peccato che Guzzi non se lo sia tenuto :( |
peccato si...però potrebbero portarci dentro l'attuale 1200 8v, vitaminizzato il giusto come avevano fatto con il vecchio quattro valvole....riuscirebbero a farla rientrare nei parametri da omologazione credo senza troppe rinuncie, ne venderebbero sicuramente poche ma sarebbe una bella mossa per l'immagine del marchio (pensando che si è aperto un thread come questo perchè in molti non sapevano dell'esistenza dell'mgs-01, credo che l'immatricolabilità sia un fattore importante per dare visibilità)
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Quote:
al momento in Piaggio sono a distinguere i limoni dalle bietole, quindi la vedo lunga e difficile prima che qualcuno, sfogliando per caso un vecchio libro si rinvenga che forse fare un bella sportiva col marchio Guzzi potrebbe non esser eun'idea malvagia (certo il periodo per le sportive non e' il milgiore, ma...) |
Il motore della MGS, al contrario del nuovo 1200 4V, è raffreddato a sola aria. Omologarlo per uso stradale avrebbe significato togliergli come minimo 20 dei suoi 126 cv. In Guzzi hanno pensato che una maxi sportiva da 110 cv all'albero (a dire tanto) prezzata ad oltre 20.000 Euro (necessari, per le particolarità costruttive di quella moto rispetto a tutto il resto della produzione) non avesse molto mercato.
Giuseppe Ghezzi oggi collabora con Millepercento. Come è il padre della MGS-01 è il padre della Alba, la quale usa, appunto il nuovo 1200 4V, è omologata Euro3, ed ha una coppia di oltre 12KGM alla ruota a 5500 giri circa. http://www.motociclismo.it/gallery/m...to-alba--prova http://www.motociclismo.it/a-monza-c...epercento-alba DogW |
Ma credo se non sbaglio,che Ghezzi ha solo collaborato con guzzi per mgs.non lavorava in guzzi
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La MGS poteva essere targata, in Germania, ricorrendo ad un "trucco" (costoso, perchè dovevi "sacrificare" l'immatricolazione di un Guzzi Centauro).
In pratica la si faceva passare, al TUV, per una modifica operata ad un Centauro preesistente. In questo modo l'immatricolazione del Centauro passava alla MGS, che non doveva avere una nuova omologazione Euro-X, ma solo passare la prova dei fumi. E' lo stesso modo in cui Guzzilla targa i suoi prototipi. Mantiene la targa delle moto da cui (lontanamente) discendono. DogW |
Quote:
Poi è stato assunto da Guzzi e, come dipendente, ha sviluppato la moto fino alla commercializzazione. La MGS è sua. Le sue particolarità ciclistiche (telaio, forcellone, modifica al cambio...) sono tutte sue (non sono sicuro per le modifiche al motore). DogW |
Tecnomoto e le corse
(Articolo tratto da "Bicilindrica - Ottobre 2005") Nella lunga storia di Tecnomoto c'e' stato posto anche per le competizioni sportive. Una favola tanto intensa quanto breve che si potrebbe raccontare cosi': "C'erano una volta Enzo Bevilacqua e il suo socio Silvano Baroncelli che, armati di tanta passione, portavano avanti l'officina Tecnomoto di Milano. C'era altresi' un sogno: quello di partecipare a gare motociclistiche. Unire l'utile al dilettevole non e' facile, si sa, ma con qualche rinuncia non e' impossibile. Lo testimonia chi, come i protagonisti di questa storia, ha saputo sacrificarsi portando avanti il sogno di vedere la propria moto impegnata in una gara vera e propria. Chi come loro, di giorno lavorava nell'officina che gli dava da vivere e di notte si dedicava alla preparazione di una "creatura" a due ruote. Chi, armato di tanta buona volonta', ha fatto grandi sacrifici, anche economici, per seguire un grande sogno. Correvano i primi anni Novanta. Tempi di grandi sfide affrontate sui tracciati dei circuiti di Monza e Misano Adriatico contro rivali del calibro di Firmino Gulmini, Giuseppe Ghezzi e Bruno Scola, solo per citarne alcuni. ...Parlavo di questo Firmino......non a caso ......amico di Ghezzi!! |
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