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Originariamente inviata da er-minio
Questo è poco ma sicuro.
Mi dirai che è cmq peggio guidare con la paura di andare ad impuntarsi con la moto, quindi non con naturalezza, anzi.
Secondo, non mi pare ci voglia grosso impegno fisico/mentale e/o essere dei manici per utilizzare l'intera spalla dei vari pneumatici.
È comunque azzardato e pericoloso, provare a fare il "piegone" per vedere cosa succede o comunque "forzare" la situazione, mettendosi da soli nel mezzo di una manovra pericolosa.
Solitamente se si guida con naturalezza e senza remore infondate si ottengono i migliori risultati (nella guida), IMHO, ovvio.
Sul fatto che la spalla è il punto critico della gomma... boh, non ne sarei tanto convinto... ;)
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Certo che sono d'accordo...
Penso anch'io che quello che conta di più sia la naturalezza o perfino l'eleganza nella guida, un po' come quando si scia, se vuoi...
E' importante anche la sensibilità verso il motore. Bisogna saperlo "sentire", imparare a conoscerlo, senza strafare. Qualunque motore cui si tira spasmodicamente il collo diventa sgraziato, perfino uno di una R1. Il punto di miglior rendimeno è prossimo alla coppia...
E' molto importante anche tenersi dei margini. Se sei in piega estrema non ne hai...
In merito alla spalla... No, non è il punto più critico. Molte gomme racing hanno poco appoggio in mezzo e di più lateralmente. Però, nella mia esperienza, bisogna stare attenti. Se si raggiunge la spalla (e con certe moto non è poi così difficile farlo) e si esagera... è un attimo e ci si ritrova senza grip. Quella transizione può essere molto brusca. Un po' di coppia di troppo o troppo presto in uscita di curva e... zaf, si vola.
:)
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