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No, quelli i conti non li fanno bene :)
statistico |
stai dicendo che i miei colleghi non fanno un buon lavoro ??? (io annoto tutto, o quasi) :lol:
scusate l'OT |
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io compro LonelyPlanet e cartine, sempre, e pianifico li
però carico il percorso e senza il mio Zumo non vado da nessuna parte, quando sei in giro è troppo comodo e ti evita di prendere bivi sbagliati ecc, inoltre aggiunge un casino di dati al computer di bordo, quali quota, km all'arrivo, ecc... ecc... all'inzio è un casino il navigatore.... è solo questione di famigliarizzarci un po' ;) |
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Scelta la meta mi creo una lista di posti da non perdermi navigando su internet o usando le guide... poi cartina comprata in autogrill e scelta delle strade in itinere... con particolare preferenza alle "bisce" sulle mappe.. ;-)
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Se dovessi partire e venire con te mi godrei le curve, ma non saprei nemmeno dove stiamo andando...:-).
questa è tra le più dettagliate!. Quote:
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Non ci sono bivi sbagliati...c'è il Nord e il Sud, il resto è recuperabile :)
Scherzi a parte se c'è fretta di viaggiare, o se il viaggio è in giornata, farsi 80 km per errore non è poco...e allontanarsi ti obbliga a concentrati, sulle auto, sugli incroci, su tutte le cose che sapete...e un po' ti perdi il contorno. Vedo tanti che fanno come me, google maps, itinerario stampato, foglio bianco tipo road book, dritto per 20 km, sx per Chiesa, dritto per 24 km, rotonda dx per Maloja, ma non è sempre così easy. Quote:
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Verissimo, però perdersi "di proposito" a volte ti regala sorprese oltre ogni immaginazione...
Scopri dettagli e scorci che mai ti sogneresti... in ogni caso una direzione di massima solitamente ce l'ho... però il piacere di improvvisare seguendo il tuo ritmo è impagabile... l'unico problema è che spesso ti ritrovi a girare da solo perchè trovare compagni di viaggio che condividano questa filosofia è difficile... |
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Per carità ho massimo rispetto per ogni filosofia di viaggio ma andare a naso non è la mia nei viaggi. Lo faccio magari nel girello domenicale e ci provo gusto. |
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mi facevo tante paranoie anche io... poi ho scoperto che è l'unico modo in cui mi piace viaggiare! |
Tempo fa mi sono divertito a descrivere varie tipologie di motociclisti. Vi riporto così com'è senza nessuna pretesa di serietà.
I vari tipi di pianificatori di viaggio si possono raggruppare nelle seguenti categorie: a) "il cazzone": viaggia a naso, non programma niente e quando non sa che pesci pigliare si attacca dietro a qualcun altro. Tuttavia spesso ha culo e trova ottimi ristoranti ed hotel destando un'invidia pazzesca in altri che invece avevano pianificato tutto. Si perde l'80% di ciò che di bello c'è da vedere, ma non gliene frega niente essendo fondamentalmente un ottimista. E poi non lo verrà mai a sapere..... Di solito ha molto successo con quelle donne (tante) che lo assimilano allo strafico e rude motociclista della pubblicità del rum Pampero..... b) il "come si faceva una volta": a casa ha una libreria piena di cartine, per lo più datate e mancanti delle strade più recenti. Legge libri, porta con se le Lonely Planet e chiede informazioni sul posto anche in lingue di cui conosce a malapena 3 parole. E' uno dei pochi che è riuscito a procurarsi il Cibolario e lo sfoggia in ogni ristorante. E' il sistema che ha usato da giovane per il viaggio dopo la maturità e lo ritiene insostituibile anche se richiede tempi di preparazione e di effettuazione parecchio più lunghi, maggiore adattabilità e pazienza. Dice che è il modo di viaggiare dei VERI VIAGGIATORI perchè si gusta di più il viaggio e si comunica di più con le genti locali. Probabilmente ha ragione, ma rischia di diventare un peso per i compagni di viaggio perchè LUI SA come si viaggia! c) il "rallysta": stadio evolutivo del tipo b) che passa dalla fase mnemonica a quella cartacea predisponendo dei road-books più o meno dettagliati come risultato di ricerche condotte con lo stesso metodo. Unisce l'incompletezza d'informazione ad una rigidezza che comincia a preoccupare la sua compagna; che sia un inizio di demenza senile? d) "il tecnologico totale": per mesi consulta Internet, Google Maps ed Earth per individuare TUTTO quello che può essere utile sapere nel Paese visitato e alla fine ne sa più lui degli stessi abitanti. Conosce benissimo (quasi a livello di linguaggio-macchina) TomTomRider e/o Garmin ed ha un'invidiabile dimestichezza con GPS, PDI, POI, OV2, GPX, GDB ecc. Predispone perfettamente punti e rotte da seguire scrupolosamente anche in caso di lavori stradali, frane o strade private. inoltre ignora sistematicamente le strade di recente costruzione non riportate sul navigatore. Tuttavia è flessibile sull'itinerario perchè ha un'arma segreta nelle casse laterali: l'immancabile PC netbook 10" da collegare alla WIFi dell'hotel per scaricare/caricare percorsi e prenotare online su booking per il giorno seguente. Se per caso si guasta il navigatore è semplicemente PERSO! Si accoda al primo che passa e non si gusta più il viaggio, pensando a come dovrà riparare l'attrezzo una volta tornato a casa. e) il "rallysta tecnologico": come d) ma SENZA navigatore. Si stampa road-books grossi come enciclopedie per nascondere il suo complesso di inferiorità rispetto a quelli che hanno il navigatore. Dice di disprezzarli, ma in realtà il motivo è che riesce a malapena ad usare Internet e lo spaventa a morte dover maneggiare un apparato non-Windows. Tuttavia ogni tanto si tradisce e gli scappa detto <<prima o poi me lo dovrò comprare anche io....>> f) il "pilota di motoGP": valuta la riuscita della vacanza in base al kilometraggio totalizzato. Non gliene importa nulla di dove va e di cosa vede, l'importante è andare, possibilmente forte. Quindi non pianifica nulla se non certi tratti famosi per le gare estemporanee tra motociclisti che vi si instaurano. Non dovrebbe essere in questo elenco. Lo cito per mettere in guardia gli altri dall'accompagnarsi con tipi del genere: potrebbe capitarvi di dover fare 900km di autostrada l'ultima notte di viaggio! :) |
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sono troppo io ahahahh haahhhah grandissimo mi sono troppo rivisto e rido davanti al monitor:lol: perchè oltre al navigatore ho cartine, guide, roadbook... non si sa mai hahaha ahaahaha |
La pianificazione di un viaggio nasce a cena.
Ci si trova al ristorante tutti quelli che intendono partecipare alla gita (nel nostro caso 8/9 giorni). Nella prima cena si identifica la macroarea (nel nostro caso è sempre l'Europa). Nella seconda cerchiamo di identificare il genere di viaggio : montagna (il mio preferito), visita città, zone di mare, ecc. Tagliando corto, dopo 6/7 cene abbiamo grosso modo in mente dove andare (quest'anno Polonia del Sud - Cracovia). A quel punto quello che ha più voglia di rompersi le palle si mette a studiare un percorso che tenga conto di strade, chilometraggi, punti di interesse identificando dove fare pernottamento scegliendo dove sia più semplice trovare alberghi. Il navigatore è ammesso solo per le grandi città, altrimenti cartine con fotocopia con evidenziato l'itinerario e luoghi da visitare. Poi, alla faccia di tanta programmazione, spesso si improvvisa.... :D |
Salve a tutti.
Bisogna prima stabilire di che tipo di "viaggio" stiamo parlando: -Di una gitarella "fuori porta " ? In questo caso l' itinerario non conta studiarlo e stamparlo : anche se ci si "perde" sono tali e tante le indicazioni stradali che il percorso programmato lo si percorre comunque in linea di massima. -Di un percorso tematico di una giornata o più giorni che prevede POI precisi con soste per visite a luoghi o punti panoramici ? Ti studi il percorso con cartine e guide, lo imposti sul navigatore o lo stampi e lo metti nel porta-cartine della borsa serbatoio ( ci sono anche quelli adesivi da fissare direttamente sul serbatoio ) e parti, con la prospettiva di seguire pedissequamente il percorso o cambiarlo "in corso d' opera" raccogliendo magari informazioni in loco. -Di un vero e proprio viaggio ? In questo caso si comincia con un foglio di carta quadrettato e si fanno 3 colonne discendenti: la prima con il numero di giorni a disposizione, la seconda con le date e la terza con il giorno (lunedì, martedì.....). Accanto di lato i luoghi da visitare e gli eventi a cui assistere ( sagre, feste, monumenti, manifestazioni, negozi, bazaar.....).All' inizio ed alla fine della colonna i giorni di andata/ritorno dal luogo di partenza. Già questo ti fa capire se il viaggio è fattibile o meno e se i luoghi o gli eventi capitano in giorni festivi o di chiusura ( vedi paesi Islamici e taluni musei Italiani... ). Poi calcoli la distanza totale del viaggio ( tanti i mezzi a disposizione: Google Maps, Via Michelin.....) e la dividi per i giorni a disposizione, ed anche questo ti fa capire se stai ragionando o semplicemente cazzeggiando...... Poi calcoli il tuo budget di spesa giornaliera....ed anche questo ti fa capire se puoi partire o no......:( -Viaggio in Italia od in un paese estero e magari Extra-Europeo ? In Italia qualunque problema è risolvibile anche perchè, a meno di trovarsi in Val Brembana od in qualche paesino sperduto del Sud ;), non ci sono problemi a chiedere indicazioni sul luogo, la lingua Italiana generalmente è comprensibile....Ma se si è all' estero non c'è solo il problema linguistico: c'è anche quello dell' anzianità della maggioranza degli interlocutori a cui chiedere informazioni. Passati i 40 anni si diventa Presbiti, le indicazioni sulle cartine sono scritte in piccolo e non leggibili ai più ( anche per me che ho 57 anni e mi scannerizzo la cartina e la stampo con un maggiore ingrandimento e la leggo solo con gli occhialetti da presbite !). Ecco perchè è meglio scrivere un Road-Book anche minimale, come la bellissima foto di Er-Minio, ma con lettere molto grandi per luoghi e POI magari nella lingua locale facendo un copia-incolla in casi di lingue diverse da quelle latine ( Grecia, Paesi Islamici, Georgia, Armenia, Iran, Russia.....) per poterlo mostrare anche a persone con scarsa vista..... Questo evita anche difetti di pronuncia ( vedi Inglesi e Francesi che se non pronunci bene nemmeno fanno lo sforzo di capirti :mad: ) Io viaggio con un Porta Road-Book elettrico dove riporto il percorso giornaliero con luoghi e POI da visitare scritti in grande ed in alcuni casi con la foto se incontro persone disponibili ad aiutarti ma analfabeti ( capitato in Libia !), percorso con strade-autostrade-paesi-svolte. Un GPS, ora ho un Garmin 60 csx, utilissimo per darti le indicazioni di massima per entrare-uscire dala caos di certe città o paesi ( sperimentata l' utilità in Turchia-Siria-Giordania ), percorrenza, tempi a destinazione e soprattutto l' ora del tramonto, per evitare soste troppo lunghe per poi dover guidare con il buio... Cartina geografica scannerizzata e stampata in grande divisa per le tratte di percorrenza giornaliera con le sezioni poste nella tasca trasparente della borsa da serbatoio. Guida turistica ( Io preferisco le Rough Guide...) Studio la storia e le caratteristiche dei paesi e luoghi da visitare, pianifico l' itinerario modificandolo durante le varie stesure, leggo i report su questo ed altri forum, "navigo" su Internet alla ricerca di informazioni, traccio il programma su un foglio Excell comprensivo di kilometri da percorrere, preventivo la spesa prevista ( viaggio con un budgeto giornaliero che per ora non ho mai "sforato" :!:) Parto programmato su un percorso ma sapendo di poterlo modificare in ogni momento in maniera consapevole se la necessità o la semplice voglia di cambiare me lo suggeriscono. Ho una moglie che mi segue da 20 anni che funge da co-pilota e che mi aiuta e mi sopporta.......:D Buon Viaggio |
ItnConverter ,pianifichi tutti i percorsi che vuoi scegliendo da dove passare ,le stradine che con la cartina non vedresti mai , pianifichi le tappe ed il percorso poi salvi il tutto nel file del tuo navigatore (gpx-itn)Sali in moto e vai senza perdite di tempo.
Ps io lo uso anche per fare tracce in off. |
Beh... a) decisamente... :-))
@ale73 non è un problema viaggiare da soli.. anzi, ha una serie di vantaggi non indifferenti... diciamo che nella mia affermazione c'era un pò di nostalgia per i viaggi fatti con un paio di amici affiatatissimi che hanno messo la "testa a posto"... :-( |
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e_bis) "l'agente di viaggio" è praticamente un professionista del viaggiare. Se ha senso del business prima o poi diventa tour-operator. In caso contrario non si capisce bene chi lo paghi per lavorare così tanto....... :D |
Quote:
Farne un business no, ma rendere partecipe, se richiesto, della propria passione si. Un saluto |
bella frase antonio
la vera ricchezza non siano i beni posseduti ed accumulati, ma la quantità di tempo libero a disposizione ed il denaro necessario per poterne godere |
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