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L'importante e che non mi becchi il capo del mio capo...ossia LUI, cioè il Carcarlo Pravettoni del mondo dell'automobile... detto anche "ER PRESIDE..."
lì si che la cosa sarebbe alquanto imbarazzante... Lamps! |
100% pradu
anche se il mio capo chiamarlo intelligente è una parola molto grossa.... :lol: :lol: :lol: :lol: |
beh... qui il capo sono io! :lol: :lol:
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Tra i miei vari incarichi c'è anche quello della gestione della rete informatica ( 30 client e 2 server ) dell'uffico in cui lavoro.
Quando esagerano con internet provvedo a bloccare l'ip della macchina, se protestano rendo pubblici i log e poi si toglie l'accesso a internet. In questi giorni, mentre non c'ero, è andato per la maggiore www.sentimente.ru |
Quote:
ritengo che, al di là dell'uso della email, se personale o di lavoro, il problema reale sia legato al server. se il server è di proprietà dell'azienda, nn dovrebbe essere consentito l'invio di mail personali (da client di posta) attraverso nessun indirizzo, nè personale nè di lavoro. il fatto di utilizzare mario.rossi@libero.it sul lavoro, nn esclude la necessità di dover passare da smtp.digitex.it. per la ricezione il discorso è diverso. ognuno riceve dal provider e dal server presso cui ha registrato il proprio account. rimane tuttavia aperto il discorso sull'utilizzo del pc. |
Quote:
nn ha una bmw? nn è un 'visitatore' di qde? :lol: |
Condizione necessaria affinchè una azienda possa utilizzare al fine di sanzioni disciplinari il fatto che un proprio dipendente navighi o cazzeggi su internet e' la presenza e la comunicazione a tutti i dipendenti di una policy aziendale che vieta espressamente l'utilizzo delle attrezzature informatiche e dei collegamenti internet di proprietà dell'azienda a fini diversi da quelli lavorativi.
In altre parole bisogna che l'azienda ad esempio metta in bacheca una comunicazione firmata dal titolare o da chi ha il potere di farlo, in cui fa espresso divieto di utilizzare internet, la posta elettronica o la connessione internet per fini diversi da quelli lavorativi e in cui si avvisano i dipendenti che al fine di tutelare la sicurezza del sistema informativo l'azienda si riserva il diritto di utilizzare strumenti di logging. Quanto sopra vale a meno che il dipendente non utilizzi gli strumenti informatici aziendali ( pc, server, adsl, etc ) per compiere un reato; in tal caso l'azienda può intervenire d'ufficio ( è una sorta di atto dovuto ) per tutelare la propria immagine ed evitare eventuali problemi di correità. Ricordo a tutti che scaricare mp3, avi etc tutelati da copyright con programmi tipo winamp, emule, etc è un reato del c.civile e in alcuni casi è un reato del c.penale. Poi, in genere, prevale il buonsenso. J. |
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