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matteo10 18-01-2011 09:23

Bel giro e bellissimo report, complimenti Fagòt ;)

Resto in attesa del resto e delle tracce, metti mai che trovi tempo e coraggio... :)

pv1200 18-01-2011 10:02

sono commosso non so che dire ...bellissimo

barbablu 18-01-2011 10:16

MI STAI FACENDO SOGNARE
anch'io manco da 2 anni ormai mi sa che è ora di ripartire
stavolta da solo perche la zavorrina è in dolce attesa

Carroarmato 18-01-2011 13:44

Bellissimo Fagot! Belle foto, bel racconto!... quel rumore al retrotreno però mi tiene in ansia...

Achille 18-01-2011 13:53

Spettacolo allo stato puro, complimenti per il viaggio.

Visca 18-01-2011 14:09

Mmmmmmm! vediamo se indovino...con un treno di tassellate tra On e Off. è arrivato alla "frutta"

triger 18-01-2011 15:00

Ma ZK!
Cos'era il "tump-tump"..?

Non sopporto la suspence.....

uastasi 18-01-2011 15:13

usate il tasto "cerca"......perdiana!!!!!!!!!!

http://www.quellidellelica.com/vbfor...hlight=sdenggg

alpneus 18-01-2011 15:49

fantastico ... veramente complimenti ... ;);););););)

anch'io come barbablu ci sono stato 2 anni fa e non mi dispiacerebbe tornarci facendo un giro del genere ...

TommyGS 18-01-2011 15:58

Complimenti davvero!
io stavo pensando di partire in solitaria per un giro così....che sogno!prenderò spunto!
complimenti ancora!!!!!

Panda 18-01-2011 16:01

Ti stimo fagot....!!!! :!:

bmwgs1200 18-01-2011 18:38

Grandioso Fagot ci hai fatto rivivere il tuo viaggio.
:!:

triger 18-01-2011 19:28

Quote:

Originariamente inviata da uastasi (Messaggio 5467636)
usate il tasto "cerca"......perdiana!!!!!!!!!!

http://www.quellidellelica.com/vbfor...hlight=sdenggg

Quello lì è un 3ad patacca.
Tump - tump - tump è il cozzo del casco della zainetta....:mad: :mad: :mad:

sergio escape 18-01-2011 19:43

Complimenti, leggere dei report cosi dettagliati e bellissimo. mi hai fatto sognare. pensa che tra 3 mesi partirò per il viaggio più lungo che abbia mai fatto fino in Asia Centrale, e leggendo il tuo report mi è cominciata a venire la voglia di andare in marocco... di nuovo complimenti.
Hai la possibilità di inserire il percorso in mappa?? ciao

Fagòt 18-01-2011 21:07

Quote:

Originariamente inviata da Nano (Messaggio 5466492)
E'da queste frasi che si riconosce un vero AGER ;)

Avevi dei dubbi al riguardo, Andrea? :eek:

@ Visca: risposta sbagliata, le mie k60 sono al calduccio in garage per il prox giro.......

ora finisco il resto

Fagòt 18-01-2011 21:11

9° giorno Ouarzazate – Mrirt 520 Km
Tump, tump, tump…. altro che asfalto pessimo, in realtà le vibrazioni delle piste hanno allentato il raccordo superiore che dalla testa dell’ammortizzatore va al serbatoio della compressione, lasciando trafilare l’olio del circuito. “Poco male” penso, smonto il tutto e serro a dovere. La sera prima arrivando avevo notato l’insegna di Bikers Home, una specie di albergo- officina gestito da un inglese stabilitosi in Marocco e decido quindi di andarci di prima mattina, caso mai abbia bisogno di qualcosa o di una mano.

http://img812.imageshack.us/img812/8595/img1798q.jpg

Appena arrivato trovo Tom con il suo Klx in garage: probabilmente la frizione è andata e non sa bene cosa fare. I compagni hanno puntato verso nord, mentre lui vorrebbe arrivare a Casablanca. Comincio a smontare la moto e arrivato alla sospensione la sorpresa: la vite di attacco inferiore si è troncata di netto all’interno del piedino, sicuramente a causa della mancanza del lavoro idraulico.

http://img9.imageshack.us/img9/2821/img1799s.jpg

Le punte del trapano sono troppo corte e quindi devo lavorare a forza di seghetto e martello per liberare il tutto ed avere spazio per la foratura. Nel frattempo il titolare mi procura una vite identica in una ferramenta della città. Due ore di madonne e sudore e sono di nuovo in grado di proseguire, ma l’ammortizzatore non ha più idraulica e sembra di stare seduti su palo di legno. In teoria oggi dovevo risalire l’Alto Atlante e scendere verso Demnate via piste, ma in queste condizioni sarebbe un suicidio, rischierei di spaccare di nuovo la vite dopo pochi chilometri. Sono stato graziato fino ad ora da guai meccanici e se c’è una cosa che ho imparato viaggiando in Africa è che la cosa più importante è “arrivare a destinazione”, con mezzo e conducente sempre in grado di proseguire. Perciò si va per strada. Saluto Tom intento a capire se il problema di spegnimento in fase di rilascio della frizione è dato da uno switch del cavalletto e all’alba delle 10.30 mi avvio verso il passo di Tizi-n-Ticka. La strada in salita si snoda tra paesaggi alpini, tanto che sembra quasi di essere sul Gavia o sullo Stelvio, con barriere e pali segna neve.

http://img17.imageshack.us/img17/3831/img1802r.jpg

http://img98.imageshack.us/img98/7576/img1806eb.jpg

http://img98.imageshack.us/img98/8571/img1808n.jpg

Poi una volta fatto il passo, prende a scendere tra foreste, valli in fiore e ulivi, fino alla piana di Marrakech. Il versante occidentale dell’Alto Atlante risente del clima continentale e i campi verdi e coltivati che si stendono fino a Beni Mellal ne sono la prova.

http://img21.imageshack.us/img21/7175/img1810cl.jpg

http://img841.imageshack.us/img841/1792/img1812an.jpg

L’agricoltura è prospera: i villaggi non hanno niente a che vedere con quelli del deserto o della montagna, sono un viavai di mezzi agricoli, camion e persone ben vestite. Persino i ragazzi e le ragazze che tornano da scuola con le loro camice bianche, sembrano appartenere ad un altro stato. La regione è in festa dato che il re sta facendo una visita di alcuni giorni, in previsione anche della realizzazione di una nuova autostrada che collegherà Beni Mellal con la costa. Ai lati delle strade è un tripudio di bandiere nazionali e la gente si accampa in grossi tendoni, aspettando il passaggio del sovrano con lauti pasti e musiche arabeggianti.

http://img403.imageshack.us/img403/3990/img1815t.jpg

Ad un ristorante per camionisti faccio la conoscenza di un immigrato marocchino che vive in Italia da 20 anni e lavora come artigiano edile. E’ in vacanza per 10 giorni e gli fa piacere che io stia visitando il suo paese. Quando sta per andarsene, si avvicina e mi mormora:”Se non ti offendi, il pranzo te lo offro io, sei mio ospite”. Sono senza parole e l’unica cosa che riesco a pronunciare è un sommesso “shukran”. Ancora una volta questo paese e la sua gente riescono a stupirmi e a colpirmi nel profondo del cuore.
Da Beni Mellal la strada ricomincia a salire tra colline verdeggianti e rilievi fino a Khenifra.

http://img197.imageshack.us/img197/8423/img1818e.jpg

http://img11.imageshack.us/img11/1143/img1823d.jpg

E’ già calato il buio quando mi fermo 30 km. dopo nel villaggio di Mrirt per passare la mia ultima notte in Marocco.

Fagòt 18-01-2011 21:38

10° giorno Mrirt – Melilla 480 km
Partenza di buon'ora per essere in tempo a prendere il traghetto delle 14.30. La strada scorre veloce nel Medio Atlante verdeggiante ed in fiore, poi piano piano prende a salire tra foreste di cedri fino alla piccola cittadina di Ifrane, costruita negli anni ’20 dai francesi in puro stile alpino, con casette dal tetto spiovente che ricordano i villaggi dell’alta Savoia. Rapida discesa fino a Fes e da lì, attraverso il Rif battuto da un forte vento da Nord-Est che mi massacra il collo, arrivo a Guercif.

http://img97.imageshack.us/img97/2175/img1828f.jpg

Un caffé con un vecchio meccanico che ha lavorato per anni sulle moto in Francia e poi via di corsa verso Melilla. Ma dopo dieci giorni passati senza preoccuparsi dell’ora, mi rendo conto entrando in porto e non trovando il traghetto, che ho dimenticato le due ore di fuso orario con l’Europa e così anziché essere in largo anticipo sono in ritardo di un’ora.

http://img407.imageshack.us/img407/6748/img1834i.jpg

Mi rifaccio della cosa tracannandomi finalmente 2 “cervezas” gelate al barettino del molo, in compagnia di una coppia di tedeschi ultracinquantenni: lei su un gs 80 rosso e lui su gs 100 bianco. Entrambe le moto superano abbondantemente i 150.000 chilometri. Si parla ovviamente di meccanica, di assetti, di bagagli, di viaggi futuri e del Marocco, questo splendido paese che abbiamo appena incominciato a conoscere. “Insha-Allah” “Se Dio vuole” ci tornerò molto presto.

Ale73 18-01-2011 21:54

GRANDIOSO Fagòt!! :!:
non so se mai avrò le competenze tecniche e culturali per viaggiare come fai tu... ma caspita se mi piacerebbe!!!
devvero complimenti per il coinvolgente report! :!:

Visca 18-01-2011 22:00

Che bello leggerti! :!::!::!: ogni volta che incontro gente come Te non posso che rimanere incantato...Qde si distingue per personaggi insoliti e ispiratori
di viaggi fantastici! Grazie!:D
P.S. c'è qualche particolare motivo sulla dotazione degli Heidenau K60? hai trovato rispetto agli altri una maggior resa Kilometrica? io uso i Continental TKC .....

Fagòt 18-01-2011 22:51

IL MEZZO:

Sono dell'idea che la moto conta un casso (questo giroingiro si può fare con l'Adv, il 990, il mono anni ottanta o il 690, anche con una stradale.... cambiano i tempi, le cautele da prendere e le comodità o scomodità che le varie moto possono dare), quello che conta è la voglia di andare e la testa che ci metti.
Col Gs c'ho fatto di tutto: dalle mulattiere inseguendo le Hp2, al fangone argilloso, dalle dunette bastarde di Tembaine e Ksar Ghilane alle dune dell'Awbari e del Murzuq. I Maiali hanno ormai imparato a sopportarmi.... :eek:
La nostra è una sfida ad oltranza. :eek: Per ora stiamo una frizione ed una testata cilindri per lei, un polso e 3 costole per me. Sostanzialmente in parità :lol::lol::lol:

Comunque per chi ama i dati:;)

La moto utilizzata è un R 1150 Gs Std con 45.000 chilometri all’attivo, equipaggiata con paramotore e paracilindri originali, parateste in alluminio e hard part per la battuta di sterzo della Touratech. Gli ammortizzatori originali sono stati sostituiti con dei Bitubo regolabili sia in estensione che in compressione, mentre la frizione è stata sostituita (causa uso intensivo precedente) con una sinterizzata della Surflex. Il catalizzatore è stato rimosso applicando una Y della Arrow e mantenendo lo scarico originale: oltre ad avere un maggior tiro ai bassi consente di “digerire” facilmente benzine non sempre “pulite” che si possono trovare nelle taniche dei villaggi e di alleggerire la moto di 4/5 chili. Un tagliando completo prima della partenza è d’obbligo. Per gli pneumatici ho scelto di montare delle Heidenau K60, che mi hanno assicurato un ottimo grip sia su strada che su pista e soprattutto una grande resistenza alle rocce taglienti dei percorsi di montagna. Solo sufficienti nell’uso su sabbia. Per il bagaglio un semplice sacco impermeabile da 50 lt. legato sopra la borsa degli attrezzi e la tanica di scorta. Le borse rigide sarebbero state, specie nei tratti sabbiosi un impiccio ed “un incentivo” a portarsi più cose del dovuto. L’autonomia del serbatoio è sempre stata sufficiente a coprire le tappe, ma avere una tanica da almeno 5 litri garantisce da eventuali necessità di dover cambiare pista o tornare indietro. Su pista il consumo medio si è attestato sui 17 km/litro, su strade normali è arrivato fino ai 22 km/litro, mentre in autostrada viaggiando come da codice (non sempre) è sceso fino ai 15. La “mucca” ha ormai finito il rodaggio e così durante il viaggio di 7.200 km è stato necessario aggiungere solo ½ chilo di olio. Nella trousse non devono mancare ovviamente tutte le chiavi necessarie alla moto, le leve per copertoni, camere d’aria, compressorino e/o bombolette di CO2, olio motore, candele, cavi, viti e bulloni vari, fascette e l’insostituibile nastro americano. Unico problema meccanico affrontato la rottura della vite attacco sospensione.


IL DESERTO:

Nei tratti desertici occorre sempre portarsi una scorta abbondante di acqua: mediamente viaggiavo con 4 litri nello zaino che rimpinguavo appena possibile nei centri abitati. Un imprevisto qualsiasi, guasto meccanico o insabbiamento che va per le lunghe sotto il sole cocente, anche solo a 5 km da un villaggio, può portare a consumi maggiori di quanto preventivato e quindi compromettere la propria incolumità. Nel limite del possibile seguire sempre le piste più battute: sono le più sicure anche se spesso un po’ più lunghe (magari girano per evitare un campo di dune che non ti aspetti) e offrono soprattutto la possibilità che passi qualcuno in caso di bisogno.

La mattina si parte presto (credo che Lapo e molti altri possano confermare :!::!:) per due semplici motivi: in primis le ore iniziali sono le più fresche, l'aria è più tersa, le energie sono maggiori e si riesce quindi a fare molta strada senza grossa fatica, secondo perchè se succede qualcosa (sbagliare pista, forare, etc etc.) si hanno disposizione più ore di luce per recuperare, riparare e via dicendo.
Possibilmente evitare di viaggiare tra le 12 e le 13. Il sole allo zenit annulla completamente le ombre! Una buca, un dosso, una pietra, le increspature della sabbia che ti fanno capire se è molle o dura e che normalmente si vedrebbero a 50 mt. risultano indecifrabili. In queste condizioni, un dossetto di 30 cm preso a 100 km. orari uscendo dal Murzuq mi è valso un volo da 6 mt. con la frattura del polso e delle costole di cui sopra.
Per cui fatevi una sigaretta all'ombra di un'acacia o della moto, mangiatevi un pò di frutta, fatevi una pennicchella o guardatevi la cartina e il Gps.....

E soprattutto dategli "sempre" del Voi: se una pista si fa dura, un campo di dune vi spaventa, un oued vi sembra inguadabile, girate la moto e tornate sui vostri passi. Non c'è nulla di indecoroso nel rinunciare.

LA SABBIA

Ci vorrebbe un 3d solo per quello e poi ci sono persone più titolate di me (Il Maiale, Lapo, Fastrobby :!::!::!:) a parlane.
L'unica cosa che posso dire specie con 250 kg di moto: EVITATELA
Sarà lei a venirvi a cercare :lol::lol:
Quando vi capiterà (magari in banchi con le tracce scavate dai 4x4) scalate una marcia, aprite il gas e non chiudetelo finchè non ne siete usciti. E' l'unico modo per non fare chiudere l'anteriore e quindi cadere. Se vi dovete fermare basta abbassare la manopola e farà tutto da sola, senza toccare i freni.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:21.

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