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pieroesilvia 05-10-2010 11:23

All'alba la voce lamentosa e ululante del muezzin ci piomba in camera all'improvviso..improvvisamente dentro di me il fascino x queste note e questa melodia che la sera prima mi aveva colpito cessa di colpo...inizio una sequela di moccoli sui santi che termino circa intorno al 18 marzo e solo dopo che mia moglie mi ha bofonchiato un " falla finita e dormi".. ripiombo nel letto dopo aver chiuso la finestra x nn sentire + gli ululati del predicatore ma ormai il danno è fatto e non riesco piu' a prendere sonno come si deve. Alle 8.00 circa scendiamo giu a far colazione ,tiroviamo il buffet pieno di roba e con un ottima divisione delle cose salate e quelle dolci. In particolare resto colpito dalla bontà delle olive che risultano polpose sode e saporite e che si accompagnano benissimo con le piccole fette di formaggio che sono a disposizione. Mentre mangiamo davanti ad una bella terrazza assolata non posso fare a meno di notare e riconstatare che igatti in turchia devono esere molto amati... ce ne sono a decine ovunque, la maggiorparte piccolissimi, non hanno la minima paura e si avvicinano volentieri e ovunque siamo stati nn ho mai visto una persona scacciare via un gatto in modo aggressivo..e io AMO i gatti.. cmq finita la colazione dico a silvia che ho l'appuntamento con il barbiere e che quando ha finito il suo giro di cose mi trova li. Mi avevano sempre detto che farsi la barba e il taglio dei capelli in turchia fosse una cosa unica ma come sempre con il cinismo che ormai caratterizza la vita e la routine di noi europei occidentali pensavo fossero le solite dicerie che ognuno di noi tende a valorizzare specie se la vacanza è stata ottima ...ed invece è cosi. Farsi la barba laggiu' è una esperienza che assolutamente nn dovere perdere.. Al mio ingresso nella viuzza vedo il mio il "pancho villa" turco intento a spazzare il minuscolo metro quadrato davanti il suo lillipuziano negozio e lui sorride gioioso nel vedermi arrivare; molto probabilmente avrà pensato che gli tirassi buca nonostante l'accordo della sera prima..forse ha pensato che nel mio giro turistico devo aver visto chissa quanti barber shop meglio arredati e piu' confortevoli del suo e cosi leggo che il suo sorriso nel vedermi è sincero quanto sorpreso. Mi fa accomodare e senz ache io chieda nulla mi porta immediatamente il cay...io ringrazio e nn ci provo nemmeno a rifiutare..sarebbe come dire ad una madre italica di non preoccuparsi se il figlio si sporca giocando..INUTILE... cmq lui mi parla, io nn capisco e rispondo a sorrisi e con un po' di inglese, a cosa mi serve nn lo so xkè la "pallina tonda" di inglese nn sa assolutamente nulla, e lui continua a parlarmi e a vociare e a ridere x battute che non comprendo... magari mi sta augurando chissa cosa o facendo apprezzamenti su mia moglie ma sounasegaio di cosa chiecchiera e blatera ma lo fa in maniera cosi appassionata che da solo inizio a ridere cosi tanto che miviene la tosse. Il poveretto pensando di essere la causa della tosse x scusarsi mi lascia con un paio di asciugamani addosso e corre a ordinare un altro cay.. lo porta bollente ma cosi bollente che al contatto del dorso della mano i miei peli sbiancano...ringrazio e faccio segno con le dita di inziare a tagliarmi i capelli. Che vi devo dire ragazzi.. io nn ho il termine, la parola, l'espressione o l'idioma giusto per descrivere la grazia e la simpatia, la velocità e la precisione, insomma la DANZA che l'ometto tondo sta effettuando intorno a me, il tutto sempre parlando e parlando, ridendo e ridendo. In pochi minuti il taglio dei capelli è finito e devo dire che lo ha fatto anche bene diamine..e prima che io possa aggiustarmi sulla sedia in un lampo il "piccolo buddah" afferra il pennello da barba e inizia a strofinarmi sapone sul viso, mentre con l'altra manona continua a sfregare l'asciugamano sulla mia testa. Dopo circa 15 minuti, e nn sto esagerando, di massaggio a pennello sulla faccia ormai ricoperta di schiuma ovunque tranne che sui bulbi oculari, con silvia che seduta accanto a me ride a crepapelle, il "panda" sfodera un rasoio di quelli vecchi...non a cambio di lametta ma di lama vera tutta freddo acciaiao..insomma quelli dei film di dario argento x interdeci...cavolo era da quando nn avevo ancora i peli sulle "olive" che nn vedevo un rasoio originale. Il piccoletto mi si avvicina e con una sequenza rituale di movimenti gesti e volteggi fa saettare la lama lucente in ogni parte del mio viso..finita la rasatura si bagna le mani se le asciuga se le cosparge di un liquido sconosciuto e me le passa sul viso. Al contatto con la sostanza infiammabile..( probabilmente napalm che l'esercito turco usa nei raid contro i curdi) il mio viso diventa paonazzo e x la sorpresa e la "frizzata" le mie unghie si conficcano nella pelle della poltrona riuscendo a scucire anche qualche punto. L'impatto e la sorpresa svaniscano immediatamente e lasciano una piacevole sensazione di freschezza sulle guance...e mentre penso che ormai è finita arriva il bello.... la matriosca maschile di fronte a me inizia a massaggiarmi il viso, le guance,il collo e poi di nuovo su efino alla fronte..preme i polpastrelli tondi e morbidi all'incrocio dei miei occhi e poi li fa scendere verso gli zigomi che poi finiscono sul mento e cosi via in uan sensazione cosi piacevole che pensavo di addormentarmi. Quando inzia a spolverarmi tutto con un pennellone so che ha finito e quasi quasi sono dispiaciuto. Mentre pago la ridicola somma di 5 euro x shampoo barba e capelli decido seduta stante che se il amssaggio dopo la rasatura era cosi piacevole chissa come sarebbe stato il amssaggio in un bagno turco. E cosi decido che nel pomeriggio seguiro' silvia che va nell'HAMMAM femminile e io in quello maschile...
Nel frattempo, fresco di tosatura, decidiamo di visitare la grande moschea di EDIRNE...è una cosa meravigliosa e descriverla anche nei minimi particolari nn servirebbe a far immaginare cosa sia nella realta' ...e + guardiamo queste moschee + io e silvia ci domandiamo che emozione proveremo mai a INSTANBUL con SANTA SOFIA e il resto delle meraviglie del corno d'oro. Dopo la grande moschea ci concediamo un giro x la citta dai mille negozi e dai mille odori ma quello che voglio realmente è vedere la gente normale fare le cose normali e quale posto migliore x vedere la routine quotidiana della gente se non al mercato? Cosi seguiamo il flusso contrario di donne giovani ed anziane che tornano piene di buste con verdure o jeans o pane di ogni tipo o fagotti avvolti con la carte di giornale, segno inequivocabile che arrivano da un mercato. Ed eccoci ...decine di bancarelle una accanto all'altra che vendono frutta, verdura, ortaggi, acciughe e pesce azzurro si affiancano ad un lato del mercato, centinaia di voci che urlano e decantano la qualità dei propri prodotti, contrattazioni e vassoi con l'immancabile cay occupano il nostro campo visivo in una esplosione di colori e profumi che quelli sentiti in città al confronto sono bazzeccole. Per pura curiosità silvia guarda i cartellini dei prezzi e resta sbalordita...pomodori dei queli sentiamo il profumo a metri di discanza a 75 centesimi di euro il kilo...le melanzane a 50 centesimi e i peperoni lo stesso...un uva spettacolare e dolce a 80 centesimi le banane a 40 dico 40 centesimi il kilo...le acciughe di cui io sono particolarmente ghiotto costa 2 euro e 30 il kilo... faccio filmati, faccio foto, scambio saluti e la gente (sia venditori che acquirenti) mi kiede una foto anche se sanno che nn la riceveranno mai ....ma sorride lo stesso come se fosse la sua unica occasione x farsi fotografare...è tutto cosi bello ...certamente so che è lo spirito delle vacanze, la novità, il fatto di essere cosi lontani e in un posto nuovo a rendere tutto cosi piacevole ma credetemi la turchia ha il potere di farvi sorridere sempre x la cordialità e la disponibilità della sua gente. Il mercato si allunga curvando in una grande area dedicata all'abbigliamento e agli oggetti casalinghi x la cucina e cosi decidiamo di tornare verso il giardino del giorno prima sederci e mangiare un po' di frutta da comprare li invece che andare in un locale...prendo due pesche giganti tre ciocche di uva e due pere accompagnate da due bottigliette di acqua...l'ambulante le pesa e mi spara la pazzesca cifra di 5 lire...due euro e mezzo... pago saluto compro due ciambelle di pane ricoperte di semi di sesamo che mi fanno letteralmente inebriare e ci dirigiamo ai giardini sotto la moschea dove all'ombra da un sole abbacinante e implacabile ci mangiamo con calma la frutta dolce e squisita e pregustiamo il famoso HAMMAM TURCO. Faccio una divagazione x rendere piu' chiaro possibile il mio entusiasmo sulla frutta e verdura mangiata.. no GUSTATA.. in turchia
Il paese consuma quasi il 90% di cio' che produce, non esistono serre e non importano quasi nulla di quei prodotti. Questo perchè il reddito pro capite del turco medio è irrisorio e nn possono permettersi certo di avere o comprare frutta che nn sia di " stagione" e poi il clima nelle pianure del sud di tutto il paese permette la crescita e il raccolto costante di ogni cosa di cui abbisognano. Insomma x dirla in parole povere li i pomodori sanno di pomodoro e la frutta è come la mangiavano i nosti vecchi.
Alle 15.00 locali ci rechiamo al bagno turco..io entro nella zona maschile e silvia in quella femminile. Vengo invitato a levarmi le scarpe e ho un po' di soggezione nel farlo dato che ho quelle da ginnastica, ci cammino dalla sera precedente e ho il timore che l'ometto possa sentire il " caprino" che fuoriesce dalle mie appendici inferiori cosi in fretta e furia sfilo i calzini e li metto a mo' di tappo nelle scarpe, infilo le ciabatte che mi fornisce e lo seguo al piano rialzato dove vengo invitato ad entrare in uno spogliatoio singolo a spogliarmi e a mettermi solo un asciugamano intorno alla vita. Faccio il tutto chiedendomi xkè nn ho pensato prima a lasciare il portafogli in hotel invece di doverlo lasciare nei pantaloni appeso alle gruccette ma quando esco l'ometto mi chiude la porta dello spogliatoio e mi consegna la chiave....meno male penso tra me e me...Lo seguo da basso e mi invita ad entrare nel bagno vero e proprio. Qui appena entro vengo assalito da un ondata di calore opprimente ma la vista è spettacolare. Avevo letto sulla guida che l'hammam di edirne risaliva all'anno 1300 circa e che era uno dei meglio conservati della turchia. Maioliche ,marmi, fontane e piastrelle riempiono la stanza e il soffitto a cupola è ricoperto di piccoli fori a forma di mezzaluna o stelle o fiori dai quali la luce del sole filtra e disegna sulle pareti le stesse forme in un gioco di ombre soffuse. Mi siedo acanto ad una fontanella e seguendo le istruzioni a gesti dell'ometto mi inizio a bagnare il corpo con una ciotola che riempio di acqua caldissima..faccio questo x circa 20 minuti e ormai il calore della sauna mi sta disidratando quando vedo arrivare il massaggiatore. Minkia penso tra me mentre lo squadro... è basso tarchiato e peloso oltre ogni limite, e nn sembra molto felice di doversi occupare di me. Nn nego che x un istante , pensando a quanto si dice dei mussulmani, ho temuto che il lottatore di sumo islamico volesse deflorarmi ma mi sono fatto coraggio e l'ho seguito verso la fontana principale dove lo vedo aprire una piccola fontanella e saggiare la temperatura dell'acqua. Mi fa cenno di sedermi e all'improvviso mi getta a piu' riprese secchiate di acqua quasi bollente che mi fanno amncare il respiro x un attimo. Poi sdraia due asciugamani a terra e un terzo arrotolato a mo' di cuscino e mi invita a sdraiarmici sopra... lo faccio con il rinnovato timore che approfitti di me e considerando che aveva mani con dita della grandezza di un caterpillar penso che se me ne ficca uno nel mio piccolo canale non avro' mai da temere x problemi di evacuazione futura. Inizia a massaggiarmi le cosce e i polpacci e la pianta dei piedi e lo fa con una forza e una decisione impressionante. Non fa che dirmi di rilasarmi ma sinceramente il amssaggio mi fa un po' male anche se sento che al tocco delle sue mani i miei muscoli sono effettivamente tesi e ingrippati. Continua cosi x altri 10 minuti e poi passa alla schiena dove ho la netta impressione che se spingesse appena un po' piu' forte con le mie costole possono farci un clavicembalo...dopo una decina di minuti passati a massacrare le mie povere ossa dorsali mi fa cenno di girarmi e ricomincia dalle gambe x poi passare alle braccia e poi al petto e alla fine alla testa e al collo...qui è stata la parte peggiore anche se poi ne ho sentito subito i benefici...mi massaggiava cosi forte la base della nuca e del collo che ad un certo punto ho pensato..." se strizza ancora un po' la testa me la fa schizzare dal guscio come i lupini ".. e la pensiero mi sono messo a ridere da solo...lui vedendomi cosi felice deve aver pensato che nn strizzava a sufficenza e cosi ha aumentato al pressione del massaggio interrompendola solo quando ha vistoi miei bulbi oculari che stavano schizzando come palline nel flipper... alla fine mi fa rimettere seduto vicino alla fontanella e mi investe con ciotole di acqua che da bollente diventavano amn mano sempre + tiepide...dopo circa 50 minuti totali di trattamento globale mi fa cenno di potermi congedare... salgo mestamente le scale fino allo spogliatoio pentendomi di dover pagare x aver subito una tortura ma poi mi rendo conto che man mano che il tempo scorre sento uno strano calore e un senso di rilassatezza che mi invade e mi fa sentire bene. E difatti il resto del pomeriggio lo passo senza il minimo dolore e con un senso di snodabilità che nn sentivo da parecchio tempo. Quando anche silvia esce dal suo massaggio al vedo raggiante e felice....ce ne andiamo ai piedi della moschea dove un altro giardino fiorito e ombreggiato ci attende e sorseggiando un the nero e forte ci raccontiamo le nostre esperienze ridendo e scherzando sulle mie paure iniziali di subire violenza carnale e le sue di vedere una donna nuda e ultra 50enne sdraiata su di lei a massaggiare... La sera scegliamo un locale semplice x mangiare spendiamo al solita cretinata e ci concediamo una passeggiata...la serata è fresca la luna è piena e siamo soddisfatti. La turchia si sta dimostrando coem l'avevano descritta nel forum... dopo i saluti su internet con casa andiamo a letto...domani ci aspettano 700 km di trasferimento x Safranbolu l'antica città con le case ottomane...
to be continued

pieroesilvia 05-10-2010 19:43

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Panda 05-10-2010 19:49

Bellissimo racconto, divertente e senza la solita palla da romanziere avventuriero alla ricerca di se stesso nell'eterno girovagare per il mondo, con pensieri profonti e momenti catartici..!!

bravo piè, hai guadagnato 1000 punti, mi stai facendo ridere e viaggiare con la mente...aspetto la prossima

F650GS 05-10-2010 20:50

Bello, meglio della Lonely Planet. Domani prenditi festa dal lavoro e deliziaci con un'altra puntata. Ottima la descrizione della conversazione con tuo figlio mi sembrava quella con il mio. :lol:

Bububiri 06-10-2010 07:19

Troppo bello dai continua stiamo aspettando te.....................

pv1200 06-10-2010 10:05

bravo bel racconto, l'anno scorso andai a sofia seguendo più o meno il tuo itinerario e poi ad istanbul devo dire che attraversando la exjugo anche in quell'occasione si videro poche moto e molte delle cose che racconti furono anche le mie impressioni. Talvolta si resta meravigliati dall'ordine e dalla pulizia delle cittadine dell'est mentre sarebbe solo da prendere esempio per le nostre... ecco perchè penso spesso che gli italiani dovrebbero fare di più questi viaggi ma si sa amano di più il club mediterranee

trottalemme 06-10-2010 13:20

Dai Piero che mi stai mettendo un pensierino per la prossima estate... :arrow::arrow::arrow:

Emocromo 06-10-2010 13:40

Bellissimo leggere che le cose in 7 anni non sono cambiate affatto! Dal sapore delle verdure e frutta alla cordialità/correttezza dei turchi!
Mi sta venendo voglia di tornarci......

Paul Inky 06-10-2010 14:28

Noi siamo andati via mare Ancona-Igoumenitza-Abbiamo fatto:
Igoumenitza-Istanbul
Istanbul-Goreme
Goreme-Nemrut Dagi
Nemrut-Urfa (Harran)
Urfa-Konya
Konya-Pamukkale
Pamukkale-Fetye
Fetye-Efeso
Efeso-Pergama
Pergama-Troia
Troia-Sivota (Grecia)..Non sto ad aprire un'altro trhead, anche xchè molte esperienze sono comuni, confermo solo che la Turchia merita davvero un pensiero..terra stupenda da attraversare in moto! Aspetto 3° parte, un saluto!

ettore61 06-10-2010 14:49

spettacolo, a mia moglie, che è restia ad andare in Tuchia, stampero tutto il tuo racconto e glielo faro leggere, speriamo bene che ne rimanga affascinata quanto mè.
Ciao

pieroesilvia 06-10-2010 15:53

Eccomi qui a proseguire il mio resoconto, sperando che possa regalare ancora qualke sorriso e invogliare qualke centauro nel suo prossimo viaggio. Ringrazio finora chi ha letto le mie righe e mi scuso per chi avesse rilevato nel racconto, gli immancabili errori di scrittura ortografici o grammaticali ma non sono ( ahimè ) MORAVIA.
Di buon'ora ci alziamo e dopo un abbondante colazione prepariamo la moto per la tappa di oltre 600 km. Edirne è praticamente deserta, la gente sonnecchia e i negozi per lo piu' sono ancora chiusi. Passo a salutare il mio amico barbiere e poi in sella. Esco dalla città e prendo per la prima volta l'autostrada turca, ritirando il biglietto cosi come si fa da noi, con la voglia di vedere finalmente le famigerate aree di servizio che MILKPLUS descrive come magiche. Ed in effetti sono realmente spettacolari, immense, spaziose e piene di aree provviste di tavolini all'ombra e persino di piccoli centri commerciali che vendono dall'abbigliamento ai prodotti locali..peccato solo che al mio primo "pieno" turco accolgo con sgomento il conto, visto che la benzina costa la bellezza di 1 euro e 96 centesimi...in tutto il viaggio alla fine quello che risparmi nel vitto e nell'alloggio viene vanificato dall'enormità del costo carburante. Mentre in Italia con 24 euro faccio il pieno qui mi occorrono almeno 10 euro in piu' ma.... pazienza. L'autostrada è anch'essa deserta e il paesaggio non ha nulla da offrire di particolarmente bello, ne' paesini ne' morfologia del terreno e la guida, in assoluta mancanza di traffico motociclistico, non ci da nessuna emozione particolare ma tutto cambia a circa 40 km dalla periferia di istanbul. Il caos primordiale, il brodo genetico motoristico, le meteore impazzite sotto forma di camion appaiono improvvisamente alla periferia di questa gigantesca metropoli, avviluppandoci in una nuvola di smog, traffico e rumori che mi lascia basito. Decine e decine di megatir che affollano le tre corsie strombazzando, superando, accostando a destra e sinistra per guadagnare qualke metro, con le auto per lo piu' scassate con i finestrini abbassati dai quali gesti eloquenti di "vaffa" lanciati contro chiunque e ovunque ci circondano. E' cosi caotico che persino il raccordo anulare a roma, che sono abituato a percorrere quando spesso scendo da mio fratello, mi sembra in confronto una barzelletta. Pochi km prima del casello autostradale vedo finalmente davanti a me due moto; accelero per affiancarle e leggere la loro provenienza ma le loro targhe sono turche. Mi salutano e mi accodo a loro verso il casello, cercando di evitare un contatto con qualunque pazzo mi affianca. Al casello combino a mia insaputa e in tutta buona fede un macello per il quale credo che ancora adesso qualke autista mi stia dedicando parole di un certo peso..in pratica arrivati al pedaggio non trovo nessuna uscita che indichi il pagamento del biglietto ma solo corsie riservate al telepass e alle card.. ma nn i bancomat bensi' delle card precaricate per le quali nessuno ci ha informato come e dove procurarcele. Non potendo far alzare la sbarra del pedaggio ovviamente creo una fila di auto e camion dietro di me che strombazzano e inveiscono contro la mia ignoranza in tema di pedaggi e suppongo anche contro le componenti femminili della mia famiglia..si sa anche in questi casi la MAMMA è sempre la MAMMA e noi toscani lo sappiamo bene dato che è il primo appellativo che pronunciamo, quando vogliamo dedicare frasi affettuose a qualkuno in disaccordo con noi. Cosi mentre cerco disperatamente una soluzione mi giro verso la ormai kilometrica coda gridando " I'M SORRY BUT YOUR MOTHER IS A BIG BUDELL TOO". Sono disperato, silvia sta impazzendo dai clakson, non posso nemmeno farmi da parte e lasciare libero il passaggio xkè una grandissima testa di organo sessuale mi impedisce di fare marcia indietro e sono con la sua targa sul bauletto e la mia ruota anteriore a 20 cm dalla sbarra, quando vedo arrivare verso di me un giovanotto che a gesti mi spiega che si passa solo con la CARD. Bene ..Si..." I understand but i have this"...e sventolo il biglietto sotto il naso di quello presumo sia un addetto ai caselli che mi guarda, sorride e mi fa cenno con la testa che nn serve nessun biglietto ma solo la CARD e mi spara una rikiesta di 55 lire turche. Nel frattempo la fila piano piano si sgretolava, portandosi fra nn poke difficoltà verso altre uscite ma non senza rivolgermi festi affettuosi come CORNA o DITA alzate nel fatidico consueto gesto di chi soffre di emorroidi e abbisogna di un TAPPO.....gesti ai quali io con un candido sorriso ed un inchino ossequioso rispondevo con il consueto " a te e la tu mammastramaiala". Dico al ragazzo che nn ho 55 lire e lui allora me ne chiede 25..lo so che mi sta fregando ma nn potevo restare li in eterno non sapendo che pesci pigliare, cosi metto mano al portafoglio estraggo una banconota da 20 lire e faccio capire di avere solo quella...prima ancora che possa mettere a fuoco la figura sulla banconota il tizio la sfila, appoggia una card al lettore e la sbarra si alza... parto a tutto gas e mentre cerco di districarmi nel traffico la voce di silvia mi esplode nel timpano fracassandomi la tromba di eustacchio e superando abbondantemente il numero di decibel consentiti..." ma al prossimo casello che facciamo"???? Non so che dire e cosi grido di rimando un semplice" poi vediamo" mentre mentalmente e x sfogarmi inizio l'elenco dei santi dal due gennaio in poi... Arrivato alla metà del mese di aprile con San Denisio mandato e espletare mentalmente funzioni non proprio religiose, giungiamo al secondo casello. Imparata la lezione supero un'uscita priva di sbarra e mi fermo accostando la moto sulla zebratura che contorna il casello, dico a silvia di mettersi al riparo scendendo dalla moto e vado alla ricerca di un casellante. Alla fine gira e rigira, di lato ai caselli vedo un cubicolo dove un uomo dall'apparente uniforme grigia e blu mi fa segno di avvicinarmi...La fortuna vuole che l'ometto baffuto parli qualke parola di inglese e mi spiega che prima di entrare in qualunque autostrada turca ( in realtà esiste attualmente solo un tratto che da edirne porta ad ankara) si deve acquistare la CARD.. 50 LIRE PLEASE...
SUCA rispondo io... e che so il gio condor del moto turismo??..Con aria afflitta e gli occhi languidi, quasi al limite delle lacrime, mi accingo a impersonare il ruolo del povero turista impreparato e avendo messo da parte prima 20 lire turche in una tasca, estraggo la banconata gridando ..."ONLY THIS" e pensando simultaneamente " pigliali e va a cagare"....prima che il mio fanciullesco ed innocente pensiero svanisca dalla mia materia cerebrale, il "baffo" sfila la banconota dalle mie dita cosi velocemente che penso abbia fatto pratica al partito socialista di epoca craxiana e mi passa la card. Volo evitando le auto e gli insulti verso la moto, dove una ormai assordata compagna di viaggio mi aspetta con trepidazione, dato che da ogni finestrino di TIR si affacciano facce che le sorridono amichevolmente anche se lei sa bene che tipo di festa vorrebbero fargli. Zompo sulla sella accendo la mia "rossa" e filo via. Arriviamo sul bosforo e finalmente vediamo qualkosa che ci riempie gli occhi di vera gioia ed emozione.. il mare, lo stretto cosi storicamente famoso, l'imbuto di acqua che ha scatenato guerre e fatto nascere imperi si estende azzurro e soleggiato sotto di noi; decine di piccole imbarcazoni che veleggiano accanto a gigantesche navi cisterna o petroliere ed eleganti navi da crociera riempiono il paesaggio sottostante rendendolo quasi incredibile...cavolo mi grida silvia adesso possiamo dire NOI CI SIAMO STATI... e cosi rinvigoriti da quella visione ce ne scappiamo in direzione di ankara. Purtroppo la gioia dura poco e lascia ben presto il posto ad altri tipi di emozioni...oddio piu' che emozioni direi giramenti di corbelli... l'autostrada infatti nn accenna a diminuire l' intensità del traffico ed in piu' è molto sporca e polverosa. Come se nn bastasse fa un caldo atroce e i nostri giubbotti sono RI diventati una seconda pelle appiccicati come sono a noi e per finire i camion ( NON I TIR BADA BENE ) sono pezzi da museo che camminano perdendo in continuazione olio e sbuffando neri gas di scarico che manco l'etna quando ha voglia di fa girare le palle emette... Arrivati al bivio lasciamo l' autostrada e procediamo su una statale che ha piu' lavori in corso lei che una giovane fanciulla la sera mentre passeggia sull'aurelia. A velocità ridotta, con il caldo che ci invade, copriamo la distanza che ci separa da SAFRANBOLU nello stesso tempo che ci avrei messo da pisa x andare a brindisi dai parenti. E dulcis in fundis ( ma tanto tanto "in fundis" maremma cignala) si è alzato un vento forte a raffiche che mi fa sbandare la moto ad ogni folata. Delusi dalla tratta e avvilito x il paesaggio scarno e poco allettante finora visto, finalmente leggiamo il cartello SAFRANBOLU..città patrimonio del mondo... Era ora dice silvia... speriamo che sia all'altezza di quanto il lentigginoso figlio della perfida albione racconta nella guida spero io... ho sempre paura delle recensioni anglossassoni...x loro è tutto caratteristico forse xkè hanno poko da offrire rispetto a noi che volenti o nolenti abbiamo il paese con il maggior patrimonio artistico esistente. Con il fiato sospeso pronto ad un altra eventuale delusione, costeggiamo il paese sulla strada principale fino ad arrivare ad una grande piazza che si affaccia all'ingresso medioevale dell'abitato. E di nuovo guardo silvia e lei mi sorride contenta..si il lentiggionoso rossastro e decerebrato inglese è stato di parola...il paese cosi x come si sta presentando è spettacolare. Scelgo un albergo , tratto il prezzo ( mai pagare quello che chiedono ma sempre trattare ,,SEMPRE). Saliamo le scale in legno che, da una hall completamente in stile ottomano e un meraviglioso e ombreggiato giardino che fa capolino dal fondo, ci portano alla nostra camera. Il corridoio che si apre sulle stanze è adornato con bassi divani e variopinti cuscini e decine di tappeti piccoli e grandi riempiono i pavimenti e le mura dell'albergo. Semplicemente bello credetemi. E la camera nn è da meno...è piccola ma arredata in legno secondo la tradizione del paese, con armadi antichi a muro, un letto ampio con una bellissima testata intarsiata e il pavimento ha un tappeto cosi soffice che credo possa reggere il confronto con il materasso. Unica nota negativa, riscontrata in tutti gli hotel ( tranne a quanto mi dicono i 5 stelle) il bagno, sempre piccolissimo ed essenziale...ma è pulito e noi siamo troppo stanchi x preoccuparci se sedere o meno con le gambe di lato o davanti alla tazza....
Dopo circa 40 minuti dedicati all'igiene personale e al riposo delle stanche membra , mi armo di macchina fotografica e scendo giù per visitare il paese. Quando usciamo una musica stranamente dolce e rilassante esce dalle finestre delle case ( di solito la musica turca fa venire l'orticaria) e ci accompagna sul ciottolato medioevale che ancora compone il manto stradale principale del centro storico. Ragazzi io nn voglio esagerare ma credetemi... una vista fantastica si apre davanti a noi... mille tetti a tegola, nella parte alta del paese, ci appaiono davanti andando in contrasto con le pareti bianchissime e i balconi sporgenti in legno marrone scuro; minareti alti e snelli, slanciati e arabescati, compaiono dietro gli angoli rivelando moschee dai disegni azzurri e maioliche colorate, dove ogni persona anziana ci sorride di gusto e con piacere vedendo il nostro sincero stupore nell'apprezzare la loro arte e poi centinaia di negozietti e locali e panetterie e souvenir e ristorantini, negozi che vendono frutta secca e spezie cosi colorate e cosi disposte a disegni geometrici che dispiace doverle rovinare comprandone un sacchetto. Un caravanserraglio si apre davanti a noi con la sua porta originale del 1200 e un portoncino in metallo ancora piuttosto pesante x la guardia armata dell'epoca..ci entriamo e x quanto spoglio restiamo ammirati dalla cura con cui è mantenuto ...in epoca ottomana ospitava le bestie al piano inferiore e le persone a quello superiore...oggi è stato mantenuto intatto ma le camere al piano superiore appartengono ad un albergo che le ha arredate secondo i giusti criteri...dalle scale saliamo sul tetto dove il panorama del paese ci appare in tutto il suo splendore anche perchè il sole sta calando e le tegole si tingono di arancione facendo ancor di piu' risaltare il bianco delle case. Profumi di dolci al miele e di carni speziate invadono ogni via..i vicoli e le stradine sono piene di porte antiche in pietra serena o di spesso legno scuro e le pareti delle moschee sono disegnate con eleganti graffiti arabi in azzurro e oro. Insomma il viaggio di trasferimento ( forse xkè soli) è stato tragico ma ne valeva la pena. Decidiamo di rifocillarci e scegliamo un locale a conduzione familiare dove scegliamo tramite il menu' fotografico le portate. Ci portano una ciotola con un liquido pieno di qualkosa che galleggia..di primo acchito sembra che i bachini da sego con sui si va a pescare nuotino beati nella zuppa, ma poi mi faccio coraggio mi dico che loro la mangiano e poi cavolo sono in turchia, dovro' pur assaggiare la loro cucina e nn solo il dannato kebap. Il sapore è intenso e vinta la prima repulsione iniziale x l'aspetto la divoriamo in un baleno ; ci portano le polpette ( kofte ) speziate cosi deliziosamente che vorrei non finissero e poi una salsina di yougurt aglio e un erba che ha un sapore afrodisiaco e che con il pane croccante è una meraviglia. Finito il pasto ci concediamo una passeggiata fra i negozi di souvenir in vie cosi strette che camminando di fianco una terza persona deve entrare nei negozi x poter passare. Nessuno ci assilla x comprare tutti ci sorridono e salutano alcuni kiedono da dove arriviamo anche perchè fra centinaia di turisti siamo gli unici a non avere gli occhi a mandorla. Minkia quanti giapponesi...ma sto a guadalcanal?. Davanti ad una delle molteplici pasticcerie una bella ragazzina sui 15 anni ci viene incontro con un vassoio di dolcetti e ci invita all'assaggio; sono al pistacchio e preparati in vari modi, pralinati e non, glassati o con il miele. Volendo ringraziare x l'assaggio e dovendo anche cambiare i soldi chiedo alla bimba ( non la mia moto eh ) se c'è a quell'ora un cambio aperto e qui nasce una situazione direi quasi tragicomica da vernacolo o da teatrino di paese..... in sintesi..
IO...do you speak english?
LEI.... yes
IO...where i can change my money?
LEI....oh yes
IO...pausa..aspetto... well miss...where?
LEI...yes yes
( silvia inizia a soffocare le risa mentre nota la mia vena giugulare che si altera assumendo le dimensioni di un tubo x innaffiare)
IO....sorry miss but..is there a bank for change?
LEI ...... yes
IO...pausa ...aspetto...pausa.... guardo silvia che ride guardo la miss che ride e nn so quali delle due mi piglia x il culo...
decido di estrarre il portafogli e tiro fuori qualke euro e qualke lira turca...
IO...miss...look...change..i want change ....bank...where?
LEI.....yesssssss
al che la mia attiduine ed educazione militare prende il sopravvento..da perfetto gentleman d'oltre manica sfodero un sorriso a mille denti e in un pisano eccelente la invito ad andare a cagare in meloria....."Yesssss fa lei" e sorride.... fanculo dico io e ce ne andiamo.
Prendiamo una strada poco frequentata per rientrare in hotel e nella penombra a metà della salita, noto un movimento strano, come se qualkosa si agitasse in fondo alla via. Qualke flash fotografico illumina la strada rivelando una decina di giapponesi che si affollano davanti l'hotel e immediatamente dopo realizzo che si trovano proprio all'angolo nel quale ho parcheggiato la moto. Coprendo con uno scatto da provetto TARZAN le decine di metri che ci separavano dai flash ( mifaunasegabatmaname) e con silvia che gridava ( ma xkè quando le mogli gridano sono cosi stridule ci avete fatto caso?) NON LASCIARMI QUI CHE è BUIO arrivo alla moto e scopro che le "zampe gialle" stanno divertendosi ad immortalarsi sulla mia moto e quando capiscono che sono il fidanzato di quella meraviglia rossa mi danno pacche e fanno complimenti ( almeno credo in giapponese lo fossero poi.... bho') per la nostra avventura. Nel frattempo silvia che ancora nn aveva visto nulla arriva trafelata e con il fiatone e quando si accorge che la moto sta bene e che stavano solo fotografando si lascia andare in una serafica riflessione a voce alta e in perfetto labronicopisese esclama ai limoncini di " andateveloatronca'nelculo voi e i flash".... Ah che classe, che charme, che aplomb la mia donna.
Saliti in camera ci colleghiamo a internet, salutiamo Massimob con la sua silvia e Milkplus con la sua altra silvia, raccontando qualke cosa del vaggio ..... poi ci colleghiamo con casa. Il bel viso di mio figlio ci appare sul monitor con una espressione eloquente su come la pensa lui di quel collegamento..lo capisco ha 16 anni sta da solo a casa e puo' trastrullarsi( in ambo i sensi della parola) come e quando vuole con la sua ragazza o con i siti che internet offre e il conseguente faidate...ma a noi anche se ci divertiamo ci manca. Cerco di coinvolgerlo in quello che stiamo vivendo e lui pur sorridendo di sbieco ci lascia capire che "cià da fare"..... SI SI VA BENE... SI FACCIO IL BRAVO,,UFFA MA QUANTE VOLTE ME LO DOVETE DIRE... SI NONNA E' GIU STA BENE..SI KIUSO IL GAS..CIAO EH.. A DOMANI..
Guardo silvia e lei guarda me... lo abbiamo fatto anche noi alla sua età. Spegniamo la luce e piombiamo nel sonno ristoratore pronti a ripartire l'indomani verso il MAR NERO.
.......continua..........

DvD 06-10-2010 16:04

Veramente i miei più sinceri complimenti per l'esposizione del racconto.
Per il prossimo viaggio mi aggrego :)

pieroesilvia 06-10-2010 16:12

piacere di conoscerti DVD....X IL PROSSIMO VIAGGIO DEVO VEDERE COME SONO MESSO CON I LAVORO XKè FORSE E SPERO TORNO IN AFGHANISTAN... CIO' NN TOGLIE CHE SE VORRAI AVREMO MILLE OCCASIONI X SCEGLIERE UNA META CHE CI SODDISFI ...IO VOLEVO ANDARE VERSO CAPO NORD X LA PROSSIMA META O L'IRLANDA O ANCORA IL PORTOGALLO...MA QUALUNQUE TRAGUARDO A ME E ZAVORRINA VA BENE SE LA COMPAGNIA è QUELLA CON LO SPIRITO DELLE DUE RUOTE...SEMPLICITà E SORRISI.... nn occorre altro

DvD 06-10-2010 17:22

Il piacere è tutto mio!!!
afghanistan, non ho più il GS (x ora) e la S non si presta a quelle strade.
Caponord è in lista.
Irlanda è in lista.
Cornovaglia è in lista.
Spagna (in 3 anni) fatta tutta.
Portogallo fatto quest'anno :)

Per ora ti rinnovo i complimenti per il viaggio ma soprattutto per il report.
Sicurmante ci incontrremo a qualche giringiro :)

pieroesilvia 06-10-2010 19:56

eheheh in afghanistan nn ci vado con la mukkina ..sarebbe troppo bello non x me ma x la povera gente di quel paese... x incontarci quando vuoi ..se passi da pisa io sto vicino alla torre ... a porta a lucca ..e questo vale x chiunque voglia o passi da PISA....ciao

als 07-10-2010 12:51

grande piero, felice di leggerti.... noi siamo rientrati ieri sera, mi dispiace non esserti stato di aiuto.
un abbraccio e ci sentiamo per vederci presto.

un saluto a te e a silvia

ale

Husky 07-10-2010 13:19

Quote:

in pratica arrivati al pedaggio non trovo nessuna uscita che indichi il pagamento del biglietto ma solo corsie riservate al telepass e alle card..
Ah, ah, si potrebbe aprire un gruppo che ne so..... " pedaggio turco", anche noi ci siamo imbattuti nella stessa situazione e parlando con i vari motociclisti incontrati lungo la Turchia non siamo i soli :lol::lol::lol:

@ Lonely Planet: pienamente d'accordo su tutto, altri parametri sopratutto sulla pulizia.

Alessio gs 07-10-2010 13:24

bel racconto complimenti, letto tutto di un fiato e riprovato stesse sensazioni, viaggio fatto ad agosto dell'anno scorso, ci tornero' spero.....aspetto il seguito....ciao....

pieroesilvia 07-10-2010 15:41

E continuiamo allora..
Solita alzataccia ma a noi piace cosi, e abbondante colazione, poi carichiamo la moto e partiamo..o meglio cerchiamo di farlo ma all'uscita del vicolo nel centro storico troviamo il pullman dei giapponesi che blokka la strada per le operazioni di carico bagagli. Anche loro partono per un altra meta, cosi spengo la " rossa" e aspetto pazientemente che i limoncini riempiano il vano del bus con le valige. Riceviamo molti sorrisi di apprezzamento x la nostra gita a due ruote e molti si meravigliano che siamo arrivati fin li dall'italia, quando una signora sulla 50ina scatta la sua immancabile foto a me e silvia seduti sulla moto. Apriti cielo....come folgore dal cielo e come nembo di tempesta, tutti i figli del sol levante estraggono le loro macchinette e ci riempiono di scatti ..prima una ragazzina, poi due, poi gruppi di persone che chiedono di fare la foto con la moto e loro a circondarla. Silvia ride a crepapelle e mi dice che sono matti, io mi sto sfavando non poko perchè intanto se ne sono andati 20 minuti sulla tabella di marcia e abbiamo altri 600 e + km da percorrere. Alla fine faccio un disperato segno al conducente del pullman, supplicando che faccia marcia indietro quel tanto che basta a lasciarmi passare e per fortuna questo capisce e sposta il mezzo. Cosi accendo la moto faccio salire silvia e man mano che mi allontano dalla folla, qualkuno continua a saltellarci intorno x scattarsi una posa...roba da zampe gialle..mah. Lasciamo Safranbolu con la speranza che stavolta il paesaggio cambi e non sia monotono come quello di arrivo. E' una strada statale come tante in turchia, anche questa con un pessimo asfalto e composta da brecciolino grosso e informe, ma almeno scorre tra colline e montagne molto simili a quelle toscane..mi fermo x fare il pieno in una stazioncina di servizio che ha appena una pompa con due punti di erogazione, una a benza l'altra a gasolio. Immancabilmente mentre sto x chiudere il tappo del serbatoio e ancora prima di pagare, il turco mi invita a prendere un the... "ma si dice silvia.. tanto nessuno ci insegue". Parcheggio, mi metto a sedere ad un tavolino dove in un millesimo di secondo vengo servito della calda bevanda e non faccio in tempo a dire grazie, che il benzinaio si lancia in una trafila di quelle che io credo e penso, siano domande sulla moto e sul tragitto. Dico credo perchè le domande le rivolge in turco.. io sorrido faccio intendere che per me parla " arabo" e allora lui prende una cartina, prende il dito della mia mano e la appoggia sulla cartina nel punto confine greco-turco. Al che io spiego che abbiamo attraversato la ex jugoslavia e arrivati in turchia avremmo seguito il percorso evidenziato in giallo sulla mappa. Lui fischia, sorride, si passa un dito a mo di vite sulla tempia e poi mi riempie di nuovo il bikkiere.. è disarmante la gentilezza di questa gente. Salutiamo facciamo la foto insieme e ripartiamo. La strada piano piano sale e diventa sempre piu' alpestre che collinare, le curve sono strette ma paraboliche, mai troppo kiuse, per la gioa di silvia che al contrario, se fossero curve secche, perforerebbe la cordura del mio giubbotto ogni volta che accenno a piegare un po' di piu' di quanto lei gradisca, e il panorama oltre che bello viene allietato dalla vista di numerosi scoiattoli che saltellano da una corsia all'altra alla ricerca di cibo. Anche qui ben presto lo spettacolo naturale viene vanificato dalla continua attività dei lavori in corso e la mia attenzone si sposta x forza di cose + a cercare di non cadere o prendere qualke sasso che schizza dalle gomme dei camion, che alle bellezze paesaggistiche che silvia mi indica. Rassegnati dai cantieri a procedere ad una media di 60 km orari dopo l'ora di pranzo arriviamo finalmente sulle coste del mar nero...che di nero nn ha nulla e quando finisco di scrivere qui voglio andare su internet a vedere se esiste una ragione di quel nome. Si apre davanti a noi in uno spettacolo abbacinante dato che il sole è bello forte e la giornata limpidissima. Il contrasto fra il blu acceso del mare e le piccole barchette da pesca bianche stride ma esalta, il verde intenso degli alberi che scorrono sul alto opposto della carreggiata..facciamo circa 40 km tra "azzurromare" e "orosabbia" a sinistra e "verdesmeraldo" a destra, con la strada che pur avendo un fondo fatto a toppe e buche ricoperte male, sale e scende, curva e storce, si allunga e si piega rendendo la guida una cosa superba x chi ama la moto...e poi nn me ne vogliano gli altri che non la posseggono ma cavolo, guidare una GS li è il massimo della gioia. Piccoli ma slanciati minareti si affacciano sulla strada in quelle poche casette che costeggiano la strada e piccoli ma graziosi hotel e porticcioli si stagliano lungo le sponde del mare. Arrivati a SINOP l'atmosfera cambia radicalmente. Il paesaggio lascia la bellezza naturale per riconfermare la vittoria del cemento sulla natura, ma del resto la città non è piccola, ha un bel porto turistico e commerciale e una via centrale piena di bei negozi, molti dei quali specializzati in modellini navali di vascelli dal 600 fino all'800. All'ingresso nel paese, sulla destra, notiamo quanto resta di una antica cinta muraria bizantina che è esposta alle piccole e placide onde del mar nero che, a proposito, ha un acqua limpidissima e pulitissima e dove invidiamo i numerosi giovani che fanno il bagno. Subito dopo l'aver passato la via principale arriviamo sul lungomare, dove una fortezza quadrata genovese mostra impettita i suoi bastioni verso il mare aperto. Deliziati da questa vista...( io ancor non l'ho detto ne scritto ma a me e alla mia zavorrina piacciono da matti i siti archeologici e tutto cio' che è antico o meglio dire ha una STORIA) decidiamo che è ora di mangiare e contravvenendo alla regola della frutta per non appesantirci ci scegliamo un ristorantino che ha un pergolato ombreggiato bellissimo affacciato non verso il mare MA SUL MARE... lei una insalata io una pide per non appisolarci, dato che siamo ancora a metà del percorso. E' credetemi una scelta difficile...il banco frigo esposto ai clienti è pieno di pesce freschissimo e crostacei di piccole e medie dimensioni che ancora si muovono.. i prezzi sono + alti della media ma cmq irrisori x quelli nostrali. Orate e spigole cosi lucenti che vorresti mangiarli senza cucinarli e scampi e gamberi che fanno salire l'acquolina. Dopo un ora e mezza circa di sosta ripartiamo in direzione Samsun; è un altra città portuale ma a differenza della precedente ha solo il porto industriale e nulla di piu'..tra l'altro come sempre accade in turchia la strada principale non passa ai lati della periferia ma attraversa le città nel mezzo e quindi siamo costretti a guidare nel traffico, circondati da palazzoni di cemento e semafori che scattano quando gli pare; è come se a milano l'autostrada del sole passasse accanto al duomo o a Roma l'aurelia attraversasse in due il colosseo. Il bello dei turchi è che stanno facendo un lavoro di rifacimento e ristrutturazione della rete stradale imponente per il paese ma senza capirci una mazza evidentemente. Ma dico io ......stai facendo la nuova strada capperi falla passare FUORI dalla città non al CENTRO. Superata Samsun, tagliamo decisi verso l'interno e la città di AMASYA regno e capitale dei "re del ponto" e famosa per le tombe rupestri a le case ottomane affacciate sul fiume..percorriamo circa 150 km di strada dove i lavori in corso ne occupano 100 e di asfalto (se cosi puo' definirsi ) il restante e dopo l'ennesimo salasso dovuto al pieno finalmente, per la prima volta da giorni, davanti a noi si apre un nuovo tratto di superstrada degna di codesto nome. Tre dico tre, splendide corsie larghe e perfette in ogni particolare mi fanno finalmente sfrecciare( non troppo...se lo faccio le unghie della valkiria dietro di me continuano ad impazzare nel giubbetto fino alla carne) con la "rossa" senza timori di sassi,buche, dossi e quant'altro. I restanti km x Amasya diventano un piacere e anche se ormai la luce sta scemando piano piano, il trovarsi su una strada decisamente di ottima qualità ci rincuora. Amasya è alle porte e nel rosso del tramonto che si staglia dietro l'agglomerato, il castello a 8 rampe di cinta muraria sembra darci il benvenuto .................................................. ...........
to be continued

Hans 07-10-2010 16:59

Sei un grande Piero, sia per lo spirito che per la narrativa. Se capito a Pisa ti offriro' un aperitivo. Comunque, se la Musa te lo consente, potresti aggiungere tempi e date di percorrenza? Spese per vitto ed alloggio? Sai, non si sa mai se qualcuno vorra' ricalcare le tue orme....


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