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In termini piu' precisi, mi riferivo alla "tecnica" che, sfruttando consapevolmente l' "effetto" giroscopico per ottenere una rotazione attorno all'asse di rollio del motociclo, ne permette l'entrata in curva. Il punto e' proprio questo: mi confermi che non se ne parla nei corsi in pista? In giro sul web (mi spiace non avere sottomano i link) mi pare si legga che in alcuni paesi fa parte addirittura dell'insegnamento impartito dalle autoscuole, nonche' della preparazione dei professionisti delle varie polizie. Questo mi incuriosisce. Nessuno pretende che ti facciano il prodotto vettoriale dei versori di spin per spiegartelo, ma insomma, almeno dirti de spigne sur (semi) manubbbrio... ;) |
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Nel senso che, per fare un esempio, i meccanismi e i movimenti alla base del carving vengono spiegati anche teoricamente. Poi e' ovvio che vanno "automatizzati", ma se si lavora solo sull'istinto uno "normale" non ci arriva, anzi magari automatizza movimenti sbagliati. Partivo anche da questo parallelo per la mia domanda. Quote:
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Confessa!
Sei consulente o ingegnere? |
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Scusate. Nessuno e' perfetto... :prayer: |
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Nessuno mi ha spiegato come andare in moto (mio padre mi disse: "hai 14 anni, in cantina c'è il mio vecchio Ciao, vai a farti un giro" ... la prima settimana mi sono schiantato 3 o 4 volte :lol: ) Nessuno mi ha spiegato come andare sul surf, come sullo snowboard, etc. Il paradosso vero è il gioco del Rugby... gli stessi giocatori pare che ignorino diverse regole di gioco, non tecniche ma regole... :confused: L'approccio razionale è da molti sfuggito ed odiato manco fosse la peste. Io che ho imparato molto sulla mia pelle (nel senso di cicatrici) ho iniziato ad apprezzare scienza e conoscenza :) proprio da pochi giorni ho scoperto, in un manuale, che se in un salto (in fuoristrada) ci si sbilancia in avanti si deve dare gas per rimettersi dritti, frenare col posteriore per l'effetto contrario :) molto utile saperlo... (quante volte mi stavo cappottando indietro!) questo però non è giroscopio ma azione e reazione su momenti angolari ;) |
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Va' che centro che ho fatto!!!! :lol: |
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Ma vedendo per esperienza il cambiamento nello stile di guida che mi ha causato la "scoperta" che bisognava usarlo cosi' il manubrio, mi stupiva vedere che non la si insegnasse in modo piu' esplicito. E mi incuriosiva sapere se era usata dai pro. |
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Ma su moto molto nervose, come quelle da gara, tentare di comportarsi consapevolmente in questo modo potrebbe essere persino controproducente. E' come quando scendi velocemente le scale. Se tenti di coordinare coscientemente tutti i tuoi movimenti, finisci per cadere. DogW |
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[QUOTE=Iorek;5051571]Tornando seri, hai ragione.
Ma io vengo da una Vespa, la cui guida come si sa e' piu' parente di quella del windsurf che della motoQUOTE] Qualcuno la pensa diversamente:!::!: http://www.youtube.com/watch?v=D2daP...eature=related |
nessuno che guidi appena decentemente pensa a quello che fa mentre guida. Men che meno i piloti che non ne avrebbero il tempo, io credo che Rossi se gli chiedessero cosa e' l'effetto giroscopico non saprebbe rispondere nemmeno oggi, figurati quando gia' vinceva le gare da bambino....
personalmente l'unica cosa che tento di pensare mentre guido e' a dove mettere le ruote, guardo un punto e le ruote passano di li'. Gli automatismi del corpo umano son fantastici. |
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Spesso ho fischiato falli che nemmeno sapevano di aver fatto, proteste infinite finché li invitavo a rileggersi il regolamento di gioco (che dopo la prima volta ho portato sempre con me). Incredibile ma vero! ;) |
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Non per essere pignolo, ma la domanda iniziale era lievemente diversa. E cioe': la tecnica usata in pista per buttar giu' una moto (da pista) in entrata di curva e' la stessa suggerita spesso a noi pivelli e cioe' la spinta sul (semi)manubrio interno, o ne prevalgono altre, ad esempio lo spostamento del baricentro? Mi suona strano che nessuno abbia mai fatto un'analisi del genere, quando su alcuni post (e seri, non sul Monty) vedo commentare addirittura l'inclinazione della testa... E per ora mi pare di aver capito (DogWalker, ad esempio) di si', ma in modo meno evidente perche' le reazioni di una moto di quel genere sono molto piu' nervose. |
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E comunque, a occhio e croce, il :butthead: mi pare che giochi un ruolo fondamentale. In piu' di un senso... :lol: |
dopo attenta lettura, credo di trovare indiscutibilmente più indecifrabile la logica con cui fanno gli schemini di montaggio quelli della TT.
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l'important le cla gira; in che manera la fa nal so mia:)
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Son state dette cose vere ma che non corrispondono a verità ;)
Sacrosanto che nel momento della massima prestazione non si pensi alla tecnica. Certo. Difatti la tecnica deve essere assimilata in allenamento. In quel momento si deve cercare e pianificare metodo e abilità, digerirlo e assimilarlo. Farlo proprio. Durante la prestazione, quale che sia, non si è più chiamati a ragionare sulle tecniche ma ad usarle nei modi e tempi. Il 'cosa' e il 'come' devono essere assimilati perfettamente, al momento della prestazioni si deve essere concentrati sul 'quando' e sul 'quanto', puramente istintuali o meglio iperlogiche. Questa è la metodica che gli orientali usano da sempre. Tanto tecnica in allenamento, prestazione istintiva. |
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