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Faber est suae quisque fortunae...
tradotta letteralmente, significa "Ciascuno è artefice della propria sorte". Aggiungo io nel bene e nel male...bisognerebbe smetterla di fare i superuomini, quelli che "a me non capita...io sono più bravo"... Se quelcuno di voi mi dice che non l'ha mai pensato (io per primo)...non ci credo :lol: Buon viaggio sereno a tutti quanti... |
Non so voi, ma io quando sono per strada mi cago addosso.
Diverso invece quando sono in campagna :lol: |
Mi dispiace per i danni alla moto ed alla giacca, notando con piacere che non ti sei fatto nulla ti ringrazio ancora una volta per fare la parte del GRILLO PARLANTE,cioè di quella coscienza che purtroppo molti di noi ignorano pensando "Tanto a me non succede".
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Ho visto pezzi di carne spalmati sull'asfalto e, conoscendo la persona, i segni lasciati da quella "ragazzata" ... Anche a rischio della liquefazione estiva ho sempre usato tutte le protezioni opportune e non guido in città, troppe sorprese imprevedibili.
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Felice di leggerti in buona salute :)
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Wotan ....sei il mio faro nella notte :rolleyes: buia e cupa
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Dall'Ania: parla Umberto Guidoni, segretario generale
(...) È infatti nelle aree urbane che nel corso del 2007 si è registrato il 76,6 per cento degli incidenti complessivi, vale a dire 176.897 sinistri con 2.269 morti e 238.712 feriti (nel 2008 fuori e dentro le città sono morte complessivamente 4.731 persone e oltre 310 mila hanno riportato lesioni di varie entità). Ma chi erano, chi sono queste vittime del traffico? Torniamo al dato generale del 2007: su 5.131 vite spezzate, 1.540 erano di motociclisti, 352 di ciclisti e ben 627 di pedoni. Insomma, oltre il 50 per cento dei morti di traffico era – ed è – costituito dalle cosiddette «utenze deboli». Volete andare in moto? Fatelo, lo fa anche chi scrive queste righe, ed è incontestabile l’affermazione del presidente dell’Ancma, Corrado Capelli, che sottolinea come le due ruote «siano una risorsa preziosa per il futuro della mobilità». Fatelo, ma sappiate che rischiate più di un automobilista, di un camionista, di uno spericolato conducente di furgone. Motociclisti e ciclomotoristi pagano il 30 per cento del gravosissimo tributo di vittime del traffico: quasi un morto su tre, insomma, viaggiava su una due ruote a motore, che sono più di 8 milioni. Facile puntare il dito contro il motociclista, accusarlo di imprudenza (non certo assente). Facile ma ingeneroso in quanto le statistiche parlano chiaro: la maggior parte dei motociclisti viene investita dagli altri conducenti. Il centauro è vittima, è «utenza debole» a tutti gli effetti. Ha ragione Capelli: «Occorre aumentare la sicurezza di chi va in moto anche rendendo più consapevoli gli altri utenti». qui lo trovate tutto http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=250112 |
Analizzando l'incidente, ho notato alcune cose che vale la pena menzionare.
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si vabbè ..... a 30km/h una scivolata di 15 mt ..... la può fare solo una S perchè con le carenature è come una saponetta bagnata
il GS è diverso |
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quoto.
e son contento che non ti sia fatto nulla |
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Però in questo caso sono rimasto con le mani sul manubrio e i guanti non hanno proprio toccato terra. |
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Caro Wotan,
leggendo il tuo intervento non posso che condividere quanto hai scritto. E' la sacrosanta verità. |
wotan ti condivido in tutto.
sento un gran parlare nei motociclisti di sicurezza passiva... che e' fondamentale sia chiaro, ma credo molto di più nella sicurezza attiva. evitare di andarsi a cacciare in situazioni "avverse" e' quanto meno fondamentale. viaggiando la maggior parte del tempo nel traffico caotico di roma, ho sempre un atteggiamento molto attendista e guardo sempre con avversione i professionisti dello slalom che si destreggiano tra le macchine (anche con moto poco agili) con tanto presunto "savoir faire", salvo schiantarsi contro la prima macchina rea di manovre improprie. io stesso, quando faccio qualcosa di esagerato (e capita di rado) mi autocazzio. il bello e' che, di solito, il mio atteggiamento cauto mi porta sfottò da parte di utenza più "smart". spero che gli vada sempre bene... |
Comprati 'sto GS e falla finita...
Ora ti metti pure a simulare gli incidenti :( Un abbraccio ;) |
scusa ma ho capito bene? dopo aver detto ad un tipo qui sul forum
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scusa la franchezza, soprattutto in un momento non felice, ma forse prima di giudicare gli episodi altrui bisognerebbe pensarci un attimo..avevo letto i tuoi commenti al suo volo e trovavo che per quanto in linea di massima avessi ragione (del resto lo dice la persona coinvolta), forse proprio tutti possono trovarsi in situazioni simili. |
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Scivolata con GS1150Adv, in una curva in salita: ottobre 2005, casco in testa, giubbino SPidi GranTurismo, fascia lombare/scudo per la schiena della Dainese, guanti in pelle, stivali Oxtar Infinity, e jeans della Spidi. Strisciata a 60 orari, perchè parte l'anteriore su una macchia di gasolio. Lascio la moto che si corica sul lato sinistro, ed io dopo essere rotolato a terra, continuo a seguire la mia moto, sull'asfalto, strisciando sulla schiena e fermandomi solo con il braccio destro. Casco graffiato con delle microcrepe (buttato via), giubbino fatto riparare dalla Spidi, stivali graffiati, guanti graffiati, e jeans leggermete strappati sui lati, ma hanno resistito. Danni alla moto? Qualcuno, ma quelle si riparano sempre. Io? NESSUN DANNO FISICO. Morale: da sempre, anche ad agosto metto casco, stivali e giubbotto. Se fossi andato piu' piano, avrei potuto evitarlo? No. La macchia era in mezzo alla strada, dopo una curva, e non l'avrei vista. Se avessi avuto l'ABS, non sarei caduto? Non lo so, puo' darsi. Cosa ho imparato? Ogni volta che percorro quella curva, me lo ricordo, e se prima la percorrevo a 50 o 60, adesso la faccio a 40, e, cerco di essere previdente. Perchè? Perchè mi sono cagato sotto. |
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Non colgo alcuna contraddizione. E non credere che qui tutto sia giusto e bello perché riguarda me e là no perché riguarda un altro: commetteresti un grossolano errore di valutazione, tanto dei due fatti quanto della mia persona. |
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