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Lo scritto mi pare essere preso da qui, ma non è un articolo:
http://www.transalp.it/old/faq/formule.htm Oggi, dalle prove fatte con Pignone al CRF, risulta che a confronto con la distribuzione tradizionale, il vantaggio del desmo lo si trova ai medi. Ha detto niente. Non c'entra la potenza assorbita dalle molle, perchè queste la restituiscono poi all'albero a camme (conservazione dell'energia, a meno di perdite per attrito). Infatti, non è un discorso di energia persa dalle molle. E' un discorso di riempimento dei cilindri. Detto tutto questo, non mi pare che l'erogazione dei Ducati sia "outdated". |
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BMW non rinnega niente. Le moto stradali devono avere alcuni requisiti. Le moto da corsa ne devono avere altri. Se non arrivi a capire questo stiamo perdendo tempo. Prova una BMW su strada e poi ne riparliamo. Honda (mica pizza a fichi) si è recentemente convertita all'ABS su uno supersportiva. Quando BMW montava l'ABS sulle moto la Ducati faceva ancora le radioline. BMW è stata la prima a credere nel marketing ed è quella che lo fa meglio, difatti continua a vendere...... Poi c'è marketing e marketing, i giappo e ducati insistono nel far credere ai suoi clienti che stanno comprando una moto identica a quella che corre in pista con millemila cavalli che poi al 90% comprano ragazzini che regolarmente si credono piloti e si spalmano contro i platani. |
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non entro nelle argomentazioni trite e ritrite e peraltro tutte vere tranne questa:
Non c'entra la potenza assorbita dalle molle, perchè queste la restituiscono poi all'albero a camme (conservazione dell'energia, a meno di perdite per attrito). questa e' vera fino a un certo regime,e sempre meno vera a man mano che si sale di giri.perche' e' vero che le molle hanno il compito di far rientrare le valvole tenendole aderenti alla camma, ma quando si gira forte e' sempre meno l'energia che riescono a restituire perche' la camma "scappa" sempre piu' veloce, fino allo "sfarfallamento", il famoso fenomeno in cui la molla non riesce piu' a chiudere la valvola prima che la camma abbia fatto un giro e la voglia gia' riaprire, in tal caso la valvola rimbalza come una altalena che voglia essere spinta mentre ancora sta salendo.Addirittura in situazione di sfarfallamento la molla da fa freno (distruttivo) . Ovviamente si tara il limitatore per non arrivare a questa situazione. |
inoltre la potenza assorbita dalle molle e' sempre la stessa, non varia con la potenza erogata dal motore.
se per es. ci vuole 1cv per comprimerle, se il motore ne eroga 10, e' il 10%. se ne eroga 100, e' l'1%. cioe' ai bassi/medi le molle sprecano piu' potenza che agli alti, in proporzione. l'energia di una massa varia col quadrato della velocita', cioe' se raddoppio la velocita' ci vuole una molla 4 volte piu' rigida per richiamare la valvola (molla che quindi spreca 4 volte piu' potenza). piu' il motore gira veloce, piu' le molle (che devono essere piu' rigide) consumano potenza, ma non in maniera lineare. la proporzione e' quadratica. d'altronde, fossero andate bene le molle, non avrebbero adottato il richiamo pneumatico (parlando di motori ad alte prestazioni) |
infatti, la molla deve garantire il rientro valvola senza rimbalzo al limite del limitatore.
Quindi ai giri bassi e' in proporzione "troppo dura" da comprimere. C'e' da dire che ai giri bassi avendo questo surplus di spinta effettivamente restituisce alla camma parte dell'energia prelevata per comprimersi. |
Bisogna anche considerare gli attriti tra camma e stelo.
Più la molla è dura maggior è la quantità di energia che se ne và in calore da attrito. Nel desmo questo succede molto meno. Il desmo, secondo me , costituisce una soluzione tecnica valida, ma essendo nel dna Ducati le altre case non lo sviluppano. Farebbero la figura di copiare la Ducati. |
Ripeto che il punto è il riempimento dei cilindri.
Mica l'energia persa dalle molle. |
a parita' di alesaggio/corsa, di fasatura e di profili delle camme fra un motore con le molle e uno col desmo, non capisco dov'e' la differenza nel riempimento.
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Il riempimento è legato al rapporto alesaggio/corsa , al diametro delle valvole, alla loro alzata e diagramma apertura/chiusura/incrocio e a la forma / lunghezza condotti.
Se col desmo , a parità di tutti gli altri parametri, riesci ad avere un profilo di apertura più ''ripido'' ( nel senso che la valvola si apre prima in quanto guidata da camma più ''ripida'' ) potresti aumentare il riempimento. |
Orpo, sta nella ragione medesima d'essere del desmo.
Detto in poche parole (avevo cercato di spiegarlo in un altro 3ead), il desmo impone alle valvole un movimento, lo forza. Con la molla resta invece un grado di libertà traslazionale dello stelo, giacché la molla - come tale - non è un corpo rigido. Ed è proprio a causa di ciò che a certi regimi la valvola non ha gradi e tempi di chiusura che assicurino un riempimento o uno svuotamento ideali. Questo, detto in modo molto semplice. |
ma infatti, con il desmo si riesce a estremizzare la rampa di apertura e chiusura e farla piu' ripida,quadagnando qualche attimo di "piena apertura" che equivale a una fase piu' estrema.
Tuttavia con le molle pneumatiche il problema si vanifica e le F1 girano come e piu' delle motogp pur con cilindrata unitaria superiore. Penso che il desmo poi a regimi stratosferici si scontri un po' con le inerzie dei numerosi componenti, problema che le molle ad aria non hanno. Comunque tantissimo di cappello a ducati. e magari anche a fiat per common rail e il nuovo multiair, alla faccia di quelli che "gli italiani non sanno fare niente..." |
ma infatti, con il desmo si riesce a estremizzare la rampa di apertura e chiusura e farla piu' ripida,quadagnando qualche attimo di "piena apertura" che equivale a una fase piu' estrema.
Ma certo. E' nell'origine stessa del desmo Ducati. Come si fa a disquisire su profili delle cammes e diametro valvole senza nemmeno sapere come funziona un desmo? E questo il problema di QdE. Tutti si buttano a pesce nonappena si sono letti Wikipedia... Ricordo comunque che il concetto di "desmodromico" è molto vecchio e che il primo brevetto sul comando desmodromico delle valvole è il brevetto svizzero nr. 6911 di Claude Bonjour risalente al lontano 1893. Ho un fac-simile e me lo tengo stretto... Mi permetto di richiamare in particolare il mio terzo post qui (quello delle 16:28): http://www.quellidellelica.com/vbfor...revetti&page=3 (e in genere tutti i miei interventi in quel 3ead, per chi ha voglia...) Tuttavia con le molle pneumatiche il problema si vanifica e le F1 girano come e piu' delle motogp pur con cilindrata unitaria superiore. Sì, vero. Ma stai tranquillo che anche le valvole pneumatiche hanno le loro controindicazioni. Inoltre, per uso non agonistico implicano problemi di complessità e costi non indifferenti. Almeno, oggi come oggi. Penso che il desmo poi a regimi stratosferici si scontri un po' con le inerzie dei numerosi componenti, problema che le molle ad aria non hanno. Sì, ma hai visto che regimi possono prendere certe Ducati? Stiamo parlando di bicilindrici. Ormai hanno maturato una conoscenza notevole sul loro motore e ci fanno mirabilie. Resta - è vero - un motore che richiede una delicata messa a punto e precisioni di assemblaggio e fattura pezzi spinte, il che pure costa. I giap possono permettersi tolleranze più larghe, tanto non cambia molto. ;) |
[QUOTE=Guanaco;3529187
E questo il problema di QdE. Tutti si buttano a pesce nonappena si sono letti Wikipedia... ;)[/QUOTE] :!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!: Dpelago KTM 990 SMT |
guanaco per una volta sono quasi d'accordo......QUASI
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Quindi mi piacerebbe sapere in senso tecnico le ragioni del "quasi". Dimmi, dimmi, m'interessa mucho... ;) |
il quasi e' che secondo me ti sta filando una lenza lunga....
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Dici?
Aspes, magari stavolta diceva sul serio... :) Alloooraaaaaaaaaa.... Vabbè, dovrà pure lavorare, posso capire... |
Perchè "l'articolo" dice che agli alti regimi il Desmo inizia a perdere competitività?
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