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Le 20 ore di fila mi spaventano molto di piu' dei 150 all'ora.
Non posso che concordare con bugiardo. Un conto e' la passione, un altro l'incoscienza. |
uff,vero io pensavo solo alla velocita' effettiva... :-o
be' ma la sua moto è moolto confortevole :lol: |
Certo a certi livelli diventa un massacro....
ma se devi raggiungere in fretta un certo posto per poi goderti i musei, panorami, amici, che trovi là , allora hai 2 strade: ti separi dalla tua moto e ci vai in aereo , (volgave.. lo fanno tutti.. lo puo' fave puve mia madve che ha 84 anni...) oppure ti fai le tirate lunghe in autostrada, che sono poi anche un modo per tirare la palla "un po' piu in la'" mi ricordo sempre con piacere roma lagos (portogallo) in 2 gg 2800 km con moglie e bagagli....(col k1200rs) e vi assicuro che tenere i 100k/h di media del giorno per tutto il giorno è molto impegnativo........... |
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Ringrazio comunque vadocomeundiavolo per la segnalazione, anche perchè ritengo che in questo topic siano emersi spunti interessanti e domande che meritano risposte, anche per dissipare equivoci; cosa che farò tra pochi minuti. :) |
[QUOTE=Rdario]Strafare per farsi notare ?
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"Bisness"? :lol: Se questo fosse "affari", avrei davvero fatto male i miei conti. In 10 anni di moto ho speso per viaggiare più del valore di una Gold Wing (e parlo del solo costo di spostarsi in moto, perchè su alberghi e cibo risparmio talmente tanto, dormendo spesso in tenda e a volte anche cucinandomi da solo, che incidono davvero poco). Se viaggiassi tanto con lo scopo di guadagnare sarei proprio un illuso. Riguardo allo stand, non mi costa un euro. Sono ospite, come altri viaggiatori, della rivista Mototurismo, per la quale ho scritto alcuni report di viaggio pubblicati negli ultimi anni (Svezia, Albania, Sicilia, Islanda) e ho registrato alcune puntate di Mototurismo Station sul canale MotoTv di Sky (Islanda, Balcani, Tunisia). Ovviamente, andando a Padova, restando lì 3 giorni (questo sì a mie spese), mi rifarò delle spese vendendo il mio libro (sperando che lo acquistino un certo numero di spettatori dell'Expo). Non vivrò certo con i proventi del mio libro: ho uno stipendio sicuro (come mia moglie) e su quello conto per andare avanti. Comunque state tranquilli: ogni euro guadagnato dalla vendita del libro, sarà reinvestito in ... benzina. :) Non basterà a pagarmi il prossimo viaggio, ma ... tutto fa brodo. Riguardo a chi ha "fatto viagi piu impegnativi e lungi e rimane sconosciuto", non tutti siamo viaggiatori (io ritengo di esserlo), ma non tutti siamo scrittori (e se io lo sono lo giudicheranno i lettori); se qualcuno fa un giro del mondo e non è capace di scrivere un libro, non può certo essergli rimproverato; ma, allo stesso modo, credo sia da apprezzare e non criticare chi cerca di mettere a disposizione di tutti le sue esperienze motociclistiche. E questo l'ho fatto (e lo continuo a fare), prima di scrivere questo libro, col mio sito, presente da anni, e ben ricco di report e foto: e il sito ovviamente è gratis per i lettori, tra l'altro. ;) |
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Sul mio lavoro nessuno ha mai avuto niente da ridire, nè colleghi, nè ... contribuenti. Sono un dipendente pubblico; come tanti dipendenti pubblici, ho 32 giorni di ferie l'anno (più i sabati e le domeniche). Questo vuol dire che per un semplice viaggio da 15 giorni e 10.000 km mi "consumo" solo 10/11 giorni di ferie. Ne restano 21/22. Avanzano quindi anche per fare un secondo viaggio da 15 giorni, o altri più brevi. Inoltre non ho auto, quindi ogni volta che mi muovo, per qualunque motivo, uso la moto; anche per andare al lavoro (sono stati 17.000 km l'anno dal 2001 al 2008, dal prossimo anno non più perchè ho ottenuto il trasferimento nella mia città). Come vedi, quindi, la tua affermazione è destituita di ogni fondamento. Se fossi più permaloso, a questo punto pretenderei le tue scuse, ma mi basta aver chiarito, a beneficio di chiunque abbia letto, legga o leggerà. ;) |
Complimenti per i viaggi.
Bello è anche leggere dei post in un italiano corretto. |
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Per rispondere alle tue osservazioni, io non corro contro il tempo. Il tempo corre da solo, io corro in moto. Io viaggio libero, dal tempo e dai condizionamenti. Se io decido di arrivare il 24 ore in Svezia, lo faccio, perchè voglio farlo e lo posso fare. Non tutti vogliono farlo, non tutti sono in grado di farlo. io rispetto il diverso modo di viaggiare di altri, chiedo rispetto per il mio. :-p Tu dici che "viaggiare è tutta un altra cosa"; ma, di grazia, cos'è allora viaggiare? E' uscire da casa, fare 20 km, sedersi ad un bar, ad una trattoria, dove si sta 3 ore con le gambe sotto il tavolo, e poi rientrare a casa prima che faccia buio? Liberi di viaggiare così, se va. Lo rispetto. Ma a me non va. Io viaggio diversamente. Cos'è viaggiare? Fare il giro delle masserie della campagna della propria provincia, oppure andare in Kosovo pochi mesi dopo l'indipendenza (sconsigliato da quasi tutti gli amici), visitare i monasteri serbi dopo aver attraversato posti di blocco con i militari col mitra spianato, entrare nei paesi serbi e "sentire" il clima di tensione esistente? Entrare in Transdnistria dovendo pagare "mance" a poliziotti corrotti, in un paese in cui, se ti succede qualcosa non hai la minima assistenza diplomatica (perchè nessuno Stato lo riconosce)? Attraversare l'interno dell'Islanda lungo uno sterrato appena riaperto dopo l'inverno, campeggiando per quasi tutto il percorso in quell'isola? E potrei continuare ... Boh, se questo non è viaggiare, allora viaggiare è solo fare il giro del mondo o poco meno?! Io non credo. ;) |
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Il viaggio in Asia (Italia-Cina-Siberia-Italia), lo sto organizzando per un periodo di 60 giorni anche perchè non ho un periodo più lungo di ferie a disposizione. E non posso permettermi di smettere di lavorare per andare in moto. ;) In 60 giorni credo comunque che vivrò una tale avventura, assimilerò una tale quantità di esperienze, che tornare a casa insoddisfatto sarà davvero molto difficile. :) Non potrò visitare tutto il mondo nella mia vita: quindi non occuperò 60 giorni del mio (prezioso) tempo per girare in un territorio ristretto. La mia meta è più ampia. ;) |
Complimenti per tutto, apprezzo molto quello che fai e soprattutto ho apprezzato i toni e le risposte con cui hai voluto arricchire questo thread.
Spero che Babbo Natale mi porti in dono il tuo libro... ;) Lacio drom. |
Grazie Marcello per la tua comunicazione, il libro non manchero' di acquistarlo perche' ha risvegliato in me molto interesse.
Complimenti anche per il sito internet, condivido molto di quanto scrivi ed anche dello spirito con cui intraprendi i viaggi. Mi spiace leggere che (come accade ormai sempre piu' spesso) in questo forum si usino toni quantomeno poco simpatici e rispettosi. E' un peccato perche' tra motociclisti dovrebbe esistere un rispetto ed un'affinita' di spirito che dovrebbe far superare diffidenze e freddezze. Don't worry:D il fatto e' che qua dentro oltre a motociclisti c'e' dentro un po di tutto.....:lol::lol: Alessandro |
P.S. Notazione "contingente". Proprio in questi minuti Sky Mototv sta trasmettendo il mio viaggio in Tunisia (dovrebbe essere in replica per una settimana); se siete abbonati, credo sia una mezz'ora interessante davanti alla tv, per una volta :) ;)
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Intanto non perdo tempo a replicare a "20 ore di fila a una media di 100kmh"; se ti fosse sfuggito, ti informo che l'anno scorso, andando in Islanda, ne ho fatti 2.704 di km in 24 ore (media 113). Punto 1) Perchè farlo? Semplice. Devo andare in Islanda, che dista circa 4.000 km da casa mia. Di questi circa 2.700 km sono attraverso territori già attraversati più volte, e che non offrono molto di interessante, paragonato a quello che mi aspetta in Islanda. Questi 2.700 km quindi posso farli fondamentalmente in due modi: a) In modo "normale", cioè in 3 giorni (circa 900 km al giorno), spendendo 3 notti per dormire e 3 giorni di ferie. b) In un giorno solo, risparmiando 2 pernotti e 2 giorni di ferie. Io ho scelto la prima opzione. 2) Riguardo al come fare i 2.700 km in 24 ore, vedi post seguente. :-p |
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Allora, riguardo all'accusa (non da poco) di essere un incosciente. Incosciente è chi guida quando non è in condizione di farlo. Incosciente è chi va a 100 km/h in città rischiando di falciare dei pedoni. Incosciente è chi taglia le curve cieche. Incosciente è chi guida subito dopo un grappino. Incosciente è chi guida con le gomme lisce, i freni consumati, il bagaglio non bene assicurato alla moto, gli occhiali da sole di notte. Incosciente è (e questo è il punto più delicato), chi guida al di sopra delle sue possibilità. In coscienza, non credo che, in quei 2.704 km in 24 ore, io sia ricaduto in questi (o simili) esempi. Come puoi leggere sul mio libro (e, se non ti va di spendere 14 euro per quello, puoi sempre leggerlo gratis sul mio sito), quella tappa l'ho preparata con cura e, soprattutto, sono sempre stato in condizioni di sicurezza. Ero perfettamente riposato (il giorno prima ho dormito a lungo a casa mia), ero nella condizione psicologica migliore (il primo giorno di viaggio), ero motivato (2.704 km da fare velocemente per dedicarmi a cose più interessanti, come i fiordi della Norvegia e, poi, la magnifica Islanda). In poche parole, volevo farlo, potevo farlo, e l'ho fatto. Già, perchè, è questo un altro aspetto che non avrei voluto sottolineare, ma mi costringi a farlo per replicare, io lo posso fare. Io non sono bravo nelle pieghe estreme: le lascio fare a chi è più bravo di me; certo, con la Gold Wing ho incontrato poche persone capaci di starmi davanti, ma non ho difficoltà ad ammettere di non essere un asso nella guida veloce (anche perchè, se con la Gold Wing pieghi più di 45°, ti appoggi sulla strada :lol:); io non sono un bravo meccanico; al di là di cambiare l'olio (e preferisco non farlo da solo, se possibile) non vado (ma sono molto esigente e scrupoloso quando chiedo un controllo della moto al mio meccanico, e noto quando c'è qualcosa che non va). Ma sono capace di guidare, senza problemi, per ore e ore, anche 24 di seguito, se mi va. In sicurezza. La stanchezza? La stanchezza, il colpo di sonno, non è legato sempre ai km. Quest'anno, in Kosovo (anche questo episodio lo poi leggere nel mio libro o, sempre se non vuoi "sprecare" 14 euro, potrai leggerlo tra poco gratis nel mio sito, appena la rivista per cui ho scritto l'articolo mi dà il via libera), mi sono sentito stanco dopo appena 150 km. Mi sono immediatamente fermato, un riposino di 15 minuti su una panchina, un caffè (avevo adocchiato un bar che faceva un vero espresso) e sono irpartito, in perfetta sicurezza. La stanchezza non viene con i km e con le ore di guida, non sempre. Ognuno di noi ha un limite diverso e lo stesso limite varia a seconda delle circostanza di tempo e di luogo. Io il mio limite non l'ho mai superato: ti auguro altrettanto. ;) |
Condivido che sia fondamentale essere consapevole del proprio limite e capire quando sia bene fermarsi. In particolari circostanze - come l'entusiasmo, la detrminazione, il buono stato fisico e mentale - il nostro limite può diventare assai elavato. Magari, una tantum.
Aggiungerei il tipo di percorso e di starde e anche la moto. Non c'è dubbio che nel trasferimento di 2700 km abbia contato significativamente anche la moto. Io oggi, alla mia età e con il GS, mi sentire di farne ... mille di meno! O qualcosa di più! (O di meno? :scratch:) |
intanto buon natale .........io ti ho conosciuto ad un moto raduno a piombino nel 2004 e gia si parlava di te che avevi fatto 500.000 km in moto in fatti ti chiamavano culo piatto ora io mi domando da il 2004 a ora hai fatto solamente 54000 km e' basta ???
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Se qualcuno ha detto che ne avevo fatti 500.000 ha esagerato. :) Adesso confermo che ne ho fatti 554.000, quindi in questi 4 anni sono stati oltre 300.000 km. Puoi scaricare il foglio excel con tutte le mie percorrenze chilometriche dal mio sito (sezione "schede tecniche", non ho aggiornato gli ultimi mesi). Ciao |
Lavori eseguiti/spesa sulla moto?
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Facendo tanta strada, si consuma praticamente tutto. Anche il dettaglio della manutenzione eseguita (quasi mai da solo) è sul mio sito, sezione "schede tecniche". ;) C'è il dettaglio di tutto, anche quando ho cambiato una lampadina :lol: |
Ti ringrazio per le tue risposte, molto interessanti e piacevoli da leggere.
Mi affascinano moltissimo i viaggi che hai fatto, condivido molte delle cose che hai scritto. Permettimi però di essere molto sincero nel dirti che continuo a non essere affatto convinto dalla tua abitudine alle "supertappe" da 20+ ore di guida pressoché ininterrotta. La difesa basata sul "lo faccio perché io lo posso fare" assomiglia molto al "tranquilli, non ho bevuto troppo" di chi semi-ubriaco si mette al volante. Personalmente ritengo questi tour de force poco sicuri e altrettanto poco motivati. E' chiaro che sono considerazioni basate sul mio modo di vivere la moto e sulla mia resistenza fisica... ma è anche vero che ritengo ci siano degli oggettivi parametri oltre i quali sarebbe bene non andare. Detto questo, ti faccio i miei sinceri auguri per il libro, i viaggi futuri e... il Natale. ;) |
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