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Penso che non ci sia nessun problema a metterlo sulla serie precedente.:confused:
Nella prima discussione leggi bene la parte relativa al sensore al posto del tappo di scarico, è l'unica piccola difficoltà, ma secondo me è il posto migliore (la coppa) per prelevare la temperatura olio, altri l'hanno piazzato sul tubo che rientra nella coppa dai radiatori ma così segna la temperatura dell'olio in uscita dai radiatori:cool:;). :D Buon divertimento. http://www.quellidellelica.com/vbfor...=153311&page=8 http://www.quellidellelica.com/vbfor....php5?t=166446 |
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Isabella ma io skerzooooooooo:D:arrow:
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scherza con gli uomini e lascia stare le donne...
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Se posso mettere bocca (tastiera):
1) MAI scaldare la moto da fermo. Si mette in moto e si parte. Sempre. 2) Il cavo dell'acceleratore a mano rientra - molto spesso - solo e se hai ANCHE ruotato la manopola del gas. Sennò si pianta, torna indietro la levetta, ma il cavo rimane teso, e la moto accelerata 3) comunque, come ti hanno detto altri, una bella lubrificata male non gli fa 4) Tranquilla, non dovrebbe essere successo niente 5) rivedi punto 1 |
ciao Nobby,
perchè dici di non scaldare mai la moto prima?? Ripeto, io la faccio scaldare un paio di minuti il tempo di mettere casco e chiudere il garage.... |
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Per il cavo guarda che non sia la guaina a sfilarsi; in ogni caso una bella lubrificata dentro e fuori male non fa :cool: |
azz....sta isabella si incazza una cifra aho!!!
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Trovato su Internet. Chiaro ed esaustivo. Vale anche se il motore non è raffreddato a liquido ;)
"Come scaldare un motore e perché... La longevità di un propulsore non dipende soltanto dalle modalità di utilizzo ma anche dalle temperature di esercizio. La vita del motore infatti dipende anche dal numero di avviamenti effettuati e dagli intervalli di tempo tra una accensione e l’altra, poiché se un motore viene avviato di rado si usura prematuramente e lo stesso inconveniente capita se il propulsore non raggiunge la temperatura di esercizio nel modo corretto. Percorrere molti chilometri tra la messa in moto e lo spegnimento costituisce la situazione ideale per qualunque motore, per tantissimi motivi. Molti ignorano che far "scaldare" il motore da fermo non è la migliore procedura da seguire. Infatti il propulsore per rendere al meglio deve raggiungere la temperatura di esercizio in maniera certamente rapida ma anche uniforme. Se da un lato è intuitivo il metodo "riscaldamento veloce", non lo è altrettanto quello "uniforme". E’ necessario che i vari organi a contatto vengano portati in temperatura senza surriscaldamenti localizzati affinché il "gioco" tra loro resti accettabile fino al raggiungimento della temperatura di esercizio ottimale. Ad uniformare la temperatura interviene il liquido del circuito di raffreddamento che asporta l’eccesso di calore nelle zone "calde" distribuendolo lungo tutto il circuito. Restando fermi sul posto però la pompa dell’acqua girerà troppo piano per rendere il processo di riscaldamento veloce e uniforme, per cui è meglio attendere una manciata di secondi e mettersi lentamente in marcia. Il regime di rotazione deve necessariamente restare basso mediante una limitata pressione sul pedale dell'acceleratore. Compatibilmente con le situazioni di traffico, è preferibile usare le marce alte al regime minimo di rotazione permesso dal motore senza provocare zoppicamenti o incertezze, lasciando girare il motore in modo "fluido". Queste precauzioni sono necessarie e salutari per tutti i tipi di motori, siano essi due o quattro tempi, benzina o Diesel, turbo e non, catalizzati o meno. Anche la lubrificazione è insufficiente a freddo a causa della ridotta circolazione dell'olio e, specialmente se il motore è stato a lungo inattivo, le parti a contatto non godranno più della necessaria protezione del fluido che con il trascorrere del tempo è defluito verso il basso. Tuttavia anche se l'avviamento è frequente, l'elevata viscosità dell'olio alle basse temperature provoca l'apertura della valvola limitatrice di pressione che rimanda gran parte del prezioso liquido nella coppa. Alcuni organi tendono a scaldarsi con maggiore rapidità rispetto alla testata ed ai cilindri: il fungo delle valvole ed il cielo dei pistoni sono più caldi rispettivamente degli steli e del mantello. La dilatazione termica dei metalli può provocare usure, grippaggi, cricche e deformazioni, insomma tutta una serie di inconvenienti che tra l'altro richiedono costose riparazioni. Un’importante funzione viene svolta dal liquido di raffreddamento che al di sotto degli 80-90 gradi centigradi non circola nel radiatore ma solo nel motore contribuendo in maniera efficace ad uniformare la temperatura. Per i motori quattro tempi o a ciclo diesel, gli alti regimi di rotazione a freddo possono portare al sollevamento delle valvole dalle proprie sedi, danneggiandole. Per i motori due tempi, invece, qualora il pistone si dilati nella parte superiore provoca il grippaggio nel cilindro. In ogni caso per tutti i motori un anomalo riscaldamento della testata e dei cilindri può portare elevati stress meccanici causati dalle diverse dilatazioni termiche tra le parti a contatto. Un altro fenomeno accompagna l’avviamento a freddo, le incertezze del minimo ed i "colpi di tosse" dovuti allo smagrimento della carburazione. Il carburante vaporizzato infatti tende a depositarsi sulle pareti di metallo ancora fredde provocando uno smagrimento della miscela. In pratica si forma la condensa come quella che vediamo sui vetri all'interno dell'auto in una piovosa e fredda giornata d'inverno, e la benzina che non si è adeguatamente nebulizzata entra nei cilindri non bruciando completamente. Questa imperfetta combustione produce sostanze inquinanti e diluisce il velo di lubrificante sulle pareti del cilindro. Una parte del combustibile non bruciato finisce infine nella coppa dell'olio diluendolo. Soltanto se prima di spegnere il motore l’olio arriverà alle normali temperature di esercizio questi residui evaporeranno, altrimenti resteranno ad "inacidire" le parti metalliche contaminando l’olio. Quindi se usate l’auto per fare solo 4-5 chilometri, ricordate di sostituire frequentemente l’olio (o farlo andare in temperatura seguendo tragitti più lunghi), altrimenti il motore si usurerà in modo prematuro! Tutto chiaro? Il motore ringrazia!" |
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Scherzi a parte chissà che flash! CIAO :salute: |
ska ... grazie
enzorock ... mi permetto di dirti che fare una "battuta" scritta e molto diverso che farla mentre si stà parlando, nello scritto mancano il tono e l'inflessione della voce, pertanto chi legge non è in grado di cogliere queste importanti elementi che se non espressi possono cambiare radicalmente il senso Se ti scappa di farla (e anche qui tutti potrebbero fraintendere) usa le emoticon per sostenere lo scritto. Non vuole essere una "predica" ma spesso mi sono "infilato" anch'io nella condizione di essere frainteso ... birboccia ... com'è andata a finire ? ti sei ripresa dallo shock ? facci sapere per la cronaca Mik ha a pero un nuovo post sull'argomento Partenza:riscaldare O No? http://www.quellidellelica.com/vbfor....php5?t=200039 ciao a tutti luca |
Luca con la risposta rapida le emoticons non si possono aggiungere...:(
Comunque era evidente che scherzassi, e che cavolo! Isabella non la conosco ma probabilmente non ama lo scherzo...e questo mi dispiace. Detto ciò, logico che se si è offesa le chiedo scusa ma, sinceramente, trovo la cosa quanto meno sorprendente!;) |
:rolleyes::rolleyes:..."Lo scenario che mi si è presentato davanti mi ha fatto rabbrividire: il cavetto che va alla manopola dell'aria era rimasto incastrato tenedo la moto su di giri. Il tubo sotto il radiatore di sx era incandescente. Il copriradiatore parzialemente sciolto a terra, puzza di bruciato e fumo."......:mad::mad::mad:
:cool:Perchè solo uno dei due"tubi" è diventato incandescente?:) |
Perchè solo uno dei due"tubi" è diventato incandescente?:)
Perchè è quello più vicino al radiatore. Il tubo di destra si trova molto più in basso rispetto a quello di sinistra... |
Ma scusa era incandescente lo scarico, che per intenderci è il tubo cromato o pseudotale che esce davanti al cilindro e va nel catalizzatore sotto il motore ecc ecc?
Sui danni possibili io la faccio semplice perchè non è il mio mestiere, però se non batte in testa alla fine non penso ci siano danni. Piuttosto potresti forse trovarti la vernice del motore opacizzata in qualche punto, o i tubi dell'olio che sono di gomma con qualche segno... Insomma se hai sempre effettuato queste procedure di riscaldamento e non hai mai avuto danni, stavolta non è che la temperatura sia andata a 300°C. Poi che sia poco carino starsene fermi per lungo tempo a motore acceso, sia per la meccanica che per educazione, è un altro discorso. Poi tanto l'850 è esente da problemi finchè non si presentano difetti;) CIAO :salute: |
...Perchè è quello più vicino al radiatore. Il tubo di destra si trova molto più in basso rispetto a quello di sinistra.....
Quindi è stato il radiatore dell'olio a scaldare il tubo di scarico e a farlo diventare incandescente, ho capito bene?:cool: |
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Questo temo sia impossibile...
:DGià,penso anche io così. Il calore emanato dal collettore reso incandescente dai gas di scarico ha fuso la plastica del radiatore olio che è posto subito sopra. Se non ricordo male i gas di scarico superano di slancio i 1000° mentre l'olio normalmente lavora attorno ai 100/120°. :confused: Normalmente, ovvio, è con la moto in movimento.:) Ma la questione rimane, perchè un solo collettore (tubo) si è surriscaldato? I due cilindri dovrebbero "lavorare" in modo abbastanza simile, se uno scalda di più significa che ci sono differenze che non dovevano esserci e che forse proprio queste hanno causato il surriscaldamento in poco tempo. Le due candele presentano differenze sensibili confrontandole? (usura, colore, incrostazioni o....marca e modello:cool:) Le valvole sono ben regolate?:happy6: le fascette dei collettori di aspirazione sono serrate? e gli OR? e la flangia in gomma tra corpi farfallati e cilindro è integra?:-o:-o |
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