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Animal 02-12-2008 00:10

....a mè è andata così.....non hanno ne risposto ne anno messoi a ruolo....una raccomandata è sempre un atto.......se rispondono , allora in base alla loro risposta ti comporti di conseguenza......una denuncia ai CC ha valore relativo......tu chi sei per dire che la targa ti è stata clonata???...hai le prove??......okkio alle dichiarazioni mendacee......

EagleBBG 02-12-2008 00:24

Animal non intendevo mettere in dubbio, però occhio che hanno 5 anni di tempo per mandarti la cartella, che mi auguro siano passati. E' chiaro che se dall'altra parte trovi una persona ragionevole che capisce e si fa carico del problema, la cosa si può risolvere anche così. Quello che però deve essere chiaro è che trascorsi i 60 giorni, o ti arriva la risposta con la conferma dell'annullamento della contravvenzione oppure se non hai fatto ricorso sei fregato. Il ricorso è l'unico modo legale per opporsi ad una contravvenzione. La raccomandata è semplicemente una tua dichiarazione di cui possono o meno tenere conto, ma se non ti rispondono e non provvedono all'annullamento, dopo 60 giorni non hai più titolo per difenderti. Ti tocca pagare.
Per quanto riguarda la denuncia ai CC, è solo un modo per tutelarsi nel caso la targa sia stata effettivamente clonata. Ne potrebbero arrivare altri di verbali.

Animal 02-12-2008 01:03

vado in avanzata cosi metto anche le faccine:lol:

Sai, il tuo discorso è giusto da un punto di vista molto formale ma, nel momento che io invio una A/R con determinate dichiarazioni, implicitamente dichiaro la mia totale estraneità al fatto......non so se mi spiego....il fare ricorso è come se fosse un' ammissione di colpa alla quale io voglio cercare di trovare una soluzione estrema......invece, come ti ripeto, con detta raccomandata ( ovviamente non sono stato completamente esatto nel post) io rimando il problema a loro...cioè l'errore è loro e con quel fatto non centro nulla.....anzi ....è un errore menzionare eventuali giustificazioni del fato....esempio "può darsi che la mia targa sia stata clonata...." è una cosa impropria perchè tu non hai la certezza che ciò è avvenuto.....credimi ....mio padre ha fatto 30 di vigile ed era all'uffici Atti Ingiuntivi....qualche cosina ne sa.....ed ho fatto proprio cosi......anzi ...conservo il tutto ancora...ma no per scongiurare qualche strano ritorno....
Anzi ...nel 2003 o 2004 anche con la jeep della mia ex ragazza.....multa a milano in via Muratori.....targa uguale ma modello diverso (noi Kia Sportage multa addebitata a Kia Carnival)...beh noi eravamo ad un matrimonio a Lecco.....stessa identica lettera........ Mai avuto un problema!!;)

wildweasel 02-12-2008 01:10

Quotissimo EagleBBG.
La denuncia ai CC serve per evitare guai... se effettivamente c'è qualcuno che circola con una moto con targa clonata uguale alla tua, e se questo qualcuno - per ipotesi - decide con quel veicolo di fare una rapina, oppure un semplice scippo in cui la classica vecchietta sbatte per terra e ci resta, stai sicuro che in mezz'ora la polizia è sotto casa TUA, con manette tintinnanti, codazzo di giornalisti e tutto il resto.
Tu, quindi, vai di corsa a denunciare la cosa, così dormi un po' più tranquillo.

Per quanto riguarda la bosta verde, il ricorso lo devi fare. Le tue ragioni valgono solo se vengono ascoltate nella sede dovuta (il giudice di pace) e se vengono ritenute plausibili. E soprattutto, non serve a nulla dimostrare che a quell'ora TU non potevi essere a Napoli... l'unica cosa che serve è dimostrare che a quell'ora LA TUA MOTO non poteva essere a Napoli.

Animal 02-12-2008 01:31

se leggi bene il mio primo post c'è scritto.......cmq fate come ve pare.....con quali prove vai dai CC a fare una denuncia???......mah....

wildweasel 02-12-2008 02:20

Non c'è bisogno di prove... si fa un esposto-denuncia contro ignoti, poi sarà l'organo che riceve l'atto a trasmetterlo (eventualmente nella forma di comunicazione di notizia di reato, se ravvisati gli estremi) al magistrato competente, il quale deciderà se archiviare il tutto o avviare delle indagini.

wildweasel 02-12-2008 02:29

Quote:

Originariamente inviata da Animal (Messaggio 3298039)
il fare ricorso è come se fosse un' ammissione di colpa alla quale io voglio cercare di trovare una soluzione estrema

Scusami, ma dal punto di vista giuridico questa affermazione è completamente sbagliata... non sta né in cielo né in terra. Il ricorso altro non è che l'applicazione di un diritto costituzionale, quello alla difesa, garantito a tutti i cittadini. Si fa ricorso per dimostrare la propria estraneità ai fatti, punto.

Quote:

Originariamente inviata da Animal (Messaggio 3298039)
con detta raccomandata ( ovviamente non sono stato completamente esatto nel post) io rimando il problema a loro

Con detta raccomandata, il problema resta esattamente dov'è, ovvero sulle tue spalle. Sul verbale din contestazione è scritto molto chiaramente qual'è l'unica maniera di opporsi all'atto sanzionatorio: essa è il ricorso al giudice di pace o al prefetto. Altre strade non ve ne sono, anche se - in certi casi - una semplice segnalazione all'organo accertatore ha portato all'annullamento del verbale in autotutela.

Ma questi sono casi molto rari, e sono demandati alla completa discrezionalità dell'organo accertatore.

Animal 02-12-2008 02:35

:lol:....se ravvisati gli estremi..........appunto.......con quali estremi??.....una contravvenzione??....che uno dice che non è vera??.....pensa se ci fosse la fila dai CC con la gente con le multe in mano a dire ....ah non ero io ....mi hanno clonato la targaaaaaa:lol::lol::lol::lol:......tutto è fattibile......anche fare un esposto al vicino di casa che tira l'acqua alle 3 del mattino......gli archivi nelle stazioni CC sono pieni di carta...... quello che conta è la realtà dei fatti....... ripeto per l'ennesima volta....NON è un problema tuo!!:mad::mad:.....con una semplice A/R ti scarichi dalla responsabilità e dalle rotture di cazzo........ovviamente non devi veramente essere stato li dove ti viene contestato il verbale ...ne tu ne la macchina/moto.....stà a loro dimostrare il contrario....dalla tua hai il lavoro e mille altre prove che attestano la tua estraneità...è su questo che devi contare......un ricorso al Prefetto si fà quando, coscente della natura della contestazione, cerchi di far valere le tue eventuali ragioni.......eccesso di velocità...divieto di sosta..ecc. ecc. ...infatti, anche quando fai ricorso, non viene interrotta la contravvenzione ...ne tantomeno annullata.....e puntualmente...PAGHI!!:lol:

Animal 02-12-2008 02:38

casi rari??.......due su due........allora vado a giocare al superenalotto.......sono troppo fortunato!!!

wildweasel 02-12-2008 02:47

Guarda, io non pretendo di scalfire le tue granitiche convinzioni, ma per favore pensa bene a quello che scrivi, non foss'altro che per il fatto che qualcuno potrebbe darvi credito.

Lo dico per l'ultima volta, tanto per essere chiari: non serve a NIENTE dimostrare che IO non ero sul posto; l'unica cosa che serve è dimostrare che LA MOTO non era sul posto. E' chiaro o devo fare un disegno?

E tanto per concludere: l'inversione dell'onere della prova, in questo caso non si applica affatto.
Scusami, ma se non credi a me, chiedi lumi a un legale o a qualche tutore dell'ordine.

orsowow 02-12-2008 07:58

A parte le "questioni di principio" che non condivido, in quanto alla fine si vince la battaglia ma si perde la guerra, vediamo di fare un minimo di ordine.

1- l'unico modo per opporsi ad una multa è il ricorso al Prefetto (o al GdP, ma non conviene in considerazione della distanza):
2- la racc.a.r. ha solo una veste contestativo/informativa, ma non è un ricorso. Ciò significa che loro dicono che c'eri e tu che non c'eri. Tutto qui.
3- Un ricorso al Prefetto è sempre un salto nel buio a meno che non vengano prodotte prove INCONFUTABILI dell'impossibilità della presneza a Napoli (una multa presa a Taranto alla strssa ora, un Autovelox).
4- Il chiedere a Zio Peppino di dire che la moto era, al momento della rilevazione dell'infrazione, nel suo fienile e non era a Napoli, è inutile.
5- Le carte di credito e la presenza in un pubblico ufficio o il poter provare che il proprietario era a Taranto e non a Napoli (ad esempio, in quel momento era testimone in un processo a Taranto) non serve a nulla. La multa certifica che LA MOTO era a Napoli e NON che fosse a Napoli anche L'INTESTATARIO della medesima.
6- Sicuramente il verbalizzante ha letto male la targa.
7- Il discorso del modello della moto è fuori luogo: i vigili prendono solo la targa; POI vanno al terminale collegato con il PRA e vedono che marca e modello è la moto e POI stampano la multa.
8- Se dovesse in un futuro riproporsi il medesimo problema, consiglio di fare una denuncia cautelativa, avendo timore del clone della propria targa.
9- Se si tratta di poche decine di euro e non c'è decurtazione di punti, consiglio di pagare e basta.

The Lock 02-12-2008 09:47

Era successo anche a me circa 4 anni fa...arrivata una busta verde da Caserta..secondo il vigile stavo circolando senza casco...e non mi sono fermato al suo fischio.

Targa corretta, nessuna indicazione del tipo/marca moto. Tot euro di multa e -5 punti.
Dato che a Caserta non ci sono mai stato e mi separano circa 800 km..ho chiesto ad un mio amico Maresciallo dei CC cosa fare:

Ricorso al prefetto: dichiarazione che a CS a quell'ora e a quel giorno non ci potevo essere-se necessario possibilità di produrre testimoni-
Copia identica al comenado Polizia municipale CS
Denuncia ai CC , per SOSPETTA clonazione di targa , contro ignoti.

Il mio amico mi ha scritto la bozza della lettera, mi sono recato alla stazione CC del mio paese, fatta denuncia e consegnato tutto a loro che hanno provveduto ad indirizzare le missive a ai vari destinatari.

dopo un paio di mesi hanno suonato alla porta i CC consegnandomi la notifica dell'archiviazione della pratica.
Non ho speso un euro..

(dovrei avere ancora il tutto se vuoi "copiare")

"Paolone" 02-12-2008 10:41

Fai denuncia per sospetta clonazione targa e ricorso dimostrando l'impossibilità di essere a Napoli come da statino del posto di lavoro.

craa 02-12-2008 11:00

Quoto The Lock e orsowow, ma non nella parte in cui afferma che sia inutile tentare di provare che sia la moto che il suo conducente erano a Taranto e non a Napoli. Questo è sempre possibile, ma devi fare una causa innanzi al Giudice di Pace e articolare una prova testimoniale indicando i testi.

Per Animal: son curioso di sapere cosa fai nella vita, perché, per scrivere ciò che scrivi, certamente non sei un avvocato e non hai dimestichezza né con l'apparato burocratico né con la legge.

Per gigiboxer: fai ricorso al Giudice di Pace di Napoli, e cerca di fartelo scrivere e "seguire" da un avvocato (anche sul forum ce ne sono molti che potrebbero aiutarti .... su Napoli mi viene in mente Pepot). Contemporaneamente, a maggior suffragio delle tue ragioni, fai una denucnia contro ignoti per presunta clonazione della targa, nella quale spieghi tutta la vicenda, e indichi dei testi (che saranno gli stessi indicati nel ricorso al Giudice di Pace) che possano attestare che sia tu che la tua moto eravate a Taranto e non a Napoli!



Buona fortuna! ;)

tristano 02-12-2008 11:03

Quote:

Originariamente inviata da orsowow (Messaggio 3298137)
A parte le "questioni di principio" che non condivido, in quanto alla fine si vince la battaglia ma si perde la guerra, vediamo di fare un minimo di ordine.

1- l'unico modo per opporsi ad una multa è il ricorso al Prefetto (o al GdP, ma non conviene in considerazione della distanza):
2- la racc.a.r. ha solo una veste contestativo/informativa, ma non è un ricorso. Ciò significa che loro dicono che c'eri e tu che non c'eri. Tutto qui.
3- Un ricorso al Prefetto è sempre un salto nel buio a meno che non vengano prodotte prove INCONFUTABILI dell'impossibilità della presneza a Napoli (una multa presa a Taranto alla strssa ora, un Autovelox).
4- Il chiedere a Zio Peppino di dire che la moto era, al momento della rilevazione dell'infrazione, nel suo fienile e non era a Napoli, è inutile.
5- Le carte di credito e la presenza in un pubblico ufficio o il poter provare che il proprietario era a Taranto e non a Napoli (ad esempio, in quel momento era testimone in un processo a Taranto) non serve a nulla. La multa certifica che LA MOTO era a Napoli e NON che fosse a Napoli anche L'INTESTATARIO della medesima.
6- Sicuramente il verbalizzante ha letto male la targa.
7- Il discorso del modello della moto è fuori luogo: i vigili prendono solo la targa; POI vanno al terminale collegato con il PRA e vedono che marca e modello è la moto e POI stampano la multa.
8- Se dovesse in un futuro riproporsi il medesimo problema, consiglio di fare una denuncia cautelativa, avendo timore del clone della propria targa.
9- Se si tratta di poche decine di euro e non c'è decurtazione di punti, consiglio di pagare e basta.

sul 7- leggendo il modello al terminale e non riportando marca e modello effettivamente visti in azione commettono un falso, non so quanti vigili sono disposti a mettere in pratica questo sistema evidentemente illegale.
Qualcuno di loro potrebbe passare dei guai o comunque ritrovarsi con un processo penale.
Io chiamerei comunque i vigili e chiederei quale moto (marca e modello) ha commesso l'infrazione. E' comunque vero che per le sardomobili il tutto è più facile.
sul 5- è vero che la presenza del proprietario in un luogo non significa automaticamente che anche il mezzo fosse con lui ma il dichiarare che il mezzo si trova sempre nella propria esclusiva disponibilità è sempre un qualcosa che si aggiunge al quadro che si presenta alla municipale per contestare la multa.

aspes 02-12-2008 11:50

a me e' capitato 3 volte, una con una macchina e due col ciclomotore di mia moglie. Con la macchina e' stato facile, avevano verbalizzato fiat 127 verde e la mia era una ritmo beige.Col ciclomotore rilievo sbagliato per sosta vietata una volta a genova e una a rimini. Ho fatto una mail circostanziata al comando vigili urbani e in entrambi i casi hanno archiviato senza ulteriori strascichi. Quelli di rimini mi hanno anche mandato una lettera di scuse, ovviamente quelli di genova no.....

wildweasel 02-12-2008 14:18

Quote:

Originariamente inviata da tristano (Messaggio 3298466)
sul 7- leggendo il modello al terminale e non riportando marca e modello effettivamente visti in azione commettono un falso, non so quanti vigili sono disposti a mettere in pratica questo sistema evidentemente illegale.
Qualcuno di loro potrebbe passare dei guai o comunque ritrovarsi con un processo penale.

:confused:
Beh, non sta scritto da nessuna parte che l'agente accertatore debba essere in grado di individuare a vista marca e modello del veicolo. Altrimenti di notte non si stilerebbe nemmeno un verbale...

Animal 02-12-2008 14:33

craa...quello che faccio nella vita a tè non deve interessare.....quello che ho scritto è dettato da quello che mi è capitato direttamente ed ho risolto im maniera semplice e funzionale.......poi possiamo scrivere mille altri modi...ricorsi, denunce giudici di pace.......procedure infinite....siamo in Italia e le vie per raggiungere un obiettivo sono mille......quello che conta per mè è il risultato ...io l'ho ottenuto così....e ben due volte......per il resto ...ognuno è responsabile delle proprie azioni......... e comunque non ho obbligato nessuno...ho solo riportato la mia esperienza e comunque penso di conoscere abbastanza bene certi ambienti.......se poi tu sei così "istruito" mandi un MP a chi ha posto il quesito e lo indirizzi secondo il tuo parere.....io ho dato il mio senza chiedere ad altri niente ......... tu fai lo stesso.....di la tua e basta....

Animal 02-12-2008 14:35

...dimostrazione del fatto...leggi post di aspes........non sono l'unico

tristano 02-12-2008 14:42

Quote:

Originariamente inviata da wildweasel (Messaggio 3299018)
:confused:
Beh, non sta scritto da nessuna parte che l'agente accertatore debba essere in grado di individuare a vista marca e modello del veicolo. Altrimenti di notte non si stilerebbe nemmeno un verbale...

certamente, ma non puoi neanche ricavare il modello dal PRA e scriverlo poi sul verbale originale (perchè commetti un reato).
Per questo consigliavo di telefonare ai vigili per vedere se sul verbale originale c'è scritto marca e modello del motoveicolo.
In ogni caso se non si è potuto riconoscere la marca a maggior ragione puoi sostenere che è altamente probabile che il vigile ha anche letto male i numeri della targa. Ce ne sono a iosa di decisioni favorevoli o di accoglimento del prefetto.


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