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Skorpjo 20-08-2008 00:04

ROMANGI dal 2005 ad ora qualcosina è cambiata!!!!
ovviamente proprio per evitare di perdere i ricorsi!!!!!!!! :(:(

romargi 20-08-2008 00:12

Quote:

Originariamente inviata da Skorpjo (Messaggio 3058828)
ROMANGI dal 2005 ad ora qualcosina è cambiata!!!!
ovviamente proprio per evitare di perdere i ricorsi!!!!!!!! :(:(

Peccato!

E visto che sei così bene informato forse riesci a rispondere al mio dubbio:
"io pago la multa ma per la decurtazione dei punti dichiaro il mio nominativo e quello di un mio amico affermando che quel giorno ci siamo scambiati la moto più volte e non siamo in grado di risalire al guidatore. In teoria io non ometto di dichiarare il guidatore - ne dichiaro addirittura due - cosa capita? In teoria non dovrei pagare la seconda multa e salverei i punti.

Skorpjo 20-08-2008 00:15

ROMANGI tu devi dichiarare un nominativo!!
se non dichiri il nominativo perchè non puoi risalire al conducente non ti decurtano i punti ma ti appioppano una sanzione dai 200 ai 1000 euro!!!

la sanzione è stata aumentata e resa obbligatoria proprio per evitare che alla fine non ci fossero "colpevoli"

luca.gi 20-08-2008 00:24

Quote:

Originariamente inviata da wildweasel (Messaggio 3058540)
Niente da fare, con questa motivazione il ricorso al giudice di pace si perde al 99%. La taratura legale non è obbligatoria per gli autovelox, lo ha stabilito a chiare lettere la Cassazione. :(

Se vuoi ti posto integralmente sentenze sia di giudice di pace, sia di cassazione che invece dicono l'esatto opposto.
La LEGGE è UNA! E dice che gli autovelox DEVONO ESSERE TARATI E CERTIFICATI!!
E non è un'interpretazione ma è una LEGGE!!!!!!!!

Skorpjo 20-08-2008 00:29

Luca hai ragione, ma ora per fare ricorso tu devi avere una perizia tecnica che dimostri la mancata taratura dell'apparecchio!!!! ..... e cmq ha ragione anche wildweaseal perchè gli apparecchi di ultima adozione (non ricordo il modello) non hanno necessità di essere tarati!

wildweasel 20-08-2008 00:50

Quote:

Originariamente inviata da romargi (Messaggio 3058822)
Sicuro?

Sì, purtroppo... :-o


Quote:

Originariamente inviata da romargi (Messaggio 3058822)
Ecco la sentenza del Giudice di Pace di Moncalvo del 17/12/2005:

http://www.ricorsi.net/Giurisprudenz...mbre-2005.html

Ecco uno stralcio della sentenza n. 14566/2007 depositata in data 21/06/2007 della Corte Suprema di Cassazione - Sezione II Civile:

... (omissis) ...

Infondata è, infine, l'argomentazione circa l'inaffidabilità del dispositivo utilizzato per mancanza di taratura e di revisione, dal momento che nessuno disposizione normativa impone la taratura periodica o prima dell'uso delle apparecchiature di rilevazione automatica della velocità.

... (omissis) ...


Fonte: http://www.ricercagiuridica.com/sent...x.php?num=2451

Insomma, siamo fregati. :confused:

wildweasel 20-08-2008 00:52

Quote:

Originariamente inviata da luca.gi (Messaggio 3058856)
La LEGGE è UNA! E dice che gli autovelox DEVONO ESSERE TARATI E CERTIFICATI!!

Quale legge, di preciso? :confused:

wildweasel 20-08-2008 00:58

Quote:

Originariamente inviata da Skorpjo (Messaggio 3058866)
gli apparecchi di ultima adozione (non ricordo il modello) non hanno necessità di essere tarati!

No, non è questione di apparecchi recenti o meno, è solo che la legge 11 agosto 1991 n. 273 che istituisce il sistema nazionale di taratura degli strumenti metrologici non afferma che i rilevatori di velocità debbano essere tarati periodicamente dai centri SIT.

Per capirci, la legge 273 definisce cos'è il sistema nazionale di taratura e come funziona e a che cosa serve, ma NON istituisce alcun obbligo di taratura per gli autovelox.

Sembra un ragionamento da azzeccagarbugli, ma in realtà dal punto di vista giuridico il discorso è estremamente chiaro. Anch'io la pensavo diversamente, ma purtroppo mi sono dovuto ricredere.

luca.gi 20-08-2008 01:15

Quote:

Originariamente inviata da Skorpjo (Messaggio 3058866)
Luca hai ragione, ma ora per fare ricorso tu devi avere una perizia tecnica che dimostri la mancata taratura dell'apparecchio!!!! ..... e cmq ha ragione anche wildweaseal perchè gli apparecchi di ultima adozione (non ricordo il modello) non hanno necessità di essere tarati!

eh no....l'onere spetta all'amministrazione...loro devono dimostrare che è tarato correttamente e possiede il certificato di taratura!
Come potresti tu dimostrare il contrario!
Sono loro che hanno, o meno, i documenti che lo dimostrano!!!

Non sonoa conoscenza della nuova legge che dice che i nuovi autovelox non devono più essere periodicamente tarati e certificati....perchè essendoci una legge che dice il contrario ci deve essere una nuova legge che attesta diversamente, almeno sui nuovi apparecchi!!
Cmq, gli apaprecchi tipo il classico Velomatic 512, ormai vecchiotto, e sempre il più usato, ancor deve sottostare alla legge che impone la taratura periodica e certificata!!

luca.gi 20-08-2008 01:17

Quote:

Originariamente inviata da wildweasel (Messaggio 3058895)
Quale legge, di preciso? :confused:

se non erro è la legge 273/1991

luca.gi 20-08-2008 01:23

Quote:

Originariamente inviata da wildweasel (Messaggio 3058899)
No, non è questione di apparecchi recenti o meno, è solo che la legge 11 agosto 1991 n. 273 che istituisce il sistema nazionale di taratura degli strumenti metrologici non afferma che i rilevatori di velocità debbano essere tarati periodicamente dai centri SIT.

Per capirci, la legge 273 definisce cos'è il sistema nazionale di taratura e come funziona e a che cosa serve, ma NON istituisce alcun obbligo di taratura per gli autovelox.

.

sì...questo però è un po' controverso.
E' vero che c'è, o ci sono, sentenze di cassazioni che si pronunciano CONTRO ricorsi basati sulla mancanza del certificato di taratura, così come ci sono sentenze di altre cassazioni e di giudici di pace che invece si pronunciano PRO ricorsi di questo tipo!
Quindi esistono sia precedenti in un senso che nell'altro!

TAG 20-08-2008 09:08

Se può servire, tratto dalla rivista Due Ruote numero di agosto pagina 18

"Un'ordinanza della consulta, la 282 del 16 luglio, ribadisce che il proprietario di un veicolo multato è obbligato a comunicare i dati del guidatore che ha commesso l'infrazione. Si effettua comunque una distinzione fra il cittadino <<reticente>> e quello che, invece, può provare di non essere in grado di fornire i dati. Insomma la multa è scontata per chi omette di rispondere alla richiesta, mentre può essere cancellata a chi risponde <<presentandosi o scrivendo>> per provare di non poter comunicare tali informazioni"

Io l'ho trovato comunque poco chiaro:confused:, e non si fa menzione di punti-.

wildweasel 20-08-2008 13:09

Quote:

Originariamente inviata da luca.gi (Messaggio 3058911)
sì...questo però è un po' controverso.

Lo era, fino alla sentenza della Cassazione che ho citato, ma dopo di essa non lo è più.

Intendiamoci, nel nostro sistema giuridico la Cassazione non è fonte normativa, quindi le sue sentenze non possono costituire automaticamente e obbligatoriamente un precedente su cui basare tutta la successiva giurisprudenza. Quindi in teoria è del tutto possibile che i giudici di pace (e perché no, anche i prefetti e i tribunali) possano ancora continuare a emettere sentenze a favore della tesi della necessità della taratura legale dei velox, fregandosene completamente delle posizioni della Cassazione.

Però se l'organo accertatore dell'infrazione decide di ricorrere contro una sentenza del genere, e arriva fino alla Cassazione... allora sono dolori, perché in quella sede gli verrà inevitabilmente data ragione in maniera definitiva, e chi avrà spinto il contenzioso fino a quella sede e si vedrà dar torto dovrà pure pagare, oltre alla sanzione, anche le spese legali... e le spese legali di Cassazione non sono mica bruscolini.

Insomma, come al solito in Italia, la certezza del diritto di fronte a un giudice di pace è un concetto alquanto vago: certo, ci può andare bene se il GdP sentenzia a nostro favore e se la controparte non ricorre... ma se ricorre, allora le cose cambiano e prima di resistere nel contenzioso bisogna pensarci mille volte, perché alla fine del giochino legale si rischia di pagare ben più della sanzione inizialmente comminata. :-o

reka 20-08-2008 13:13

quella della taratura però la tiriam fuori quando ci fa comodo...classica italianata :lol:
vorrei vedere quanti professionisti fan tarare i propri strumenti di misura:confused:

luca.gi 20-08-2008 17:50

Quote:

Originariamente inviata da wildweasel (Messaggio 3059666)
Lo era, fino alla sentenza della Cassazione che ho citato, ma dopo di essa non lo è più.

Intendiamoci, nel nostro sistema giuridico la Cassazione non è fonte normativa, quindi le sue sentenze non possono costituire automaticamente e obbligatoriamente un precedente su cui basare tutta la successiva giurisprudenza. Quindi in teoria è del tutto possibile che i giudici di pace (e perché no, anche i prefetti e i tribunali) possano ancora continuare a emettere sentenze a favore della tesi della necessità della taratura legale dei velox, fregandosene completamente delle posizioni della Cassazione.

Però se l'organo accertatore dell'infrazione decide di ricorrere contro una sentenza del genere, e arriva fino alla Cassazione... allora sono dolori, perché in quella sede gli verrà inevitabilmente data ragione in maniera definitiva, e chi avrà spinto il contenzioso fino a quella sede e si vedrà dar torto dovrà pure pagare, oltre alla sanzione, anche le spese legali... e le spese legali di Cassazione non sono mica bruscolini.

Insomma, come al solito in Italia, la certezza del diritto di fronte a un giudice di pace è un concetto alquanto vago: certo, ci può andare bene se il GdP sentenzia a nostro favore e se la controparte non ricorre... ma se ricorre, allora le cose cambiano e prima di resistere nel contenzioso bisogna pensarci mille volte, perché alla fine del giochino legale si rischia di pagare ben più della sanzione inizialmente comminata. :-o

sì...però il concetto di base è proprio quello che tu hai esposto:
in italia la cassazione non fa giurisprudenza, ed è pieno di sentenze, in questo ed in altri casi, dove ci sono sentenze di cassazioni in un senso, e subito dopo altre sentenze relative a casi identici in senso diametralmente opposto.
E così è anche per il caso della taratura dei velox.
Ci sarà, anzi c'è, una sentenza che dici tu, ma anche sentenze opposte.

Come ad es il caso delle ganasce alle auto per i morosi: ci sono ben più di un asentenza di cassazione che le ha giudicate incostituzionali, eppure la prassi rimane la stessa, ed altre sentenze di cassazione hanno dato torto al ricorrente.

Quindi in poche parole, come dici tu, una sentenza di cassazione non mi fa gridare "adesso sarà sempre così!!!"; anzi...so bene che può essere così per altre 10 sentenze e poi accadono sentenze opposte!!

Infine come giustamente dici tu se un gdp decide a tuo favore e annulla la multa è vero che l'amministrazione può ricorrere....ma penso che non gliene freghi nulla di perdere tempo e ricorrere per un pirla che è riuscito a non pagare 148€ di multa!!!???

PS parlo da assoluto profano delle questioni giuridiche e legali!
Mentre mi sembra di capire che tu wildweasel lavori nel campo!!???


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