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Al mio Ciaino PX (che nostalgia ragazzi) gli ho messo soltanto la marmitta a serpentina della Proma bianca e sostituito il giglè con uno più grande....non era il massimo ma a me andava bene cosi ;)
Mi ricordo di un amico che gli aveva montato un carburatore esagerato (mi sembra un 19) e che aveva dovuto tagliare la pedanina di plastica, il carburatore era a vista :).......che bei ricordi :!: Il mio "viaggio" più lungo è stato un FI-PT........a ripensarci adesso mi viene da piangere....opsss volevo dire sorridere :) |
Io ci ho fatto la mia prima vacanza con gli amici... Monza-Rimini in 14 ore sbagliando strada un sacco di volte!
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Ne ho avuti due... il primo azzurro metallizzato ed il secondo rosso ferrari:lol:
sono recidivo |
Io che l'ho ancora in garage e penso che non me ne disfarò mai.
Per chi dice che oggi sarebbe inutilizzabile: tre anni fa l'ho rimesso in esercizio, revisionato e collaudato; spesa totale 150 euro comprese pratiche varie, e per due anni e mezzo mio figlio l'ha usato tranquillamente fino a che non ha preso la patente per il 125. E' stata un'ottima nave scuola, é la via di mezzo naturale per il passaggio tra bici e mezzi a motore, va il giusto e consuma meno di zero, non ci sono parti inutili che possano rompersi e se capita con due lire lo rimetti in sesto. Ora é di nuovo in garage che aspetta il mio secondo figlio che compie 14 anni nel 2009... ;) |
Grande mezzo :!::!: ci si faceva di quelle penne... ne ho ancora uno in cantina era di mio padre, è fermo da una vita, ma prima o poi lo voglio rimettere in strada... bellissimo rosso e tutto originale, un pezzo di storia dei cilomotori :eek::eek:
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.........e il BRAVO ve lo ricordate?
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credo che sia in produzione ancora adesso. Del ciao si puo' dire tutto tranne che non fosse affidabile.Il punto debole erano i cerchi a raggi perche' senza sospensione dietro si rompevano, anche perche' andavamo sempre in due e da ragazzi non si guardava per il sottile.Per il resto il motore era indistruttibile, al massimo le puntine ogni tanto.E qualunque riparazione si faceva con 2 attrezzi e 2 lire anche per strada.Io riuscivo a levare il motore dal telaio in meno di dieci minuti. poi era assolutamente propedeutico per le penne, sembrava fatto apposta. Avevo un amico che sapeva fare questo:
a motore spendo e schiacciato il pulsantino per metterlo a pedali si metteva in cima a una discesa, lo sollevava a braccia da fermo, si dava una spinta col piede e poi scendeva la discesa a motore spento in impennata controllandola col freno dietro, A PASSO D'UOMO. Io invece riuscivo a girare in tondo in impennata senza mettere piedi a terra su un cerchio di circa 10 metri...che divertimenti! e le gare in discesa a motore spento....grossa scuola per la guida scorrevole!! |
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una vera libidine...presto però lo abbandonai.....la vespa prese il sopravvento... |
E caricare la fidanzatina? A lei toccavano 3/4 di sella con la parte sulle molle e a te la punta rigida in mezzo alle chiappe!!!:lol::lol::lol: Pero' le tipe erano costrette ad "appoggiarsi" :D:D:D
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mitico ciaolo mai avuto io avevo un garelli eureka flex del 72 ... però oggi se dovessi trovare un ciao da rimettere a posto lo prenderei al volo è troppo bello ;)
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Se penso che ho rotto il mio setto nasale con un ciao, certi ricordi fanno ancora male.
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Si il discorso sulle sospensioni post era ironico , dato che proprio nn le aveva . Ricordo di aver visto anche dei modelli economici che nn avevano il freno anteriore a tambuto, ma a bacchetta , come le biciclette.
Cmq nel box ho un BOXER fermo dal 1990 , rispetto al CIAO aveva la sospensione posteriore e la sella lunga , il passeggero poggiava i piedi sui pedali e il pilota sul trave. Il BOXER era un vero casino , ho fatto delle sdraiate allucinanti , nel mezzo di una curva fatte come 1000 altre volte , succedeva che ti ritrovavi lungo senza manco capire perche'. |
Briscola, non sono mai passato al "lato oscuro":lol::lol::lol:
Guarda che dopo il ciao, ho avuto la vespa come te!:lol: E' un buon segno?:lol::lol::lol: Altra particolarita' del Ciao: le curve con i piedi sulla pedana e non ricordarsi del pedalino all'interno curva... :rolleyes: |
c'e' da dire che il SI , di qualche anno dopo era la perfezione, con sospensioni decenti e un telaio molto piu' robusto, ruote in lega che risolvevano ogni problema era veramente a prova di bomba. Ma il fascino del ciao se lo sognava come anche il bravo, il boxer, che andavano in mano alle massaie ma non ai ragazzi con "pruriti" acrobatici
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Il mio non aveva il variatore e per fare le salite specie in due....ammazza che pedalate :) |
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Ho ancora un esemplare del '76, Ciao SC, il mio primo motorino.....:D
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io il ciao non lo sopporto.
da quella volta che su una lunga salita uno (elaborato però) ha sorpassato a doppia velocità il mio rombante Corsarino. non ero un gran pilota nemmeno da ragazzetto... |
il ciao SC significava SUPER CONFORT perche' la sella aveva un doppio sistema di molle invece che singolo, mica pizza e fichi!!!
ve le ricordate le auto anni 70 e 80 dove la versione base era gia' definita L (lusso), poi venivano le SL (super lusso), CL (confort lusso). Insomma, era il trionfo del lusso!!! |
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