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Daniolo 09-10-2007 18:04

stessa tua sensazione l'ho provata visitando il campo di concentramento di Mathausen (si scrive cosi boh).......ancora ricordo i posti e mi sento male mi viene una rabbia enorme.....addirittura una signora di avanzata èta nn è voluta neanche entrare nell'atrio principale che stava male......

Viggen 09-10-2007 18:25

Da ste parti ci sono molti di questi posti: sulle Dolomiti durante la Prima Guerra Mondiale ogni cima è stata trasformata in fortezza.
5 fratellastri di mio nonno hanno lasciato la vita sul Monte Piana, dove tunnel, postazioni e trincee sono stati restaurati.
Le fortificazioni più interessanti, però, non sono mai state interessate dalla guerra, poichè la prima linea era più avanti e dopo la disfatta di Caporetto furono fatte saltare (almeno le batterie corazzate) dai nostri in ritirata.
Di queste le più affascinanti sono i forti di: Monte Tudaio, Monte Rite, Col Vidal, Col Piccolo, Monte Miaron, Chiusa di Venas, ecc., vale a dire quelli che facevano parte della Fortezza Cadore-Maè, che doveva essere un baluardo contro gli invasori, che infatti pensarono bene di aggirarla...
Tutti i tunnel sono percorribili con le dovute precauzioni e le uniche parti completamente distrutte sono le batterie corazzate dove c'erano le torri girevoli con i cannoni da 149 mm.
Il Forte del Tudaio, che io conosco bene, perchè è sopra il mio paese, è un vero paesello in cima al monte. Caserme, depositi munizioni, stazioni delle teleferiche, l'ardita strada di accesso: tutto è in buone condizioni: lo consiglio.
Alla base della montagna ci sono lunghi tunnel, costruiti tra le due Guerre quando Mussolini non era tanto amico di Hitler. Questi sono ancora intonacati e ci sono i bagni, le camerate, i depositi munizioni, tutto in ottime condizioni e tutto nel cuore della montagna.
http://www.fortificazioni.net/BELLUNO/Montetudaio.htm
http://digilander.libero.it/zacric/tudaio.htm
http://www.magicoveneto.it/storia/fo...zione=Dolomiti

andela 09-10-2007 19:16

Ho conosciuto gente che cerca relitti aerei della seconda guerra mondiale, su terra.

Ho visto la ricostruzione , tipo DC9 di Ustica , di un Macchi MC 202, recuperato in provincia di Reggio Emilia, tirato fuori da 7 metri di profondita' .

E' , credo , un gruppo multinazionale che lavora a livello europeo, ho visto che hanno recuperato anche caccia tedeschi dalla foresta nera con ancora i resti dei piloti all'interno.

Si basano sui rapporti di combattimento e sulle testimonianze di vecchi piloti e/o di contadini.

Molto emozionante .

Franz64 09-10-2007 20:17

Quote:

Originariamente inviata da Viggen (Messaggio 2334676)
Da ste parti ci sono molti di questi posti: sulle Dolomiti durante la Prima Guerra Mondiale ogni cima è stata trasformata in fortezza.
5 fratellastri di mio nonno hanno lasciato la vita sul Monte Piana, dove tunnel, postazioni e trincee sono stati restaurati.
Le fortificazioni più interessanti, però, non sono mai state interessate dalla guerra, poichè la prima linea era più avanti e dopo la disfatta di Caporetto furono fatte saltare (almeno le batterie corazzate) dai nostri in ritirata.
Di queste le più affascinanti sono i forti di: Monte Tudaio, Monte Rite, Col Vidal, Col Piccolo, Monte Miaron, Chiusa di Venas, ecc., vale a dire quelli che facevano parte della Fortezza Cadore-Maè, che doveva essere un baluardo contro gli invasori, che infatti pensarono bene di aggirarla...
Tutti i tunnel sono percorribili con le dovute precauzioni e le uniche parti completamente distrutte sono le batterie corazzate dove c'erano le torri girevoli con i cannoni da 149 mm.
Il Forte del Tudaio, che io conosco bene, perchè è sopra il mio paese, è un vero paesello in cima al monte. Caserme, depositi munizioni, stazioni delle teleferiche, l'ardita strada di accesso: tutto è in buone condizioni: lo consiglio.
Alla base della montagna ci sono lunghi tunnel, costruiti tra le due Guerre quando Mussolini non era tanto amico di Hitler. Questi sono ancora intonacati e ci sono i bagni, le camerate, i depositi munizioni, tutto in ottime condizioni e tutto nel cuore della montagna.
http://www.fortificazioni.net/BELLUNO/Montetudaio.htm
http://digilander.libero.it/zacric/tudaio.htm
http://www.magicoveneto.it/storia/fo...zione=Dolomiti

moooolto interessante :D...mi sa che mi dovrai far da guida, prima o poi ;)
Cerea a W

Viggen 09-10-2007 22:07

Quando sei in giro da ste parti si può fare un salto in moto al Col Vidal...

http://thumb17.webshots.net/t/53/653...7ZTvhCg_th.jpg

Sa' 09-10-2007 22:08

molto bello

Helico 10-10-2007 09:07

Qualche anno fa sono stato sul Monte Piana e mi ha colpito vedere un gruppo di ragazzi del posto (volontari) che passava l'estate a recuperare le trincee franate col tempo.

FabCap 10-10-2007 10:51

A questo punto mi viene spontaneo suggerire un bel giro da fare anche in gruppo:
lungo la linea Gustav, almeno nel tratto storicamente più interessante, da Anzio (alle spalle) fino alla conca di Atina, da dove passò l'aggiramento di Cassino da parte dei marocchini, con sosta di omaggio ai cimiteri di guerra a Cassino ma soprattutto al sacrario militare di Montelungo (Linea Bernhard), dove si scannarono ferocemente oltre che tedeschi e italiani anche fratelli italiani, tra fedeli alle forze dell'Asse e quelli del Corpo di liberazione. Non c'erano partigiani. Non sono morti importanti nella retorica post bellica e questo ne fa un luogo davvero particolare. Per cosa sono morti quegli uomini? Onore? Dovere? Patria? A cosa fu dovuta la particolare ferocia di quegli scontri? Che cosa è rimasto della loro memoria?
Sulla campagna d'Italia, vista dai tedeschi suggerisco un titolo fondamentale ormai non più edito.
"Combattere senza paura e senza speranza"
Frido von Senger und Etterlin
Bompiani, 1968
I luoghi percorsi dalla guerra, un ottima idea per un giro in moto per la memoria.

BlekMacigno 10-10-2007 12:44

Quote:

Originariamente inviata da FabCap (Messaggio 2336140)
A questo punto mi viene spontaneo suggerire un bel giro da fare anche in gruppo:
lungo la linea Gustav, almeno nel tratto storicamente più interessante, da Anzio (alle spalle) fino alla conca di Atina, da dove passò l'aggiramento di Cassino da parte dei marocchini, con sosta di omaggio ai cimiteri di guerra a Cassino ma soprattutto al sacrario militare di Montelungo (Linea Bernhard), dove si scannarono ferocemente oltre che tedeschi e italiani anche fratelli italiani, tra fedeli alle forze dell'Asse e quelli del Corpo di liberazione. Non c'erano partigiani. Non sono morti importanti nella retorica post bellica e questo ne fa un luogo davvero particolare. Per cosa sono morti quegli uomini? Onore? Dovere? Patria? A cosa fu dovuta la particolare ferocia di quegli scontri? Che cosa è rimasto della loro memoria?
Sulla campagna d'Italia, vista dai tedeschi suggerisco un titolo fondamentale ormai non più edito.
"Combattere senza paura e senza speranza"
Frido von Senger und Etterlin
Bompiani, 1968
I luoghi percorsi dalla guerra, un ottima idea per un giro in moto per la memoria.

Io partiro' domenica per lavoro e ho deciso di portarmi la moto.
Saro' a Tivoli ma da quando arrivo (lunedi' mattina) all'inizio del corso (lunedi' sera) sono in itinere.
Questo percorso e' fattibile/visibile in una giornata partendo da Civitavecchia?

FabCap 10-10-2007 13:03

Io ho fatto tutta la linea Von Senger-Bernhard/Linea Gustav partendo una domenica mattina molto presto e rientrando la sera, con calma e fermandomi il giusto ovunque.

Ma di lunedì mi sa che il traffico rallenterà parecchio ogni spostamento. Ma a Cassino/Montelungo ci arrivi. Mi ero pure fermato in un ristorantino veryguud che però non ricordo.

FabCap 10-10-2007 13:16

...e a me la Buell Ulysses piace.

Helico 10-10-2007 13:21

x FabCap
Bella l'idea del giro in posti storici.
"Aderisco incodizionatamente" (giusto per restare in tema)
Seriamente, mi fai sapere se si fa?

FabCap 10-10-2007 13:31

Non so', l'ho detta così scrivendo... certo le cose che riescono meglio sono quelle che vengono su così per caso.
Ora m'ingegno.
Devo rispolverare il libriccino di cui sopra e tirare fuori qualche idea.

Helico 10-10-2007 14:21

Rimango in attesa

BlekMacigno 10-10-2007 14:22

E sarebbe troppo (immaginare faccino alla gatto di Shreck) se ti chiedessi di buttarmi giu' un itinerario che mi consenta di vedere qualcosa ed evitare le autostrade?
Almeno due dritte due... (ristorantino compreso, eh...)
:wink:

FabCap 10-10-2007 14:54

http://www.esercito.difesa.it/root/s..._sto_lungo.asp

Ti risponderò domani con maggiori info.

AlexZ 10-10-2007 15:05

Quote:

Originariamente inviata da Daniolo (Messaggio 2334308)
io gioco a soft air, e mi è capitato di giocare in prossimità di questi bunker, concordo con te, è una sensazione particolare......
rimanendo sempre in argomento guerra seconda guerra mondiale ho giocato anche in una base hangar di dirigibili....spettacolare...

... io mi son fatto un po' di Libano (non sono + un giovincello); ero sten. e addestravo chi si offriva di andarci: mi basta e avanza. Oggi ho un bimbo piccolo di circa 4 anni: spero che lui possa giocare solo ai dottori con tante bambine...

FabCap 10-10-2007 16:20

http://www.montecassino1944.it/guerr.../fronte-01.jpg

Per dare un'idea delle Zone.

FabCap 10-10-2007 16:24

Secondo me, un modo di parlare di pace è coltivare la memoria.
Sul modo di aspirare alla pace, beh, ci sono molte vie, dal porgere l'altra guancia allo sterminare il nemico come estremi.
E poi, la conoscenza della storia, vissuta percorrendo gli stessi luoghi, ha un fascino tutto particolare.

aspes 10-10-2007 16:38

io sono innamorato della storia al punto che mi astengo totalmente da giudicare i fatti secondo orientamenti politici, mi piace conoscere bene la cronaca degli avvenimenti.Poi sono molto affascinato dalle questioni tecniche,tattiche e strategiche, diciamo che la mia mentalita' tecnica mi fa prescindere abbastanza da considerazioni "sentimentali". Il che non vuol dire che sono disumano, semplicemente riesco a scindere le cose.


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