Dunlop Mutant, prime impressioni
Sono definite da Dunlop “una nuova specie” di pneumatico, un “crossover” ...
Un esperimento del genere era già stato fatto nel 2003 da Pirelli con lo Scorpion Sync, in occasione del lancio della prima Multistrada, che equipaggiava di serie, e che in seguito è stato usato con soddisfazione da tanti possessori di Maxi Enduro ma anche di diverse Tourer nel periodo invernale , per la sua migliore adattabilità rispetto ad una gomma turistica a strade in cattive condizioni, era una via di mezzo tra un pneumatico touring ed uno trail, con battistrada a blocchi.
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Il nuovo Mutant è invece un’evoluzione del concetto dello Sportmax Mutant che era nato per i supermotard monocilindrici: è un pneumatico di derivazione sportiva fortemente scolpito, (rapporto vuoti/pieni intorno al 25% ), dal battistrada non tassellato o “a blocchi” ma “intagliato”, che combina prestazioni sportive con un campo di impiego particolarmente ampliato, sia in termini di condizioni stradali (asciutto, bagnato, sporco, fuoristrada leggero asciutto) che di temperature (mescole più elastiche per avere tanto grip anche con climi invernali).
L’insieme si queste caratteristiche gli è valsa la omologazione M+S, non intesa come pneumatico invernale in senso stretto (non è lamellato come ad esempio l’Anlas Winter Grip Plus ) ma appunto come pneumatico capace di performare bene in tutte quelle situazioni di basso grip, comprese le condizioni invernali ma non sulla neve.
La gamma di misure copre moltissime moto, dalle naked alle sport tourer con cerchi da 17 e naturalmente le varie Crossover e travel enduro con 19 anteriore.
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In pratica dovrebbe essere “l’intagliato più sportivo” disponibile per i nostri GS (non esiste però la misura per le aria/olio ), oppure, da un altro punto di vista, lo sportivo più intagliato e versatile per noi ed un sacco di altre moto!
L’obiettivo dichiarato da Dunlop (nelle parole del manager Roberto Finetti) era quello di “allungare la coperta corta”, ottenendo prestazioni sportive anche in condizioni difficili, grazie all’impiego di mescole particolarmente morbide ed elastiche che si mantengono tali anche in presenza di basse temperature; ha anche specificato che per questo motivo si è dovuto rinunciare a qualcosa in termini di longevità e che ad alte temperature potrebbe soffrire più di altri pneumatici trail (ha citato il loro Meridian).
Veniamo al dunque: Ieri ho fatto circa 200 km dopo il montaggio...
Il tragitto “toglicera” classico dalle mie parti è uno: il Bracco, con riferimento particolare al tratto dall’inizio della salita da Trigoso fino all’uscita del “boschetto”, dove si torna a vedere il mare. Lunghezza 6km.
È stato riasfaltato l’anno scorso ed è un misto stretto abbastanza lento in cui si può piegare parecchio senza raggiungere velocità folli (è il tipo di strada che preferisco, io non amo le alte velocità ), quindi è ottimo per iniziare gradualmente a rodare una gomma nuova e a fare la sua conoscenza.
Il grip e le pieghe elevate ci hanno messo davvero un attimo ad arrivare!
Dopo i primi 6 km di “andata” fatti con gradualità , già nella vasca di ritorno sentivo che la gomma mordeva l’asfalto perfettamente.
Non ho voluto esagerare perché una scivolata in questo periodo me la risparmio più volentieri del solito, quindi ho lasciato dell’ulteriore margine futuro, ma ho fatto comunque qualche bella piega intorno ai 45° e la moto la sentivo davvero incollata!
C’è solo una cosa che non mi è piaciuta del tutto ma la dico dopo...
Abbiamo parlato di sportività ma anche di versatilità, quindi dopo l’asfalto perfetto del Bracco sono andato fino al Passo 100 Croci, sapendo di trovare una delle situazioni per la quale le Mutant sono state studiate: asfalto sporco e rovinato... e così è stato!
Portando a paragone le gomme che già conosco bene sul GS, l’imperturbabilità delle Mutant nei confronti di sporco e brecciolino “piccolo” (cioè non pietre) presente sulla strada è più simile alle TKC70 che alle TA3, quindi a dir poco strepitosa!!
Probabilmente oltre alla percentuale di vuoti degli intagli qui conta anche la morbidezza della mescola.
Nessuna gomma stradale e penso nemmeno una trail non tassellata (ST2, TA3, TrailSmart, ecc) può lontanamente pensare di fare altrettanto bene, davvero impressionanti!
Il maggior pregio del Mutant secondo me è proprio questo!
Sul bagnato non le ho provate, ma ho visto il video dove, in un blind test (il pilota non sapeva che gomme stava usando) condotto da Dekra, le Mutant hanno rifilato da 1 a 2.5 secondi alle Roadtec01 ed alle Road5 (che sono le stradali di riferimento sul bagnato) su asfalto allagato ... su un percorso di un minuto e 15 secondi! Quindi un bel gap!
Veniamo all’aspetto (soggettivo) che non mi è piaciuto tantissimo, il feeling.
Prima di montarle non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma le immaginavo molto agili e reattive, temendo che potessero esserlo troppo per i miei gusti; per fortuna non sono “eccessivamente” agili, non arrivano ad essere nervose, ma sono comunque gomme che mettono in risalto un’eventuale “asimmetria” della guida.
Io ho un difetto posturale cronico, generalmente esercito una piccola trazione sul manubrio col braccio destro (credo per via dell’acceleratore) mentre col sinistro sono quasi perfettamente neutro: con le Mutant questa piccola asimmetria è sufficiente per determinare un comportamento diverso tra le curve a destra e quelle a sinistra, mentre con gomme meno reattive questo fenomeno è molto meno avvertibile
Inoltre ho riscontrato una maggior propensione a scendere in piega che a risalire, e ho sentito mancare un po’ di appoggio in piega, non inteso come aderenza all’asfalto (che come ho detto prima è elevatissima!) ma come stabilizzazione della moto all’inclinazione voluta.
Qualcuno chiama questa cosa come “tendenza a cadere all’interno”, e forse è il termine giusto... nelle curve a raggio costante fatte a gas costante mi è sembrato di dover trattenere la moto per mantenere l’inclinazione, e nell’inversione di piega ho dovuto aiutarmi di più col manubrio.
Invece nelle situazioni ( o per chi guida sempre in questo modo) in cui si anticipa l’apertura del gas dal punto di corda la moto si comporta meglio.
Le due caratteristiche descritte sopra fanno sì che il feeling per me non sia stato eccezionale, io preferisco gomme dal profilo più “neutro” come le TA3 o, ancora più neutro, le attuali TKC70, con le quali il controllo dell’inclinazione della moto avviene senza quasi accorgersene o doverci pensare... sono più immediate nel feeling.
Le Mutant sono probabilmente più votate ad una guida più dinamica e attiva, ma che personalmente non mi fa impazzire, perlomeno non quando voglio andarmene in giro tranquillo e rilassato, in modalità zen!
Devo però aggiungere una cosa: per esperienze precedenti so che nel mio caso, con il progredire dell’usura dei fianchi, questa caratteristica che subito non mi piace poi tende ad attenuarsi ... è successo con la 1ª versione delle TKC70 (che erano ancora più agili di queste!), con le Angel GT2 sull’RT, ed in altri casi...
Quindi probabilmente si tratta di pazientare un tot di km e poi le cose potrebbero migliorare... spero sia così.
Il profilo è quello abbastanza tipico di Dunlop , con l’anteriore che mantiene un margine libero superiore al posteriore:
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Ultima cosa, il comfort mi è sembrato davvero buono: vibrazioni, kickback e rumorosità sono tutti molto bassi.
Pressioni: sono uscito dal gommista a 2.5-2.9 ma poco dopo le ho portate a 2.3-2.7