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io ho provato un paio di volte a leggerlo ma puntualmente senza finirlo: non mi ha mai fatto scaturire quella voglia irresistibile di non staccarmi fino a che non avessi letto l'ultima pagina.
forse.....un giorno......ci riproverò |
Ottimo trottalemme.
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OK!! Sono in età adulta :lol::lol::lol:
Proverò a rileggerlo:) |
Male non fa... ;)
(se ti avanza del tempo, ascoltati, magari con i testi sotto gli occhi, un po' del Dylan d'antan...). |
come spesso mi accade ho preferito libri diversi dal più famoso, in materia:
vanità di duluoz vagabondi del dharma |
:!: Se Kerouac vi ha entusiasmato , provate a leggere "Flash,Katmandu il grande viaggio" Charles Duchaussois e avrete un assaggio di cos'era la cultura on the road :!::!:
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Non so che effetto mi farebbe rileggerlo oggi da "matusa."
Ma a 16 anni, fu un consolidare i miei sogni. |
rileggendolo ho compreso le emozioni che mi diede la prima lettura giovanile.
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On the road! :eek:
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letto ai tempi quando uscì.
Non mi disse nulla,anche perchè avevo già una "certa" età e tre figli piccoli da tirare su ed a cui dare un futuro,un pò diverso da quello esaltato da certi movimenti peudo-giovanili. Mi sono riproposto di rileggerlo.Chissà che la vecchiaia mi abbia reso più malleabile e tollerante. :cool: |
anch'io l'ho abbandonato per noia
mai entrato in sintonia |
Chapeau Trottalemme!
Libro interessante (capolavoro se inquadrato nel contesto storico ed iconografico americano) ma per noi europei e' una simpatica lettura. |
Piccola integrazione rimasta nella tastiera.
Kerouak tentò di trasferire nella sua scrittura l'improvvisazione jazz con quella che lui chiamò "prosa spontanea": se possibile scrivi senza coscienza in semitrance permettendo all'inconscio di far entrare il proprio linguaggio non inibito, interessante, necessario e dunque moderno cosa che l'arte cosciente censura, e scrivi con eccitazione, rapidità con crampi da scrittura o battitura, secondo le leggi dell'orgasmo, l'offuscamento della coscienza di Reich. Vieni da dentro, fuori al rilassato e al detto". Questo stile determina una scrittura che non fila via liscia, ma fluisce come un pensiero che a volte corre veloce e altre ruota su sé stesso. |
Riletto l'estate scorsa.
Non è sicuramente un giallo e quindi ha una sua lentezza di lettura ma è un libro che esprime una corrosiva voglia di libertà, un profondo disamore per i valori borghesi della società americana, una frenetica voglia di consumare la vita. C'è di meglio? E poi chi non ha mai pensato, almeno una volta nella vita, di mollare tutto e partire? |
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Trottalemme dopo queste tue perle sei diventato un ... mito.... ed opo che ha parlato un "mito" si tace ... ma volevo solo aggiungere che quando lessi il libro sentivo l'esigenza di mettere sul giradischi una musica di quel mondo ... la lettura risultava più scorrevole e si entrava meglio nello spirito della beat generetion.
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Lo lessi tanti anni fa e francamente non mi folgorò come mi aspettavo. Forse avevo proprio bisogno di quella trama che in effetti manca. Dovrei riprovare oggi a vedere che effetto mi fa. Comunque, quanto a contenuti, quoto il libro citato da Aresmecc che per me è davvero pazzesco. Le avventure del protagonista (storie vere) sono un mix di follia, di vagabondaggio, di libertà ma anche della miseria in cui ti può spingere la droga. |
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