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Stimo quel motociclista che dopo 20 anni di onorata carriera, non sentendosi più a proprio agio, dismette il mezzo. Se lo facessero in tanti (auto/moto/tir ecc. ecc.) sarebbe un mondo più sicuro.
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Claudio, mi hanno tagliato la strada, non ho inchiodato (sine abs), ho rallentato il più possibile ed infrociato con la moto.
Appena ho mi daranno i soldi, mi ricompro la moto. :wink: |
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Esiste una condizione nella quale una persona ragionevole può sfruttare una moto da 200 cv su strada aperta al traffico? io ritengo di no. Allora mi chiedo: qual'è la potenza massima che si può sfruttare per strada senza essere degli assassini potenziali? secondo me di 100 cv ce n'è più che d'avanzo (la mia moto ha 95 cv ma ben raramente mi trovo nelle condizioni di poter aprire il gas in relativa sicurezza, essendo comunque fuori dai limiti imposti dal codice) Da questo deduco che le moto con più di 100 cv dovrebbero essere usate solo su pista e non dovrebbero essere immatricolabili su strada semplicemente perchè una persona ragionevole non le potrebbe sfruttare ma una persona non ragionevole sì, con tutte le conseguenze del caso. Alle moto sotto ai 100 cv applichiamo poi il concetto del coltello perchè comunque con 100 cv si possono correre tanti rischi e fare tanti danni. Oltre al fatto che una moto molto potente consuma di più inquina di più ecc ecc inutilmente. |
Ne ero certo :wink:. Non sei certo uno dei tre.
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E' certo che se tutti fossero manici, sarebbe meglio.
Ma dal momento che non tutti lo sono, che si fa? Com'è noto, sto provando a fare qualcosa, e la cosa da fare secondo me è sempre la stessa: lavorare sia sulle persone (superpatente, corsi di guida, educazione civica, repressione di alcool e droghe) che sui mezzi (sistemi di sicurezza attiva e passiva) che sulle infrastrutture (guardrail, asfalti, segnaletica). Da questa visione delle cose deriva il mio modo di vedere questa riflessione: con una moto come la mia, questi amici non si sarebbero fatti male, almeno non in quel modo. A volte ho l'impressione che la posizione di alcuni di voi sottintenda uuna certa autoglorificazione (io posso, chi non può non lo faccia) e un'etica di tipo darwiniano (solo i più bravi possono andare in moto e invecchiarci insieme). Se questa è la visione del mondo, comprendo l'avversione per tutto quanto possa aumentare la sicurezza; ma dato che non la condivido, non posso che criticarla. Se le nostre moto ci impedissero alcuni tipi di errore, i manici sarebbero lo stesso immediatamente distinguibili dalle mezze seghe, ma almeno queste avrebbero più probabilità di tornare sani a casa: che male c'è? |
un po' "only the brave"
cmq,si sara' gia' letto,ma metto lo stesso il lunk: http://newsletter.smaniadisicurezza....8f86e5c3829881 |
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Una moto da 200 HP si può usare , senza "tirare" troppo (se si sa di non poter gestire la potenza), ho avuto per un paio di giorni la K1200 R Sport, l'ho usata in modo molto parziale (forse metà). Da qui torna il tuo ineccepibile ragionamento degli 80 - 90 HP sufficienti a fare tutto. Passando dalla teoria alla pratica, la vedo un pò difficile da gestire una limitazione delle potenze |
Secondo me l'Abs non serve su una moto, ci vuole un bel po di esperienza e altrettanta fortuna!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ABS=optional inutile |
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Sono uno con i cogl@@@i sulla moto, ma ... la strada non è la pista. E il traffico d'oggi fatto da troppi incapaci (vedi post di ALDO) è meglio affrontarlo adeguatamente. |
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Allora è semplice, basta copiare. |
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Ti dispiacerebbe farci sapere da che cosa desumi questo assioma? |
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Lo Stato (non solo l'Italia, tutti) dà grande importanza alla riduzione delle morti e degli infortuni, perché essi costano cifre enormi alla collettività, sia in termini di costi per ricoveri (per chi non lo sapesse, un giorno di ricovero in ospedale costa allo stato un migliaio di Euro), sia in termini di pensioni di invalidità, sia come perdita di attività lavorativa. Per ridurre tali costi, la legge ha giustamente esteso la responsabilità a tutti i soggetti implicati: non solo l'utente della strada, ma anche il costruttore e il gestore della strada, non solo il lavoratore, ma anche il datore di lavoro. Insomma, dato che i morti e i feriti costano un'enormità, sia economicamente che affettivamente, tutto quello che può ridurli deve essere fatto. E questo è un fatto che, quando si parla a livello di società, si deve dare per scontato. Riflettiamo su alcuni dati. Nel 1991 circolavano in Italia 40.573.439 veicoli, di cui 3.697.545 ciclomotori e 2.530.750 motocicli Nel 2006 siamo arrivati a 51.279.144 veicoli (+ 26,4%), di cui 4.950.000 ciclomotori (+33,8%) e ben 5.288.818 motocicli (+109%). Eppure, nel 1991 i morti per incidente stradale furono 7.498, mentre nel 2006, nonostante l'aumento del parco circolante e il raddoppio dei motocicli, siamo scesi a 5.669 (-24,4%). Se tutti la pensassero come alcuni di voi, questo progresso non ci sarebbe mai stato. Tornando all'esempio del gradino, se uno inciampa perché si era girato a guardare un bel culo, è senza dubbio cretino anche nel 2008 e non può fare alcuna causa. Ma se il gradino ha in sé elementi di pericolosità anomali, tali da costituire un pericolo superiore a quello che un gradino ben fatto comunque presenta, la causa può essere fatta eccome, perché il costruttore si è sottratto alla propria responsabilità, come stabilita dalla legge. Lo stesso vale per le infrastrutture stradali e in particolare per i guard-rail. |
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E grazie all'elettronica, è facile da gestire anche per i costruttori. Tutte le moto della serie K frontemarcia possono essere configurati per una postenza alla ruota di 100 CV (quella massima consentita in Francia) mediante un semplice settaggio operato via computer in officina. |
Nel Belpaese, se vuoi imparare a guidare "sicuro" i corsi te li devi pagare privatamente (vedi GSSS) , quello che ti insegnano alla scuola guida può farti arrivare sano (forse) al terzo incrocio :mad:
Quando mia figlia (due anni fa) ha preso la patente, ho passato vari mesi a insegnarle quel (poco) che sapevo . Sicuramente avere un padre che (bene o male) va in moto, è sicuramente un vantaggio, anche se esiste ed esisterà sempre l'imponderabile. L'imponderabile però non esiste solo in moto, strano che molti questo non vogliano considerarlo :rolleyes: Detto ciò credo che per le case motociclistiche montare l'ABS dovrebbe essere obbligatorio, se poi uno decide di non usarlo, liberissimo di disinserirlo.:( |
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