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gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle. |
Forse voleva dire Ariete, italianissima, di Varese.
Alcuni a volte non sanno manco cosa usano..... |
«Noi non stiamo smantellando il sistema industriale italiano - ha aggiunto - il sistema industriale italiano é stato smantellato a partire dalla fine anni '70, pervicacemente. Per ignavia o per interessi diversi é stata smantellata l'informatica, la chimica, la farmaceutica. Finmeccanica si trova a essere il più grande gruppo industriale italiano non per merito suo ma per demeriti altrui».
http://www.ilsole24ore.com/art/servi...kdv&fromSearch Gruppo Marconi Nuovo Pignone Olivetti Montedison ecc ecc storie di grandi(ssime) capacita' e di grandi(ssime) incapacita' la superiorita' tedesca a volte mi pare un ulteriore paravento, un'altra forma del fastidioso fatalismo di cui ci siamo armati negli ultimi 30 anni almeno. PS una qualsiasi aprilia RSV4 e' emblematica di come in un prodotto si possano mettere insieme incredibili capacita' progettuali e realizzative a pidocchierie che possono decretare il fallimento commerciale di un prodotto. |
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Oggi la cosa forse più importante da fare è fermarsi in silenzio ad ascoltare gli altri.
Capire che spesso diranno cose che noi pensiamo. |
Sarò breve e sintetico:
È vero, ho acquistato una moto tedesca e ne sono soddisfatto, direi appagato. Ma questa scelta è frutto della mia soggettività, della mia passione, del mio amore. Tutt'altro è parlare di tecnologia e innovazione. Gli italiani sono dei creativi visionari innovativi, i tedeschi sono degli eccellenti assemblatori! Un pò come i coreani: sanno assemblare e scopiazzare la tecnologia innovativa altrui. Io, per quanto mi riguarda, apprezzo la creatività, l'innovazione e sono fiero di appartenere a questa razza!!! |
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Hanno una capacità progettuale eccellente, magari meno creativi di noi. Creano un prodotto valido e che piace molto. La grande industria viene gestita nettamente meglio da loro anche per il fatto che l'intera economia del nostro paese è sempre stata fondata sulla piccola e media impresa. In questo senso la nostra non è incapacità ma semplice inesperienza. Nulla da ridire invece sull'eccellenza italiana che può competere ad armi pari in ogni settore della tecnica con la totalità dei Paesi altamente industrializzati. Il problema è come al solito confondere la capacità industriale di un Paese come il nostro, con l'effettiva capacità produttiva e gli scandali perpetrati da coloro che sono ai vertici di ogni settore. Personalmente ritengo che, nonostante la continua emorragia di figure professionali verso paesi più accoglienti del nostro, l'Italia continua ad essere un riferimento ancora inarrivabile in praticamente quasi tutti i settori della tecnica e della scienza. E' ovvio che siamo arrivati ad un punto in cui determinati settori non potranno più prevalere su quelli ormai radicati in altri paesi (IT in primis) ma teoricamente avremmo tutte le potenzialità a livello di menti ed esperti per diventare unici protagonisti in ogni settore artistico, industriale e scientifico. Le classi politiche ed un grande zoccolo duro formato da un popolino difficile da far scomparire, remano contro le sorti di questo formidabile paese. |
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Il fatto e' che in tantissimi casi e' stata imbrigliata in un sistema che aveva implicazioni statali, a fin di bene magari ma a un certo punto senza la necessaria capacita' decisionale e di rinnovamento. Voglio approfondire questo. Il gruppo IRI quando fu fondato da Mussolini fu una grande idea, aziende storiche potentissime entrate in crisi perche' erano finite le forniture della prima guerra mondiale, inglobate, riorganizzate e razionalizzate, vennero non solo tenute in vita ma prosperarono in un sistema virtuoso ed efficiente per decenni. la siderurgia era strategica? ILVA si faceva fare gli impianti da noi, che facevamo anche per enel, che facevamo anche per FS,per fincantieri.Il sistema integrato ha funzionato per decenni perche' il mercato interno era vivace e sostenendo le aziende con commesse sicure consentiva ricerca, sviluppo e pure di competere all'estero (in tutto il mondo esistono impianti fatti da noi, da italimpianti etc.). Senza il gruppo IRI tali immense competenze sarebbero state disperse e vanificate. Poi la competizione e' diventata pesante, i prezzi tirati, la politica e' entrata in maniera tentacolare nelle aziende e si e' minata almeno in parte la competitivita'. Idem FIat sebbene privata ha sempre avuto con lo stato un rapporto ambiguo. Ma anche in germania e francia c'e' sempre stato un gran protezionismo di stato e aiuti piu' o meno mascherati. In inghilterra invece la tatcher preferi' distruggere scientemente ogni patrimonio industriale inglese. |
Hai perfettamente ragione, ma quando vedo quelle Porsche, quei GS, quelle Golf, sempre uguali a se stesse, solo rimaneggiate, mi viene il forte dubbio che non sappiano andare al di là del loro naso.
Certo il loro pragmatismo unito alla caparbietà ed al loro innato senso del lavoro, non escludendo la complicità essenziale di una classe politica di pari capacità, hanno fatto si che dettino legge in campo motoristico. Ma non più di tanto. Una Ferrari per i tedeschi è inarrivabile e lo rimarrà a lungo. Un esempio di creatività, innovazione e qualità costruttive che non ha eguali nel mondo. |
La fantasia e l'innovazione italiana hanno sempre fatto scuola,
da sempre siamo i più "elastici" e "fantasiosi" quindi in grado di uscire da problemi e difficoltà, (Leonardo , Volta, Fermi, Colombo ... etc etc...) purtroppo la applichiamo anche in : furbaggine, ruberie , raccomandazioni, mafia, clientelismo, evasione fiscale, e nel piccolo di tutti noi cittadini : salto della fila alla posta, evasione, parcheggio in doppia fila o sul marciapiede, arroganza nel volere avere ragione anche quando si ha torto... Mi ricordo una frase di un pilota italiano di formula uno che quando passo' a una squadra giapponese gli chiesero : Allora come si lavora in un team giapponese ? bene, rispose cosi: Be.. un italiano lavora meglio di 10 meccanici giapponesi, ma 100 meccanici giapponesi lavorano meglio di 10 meccanici italiani . mbè , questa per me è diventata proprio la chiave di lettura di tutto il PAESE italia ... (p.s. oggi ho fatto una cazz... in macchina tentando un sorpasso assassino ai danni del suv che avevo avanti, rischiando l'incidente in 3 ...:mad: mbe , mi è dispiaciuto non potermi affiancare al suv (per motivi di traffico) per chiedere scusa al conducente e ammetter di aver fatto una stronz... quello che non sopporto sono quelli che sbagliano e poi pretendono di avere ragione...) |
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Per quanto riguarda le motorizzazioni non si possono nemmeno lontanamente paragonare. Se poi vogliamo parlare del design Porsche sarebbe come sparare sulla crocerossa! Hanno rimaneggiato per 40 anni e più la stessa linea ... le loro nuove creazioni sono state la Panamera, che sembra un cetaCeo sgraziato fuor d'acqua e la Cayenne, che se messa a confronto con la blindo centauro dell'Iveco risulta essere orripilante; quest'ultima almeno una funzione ce l'ha. A NOI che ci ha fregato è stata la politica! |
Attenzione, gli specchi, se pur grandi prima o poi finiscono, dove Vi potete arrampicare poi? Lo scrivo con il massimo della stima verso tutti Voi e con il massimo rispetto per le idee di tutti
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eh già, è notizia di oggi che la Porsche ha assunto altri 1.500 operai e aperto un nuovo stabilimento a Lipsia. Stanno tentando di seguire la strada delle moto Bmw: mantenere un'immagine di esclusività però con vendite di massa.
Quello di sentirsi speciale fra i molti uguali è un miracolo che solo il mktg può fare. Come una folla di cinesi che fa il bagno in piscina, tutti con paperelle di lusso, ma di colori diversi, e quello al centro ha lo scarico Akrapovic! http://i.telegraph.co.uk/multimedia/...s_1446692i.jpg |
Purtroppo il nostro problema è la manica larga, nell'applicazione delle leggi, nel rispettare le leggi, nello studio. Dove, negli ultimi 30 anni si è abbassata l'asticella per pemettere a molti di raggiungere un certo livello, invece bisognava migliorare il livello di insegnamento per permettere a più gente di raggiungere traguardi di un certo tipo. I "secchioni" erano quelli da prendere in giro, perchè tanto col sei passi lo stesso. Ma la società fuori non è così, è molto più dura, in una azienda privata non si accontentano di 6, in uno studio di peso di avvocati o ragionieri non si accontentano di 6, in uno studio di progettazione non si accontentano di 6. Queste decisioni, prese dalla politica, si sono ripercosse sulla società a cascata. Si salva(vedremo per quanto) l'Università, i nostri giovani che qui non trovano lavoro, all'estero diventano dei geni, ma forse non lo erano anche prima? Noi (come popolo) vendiamo anche la madre per fare quattro soldi, ma poi? Quando hai venduto, hai venduto. Esportiamo teste, importiamo braccia. La Germania compra Gs perchè è una moto da vecchi, infatti l'Italia segue a ruota ;-D. In paesi con età media più bassa (e senza le cervicali che dolgono ;-D), la gente compra altro. Personalmente dopo la Rs, in mancanza di una GT in produzione a 4 cilindri sia sul mercato tedesco che su quello italiano, ho optato per una orientale. Che va molto bene e mi entusiasma! L'auto è rigorosamente italiana, le terza, per la precisione, se avessero avut seri problemi non avrei certo speso un minuto di più per prendere una jap. Ho pure lavorato in una azienda di proprietà tedesca TK, secondo me non hanno dato i giusti soldi per sviluppare nuovi prodotti e quindi oggi lì c'è il 50 per cento del personale in meno. In Germania un mln e mezzo di persone mangia alle mense degli enti di assistenza, molte persone lavorano a 7/8cento euro al mese, molti sono messi a part time, risultano occupati, ma guadagnano l'esatta metà. Non lo considero il paradiso terrestre, ma un paese capace e organizzato. Tra est e ovest molte differenze sono rimaste, una Oestin però è arrivata al potere (la Merkel). Lì c'è solo un bene comune, la Germania, noi invece abbiamo un bene, il nostro (ognuno il suo). Da qui tutte le differenze...
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Allora quasi tutti concordiamo sul declino italiano degli ultimi 3/4 decenni mi pare, avete mai provato a rispondervi del perché? Io da tempo Ma non trovo risposte, forse, ripeto forse, aveva ragione Guido Carli che individuava in due momenti precisi l'inizio della decenza, per gli industriali la nazionalizzazione dell'energia elettrica, per la società la nascita del ssn garantito per tutti in sostituzione delle precedenti mutue.
Certo è che le idee nate negli anni 30 hanno spinto l'Italia fino agli anni 70, qui non è questione politica si badi bene, il regime non ebbe meriti particolari se non fosse quello di non fare troppi danni, Mussolini stesso ebbe fosse l'unico merito di proteggere e lasciare abbastanza liberi alcuni uomini preparati, in Primis Alberto Beneduce, e il governatore dell'epoca della banca d'Italia, mi pare si chiamasse Menichella non ricordo bene ora, questi due assieme ad altri crearono le basi per lo sviluppo anche del dopo guerra dell'economia italiana, un'economia "socialista" anomala inserita nel mondo capitalista, lo stato dava gli indirizzi e finanziava, le industrie pubbliche aprivano la strada, anche all'estero, e si creavano ricerca, posso di lavoro e ricchezza. Poi tutto è finito, perché? Non lo so, so solo che la fine coincide con il cambio generazionale, passato quelli finita la festa. gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle. |
P.s. meglio chiarire una volta di più, di quella generazione quasi nessuno era fascista, anzi.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle. |
Su dai domani finiscono tutte le preoccupazioni avremo un nuovo governo ci penserà Renzi a rilanciare l'economia verso un nuovo boom e poi tiè ai tedeschi e poi non dimentichiamo che abbiamo un industria che non ha eguali nel mondo e che rende rende rende....quella della casta politica!
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