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Visualizza la versione completa : Articolo splendido: ovvero Pellizzon una vita da tester


paolo chiaraluna
09-12-2012, 14:54
http://www.moto.it/news/caio-pellizzon-vita-da-collaudatore.html

ettore61
09-12-2012, 15:13
Già che siamo in tema… che opinione hai dei giornalisti che provano le moto?
«Mi hanno sempre lasciato perplesso le prove, specie comparative, fatte in mezza giornata. Per quanto riguarda i giornalisti, ci sono quelli coscienziosi, che provano con metodo e hanno consapevolezza anche dei propri limiti. Ce ne sono invece parecchi che hanno perso il senso della realtà e si credono dei fenomeni; facevano un giro e mi chiedevano di modificare il set up della moto radicalmente. Io facevo finta di accontentarli, svitavo, riavvitavo ed alla fine lasciavo tutto com’era. “Ehi, adesso si che la moto va bene!” mi dicevano. Il ruolo dei giornalisti tester è molto importante nei confronti del lettore, andrebbero selezionate persone qualificate e utilizzato il tempo che ci vuole, ma non sempre purtroppo è così! Tra l’altro, ho sempre fatto fatica a rapportarmi con chi girava 15 secondi più lento di me e veniva a dirmi che secondo lui la moto era nervosa...»



Numero 1

il wiz
09-12-2012, 15:19
Questa sopra è una vera perla :)

Luca

paolo chiaraluna
09-12-2012, 15:19
Infatti....anche a me ha colpito molto questa frase. Ancora di più se penso ai tanti (anche qui su Qde che sugli altri forum) che sboronano: "Ah io l'ho guidata: è cosi, cosi e così"

:lol:

ivanuccio
09-12-2012, 15:24
Io mi soffermerei su questo :«Temo di si, specie perché la velocità di reazione di queste moto è ormai superiore alle capacità di gran parte dei motociclisti. Onestamente l’ 80% dei proprietari di supersportive che incontro in giro nei week end non sono all’altezza del loro mezzo. Vedo un sacco di persone che per cercare di andare forte superano la mezzeria, a volte anche in curve cieche, e questo è indice o di scarsa intelligenza o di scarso controllo della moto, o, peggio, di entrambe le cose. Personalmente sarei favorevole ad una patente speciale, magari con alcuni giorni di guida su pista propedeutici, per girare su strada con certe potenze --- Pelizzon

biwu
09-12-2012, 15:25
Bisognerebbe anche ricordare però che il 99.9% delle moto verranno guidate da gente che gira 20" più lenti di tutti loro.

Re di Hokuto75
09-12-2012, 15:40
Io mi soffermerei su questo :«Temo di si, specie perché la velocità di reazione di queste moto è ormai superiore alle capacità di gran parte dei motociclisti. Onestamente l’ 80% dei proprietari di supersportive che incontro in giro nei week end non sono all’altezza del loro mezzo. Vedo un sacco di persone che per cercare di andare forte superano la mezzeria, a volte anche in curve cieche, e questo è indice o di scarsa intelligenza o di scarso controllo della moto, o, peggio, di entrambe le cose. Personalmente sarei favorevole ad una patente speciale, magari con alcuni giorni di guida su pista propedeutici, per girare su strada con certe potenze --- Pelizzon

intervista molto interessante ma il pezzo qui sopra mi ha colpito in particolar modo!!!!!!!

Bugio
09-12-2012, 17:09
Mitico !:!:

Sanny
09-12-2012, 19:10
Caio...grande persona....non uno finto!

Pier_il_polso
09-12-2012, 20:40
Collaudatore con i controcazzi...

lukvf
09-12-2012, 23:38
ultima gente con ancora le mani sporche di grasso...

bikelink
10-12-2012, 07:32
lo riconobbi anni fa in una officina dove stavo facendo un tagliando.
ne conservo il ricordo di una persona semplice , preparatissima e simpatica.
ovviamente non sto nemmeno a sindacare sulle capacità di guida...

romargi
10-12-2012, 07:38
Io invece mi ricordo il suo nome negli anni 80 nei risultati delle gare di sport production che leggevo su motosprint. Tra i primi c'era sempre Pellizzon! Non so però se fosse lui o il figlio...

Tricheco
10-12-2012, 08:15
a me me pias

blacktwin
10-12-2012, 11:04
Io invece mi ricordo il suo nome negli anni 80 nei risultati delle gare di sport production che leggevo su motosprint. Tra i primi c'era sempre Pellizzon! Non so però se fosse lui o il figlio...

Quello degli anni 80 era Caio. Fabrizio (il figlio) appare nei risultati di gara della seconda meta' degli anni novanta. Dal 99 al 2003 ho avuto il piacere di averli come avversari in pista nella Superstock, nei due massimi campionati della categoria, quello italiano e quello Europeo (oggi coppa del mondo). Caio era il Team manager (e responsabile tecnico) della RSV 'ufficiale' che guidava in pista il figlio (chiamata 'la Pellizzona'), e io, 'avversario' di Caio, schieravo l'altra RSV 'privata', condotta dal mio pilota (lo spagnolo Oliver prima, l'italiano Brannetti poi.), e le nostre due erano le uniche RSV vincenti in pista. Sia per me che per Caio arrivare davanti "all'altra" RSV era il primo imperativo (non vi dico per i piloti, si guardavano in cagnesco e manco si salutavano), ma quando una delle due RSV andava sul podio, io e Caio ci facevamo di sottecchi l'occhiolino...
Tra i momenti piu' belle delle gare di quegli anni, oltre alle vittorie a Valencia e a Misano, ricordo le due o tre serate trascorse io e Caio sotto la tenda -officina (eravamo sempre impegnatissimi a preparare le moto durante il w-end di gara), al tramonto, le moto 'pronte' per la gara dell'indomani, con i fogli delle qualifiche in mano, a parlare di moto, di Tecnica, di gare e di Sport, le nostre grandissime Passioni.
Caio era davvero 'spigoloso' a volte (avete presente il sergente Gunny Highway -Clint Eastwood? Uguale...), ma e' una Persona che vale a pena di incontrare e conoscere, non ce ne sono molte in giro come lui... se poi avete il piacere di vederlo guidare in pista, beh, e' uno dei pochi piloti che 'scrivono' per terra, quando guidano...

Sanny
10-12-2012, 19:24
x blacktwin...

bellissima testimonianza...:D

TAG
10-12-2012, 19:44
... e' uno dei pochi piloti che 'scrivono' per terra, quando guidano...

:!: affascinante definizione

non so nemmeno quanti significati potrebbe avere e quale nel dettaglio era il significato scelto da te Black.... ma è bellissima :!::D

e credo che Pellizzon avesse alcuni colleghi/avversari di pari levatura

Supermukkard
10-12-2012, 19:45
Dario, dov'è possibile incontrarlo così per scambiarci due chiacchiere?

paolo chiaraluna
10-12-2012, 19:59
bellissima testimonianza...:D

quotonissimo :D

blacktwin
10-12-2012, 20:34
Per Tag ;)
'Scrivere per terra' oggi ha un significato completamente diverso da anni fa: con le moto odierne, governate dall'elettronica, ci riesce anche un guidatore della domenica in pista con la sua S 1000 RR. Ma in questo caso non e' il pilota che 'scrive per terra' (la famosa 'virgola nera'), bensi il traction control... e le gomme di oggi.
Ma Caio 'scriveva per terra' gia' 10 anni fa, con la RSV, e la sua mano destra sul gas, e il piede destro sul freno posteriore (perche' Caio scriveva anche in ingresso, ma senza 'intraversare' la moto: la sua guida e' di una purezza di Stile e Compostezza da rimanere imbambolati a guardarlo, e andava forte, ma forte davvero...), 'giocando' con la sua sensibilita' sul filo della lama del 'microscivolamento', che appunto lascia il segno per terra...
Ma oltre a questo, per me 'scrivere per terra' ha un significato piu' alto, e molto particolare (e che ho visto fare a pochissimi piloti, guardati a bordo pista in vent'anni di frequentazioni delle piste, non dagli spalti, ma dal muretto): ti metti accovacciato sul prato (se sei lontano dalla pista, nella 'zona del pubblico', armati di un tele, e puntalo sul cordolo in uscita di curva) e 'traguarda' un punto fisso in una qualsiasi uscita di curva: chi 'scrive per terra', lo vedrai passare ad ogni giro sullo stesso identico punto, non un 'cinque centimetri piu' largo, o cinque centimetri piu' stretto' (e nota che ho parlato di centimetri, non decimetri o mezzo metro...)
Ecco, Caio in pista guidava cosi', anche quando cercava (e otteneva) la Pole. E lo faceva con gomme con cui noi oggi nemmeno avremmo il coraggio di andare al bar, e con le sospensioni e i telai dell'epoca...
La grandezza di Caio e' stata anche quella di 'massacrare' le pelotas a progettisti e tecnici (lui che manco sapeva mandare una e-mail, parlava solo, e tutti zitti a prendere appunti) per dare alle 'sue' ciclistiche quella precisione assoluta di guida che lui aveva nel suo dna. E chi ha avuto la fortuna di guidare una Rs 125 ai tempi della Sp, o le maxi Aprilia sviluppate e 'deliberate' da lui (RSV, Tuono e Caponord) sa cosa intendo, se sa guidare. Sono una spanna sopra a qualsiasi altra moto, attuali comprese.
(E aggiungo: chi non ha mai guidato una di queste 3 'figlie di Caio' - con gomme e sospensioni in ordine - non sa cosa si e' perso, come piacere di guida, ed efficacia assoluta)

Per Supermukkard
Ora Caio e' in pensione, ma in sella ci va sempre... se trovi in giro uno alto e smilzo, in sella a qualsiasi moto, anche 'catrame', che in due curve non lo vedi piu', quando tu hai la lingua di fuori, e ti senti pure in giornata, in sella alla tua 'sputafuoco', quello e' lui.
Non ti racconto cosa ho visto fare a Caio, perche' non mi crederesti.
Io ogni tanto lo vedo quando capita da noi in Ditta, ma se segui le attivita' del Mc Pompone (e le loro 'serate', o uscite), mi sa che hai modo di incontrarlo...

paolo chiaraluna
10-12-2012, 20:44
le maxi Aprilia sviluppate e 'deliberate' da lui (RSV, Tuono e Caponord) sa cosa intendo, se sa guidare. Sono una spanna sopra a qualsiasi altra moto, attuali comprese.


Se ripenso a quante ne ho lette qui sulla disfida GS - Caponord ...:lol:


Non ti racconto cosa ho visto fare a Caio, perche' non mi crederesti.

Racconta Black. Sarebbe un vero piacere leggerti. Per quel che mi riguarda credo fermamente credo ;)

Bugio
10-12-2012, 20:54
Io ho due sue "figlie" in box...:cool:

andrea68
10-12-2012, 20:56
bella storia

ivanuccio
10-12-2012, 21:01
Con quelle moto,pure pacifico riusciva a restare in strada:lol::lol::lol:

TAG
10-12-2012, 21:34
chi 'scrive per terra', lo vedrai passare ad ogni giro sullo stesso identico punto, non un 'cinque centimetri piu' largo, o cinque centimetri piu' stretto' (e nota che ho parlato di centimetri, non decimetri o mezzo metro...)


sì, in realtà anche io intendevo qualcosa di "più alto" e non pensavo a virgole sull'asfalto

blacktwin
10-12-2012, 21:39
Dai Paolo...
paragonare come guida un GS ad un Caponord è una eresia.
Il Gs va benissimo per le curvette a 80 all'ora in montagna, è molto "friendly" in questo frangente, ed è per questo che tutti la adorano, perchè chiunque che appena sappia mettere e togliere le marce si diverte, e si crede "gran pilotone".
Ma la Guida è un'altra cosa. E il GS è un catrame al confronto di una Caponord. Certo, bisogna saper andare a più di 80/90 all'ora, su un misto di montagna, per cogliere le differenze... oppure, basta andare su una autostrada sinuosa, e mettersi a disegnare le traiettorie sui 200 all'ora... e qui il confronto è impietoso...

Te ne racconto velocemente una, che poi vado a preparare la cena, che la mia Signora torna a casa dal lavoro tra poco, e mi par giusto che trovi la cena fumante in tavola...

Allora, la prima serie delle RSV (1998-2000) aveva un sensibile "gap" di potenza tra un esemplare e l'altro (tolleranze assemblaggio motori, in seguito risolte con procedure riviste), che si traduceva in punte di velocità ben lontane dal dichiarato, per i motor usciti un po' "fiacchi"... per cui molti utenti si lamentavano... all'epoca la Assistenza post-vendita sul "territorio" era appena "abbozzata" (leggi: pochissimi Conce/Mecca sapevano non dico metterci le mani, ma nemmeno capire cosa poteva esserci o meno di "non a posto": fino al giorno prima vendevano scooter e 125 2T...), e il 1000 era percioò seguito direttamente dalla Casa: le moto "dubbie", o che non soddisfacevano il cliente, venivano portate direttamente a Noale, nel Centro Customer 1000 (precisamente situato a Santa Maria di Sala) e seguito da un paio di Persone coi "controca@@i"...).
Un giorno della primavera del '99 ero al Centro per un paio di cosette su cui riflettere con quegli uomini dello Sviluppo RSV (con i primi dati raccolti dalle mie RSV che correvano in pista, Caio e Fabrizio arrivarono in pista dopo di me, a metà stagione...), e arriva una RSV di cui il proprietario (incazzatissimo, con minacce di adire alle vie legali), affermava di non riuscire a superare i 245 sul dritto, che lo sverniciavano pure le Yamaha Thundercat 600...
Bene, mettiamo quella RSV sul banco prova, e leggiamo la potenza: rilevati cv in linea con la serie "alta" di produzione. Nel cruscottino, selezioniamo con i tastini la Top Speed (la RSV è stata credo la prima moto che conservava in memoria la velocità più alta raggiunta), ed in effetti segnava sui 250... mancavano quindi almeno 15 km/h, come minimo...
Siamo lì che pensiamo a cosa fare/poteva essere, e in quello arriva Caio, in scooter da Noale (7 km da lì).
"Par mi sta moto non la gà gninte che non và..." dice ascoltandoci...
sale in sella, e in giubbino e jeans parte per un giretto di "prova"...
dopo 10 minuti torna, e senza nemmeno togliersi il casco dice con una smorfia di fastidio (del tipo "ma che cazzo perdo tempo con voi pisquani...") "questa moto è a posto". Prende una cosa dall'officina, risale in sella allo scooter, e torna in Aprilia.
Io e gli altri ci guardiamo basiti... qualcuno pensa "il solito Caio... e ora che facciamo?"...
Il capo dipartimento alza un sopracciglio, allunga la mano, gira la chiave, il cruscottino si accende, con i tastini del cruscottino seleziona la "Top Speed", e leggiamo: 272 km/h !! :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Ora, io conosco bene quelle strade di quella zona: la SP è larga due auto (la noalese, Padova - Treviso), e ci sono un paio di "stradoni dritti" nella zona industriale circostante, ma poca roba, e non rettilinei lunghi... è stato via 10 minuti di orologio, non poteva assolutamente essere andato ad imboccare la Autostrada e tornare... Può averla fatta (quella velocità pazzesca) solo in su una strada (mi rifiuto categoricamente di pensare l'abbia fatta sulla Noalese, non è incosciente Caio fino a quel punto...), un tratto di Zona industriale con due rettifili collegati da una curva a 120°, con un "fondo" che non vi dico (tipico da Zona industriale...).
A parte la velocità massima raggiunta (mi venne la pelle d'oca sulla nuca, quando la lessi), non riesco a capire come cazzo abbia fatto quella curva, per mantenersi ad una velocità tale da cogliere poi tutti i giri nel rettifilo seguente, non certo lungo fino all'orizzonte...
Ecco, io Caio l'ho visto guidare in pista, ma ancora oggi non me lo spiego... è al di là di qualsiasi cosa io possa accettare come possibile.
No fear.
Un qualsiasi essere umano, per quanto bravo, pilota, e tutto il resto, "chiude"; Caio, nel suo lavoro, no.
Forse questo lo spiega.

P.S. Tag, era quello infatti che intendevo, e l'ho specificato perchè oggi sento spesso dire "scrivere per terra", riferendosi alle "virgole" che si lascia sull'asfalto... ;)

Sanny
10-12-2012, 22:03
ciao Blacktwin...

grazie ancora...
tra poco vado a dormire...domani faccio il primo turno...magari domani pomeriggio o sera mi piacerebbe leggere qualche altro aneddoto...

grazie ancora!!..ho 45 anni seguo le moto da almeno 40..(da quel poco che mi ricordo...) ...ti prego raccontami dell'altro

ciao Sanny!:!:

TAG
10-12-2012, 22:24
E il GS è un catrame :lol::lol:

ahahah Mitico!!
proprio "catrame" ho usato per fare arrabbiare gli amici in GS :lol:

era il soprannome che, epoca ragazzetto, anche noi davamo alle moto che... non avevano la "stoffa" ;)

paolo chiaraluna
10-12-2012, 23:57
...ti prego raccontami dell'altro



quoto, davvero incantevole il racconto :D

ps.
Propongo "La rubrica di Blacktwin: storia di moto vissute"
(ovviamente se non lo fanno fuori prima i GSisti :lol:)

blacktwin
11-12-2012, 18:10
Grazie degli apprezzamenti ragazzi...
Mi fa piacere avervi allietato con un paio di episodi, e sul mondo della moto ne avrei parecchi da raccontare ..
chi di voi penserebbe che Colin Edwards, vestito da donna e con la parrucca bionda, ha ballato per un po' alla festa la sera nel paddock per il suo mondiale appena vinto a Brands Hatch nel 2000, prima che qualcuno lo riconoscesse? Vabbe' che eravamo tutti un po' alticci, ma i piu' 'a digiuno' gia' pensavano "chissa' come deve essere questa stangona bionda in orizzontale... ma da dove salta fuori?"... diciamo che ha fatto la sua figura, e ha uno stacco di coscia niente male... con le calze a rete nella penombra della sala del night, qualche linguetta di fuori l'ho vista...
Ma non ho molto tempo per scrivere in questo periodo... forse quando saro' in pensione, o perdero' il lavoro... chissa', magari mi riciclo...

;)

Bugio
11-12-2012, 18:17
Sempre un piacere leggerti Black ! :)

Supermukkard
11-12-2012, 23:09
Per Supermukkard


Grazie ;);)

Rado
11-12-2012, 23:47
Il Gs va benissimo per le curvette a 80 all'ora in montagna, è molto "friendly" in questo frangente, ed è per questo che tutti la adorano, perchè chiunque che appena sappia mettere e togliere le marce si diverte, e si crede "gran pilotone".
Ma la Guida è un'altra cosa. E il GS è un catrame al confronto di una Caponord. Certo, bisogna saper andare a più di 80/90 all'ora, su un misto di montagna, per cogliere le differenze... oppure, basta andare su una autostrada sinuosa, e mettersi a disegnare le traiettorie sui 200 all'ora... e qui il confronto è impietoso...

Hai detto tutto nel bene e nel male. Quell'essere "friendly" è l'essenza del progetto del GS nonchè, oltre al marketing, il segreto del suo fatturato galattico: proprio ciò che i collaudatori hanno cercato e che si addice a una moto turistica.
Sarà sicuramente vero che la Caponord permette di spingersi oltre con maggiore concentrazione e abilità di guida, ma concentrazione e abilità non fanno parte del DNA di una turistica che deve stare molte ore al giorno su strada con una paccata di bagagli. Forse la Caponord è stata una moto tanto apprezzata quanto poco venduta perchè funziona bene ma non si è fatta identificare con una personalità precisa e desiderabile.

Roberbero
12-12-2012, 00:22
Come dice Caio nell'intervista, il problema della Caponord è che non è stata mai sviluppata.
Ha debuttato che era un'ottima moto, si vede che il collaudatore e i progettisti erano bravi, e lì è rimasta, nessun aggiornamento.
Il GS BMW ne ha avuti 3, 1150 1200 e bialbero.

C'è da dire però, che a velocità fino ai 100 all'ora e nelle curve strette, il GS è più facile da guidare, ci vai subito forte e lo dice uno che non l'ha mai posseduto.
Il Caponord, che lo conosco meglio, dà l'impressione di non sentire la ruota davanti, cosa che a me non piace.
Se invece ci vai forte, non si muove, stà piantata a terra e dà più sicurezza, ma si è già a velocità oltre le mie capacità e la normale prudenza.

PS. ho rivisto un Caponord vecchio di 10 anni, poco tempo fà, sono stato 10 minuti a guardare i particolari che già conoscevo ed è una moto veramente ben fatta.
Impressiona ancora la carena degna di un RT e il telaio da sportiva.
Sopratutto, a parte le plastiche del cruscotto, sembra nuova.

Profeta
12-12-2012, 01:32
In Aprilia ci sarebbe voluto un Caio anche nel reparto marketing...

Un grande... la RSV2 e' una moto semplicemente fantastica :!: