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Visualizza la versione completa : Diario di un Motociclista-Slovenia (Primo giorno)


el Pantera
05-07-2005, 16:14
Pensavo di farmi un giretto normale di 4 notti e 3 giorni a Bovec (Slovenia), e tornare la domenica sera e invece sono finito a Ljubjiana con rientro forzato 9 giorni dopo, sotto pioggia e grandine che mi ha rotto il casco,(dai colpi della grandine,la ghiera sinistra della mentoniera si è rotta) il casco mi si è aperto in 3 pezzi,per 200 km ho guidato sempre con una mano sola e l’altra che mi reggevo la mentoniera per il timore che mi staccasse di colpo,ho dovuto saltare Postumia e tutte le sue belle grotte.
Pensavo di farmi una bella scorazzata con la Cruiserona nel Parco Nazionale del Trilagv e fare del Rafting nel fiume Isonzo (Soca per gli Sloveni),invece ho fatto anche il Canyoning,ci siamo buttati giù dalle cascate,salti da 8 e 11 metri,….arrivato a Ljubljana per gioco mi son trovato a fare Pik Nik nell’immenso parco Tivoli,vicino all’ elegante Villa Belvedere,con una 30ina di disabili su carrozzina elettrica,venendo a conoscenza di una dimensione umana a me fino ad’ora sconoscita,la voglia di viaggiare era enorme,ho fatto anche un tentativo di portarmi a Maribor (270km da Budapest) ma minacciva il finimondo che poi me lo sono cuccato nel viaggio di rientro……pensavo di evitarlo rinunciando di andare a Maribor e invece spostandomi da Ljubliana a Postumia per concludere il viaggio con una splendida visita alle grotte il maltempo mi ha fatto un’imboscata tra le montagne e ci sono piombato dentro….la rottura del casco,mi ha obbligato a non uscire dall’autostrada per Postumia,ma tirare dritto per Trieste e dirigermi verso casa….salutando Vesna!!!

Primo giorno (Giovedi)
In tutta la mattinata mi perdo via ad organizzare l’equipaggiamento per il viaggio,soliti inventari,solite preoccupazioni :“questo mi serve,anche questo e questo,questo ci penso,questo vedo come sono messo col carico e se avanza posto lo porto…..ecc”….soliti preparativi,insomma.
Con la stessa tranquillità mi carico la moto,solita pulita alla visiera,ultima occhiata alla moto per far mente locale se ho dimenticato qualcosa……..non mi viene in mente nulla,tutto OK!!!! Giro la chiave e vaiiiiiiiii………..
A 500 metri da casa mi vine in mente una cosa:”non ho controllato l’olio motore dall’apposito oblò”,mi fermo di scatto,accosto,mi chino col ginocchio a terra e controllo:porca troia,sono sotto di livello come un sommergibile”,rimango li indeciso a pensare,sotto il sole,perplesso….il tempo passa…finalmente una vocina saggia mi suggerisce la cosa più giusta:”non posso andare via tranquillo con il livello dell’olio cosi carente in quella maniera”,rigiro la moto e ritorno in garage….e sorpresa!!! Nella tanichetta Castrol ci sono solo 2 etti d’olio,apro il tappetto di rabbocco olio nella moto e lo verso tutto come si versa l’acqua in un bicchiere,lo lascio anche li in verticale per speculare sull’ultima goccia e sperare….

Rimetto il ginocchio a terrra e ricontrollo il livello dall’apposito oblò,per fortuna si vede timidamente l’olio,sguazzare nell’oblò,anche se non proprio a livello ma almeno adesso so con sicurezza che ne mancano pochi etti e per un viaggietto di piccola gittata fino a Bovec si può andare con tutta tranquillità……

Riaccendo la moto e riparto.
Tangenziale di mestre,caldo,traffico della miseria,diramazioni autostradali e puntuale prendo quella sbagliata in direzione Belluno (Cortina d’Ampezzo)…..”ma porca eva!!!”,alla prima occasione manovra da – 60 punti al colpo (non posso dirla pubblicamente) e ritorno indietro,prendendo stavolta quella giusta per Trieste…e finalmente sono in viaggio,destinazione Bovec!!!

Mestre –Udine,poi giro per Palmanova, mi gusto il viaggetto con tutta tranquillità,la moto la sento bene,il motore canta che è una meraviglia,il carico non si muove di un millimetro,poco traffico,clima ventilato,sento una leggera euforia,nei momenti che non ho macchine d’avanti mi perdo via a vedere il paesaggio,e cose da pensare ce ne sono sempre tante,il paesaggio mi aiuta a riflettere,….mi ritrovo all’uscita dell’autostrada (Cividale del Friuli) senza accorgermi,procedo per la Slovenia,incontro il fiume Isonzo,l’emozione sale,il fiume mi accompagnerà fino alla frontiera,rimanendo sempre al mio fianco,come fosse un caro amico,che mi stava aspettando venendo ad accogliermi per darmi il benvenuto,insieme penetreremo dentro le montagne,(le Alpi Julie),l’aria si rinfresca e l’emozione sale ancora.

Frontiera Italiana:Solo un Finanziere di piantone,il tizio quando mi vede sgrana gli occhi,non so perché,esce dal gabbiotto mi chiede i documenti e mi fa diverse domande,guarda la moto,accenna un sorriso….poi si interrompe,di colpo mi riconsegna i documenti mi dice:vai …vai…vai…il gesto della mano sinistra era come dire in maniera simpatica:”dai…dai…sloggia da qua!!!”….boh,non so,forse era da molto che non passava nessuno da li e aveva voglia di parlare o di cazzeggiare un po’….
Frontiera Slovena: (100 mt. Circa più avanti),loro sono in 2,(faccia da ebeti) stavolta gioco d’anticipo,e parlo prima io,chiedendo se sono nella strada giusta per Bovec,dopo la risposta positiva un finanziere mi guarda con una strana attenzione,dicendomi: “mi faccia vedere i documenti,non si sa mai,che non le succeda qualcosa!!!”…la frase mi spiazza e anche mi raffredda un po’,gli do la carta d’idetintità,guardandolo perplesso e credo anche con espressione per niente raccomandabile,poi non resisto e le parole mi escono fuori dalla bocca come la lava esce da un vulcano:”scusi!!!,come sarebbe a dire che vuol vedere i documenti perché potrebbe succedermi qualcosa????????”…..mi rimette a forza la carta d’identità in mano e stesso gesto con la mano sinistra del Finanziere Italiano,dicendomi:”vada…vada….”senza parole mi riprendo il documento e riparto dubbioso e amareggiato,a velocità 5 nodi,e poi i vien dal cuore:”maff…lo,tu e tua sorella e quello che potrebbe succedermi”,dopo pochi metri rincontro il fiume,che con il suo delicato rumore d’acqua,il suo tranquillo scivolare a valle mi fa dimenticare all’istante tutto quello che è passato,ora ci sono anche le montagne che non mi danno la possibilità di pensare ad altro,solo guidare e ammirare il paesaggio cambiato radicalmente subito dopo la frontiera Slovena….una leggera nebbiolina di neanche mezzometro si librà soprà l’acqua del fiume a volte coprendolo completamente e a volte mostrando l’acqua che cambia di colore su tutta la gradazione del turchese….

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In Slovenia la strada cambia, passano giusti giusti 1 veicolo per senso di marcia,se si è in macchina bisogna sperare di non incrociare un autobus altrimenti è un casino,le curve sono più angolate,e l’asfalto con diverse cunette,si vede anche del brecciolino maledetto,un po’ qua e un po’ là,colgo l’occasione per rallentare e guidare con più prudenza ….e sarà cosi fino all’arrivo a Bovec.
Penetrando sempre più nelle montagne,si vede solo verde,alberi e tanto tanto verde,boschi,verde a perdita d’occhio.
Salendo di quota vengo,travolto da un’ondata d’umidità impressionante,le braccia nude,mi si fanno appiccicose e i vestiti mi si attaccano addosso,…la botta d’umidità è notevole anche se non è particolarmente caldo.
Procedendo per la mia strada,vedo delle casette,sono semplici di umile architettura,a molte manca l’intonaco,però ce l’essenziale,hanno terra,orticelli,allevano qualche animale e circondate da natura meravigliosa,non serve qui la recinzione con pietre in faccia a vista o la cancellata in ferro battuto di Falcade,la mie sensazioni cambiano,mi sento molto più tranquillo,ce pace tutt’intorno….mi sembra di guidare sulle strade dell’eden…io la Cruiserona ce la godiamo alla grande!!!!

Arrivo a Bovec,le indicazione dell’albergo sono ben piazzate e lo trovo con facilità ,anche perché essendo il migliore è proprio in centro della piazza,l’orario è giusto quello di cena.
Entro consegno il Vaucher e loro mi assegnano la camera proprio all’ultimo piano con finestra sulla piazzetta e vista stupenda nelle montagne,ne approfitto per una doccia veloce e scendo per la cena,sono le 20:00 la sala ristorante è vuota,forse per il giovedì,boh …non so…meglio cosi,la situazione mi è più favorevole per un bel terzo grado al cameriere,mi ordino una bella trota al forno con patatine e via.

Anche nella sala del ristorante ce un’umidità bestiale,tanto che mi vien spontaneo farglielo notare al cameriere,sorridendo mi risponde che oggi è nulla in confronto ai recenti giorni passsati….tra l’attesa e durante la cena comincio a martellarlo (il cameriere),gli domando di tutto di più,quasi lo tormento…ah dimenticavo,parla slavo,qualcosa d’italiano,qualcosa di inglese,qualcosa di tedesco,mastichiamo un miscuglio di lingue,la gestualità e la mimica si elevano alla massima potenza,ma ci capiamo su tutto….finita la cena,so tutto di Bovec e dintorni!!!!!!!

Visto l’orario,mi affretto a uscire,consapevole che presto sarà buio,prendo la moto e comincio a scandagliare la zona,prendo l’idicazione per un paesello,imboscato tra le montagne,poco dopo mi ritrovo sopra un ponte dell’Isonzo,(il grande amico) sempre calmo e tranquillo,quasi completamente coperto da una strana nebbiolina,sembra si stia per prepararsi a dormire.

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Passo il ponte,qualche curva e mi ritrovo al centro del piccolo paese,d’avanti a me ho un monumento dei caduti della seconda guerra mondiale,(non l’avevo capito subito che era un normale monumento dei caduti) mi aveva colpito la stella rossa sovietica in cima,ancora piena d’orgoglio,mi fermo spengo la moto e guardo questo monumento,nel frattempo esce una signora da una casetta,per stendere dei panni,ci guardiamo un po’imbarazzati,ma non più di tanto,cosi trovando il modo più adeguato e discreto comincio a chiedere delle informazioni sul motivo del monumento,dopo aver capito che son un tranquillo turista di passaggio,senza sforzo mi racconta tutta la storia (parla slavo,qualcosina di italiano,ma ci capiamo sempre).

Da sempre affascinato del passato socialista che buona parte dell’europa ha dovuto sopportare a forza dal dominio Russo (anche se l’ex Jugoslavia ha un capitolo a parte,con la Russia,merito del Grande Tito),non perdo un secondo ad incalzare il discorso sul passato socialista dell’ex Jugoslavia,ascolto quel che mi racconta la signora,con la stessa attenzione che un bambino ascolta una favola,mi racconta quanto bene si stava ai tempi del socialismo,dove non mancava nulla,delle cose essenziali,medicine,cure,educazione,ecc….non si pagava nulla,tutti avevano casa e lavoro,ora (con un’espressione di nostalgia per quei tempi) si guadagna pochissimo e tutto costa sempre più caro,ci sono pochi ricchissimi e ci sono sempre più poveri.

Per il motivo del monumento,mi spiega che è in onore dei caduti jugoslavi,residenti di quel paesetto,morti nei combattimenti contro i fascisti Italiani,quando pronuncia la parola “Italiani” vado in evidente imbarazzo e lei gira lo sguardo rimanendo in silenzio,meno male che mi vien una discorsetto che me la cavo alla meno peggio,dicendogli che quello è passato e ora ce solo da guardare a avanti,quei Italiani che male hanno fatto ai Jugolslavi,sono gli stessi Italiani che hanno fatto male all’Italia,abbiamo subito anche noi Italiani le ingiustizie fasciste,ora i due popoli sono in pace da molti e molti anni…… il discorso si porta serenamente al termine,ringrazio,saluto,giro la moto e ritorno all’albergo,oramai era calata la notte….

i prossimi giorni (8 in tutto) cercherò di essere più sintetico,vedo se riesco a finire il racconto perchè il 15 parto per la Spagna via mare imbarco a Genova il 15 Luglio,scrivere ora mi è difficile.......le foto da farvi vedere sono 112

antomar
05-07-2005, 22:02
Complimenti! Report davvero coinvolgente, solo che (almeno a me) i link della foto mi danno errore 404.......

el Pantera
05-07-2005, 23:05
in effetti hai ragione....ho modificato ...appena ti è possibile riprova.....fammi sapere!!!

grazie di avermelo detto perchè altrimenti anche negli altri giorni avrei fatto una casotto con le foto......

ciao

Globetrotter
05-07-2005, 23:17
Concordo con Antomar (concittadino, tra l'altro) sia per il racconto che per i link che non funzionano.
Mi permetto di farti un paio di osservazioni "geografico-stradali", che mi sono saltate agli occhi:
- Cividale non ha una sua uscita autostradale (a meno che non l'abbiano costruita stanotte e io non me ne sia accorto), probabilmente ti riferivi a Udine, se non a Palmanova;
- a Cividale, risalendo lungo il confine, il fiume che costeggiavi non era l'Isonzo, bensì il Natisone che nasce poco al di là del confine con il nome di Natiza. L'Isonzo, che nasce in Slovenia in val di Trenta con il nome di Soca, arriva in Italia presso Gorizia. Infatti, la zona intorno al cividalese è nota come le Valli (o meglio le Convalli) del Natisone: una zona ad ALTISSIMA densità di trattorie/frasche/agriturismi/luoghi di ristoro a vario tipo ... e anche ad altissima densità di curve.
Comunque ... ottima scelta, per il giro ed i posti: ti leggerà ancora con attenzione.

el Pantera
05-07-2005, 23:30
miseria...maledetta la mia ignoranza in giografia...

forse dall'entusiasmo ho dato dei nomi in fretta e furia...ho molte cose da scrivere...non sono mai stato in quei posti molto probabile che abbia confuso delle cose con altre....ma tutto in buona fede....

per l'autostrada devo controllare...ma mi sembra anche tutt'ora che stò scrivando che sono uscito a Cividale del Friuli...mi rendo conto che voi siete del posto,però credimi che dall'autostrada ho visto le indicazioni Cividale del Friuli....

devo guardare...mannaggia che gaff!!!!

antomar
05-07-2005, 23:49
....fammi sapere!!!



..........ora ok.

antomar
05-07-2005, 23:51
frasche...

...sopratutto.... ;)

Stavo per fare le stesse precisazioni geografiche ma Globe mi ha preceduto.
Rimaniamo comunque in attesa delle puntate successive, leggerti è un piacere. :cool:

jhonny
06-07-2005, 01:28
Complimenti! Report davvero coinvolgente, solo che (almeno a me) i link della foto mi danno errore 404.......


a me no,
le vedo bene tutte e due
le foto.

jonnyss
06-07-2005, 07:52
Ciao Pantera bel lavoro avevo già letto tutto, complimenti.

ci si vede alla prossima ciao jonnyss

el Pantera
06-07-2005, 13:05
Ciao jonnyss....grazie dell'incoraggiamento...

alla prossima ciaooooo