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Luponero
27-04-2007, 15:11
Ho trovato in rete questi test di caschi 2006, credo sia un sito americano, sulla destra della tabella se cliccate i numeretti in blu si apre il test vero e proprio di ogni casco, non c'ho capito molto ma, se non sbaglio, alcuni Arai e altre marche note (Nolan se non sbaglio) non hanno passato il test.
http://www.nhtsa.dot.gov/cars/testing/comply/fmvss218/2006s218.pdf

Dogwalker
27-04-2007, 17:55
Grazie del link, molto istruttivo.

Da quel che ho capito, si tratta di un test federale per verificare la reale conformità allo standard DOT (l'omologazone americana, che non richiede test esterni, ma solo una dichiarazione di conformità fornita dal produttore).

L'Arai Profile ha falito il test d'impatto laterale contro l'incudine piatta, tenendo la "testa" a più di 200 G per più di 2 millisecondi.

Il Nolan N-102 ha un problema di etichettatura infedele, dato che l'etichetta riporta come costituiti in "lexan" (policarbonato) sia la calotta che gli interni.

In Nolan dovrebbero assumere un traduttore migliore.

In Arai dovrebbero spararsi.

DogW

Sandrin
29-04-2007, 16:07
Interessante!

ilmaglio
29-04-2007, 17:43
Stupisce l'alta percentuale di "fail". Significa ciò che la maggior parte dei caschi in vendita non son "conformi"?:scratch::confused:

maxcsbbiagi
29-04-2007, 17:55
...e del collare HANS ne vogliamo parlare?!

Dogwalker
29-04-2007, 18:45
Stupisce l'alta percentuale di "fail". Significa ciò che la maggior parte dei caschi in vendita non son "conformi"?
Meraviglie dei sistemi in cui sono le aziende ad autocertificarsi.
Comunque le marche note, tranne Arai, hanno passato tutte i crash test.
I fallimenti riguardano militi ignoti come "Zox" o "Zamp".

DogW

ilmaglio
29-04-2007, 18:59
Si, ma sarebbe bello che test analoghi fossero fatti alle tante altre marche che mancano, da noi diffuse. Possibile che ARAI sia la sola a farsi prendere in castagna?

Welcome
29-04-2007, 19:16
La scorsa settimana ho preso la moto qui negli States.
E siamo partiti alla ricerca del casco per mia moglie....ricerca difficile dato che non le va mai bene niente...
Cerchiamo un aperto con visiera lunga, tipo nolan n42 per intenderci.
Dopo aver passato 10 negozi il risultato e' stato questo:
- Tutti i negozi trattano in marchio HJC.
- Il numero di "scodelle" (casco aperto senza copertura delle orecchie) e' impressionante
-Caschi di alta gamma come Shoei e Arai sono poco presenti e solo in versione con mentoniera integrale per supersportive.
- Da dire che qui non ci sono scooter ed il casco non e' obbligatorio (ma grazie al buonsenso parecchi lo usano).

Conclusioni tratte dal sottoscritto:
- i caschi qui devono costare poco, un HJC versione scodella costa 69 USD, uno aperto con visiera lunga 95-99 USD (+ tasse 6%).
Le marche minori ti danno la scodella OMOLOGATA a poche decine di dollari.

Bell si compra al WalMart a prezzi ridicoli (79 $ per un integrale Zephir, quello del test)
- La sicurezza offerta da un scodella ve la lascio immaginare.
- Spesso la calotta e' unica quindi l'XS di mia moglie vanta uno spessore di imbottitura 3 volte quello di un XXL.
Questo ultimo punto forse spiega il fallimento dell'ARAi nel test di decelerazione massima visto che ,come ben si sa, la Marca adotta diverse calotte a seconda della misura.

Continuero' quindi ad utilizzare il mio Arai Szm Italiano anche se , per il test di guida, dovro' acquistare una scodella omologata DOT.:mad:

pciri
29-04-2007, 19:17
non ricordo chi ma qualcuno diceva, nel caso delle vetture "... abbiamo prodotto una macchina realmente sicura, non una vettura nata per superare i crasch test"....
:confused:

Welcome
29-04-2007, 19:24
quoto PCIRI 100% :D :D

pciri
29-04-2007, 19:27
Faccio mediamente 15000 km l'anno, e dopo aver provato una 15na di caschi, sono sempre più convinto che l'arai sia il riferimento nella categoria, e mi riferisco nell'insieme del casco (visiera, guanciali, peso, areazione ecc..):D

Sandrin
29-04-2007, 21:46
Se vedeste il mio Arai mod. Randy Mamola del 1989....sembra appena uscito dalla scatola!

Dogwalker
29-04-2007, 21:46
Si, ma sarebbe bello che test analoghi fossero fatti alle tante altre marche che mancano, da noi diffuse. Possibile che ARAI sia la sola a farsi prendere in castagna?
L'omologazione europea 22-05 non è così alla carlona. Non è un autocertificazione. I test devono essere superati da decine di caschi prima che questi vengano messi in vendita, e poi si continua a campione sulla produzione.


- Spesso la calotta e' unica quindi l'XS di mia moglie vanta uno spessore di imbottitura 3 volte quello di un XXL.
Questo ultimo punto forse spiega il fallimento dell'ARAi nel test di decelerazione massima visto che ,come ben si sa, la Marca adotta diverse calotte a seconda della misura.
Questa francamente non l'ho capita. Arai fallisce i test perchè fa le calotte di dimensione giusta?
Comunque tutti i caschi di marche note testati (lì dentro c'è anche Shoei, HJC, Bell, Nolan) usano diverse calotte.


non ricordo chi ma qualcuno diceva, nel caso delle vetture "... abbiamo prodotto una macchina realmente sicura, non una vettura nata per superare i crasch test"....
Sono sicuro che anche alla "Zamp" lo dicono spesso.

Qui le chiacchere stanno a zero. Arai vendeva un casco assicurando ai suoi clienti che fosse conforme ad una certa omologazione. Non affermava che l'omologazione fosse inutile.
Messo alla prova, il casco non era conforme, quindi Arai truffava i clienti.
Poi uno può essere contento che Arai gli racconti minchiate, questi sono affari suoi, può anche mettersi uno scolapasta sulla testa e pensare di essere più protetto così che con un casco omologato se crede, rimane il fatto che Arai racconta minchiate ai clienti sulle sue omologazioni.

DogW

ilmaglio
29-04-2007, 21:56
Ma quel casco Arai è venduto anche da noi?

pciri
29-04-2007, 22:02
trmpo fa lessi su motociclismo come i due differenti test (quello usa e quello EU) fossero molto diversi e non sempre gli stessi caschi passavo indenni i vari test... io rientro nella categoria di quelli che vogliono sentirsi dire minchiate da Arai....;)

Luponero
30-04-2007, 11:20
A me sembra che con sti caschi ci fregano un sacco di soldi e basta, Shoei e Arai costano un botto, saranno così differenti da un Agv o altre marche di alta gamma che costa la metà???

Panda
30-04-2007, 11:27
e dire che il mio arai l'ho pagato 290euri:mad:

Sandrin
30-04-2007, 14:23
L'omologazione europea 22-05 non è così alla carlona. Non è un autocertificazione. I test devono essere superati da decine di caschi prima che questi vengano messi in vendita, e poi si continua a campione sulla produzione.


Bene, allora anche i B-Square che vendono nei LIDL hanno superato i test di omol. ECE22-05 quindi, per 30€, son un affare, o no?
Mah......

Dogwalker
30-04-2007, 15:53
Bene, allora anche i B-Square che vendono nei LIDL hanno superato i test di omol. ECE22-05 quindi, per 30€, son un affare, o no?
Se siano un affare o no lo lascio decidere al cliente, che abbiano passato i test di omologazione è certo, e sono ragionevolmente sicuro che un qualsiasi casco prelevato dal Lidl li passerebbe.
Non è che ci voglia questa supertecnologia per fare un casco omologato, e, visti i materiali di cui è fatto, non ci sono ragioni al mondo per cui un casco omologato in policarbonato debba costare più di 40 Euro.
La supertecnologia e/o i soldi ci vogliono per farlo omologato e leggero, e areato e con la visiera a sgancio rapido e antinebbia e sfoderabile e con gli interni in microsupercazzola trattata anti batteri-funghi-muffa-alghe-cavolfiori e dipinto con i colori di Troy Baylorser e pubblicizzato sulle maggiori riviste del settore e pure su quelle minori che non guasta.
Roba più o meno importante che, nelle preferenze dell'acquirente, può più o meno valere la differenza di prezzo.

DogW

Welcome
01-05-2007, 05:41
Dogwalker:
- Quello che intendevo dire e' che maggiore lo spessore dell'imbottitura maggiore lo spazio per decelerare la testa, minore il valore di decelerazione.
L' HJC taglia Xs che ha provato mia moglie aveva 2 pollici di imbottitura (5 cm). A mio parere assolutamente ridicolo: quoto chi diceva che e' un po' come comprare le scarpe grandi e poi riempirle di cotone....
Io che porto la XL se volessi lo stesso spessore di imbottitura dovrei girare con int testa un bidone della spazzatura riempito di patatine di polistirolo :lol: :lol: :lol:
- Si parla di sicurezza DOT e si approva un casco a scodella? Con le orecchie scoperte? Mi spiace ma non ci sto...:(
- Hai provato un casco Arai o Shoei? Si o No? :)

- ti quoto invece sul fatto che Arai non ha passato la prova.

Pero' , dovendo scegliere tra un HJc da 100$ (che ha passato la prova) ed un Arai (non importa ilcosto: pago io!) che non ha superato il test, io scelgo l'ARAI.;)

Papero56
01-05-2007, 09:20
Quoto Dogwalker al 100%.
Anche io ho un casco Bmw System 4, pagato un botto di soldi, non mi lamento, l'ho preso perchè mi piaceva, lo ricomprerei.
Me lo posso permettere, mi sono cavato una voglia.
Ma non sono certo convinto debba essere più o meno sicuro di un casco Lidl da 30 euro o Arai da 300 che sia, non ho i mezzi x valutarlo, le omologazioni parlano, le chiacchere e la pubblicità secondo il mio punto di vista lasciano il tempo che trovano .
La comodità e le finiture, al limite, posso giudicarle.
Lamps
Giorg

Dogwalker
01-05-2007, 11:23
- Quello che intendevo dire e' che maggiore lo spessore dell'imbottitura maggiore lo spazio per decelerare la testa, minore il valore di decelerazione.
Quello che non è andato non è stato il valore di decelerazione, (comunque molto alto, ha superato i 200g in tutti gli impatti, e nel peggiore era vicino ai 250g, mentre, per fare una comparazione, Bell, Nolan e Suomy non sono arrivati a 200g in nessun impatto), ma soprattutto il tempo di decelerazione, e quello cresce al crescere dello spessore dell'imbottitura.

L' HJC taglia Xs che ha provato mia moglie aveva 2 pollici di imbottitura (5 cm). A mio parere assolutamente ridicolo: quoto chi diceva che e' un po' come comprare le scarpe grandi e poi riempirle di cotone....
Io che porto la XL se volessi lo stesso spessore di imbottitura dovrei girare con int testa un bidone della spazzatura riempito di patatine di polistirolo
Il casco provato non è stato ne un XS ne un XL, ma un M, 57-58 cm.
Ovviamente sta al produttore costruire calotte che gli consentano di passare i test. Altrimenti può cominciare a rimarchiare i caschi da sci, con mezzo cm di imbottitura e affermare di vendere un caschi omologati.

- Hai provato un casco Arai o Shoei? Si o No?
Certo. Non si adattano alla mia testa. E tu ci sei cascato con Arai e con Shoei? No? A che velocità?

Pero' , dovendo scegliere tra un HJc da 100$ (che ha passato la prova) ed un Arai (non importa ilcosto: pago io!) che non ha superato il test, io scelgo l'ARAI.
Puoi fare quello che vuoi. Ma, per favore, non troviamogli scuse per non essere riuscito a fare quello che riesce tranquillamente anche a "Fox".

DogW

ilmaglio
01-05-2007, 12:29
Ma può esser credibile che Arai non passi un test di quel tipo, che passano tutti, come detto e ripetuto? O ad Arai son da galera, per emerita imbecillità, o quei test significano poco o niente.

flyingyellow65
01-05-2007, 12:42
Io uso Arai dal 1985. Ero sponsorizzato da loro ai tempi del modello NR.
Visitando ai tempi i loro laboratori, mi fecero notare che erano gli unici insieme alla Bell americana a omologare i caschi con omologa SNELL, tra i piu' severi al mondo.
Adesso che si venga a dire che ti raccontano falsita' e ti rifilino delle schifezze mi sembra un pochino una st.....ta.
Se invece di far polemiche volete un riscontro scrivete al caro Maurizio Bombarda; titolare della BER e da sempre importatore Arai per l'Italia e vi fate dare dei chiarimenti. Mi sembra piu' pratico:wink: :wink:

Hantar
01-05-2007, 18:37
Vorrei chiarire che l'omologazione DOT non è affatto un autocertificazione, ma una vera e propria omologazione. Rispèetto alla ECE 22-05 richiede un casco più rigido (calotta) anche perchè (al contrario della ECE 22-05) richiede una prova di penetrazione. In pratica un peso fatto a punta che cade dalla'lto e che non deve arrivare alla falsatesta. Di conseguenza la calotta esterna deve essere più spessa e di norma un casco DOT è quindi più pesante di un casco ECE. Rispetto alla nostra omologazione la DOT è meno sicura (a parere dei tecnici ed anche del sottoscritto) in quanto è ormai appurato che un casco deve essere "elastico" e relativamente morbido per poter realmente assorbire l'energia di un eventuale impatto.
HJC è l'azienda che in America vende di più e questo significa che in realtà negli USA il casco deve costare poco ed aver un buon rapporto qualità prezzo. Come sappiamo in alcuni stati addirittura non è obbligatorio, ma questo non mi stupisce. Gli americani sono molto strani. Ti vietano di fumare ma non ti vietano di acquistare un mitra (e gli ultimi casi di assassini che fanno stragi nelle scuole parlano da soli....)

Hantar
01-05-2007, 18:39
Scusate dimenticavo.....come ho scritto in un altro post, i test si possono fare in 1.000 modi. Basta posizionare il casco sulla falsatesta in un modo o in un altro per passare il test o meno.
Sugli Arai non ho dubbi. E' il miglior casco attualmente sul mercato. Costa molto perchè è fatto con materiali di prima qualità e addirittura con materiali che le altre aziende di caschi non hanno. IN alcuni modelli hanno sino a 7 calotte e questo vuol dire un investimento sette volte superiore a quello di un azienda che per un casco fa una calotta sola.....potrei continuare, ma non voglio annoiarvi o sembrare filo-Arai. Di fatto credo più alla qualità Arai che non ad un test fatto negli USA.
Ciao

Dogwalker
01-05-2007, 23:56
Vorrei chiarire che l'omologazione DOT non è affatto un autocertificazione, ma una vera e propria omologazione.
Che io sappia invece il DOT è proprio un autocertificazione, il che non significa che non sia un omologazione. E' una cosa e l'altra. E' il produttore a dichiarare che il casco supera le prove quando lo mette in vendita. Ciò non toglie che un caso da moto, per essere messo in vendita negli USA deve essere omologato DOT.

Quanto alle differenze tra standard, test condotti dalle riviste USA hanno mostrato che i caschi omologati ECE 22-05 passano i test DOT (prova di penetrazione compresa), mentre non sempre i caschi omologati DOT passano i test ECE 22-05 (anche perchè, come si è visto, non sempre passano quelli DOT). Molti caschi venduti negli USA hanno la doppia omologazione.

Scusate dimenticavo.....come ho scritto in un altro post, i test si possono fare in 1.000 modi. Basta posizionare il casco sulla falsatesta in un modo o in un altro per passare il test o meno.
Dimenticavo, è sicuramente in atto una cospirazione contro la povera Arai.


Visitando ai tempi i loro laboratori, mi fecero notare che erano gli unici insieme alla Bell americana a omologare i caschi con omologa SNELL, tra i piu' severi al mondo.
Ormai SNELL sono omologati cani e porci.
L'omologazione SNELL non è più o meno severa di quella DOT o ECE, è solo diversa. Per passarla servono calotte dure, prevede infatti un'inutile prova di doppio impatto sullo stesso punto contro un'incudine emisferica e, in compenso, non pone limiti ai produttori riguardo la durata dell'accelerazione subita dalla testa.
Risultato: in genere i caschi fatti per passare i test SNELL, nello stesso impatto, trasmettono alla testa un'accelerazione maggiore di quelli fatti per passare solo i test DOT.

Adesso che si venga a dire che ti raccontano falsita' e ti rifilino delle schifezze mi sembra un pochino una st.....ta.
Che sia o meno una schifezza lo lascio decidere all'acquirente, ma che raccontino falsità non è una possibilità, è un fatto.
Poi uno può sempre scegliere di credere agli oroscopi, se l'astrologo è famoso...

DogW

Welcome
03-05-2007, 05:30
Beh Dogwalker una cosa e' chiedere se hai provato un casco ed un 'altra e' chiedere se sei mai caduto ed a che velocita' ..non credi? ;)

Comunque sia questo qui con l'Arai e' caduto davvero :rolleyes: sia chiaro che non significa nulla e che chiaramente non era giunta la sua ora...

http://www.araiamericas.com/news.asp?Article=News/Article_current.asp

probabilmente con una scodella americana omologata non si sarebbe fatto nulla :lol: :lol: :lol:

Hantar
03-05-2007, 09:50
Molto importante la foto del casco Arai che ci hai fatto vedere Welcome.
E' evidente come il casco abbia asorbito l'impatto (che dev essere stato davvero forte). In questo caso il casco ha lavorato davvero bene. Non si è spaccato, ma si è ammaccato (sia la calotta esterna che quella interna) ed ha assorbito l'energia dell'impatto. Nota che il casco non si è quasi deformato e quindi la struttura era veramete ottima. Ho visto altri caschi danneggiati (molti di piloti) ma questo è veramente esemplificativo di come un casco debba assorbire un urto. Questo tizio se non avesse avuto questo casco in testa secondo me ci avrebbe lasciato le penne.....

zergio
03-05-2007, 10:24
non penso sia una cospirazione.

Penso che chi esegua i test (sia i controllori che i controllati) possa influenzarne l'esito. purtroppo

Penso che chi ha fatto la legge per l'omologazione non sia stato accurato come quando va dal notaio per fare il rogito per la PROPRIA casa.

penso che il casco ti salvi la vita solo se non è arrivata la tua ora.:-o
(con un casco da due soldi ho sfondato tergicristalli e parabrezza di un alfa 33)

Adesso spendo soldi su caschi che, costando tanto, danno la sensazione di essere sicuri.

Questo mi consente di vivere la mia passione senza il patema d'animo di non aver fatto il possibile solo per due euro di più e per non sentir dire poi " se avessse avuto un casco serio............"

Dogwalker
03-05-2007, 10:39
Beh Dogwalker una cosa e' chiedere se hai provato un casco ed un 'altra e' chiedere se sei mai caduto ed a che velocita' ..non credi?
Si, e direi che, discutendo dei risultati di un crash test, la seconda domanda, per quanto non probante, sia molto più pertinente della prima, non credi? O pensi di poter stimare le prestazioni di un casco in caso di incidente guardandolo?

probabilmente con una scodella americana omologata non si sarebbe fatto nulla
Può essere.
La botta l'ha presa comunque nella parte protetta.
Può essere che il casco a scodella non si sarebbe neanche deformato (la deformazione del casco, cecchè ne dica Hantar, non è una bella cosa. La testa che ci stà dentro non è fatta per deformarsi).
In un incidente one-shot, non c'è controprova. Per questo si fanno i test, in condizioni uguali per tutti.

DogW

Hantar
03-05-2007, 11:25
DOGWALKER : Se siano un affare o no lo lascio decidere al cliente, che abbiano passato i test di omologazione è certo, e sono ragionevolmente sicuro che un qualsiasi casco prelevato dal Lidl li passerebbe.
Non è che ci voglia questa supertecnologia per fare un casco omologato, e, visti i materiali di cui è fatto, non ci sono ragioni al mondo per cui un casco omologato in policarbonato debba costare più di 40 Euro.
La supertecnologia e/o i soldi ci vogliono per farlo omologato e leggero, e areato e con la visiera a sgancio rapido e antinebbia e sfoderabile e con gli interni in microsupercazzola trattata anti batteri-funghi-muffa-alghe-cavolfiori e dipinto con i colori di Troy Baylorser e pubblicizzato sulle maggiori riviste del settore e pure su quelle minori che non guasta.
Roba più o meno importante che, nelle preferenze dell'acquirente, può più o meno valere la differenza di prezzo.

DogW

Ti informo che anche i caschi cinesi che Striscia la notizia di canale 5 ha sputtatanato erano omologati ECE 22-05. Che un casco per essere sicuro basta che abbia l'etichetta omologativa ECE 22-05 è una grande cavolata. Io posso produrre ed omologare un casco preparndone una certa quantità in un certo modo e poi mettere sul mercato lo stesso casco prodotto in modo diverso. meno costoso e soprattutto meno suciro e non più conforme all'omologazione ECE. Ma tu sai che molte case hanno il laboratorio autocertificato e quindi possono farsi i test a casa propria? Sai che alcune case omologano i caschi in Lussemburgo dove non hanno nemmeno il laboratorio prove? Lavoro da molti anni nel settore dei caschi e potrei raccontare molte altre cose relative all'omologazione ECE 22-05, ma non voglio fare il saccente o il giornalista di Nvella 2000. ti chiedo solo una cosa . perchè questa omologazione che tu ritieni garantisca l'utente finale, non prevede ritiri dal mercato per testare che i caschi nei negozi siano esattamente come quelli che le aziende hanno omologato? La verità è che la vera sicurezza è nelle mani dei produttorie e nella loro serietà. Ecco perchè un casco Shoei o Arai o Nolan o di altri costrutori seri costa più di 40 Euro.
Che fare un casco sicuro possa costare 40 euro lo dici tu, ma al contario per fare un casco sicuro 40 euro non bastano. Il casco è un sistema di protezione dove ogni componente può rendere il casco più o meno sicuro. Una buona calotta in policarbonato (certo l'abs costa meno.....) una buona calotta in polistirolo a densità differenziata, un buon cinturino con nastro magari doppio, una buona visiera che non deformi le immagini e ch non si graffi (o meglio ancora con un buon trattamento antiappannamento) non possono costare 40 euro. A volte 40 euro è il costo della sola visiera.
Fare un casco magari con 3 misure di calotte esterne vuol dire triplicare il costo degli stampi, ma significa anche garantire all'utilzzatore un casco sicuro in ogni taglia. O preferisci una sola calotta che faccia tutte le taglie per cui chi ha una XS utilizzerà un casco enorme pieno solo di spugna per fare la taglia? Certo i costi del marketing, dei piloti e della pubblicità ci sono e devono essere ammortizzati. Anche io reputo i caschi Arai cari rispetto a quello che offrono, ma che offrano un'ottima protezione è altrettanto vero e che le corse oltre ad essere una buona pubblicità permettano anche di migliorare il prodotto è altrettanto vero. Hai in mente la caduta di testa di Gibernau a Barcellona lo scorso anno? Sarebbe sopravvissuto anche con un casco in plastica da 40 Euro???
Certo anche un interno smontabile trattato antibatteri e magari in coolmax traspirante ha un costo, ma esistono anche caschi con stoffe "normali" che garantiscono un buon confort, ma anche questi ultimi non costano 40 euro.
Può essere che il casco a scodella non si sarebbe nemmeno deformato : d questo puoi stare certo. Un casco deve essere progettato e costruito per ASSORBIRE l'energia generata da un urto. Un casco a scodella non si sarebbe deformato e quindi avrebbe trasmesso tutta l'energia alla testa del malcapitato utilizzatore. E' chiaro che un casco è meglio che non si deformi, ma se subisce un grosso urto (e quello nella foto lo ha di certo subito) assorbe energia e quindi si deforma e si rompe. Vuoi un casco che no si deformi? fatti fare un bel casco con una calotta in acciaio inox. Di certo non si deformerà mai e magari te lo fanno per 39 Euro.
una vecchia pubblicità Bell diceva : quanto vale la tua testa? Forse 40 Euro.......
Frequento questo sito da alcuni anni e mi pace molto perchè mi dimostra ogni giorno che molti motociclisti sono interessati alla loro sicurezza. Cercano di conoscere come sono fatti i caschi, le giacche, i guanti o gli stivali. Gente che cerca di aumentare la propria conoscenza e che vuole capire cosa compera e sapere cosa è sicuro e cosa non lo è. Cerchiamo quindi di scrivere cose sensate e cerchiamo di apportare (ognuno per quelle che può) maggiori conoscenz tra noi motociclisti. Evitiamo di scrivere cose per sentito dire o di sarare frasi fatte. La nostra testa val più di 40 Euro !

fedeste
03-05-2007, 14:35
Per Hantar:

non sono un esperto, ma sono contento di pensarla esattamente come te.

:!: :!:

Dogwalker
03-05-2007, 15:10
Ti informo che anche i caschi cinesi che Striscia la notizia di canale 5 ha sputtatanato erano omologati ECE 22-05.
E allora? Se c'è un truffatore sono tutti truffatori tranne quelli che ti piacciono?

questa omologazione che tu ritieni garantisca l'utente finale
Ti dispiace quotare dove avrei detto una cosa del genere?
Io ho detto, a grandi linee, come funzionano le omologazioni. Un "esperto" mi ha risposto, sbagliando, che non funzionavano come dicevo. Ora mi viene a dire che, per andare bene, dovrebbero essere fatte in maniera diversa.
Non ti piace il 22-05? Ti ricordo che questa discussione è nata da una prova random, del tipo che piacciono a te, secondo uno standard che non è il 22-05. Quindi che problema c'è?

Ma tu sai che molte case hanno il laboratorio autocertificato e quindi possono farsi i test a casa propria?
Si, e il bello è che, ogni volta in cui esce una prova indipendente in cui la testa dentro l'Arai prende delle sberle spaventose, c'è sempre qualche Arai-fan che cita i "severissimi test interni" di Arai come fossero più probanti di quelli esterni.
Non è comica 'sta cosa?

Che fare un casco sicuro possa costare 40 euro lo dici tu, ma al contario per fare un casco sicuro 40 euro non bastano. Il casco è un sistema di protezione dove ogni componente può rendere il casco più o meno sicuro. Una buona calotta in policarbonato (certo l'abs costa meno.....) una buona calotta in polistirolo a densità differenziata, un buon cinturino con nastro magari doppio, una buona visiera che non deformi le immagini e ch non si graffi (o meglio ancora con un buon trattamento antiappannamento) non possono costare 40 euro.
poi si prende il tutto, lo si porta in un centro prove indipendente, lo si testa con il casco da 40 euro e, a volte, arrivano le sorprese.
Eh, signora mia...
Fossero stati pochi i produttori di qualcosa ad affermare che era "impossibile" fare le cose ad un prezzo inferiore del loro e farle bene...

La verità è che la vera sicurezza è nelle mani dei produttorie e nella loro serietà.
E grazie.
Adesso vediamo di dimostrare che chi non passa i test di omologazione è più serio di chi li passa.
Hai altro per dimostrarlo oltre ad affermazioni come: "Oh! Ma scherziamo? questi sono Arai! Arai non farebbe mai una cosa del genere!"?
Perchè, per me, in presenza di un test che dimostra il contrario, quest'affermazione vale ESATTAMENTE come: "Oh! Ma scherziamo? questi sono Zamp! Zamp non farebbe mai una cosa del genere!".

Fare un casco magari con 3 misure di calotte esterne vuol dire triplicare il costo degli stampi, ma significa anche garantire all'utilzzatore un casco sicuro in ogni taglia. O preferisci una sola calotta che faccia tutte le taglie per cui chi ha una XS utilizzerà un casco enorme pieno solo di spugna per fare la taglia?
Preferisco che i caschi in taglia media passino i test di omologazione.

Hai in mente la caduta di testa di Gibernau a Barcellona lo scorso anno? Sarebbe sopravvissuto anche con un casco in plastica da 40 Euro???
Può essere. "In un incidente one-shot, non c'è controprova. Per questo si fanno i test, in condizioni uguali per tutti."
Se dovessimo credere a tutti i miracolati dal Siero di Bonifacio, a questora cureremmo il cancro con il piscio di capra.

E' chiaro che un casco è meglio che non si deformi
Ecco, appunto. Quindi le affermazioni sull'acciaio lasciamole pure perdere. Vuoi un casco che si deformi? Fatti fare un bel casco con una calotta in feltro. Di certo si deformerà, e Arai riuscirà certamente a fartelo pagare 600 Euro.
Tu, guardando due foto, riesci ad essere certo che un altro casco non si sarebbe comportato meglio?
Per me è la fede che fa miracoli.

una vecchia pubblicità Bell diceva : quanto vale la tua testa? Forse 40 Euro.......
Io me ne ricordo una di Nelsen Piatti. Ma non è che credessi molto allo slogan "li vuol lavare lui".

Frequento questo sito da alcuni anni e mi pace molto perchè mi dimostra ogni giorno che molti motociclisti sono interessati alla loro sicurezza. Cercano di conoscere come sono fatti i caschi, le giacche, i guanti o gli stivali. Gente che cerca di aumentare la propria conoscenza e che vuole capire cosa compera e sapere cosa è sicuro e cosa non lo è. Cerchiamo quindi di scrivere cose sensate e cerchiamo di apportare (ognuno per quelle che può) maggiori conoscenz tra noi motociclisti. Evitiamo di scrivere cose per sentito dire o di sarare frasi fatte. La nostra testa val più di 40 Euro !
Ecco, appunto. Quindi, ora, tanto per non parlare per sentito dire, io vorrei un test fatto da un laboratorio indipendente in cui si dimostra che il casco da 40 Euro del Lidl non è sicuro.
A quel punto parleremo sui dati.
Per ora, c'è un test in cui si dimostra che l'Arai Profile non rispetta le omologazioni.

DogW

Hantar
03-05-2007, 15:28
Va bene. Hai ragione tu.
Nel frattempo, in attesa di un test in un laboratorio indipendente che dimostri che il casco del Lidl da 40 Euro non passa le omologazioni, tu compra il casco alla Lidl ed io continuo a comperare (ed invito tutti a farlo) caschi di aziende che non producono caschi da 40 Euro e che sino ad ora hanno dimostrato negli anni di salvare la testa di molti motociclisti.
Ciao

ilmaglio
03-05-2007, 16:35
Dog ... da quel che tu dici sembrerebbe alle fine risultare:

che non ci sia possibilità di differenza di sicurezza tra caschi di enorme diversità di prezzo ovvero che il prezzo non è affatto indice di maggiore capacità di protezione del casco assai più costoso, anzi, direi, della marca più costosa
che "passare" le omologhe costituirebbe la garanzia del massimo delle capacità di protezione ottenibile oggi da un cascoDa non esperto, e quindi sulla base di empiriche supposizioni o pregiudizi, ritengo, per esempio, che il cinturino sia importante, che sia importante che sia ad anello, che quello Arai è sempre ad anello ed ottimo.
Per il resto, penso in sostanza che Arai dia affidabilità generale di sicurezza, di sicurezza maggiore, magari non proporzionata al suo alto costo.
Ma quel che volevo dire è che mi è sempre risultato che le "omologhe" - in tutti i campi - riguardano la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere, minime, non massime e sono tendenzialmente "al ribasso" rispetto a ciò che può offrire il meglio del mercato.
Arai, mi vuoi dire, fa pagare tutti quei soldi e - se va bene - rispetta omologhe che, si deve ritenere, non sono certo corrispondenti alla caratteristiche massime che un casco oggi potrebbe avere?
Tutto è possibile .... Anche che qualcuno fra quelli che hanno fatto quel test abbia preso la "mazzetta" da un concorrente di Arai ..,

un ex tk
03-05-2007, 17:08
Siccome la 500 era omologata (e lo è ancora...) ergo si desume che se mi schianto con una 500 o con una Volvo V70 è +/- la stessa cosa....:mad:


Mah....comunque, sperando che non sia arrivata ancora la mia ora...continuo a buttare via soldi e in testa metto Arai...li arrichirò un po'....ma pazienza.....:confused:

Ho il GS...sono fighetto....dentista.... vesto abbigliamento BMW....con il casco cinese da 40 euro al bar farei una figuraccia...:lol:

Seriamente:
- Penso che molti prodotti con marchi famosi, costano un'esagerazione, ma sono il + delle volte prodotti di alta qualità. Credo che per i caschi valga la stessa cosa....
- Certo che bisogna capire perchè: ad esempio sul carbonio si risparmia solo in peso e non certo in sicurezza, anche se il peso può incidere sulla sicurezza passiva.
- I 100 euro in + per la grafica chiaramente sono uno sfizio.
- Insomma bisognrebbe entrare realmente in una parte tecnica che solo un addetto tecnico di settore potrebbe valutare...

Quindi bisogna anche un po' fidasi, io ad esempio diffido un po' quando una ditta che non produce nel settore specifico all'mporvviso entra in una nuova produzione.

Mi spiace dirlo, ma per un po' di anni non comprerei cashi Givi o Dainese...che magari sono meglio di tanti altri...ma, non sapendo giudicare solo dalla caratteristiche tecniche, mi affido ad un produttore storico, su un prodotto di fascia alta...

Hantar
03-05-2007, 17:23
Senza mettere in discussione la buona fede di chi ha fatto quel test, vorrei solo ribadire che i test fatti dalle riviste o da enti vari, mi lasciano sempre perplesso. Dove hanno effettuato il test? Perchè non allegano i grafici del test? Come ripeto ci sono vari modi di effettuare un test e (sempre in buonafede) basta stringere un cinturino un po di meno, o posizionare la falsatesta con il casco in un modo anzichè in un altro per avere risultati nettamente diversi.
Non voglio asserire che Arai sia infallibile però un test nel quale Nolan ed Arai (per citarne due) non passano e invece Zamp e altri marchi cinesi passano mi sembra perlomeno discutibile.....
Da notare che poi la DOT americana non va certo presa come esempio. come ho scritto sopra, un casco per passare i test DOT deve avere una calotta spessa ed abbastanza rigida, caratteristiche che invece l'omologazione ECE 22-05 ha smentito in quanto la calotta deve essere invece elastica e non rigida.
Si potrebbe aprire una lunga discussione sulle omologazioni, ma la maggior parte dei tecnici di laboratorio concordano nell'affermare che l'omologazione migliore (non perfetta, ma migliore) sia la ECE 22-05.
Lo prova anche il fatto che i piloti americani nei campionati mondiali usano caschi omologati ECE 22-05 e non certo DOT.
Non voglio continuare un inutile polemica, ma non accetto che si voglia paragonare un caco di qualità (e purtroppo con un prezzo alto) con caschetti da supermercato che sono commercializzati sfruttando i limiti e le imperfezioni (e a volte in malafede) delle omologazioni.
Ho sempre scritto (potet controllare i miei vecchi post se volete) he Arai ha forse un prezzo eccessivo pur considerando la sua alta qualità e che vi sono altre case produttrici che offrono prodotti molto validi a prezzi più contenuti, ma ho anche sempre detto che un buon casco non può costare meno di 100 euro (jet) se in plastica e meno di 200-250 euro se in fibra (integrale).
Confermo che si deve diffidare di caschi trovati al supermercato a 40 euro perchè per quei prezzi nessuno (nemmeno i cinesi) riescono a fare un casco che ci possa proteggere in caso di incidente.
naturalmente queste sono solo le mie opinioni e poi ognuno pensa e si comporta come meglio crede.
Aggiungo che purtroppo non sono nemmeno pagato da Arai per dire tutto questo (eheheheh) ma senza voler fare del catastrofirsmo, vi riporto uno scritto tratto da un rapporto mondiale sulla sicurezza sulle strade :

Ogni anno sono circa 1,2 milioni le persone che muoiono a causa di incidenti stradali, e ancora di più quelle ferite o rese disabili. La maggior parte di questi decessi si possono evitare. Nella maggior parte dei Paesi a basso o medio reddito, i guidatori di mezzi su due ruote, specialmente le motociclette, rappresentano più del 50% delle vittime della strada. I colpi alla testa sono la principale causa di morte e disabilità tra i motociclisti. Anche i costi sanitari di questi incidenti sono molto alti, perché spesso richiedono una terapia specializzata o una riabilitazione a lungo termine.

Potete "toccarvi" (come faccio anche io) ma la realtà è questa e forse è meglio cambiare la moto un anno dopo e con i soldi risparmiati essere sempre attrezzati con il giusto abbigliamento protettivo.
Scusate la prolissità.
Ciao

Dogwalker
03-05-2007, 19:25
Dog ... da quel che tu dici sembrerebbe alle fine risultare:
che non ci sia possibilità di differenza di sicurezza tra caschi di enorme diversità di prezzo
Mai detta ne pensata una cosa del genere.
Io affermo anzi che ci sia un ENORME possibilità di differenza nella sicurezza tra caschi, anche indipendentemente dal prezzo.

ovvero che il prezzo non è affatto indice di maggiore capacità di protezione del casco assai più costoso, anzxi, direi, della amrca più costosa
Ancora non ci siamo. Io affermo che il prezzo è un indice molto povero della capacità di un casco di proteggere la testa da un generico impatto. Il prezzo è un indicatore ENORMEMENTE più povero di un test, tanto che è difficile descrivere i due come "indicatori" nella stessa frase.

che "passare" le omologhe costituirebbe la garanzia del massimo delle capacità di protezione ottenibile oggi da un casco
Mai detta ne pensata una cosa del genere. Passare le omologhe è la base perchè un casco da moto si possa definire tale.

Da non esperto, e quindi sulla base di empiriche supposizioni o pregiudizi, ritengo, per esempio, che il cinturino sia importante, che sia importante che sia ad anello, che quello Arai è sempre ad anello ed ottimo.
I cinturini vengono testati, usare il doppio anello invece dello sgancio rapido è una legittima scelta del produttore e del consumatore, il doppio anello non costa più dello sgancio rapido, anzi...
Ovviamente, per quanto il doppio anello possa piacere, averlo non ti salva se alla testa arriva un'accelerazione eccessiva. Non più di quanto ti salvi la grafica di Fogarty sulla calotta o il perfetto sistema di areazione. In materia di sicurezza NON ESISTE COMPENSAZIONE.

Per il resto, penso in sostanza che Arai dia affidabilità generale di sicurezza, di sicurezza maggiore, magari non proporzionata al suo alto costo.
Libero di crederlo. Io penso che Arai sia l'Uri Geller dei caschi. Ma una cosa è quello che uno pensa, un'altra sono i risultati di una prova che Arai GARANTIVA AI SUOI ACQUIRENTI DI SUPERARE.

Ma quel che volevo dire è che mi è sempre risultato che le "omologhe" - in tutti i campi - riguardano la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere, minime, non massime e sono tendenzialmente "al ribasso" rispetto a ciò che può offrire il meglio del mercato.
Bene, quindi i produttori dovrebbero PRIMA passare l'omologazione (che è "la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere"), POI pensare alla supercazzola, che può essere più o meno importante, ma non quanto "la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere"

Arai, mi vuoi dire, fa pagare tutti quei soldi e - se va bene - rispetta omologhe che, si devee ritenere, non sono certo corrispondenti alla caratteristiche massime che un casco oggi potrebbe avere?
"La supertecnologia e/o i soldi ci vogliono per farlo omologato e leggero, e areato e con la visiera a sgancio rapido e antinebbia e sfoderabile e con gli interni in microsupercazzola trattata anti batteri-funghi-muffa-alghe-cavolfiori e dipinto con i colori di Troy Baylorser e pubblicizzato sulle maggiori riviste del settore e pure su quelle minori che non guasta.
Roba più o meno importante che, nelle preferenze dell'acquirente, può più o meno valere la differenza di prezzo."
Bada bene che io non ho mai detto che Arai non usi materiali più costosi degli altri ,o faccia caschi di bassa qualità, o poco comodi da portare, o che le calotte non abbiano accoppiamenti curati. Io sono SICURO che un casco Arai, a produrlo, costa dieci volte di più di un casco del Lidl.
Solo che le incudini dei crash-test sono poco interessate al prezzo della visiera.
Quello da cui questa discussione è partita non è certo il primo test da cui un casco Arai è uscito perdente nel confronto con caschi simili o meno costosi (ciò che lo rende magari più importante è che questo non è uno dei tanti test di una rivista, ma il test ufficiale che quel casco doveva superare). Il risultato del test non mi sorprende affatto, ma la reazione di incredulità degli Araisti in questi casi, il voler a tutti i costi giustificare il loro eroe, è sempre spassosa.
L'ho detto, l'Uri Geller dei caschi.

DogW

ilmaglio
03-05-2007, 20:46
E' chiaro quel che non hai mai detto (che produrre un arai non costa più che produrre altri caschi). Il problema e quel che hai detto son chiari:

il prezzo e la "fama" del marchio non garantiscono una corrispondente maggior sicurezza
e anche, mi sembra, i "test" son la fonte sicura dell'indice di sicurezza dei caschi.Il dubbio è essenzialmente nel punto 2:

in molti altri campi i "test", "ufficiali" o meno, lasciano sempre molti dubbi
le "omologhe" son sempre più basse rispetto al meglio che offre il mercato, in tutti i campi
non conosco il tedesco, nè sono uno scienziato di caschi, penso che le variabili in caso di incidente siano tali che ... un test a tavolino ...
i modelli e le marche di caschi son quasi infiniti: non di tutti si conoscono test specifici
conclusione: il casco cinese omologato o il casco da 40 euro lo lascio ad altri.Per il resto, che ci pensi il buon Dio ..:wave:
ps: la verità è che il mistero ammanta tutto il tema caschi ... La tua parola non basta a dipanarlo .. purtroppo ... Perchè, se no, comprerei il cinese ..
ps2: a me delle colorazioni e del marchio non frega niente ...

Dogwalker
03-05-2007, 22:02
E' chiaro quel che non hai mai detto
Bene, allora, come regola generale, non sarebbe bene attenersi a quello che uno ha detto?

il prezzo e la "fama" del marchio non garantiscono una corrispondente maggior sicurezza
OK, fin qui ci siamo.

e anche, mi sembra, i "test" son la fonte sicura dell'indice di sicurezza dei caschi.
No. Mai scritta ne pensata neanche questa cosa. Dove "sarebbe chiara"?
Ho scritto: "Il prezzo è un indicatore ENORMEMENTE più povero di un test, tanto che è difficile descrivere i due come "indicatori" nella stessa frase". Il che significa ESATTAMENTE quello che c' è scritto, ne più, ne meno.

in molti altri campi i "test", "ufficiali" o meno, lasciano sempre molti dubbi
Il nome del produttore, molti di più.

le "omologhe" son sempre più basse rispetto al meglio che offre il mercato, in tutti i campi
Si, e magari, in mezzo a tutti questi tester prezzolati, puoi trovare un qualsiasi crash-test comparativo, effettuato da un laboratorio indipendente, in cui risulti che un casco Arai trasmetta alla testa valori di accelerazione significativamente inferiori a quelli richiesti dall'omologazione e a quelli trasmessi da normali caschi in policarbonato. Io non sono riuscito a trovare altro che risultati medi o medio-bassi. La cospirazione anti-Arai deve essere veramente capillare.

non conosco il tedesco, nè sono uno scienziato di caschi, penso che le variabili in caso di incidente siano tali che ... un test a tavolino...
"In un incidente one-shot, non c'è controprova. Per questo si fanno i test, in condizioni uguali per tutti"
Poi uno può credere che, in condizioni diverse da quelle dei test, il suo casco preferito diverrebe meravigliosamente performante.
E' quello che i fan dicono dei sensitivi.

i modelli e le marche di caschi son quasi infiniti: non di tutti si conoscono test specifici
Infatti io non conosco i test specifici di tutti i caschi Arai. Può essere che ce ne sia uno con performance significativamente superiori agli altri. Ma allora, perchè producono anche gli altri?

la verità è che il mistero ammanta tutto il tema caschi ... La tua parola non basta a dipanarlo .. purtroppo ... Perchè, se no, comprerei il cinese ..
Faresti male. Io non ho mai consigliato a nessuno di comprare il cinese.

DogW

ilmaglio
03-05-2007, 22:09
Il produttore di "fama", il "marchio" noto può sbagliare, qualche volta, può approfittare nella misura del guadagno ma bada bene, di solito, a non perdere la faccia: se no in tempi medio-lunghi diventa un marchio "sputtanato".
I vari test - ignoti nelle specifiche condizioni in cui vengono effettuati - sotto il manto della oggettività spesso nascondono imbrogli e porcherie.
In conclusione, io mi fido più del buon nome di un marchio e del suo interesse a mantenerlo che dei vari "test".