Libro di Cazzullo letto in 2 giorni mentre ero dai suoceri per Pasqua, non è il primo libro che leggo di questo autore, ed a me non dispiace.
In un momento per cui in Italia le cose non vanno troppo bene, e potrebbero anche andare peggio, fa bene ricordare chi eravamo e da dove veniamo, e di quanto entusiasmo siamo stati capaci come popolo sconfitto per risollevarci dalle rovine della guerra con umiltà e determinazione.
Bello scorcio sul primo dopoguerra italiano, spesso dimenticato a favore di altri periodi (anni 50 e 60 in primis) con capitoli dedicati di volta in volta alla politica, allo sport, allo spettacolo. Non ha un dettaglio storico spinto, ma proprio per questo è più leggero rispetto ad un saggio vero e proprio, ed il taglio giornalistico lo rende svelto.
Leggerlo mi ha fatto sentire bene, quindi lo consiglio.