Ho finito ieri di leggere "La grande fuga dell'ottobre rosso". Spinto dai vostri commenti ed anche dal film.
Carino, scritto bene, ho apprezzato particolarmente, anzi me la sono riletta 2 volte di seguito, la spiegazione dettagliata dell'incidente al reattore che provochera l'affondamento di un sottomarino russo.
Quello che non mi è piaciuto per niente è il troppo filoamericanismo, il fatto che gli ufficiali americani siano i più intelligenti e facciano carriera solo i più meritevoli.
Magari in USA è proprio così, e sarò io ad avere ancora in mente gli ufficiali italiani di quando facevo la naja, ma non credo.
Insomma i ritratti psicologici sono un pò limitati e a senso unico.
Mi ha fatto ridere, pensando a quel iman rapito a Milano, quando dice che gli americani
non rapiscono la gente.
E' uno di quei pochi casi in cui ho apprezzato di più il film che il libro, anche se devo dire che è più un merito del film che una colpa del libro.
A tutti gli appassionati come me, di sottomarini, sono un accanito giocatore di "silent hunter 3", consiglio il libro "immersione rapida"
Non mi ricordo nè l'autore nè la casa editrice, e me ne scuso.
Si tratta di un saggio sulla guerra fredda sottomarina, e non di un romanzo, è scritto da americani senza tralasciare, ed è la parte più bella ed interessante, il punto di vista russo.
Ultima modifica di Roberbero; 28-05-2011 a 22:30
|