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La Piccola libreria del Mukkista In questo forum ci proponiamo di parlare e raccogliere tutti i consigli sulle letture che possono allietare il centauro quando è in poltrona. |
03-02-2008, 20:41
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#1
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Mukkista doc
Registrato dal: 09 Mar 2006
ubicazione: trastevere, l'Omphalos
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Tolkien,J.R.R.- "il signore degli anelli"
allora, direi che per cominciare la base per il fantasy moderno la possiamo trovare nel mitico J.R.R.Tolkien.
la scheda è un pò ostica da compilare, visto che in commercio si possono trovare varie varianti del libro
essenzialmente si può acquistare o il libro completo con la trilogia in un unico volume con il titolo "il signore degli anelli" oppure tre libri della saga del signore degli anelli con i seguenti titoli "la compagnia dell'anello", " le due torri", "il ritorno del re".
Titolo:m Il signore degli anelli
Titolo originale: the lord of rings
Autore: J.R.R. Tolkien
Sottotitolo:
Casa Ed: varie
isbn: dipende
Pag: intorno al migliaio
prezzo: dipende dall'edizione
Prima Pubblicazione: in inghilterra uscì nel 1954-55, ma venne publicato in italia solo nel 1970
La recensione...è difficile pure questa. come si fa a fare una recensione di un libro che da 60 anni sta in testa alle classifiche dei libri del genere?
diciamo che sarebbe interessante analizzare gli sputni del professor tolkien. il professore insegnava filologia germanica. leggendo l'anticipo al signore degli anelli, ovvero "lo hobbit", simpatico tratato antropologico fantastico sul popolo degli hobbit, ci accorgiamo di quanto sia forte l'influenza della mitologia norrena e germanica tra cui la Saga del Nibelungo, la Saga dei Völsungar e il poema epico Nibelungenlied.
parliamo di fabbri e fusioni e anelli pertanto il richiamo ai nibelunghi, i nani che custodiscono il segreto della lavorazione dei metalli, è forte. aggiungiamo poi gli anelli e viene in mente l'anello Andvaranautr (che aveva la magica proprietà di generare oro). La storia poi attraversa le varie razze persenti nella middlearth, al terra di mezzo, passando dai nani alig elfi, dai troll, goblin agli orchi, dagli uomini del sud a quelli dell'est, dagli olifanti agli ent di ispirazione druidica. la soria si snoda a partire dal piccolo villaggio del protagonista, frodo baggins, con un lungo flashback narrato da gandalf il mago sulla storia dell'anello, sino a granburrone, città elfica, dove viene formata la compagnia delle persone che dovranno distruggere l'anello del potere. poi continua per altre 800 pagine che non vi racconto sennò poi vi rovino la sorpresa e il gusto della lettura.
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Possis nihil Urbe Roma visere maius
Ultima modifica di pornoromantico; 04-02-2008 a 11:43
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03-02-2008, 23:23
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#2
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Mukkista doc
Registrato dal: 08 Dec 2004
ubicazione: Milano
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Una piccola correzione: la prima edizione italiana a cura di Rusconi Editore e con prefazione di Quirino Principe è del 1970.
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R1250GS
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04-02-2008, 09:22
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#3
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l'uomo che parlava con i pazzi
Registrato dal: 30 Dec 2004
ubicazione: casa
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grazie Porno, è uno dei pochi libri che ho letto più volte...e sarebbe ora di leggerlo ancora.
si perchè quello che è finito per diventare un film per ragazzi (anche se di qualità) nasconde un lavoro di anni da parte del buon Tolkien...più di un decennio se non vado errato il tempo necessario per scriverlo e ad ogni rilettura ci si accorge di particolari nuovi e nuove sfumature.
un capolavoro...nello stesso tempo un libro di viaggio, un poema epico e un saggio politico.
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04-02-2008, 10:44
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#4
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Femmina in Barrique
Registrato dal: 04 Aug 2004
ubicazione: Senza Fissa Dimora
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rileggilo in lingua originale.. di sfumature ne scoprirai ancora di più
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Lavate, stirate, come nuove. Grazie Manag
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04-02-2008, 10:53
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#5
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l'uomo che parlava con i pazzi
Registrato dal: 30 Dec 2004
ubicazione: casa
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il bello è che in lingua originale ce l'ho da un sacco di anni (in un edizione che mi costo un sacco di soldi) e non l'ho mai aperto.
bisogna che mi ci metta.
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04-02-2008, 11:16
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#6
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2004
ubicazione: Amsterdam/Roma
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E' uno dei pochi libri che non sono riuscito a finire..
La prima parte va' giu' come l'acqua fresca, poi le due torri e il ritorno del re mi sono bloccato..
Totale per leggere i 2/3 del libro: 15 anni.. ho iniziato le due torri almeno 10 volte ma quelle descrizioni pallose degli hobbit e di smeagol proprio non ce l'ho fatta, ho saltato blocchi di 50 pagine a volta..
l'ultima parte ho lasciato perdere, fortunatamente e' uscito il film..
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dare ni mukatte mono itten dayo?
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04-02-2008, 11:21
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#7
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Capricorno fomentatore talebano antiBMW Dop
Registrato dal: 11 Jul 2002
ubicazione: Passo dello Stelvio
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me l'hanno regalato, non sono riuscito ad arrivare alla pagina 10, forse era il periodo, ma troppo pesante, troppo.
ci riproverò prima o poi.
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"Beeing dead it's like beeing stupid, it's only painful for the others" Ricky Gervais
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04-02-2008, 11:52
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#8
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Mukkista doc
Registrato dal: 09 Mar 2006
ubicazione: trastevere, l'Omphalos
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io l'ho letto in tre lingue diverse, per vedere cosa cambia e cosa no rispetto all'originale.in inglese è senza dubio il più bello.
italiani e spagnoli hanno il brutto vizio di tradurre troppo rispetto alla versione originale.
soprattutto in lingua originale si possono apprezzare tutte le ballate che tolkien si inventò, oltre a quelle in elfico, quelle di tom bombadil, personaggio molto particolare nella mitologia tolkeniana, a cui tolkieen aveva dedicato un libro a parte.
è un lòibro pesante da leggere nel passaggio dalla prima alla seconda parte, non c'è dubbio e rallenta nuovamente in pr0ossimità della fine della storia, m alasci un piacevole retrogusto una volta finito. sarebbe anche interessante leggere il libro dopo "lo hobbit" e prima del "simarillion" il primo un tratttato fanta antropologico sugli hobitt, mentre il secondo un vero e proprio resoconto storiografico della terra di mezzo a partire dalla creazione degli dei fino al presente.
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Possis nihil Urbe Roma visere maius
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06-07-2008, 17:05
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#9
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Mukkista doc
Registrato dal: 29 May 2006
ubicazione: Fortezza Bastiani, farò la fine di Drogo?
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mi permetto un intrusione, non mi piace molto l'appellativo "fantasy" confonde con la marea di roba moderna in giro negli ultimi anni.
Visto che nessuno lo ha fatto lo scrivo io, l'ideale è iniziare con la lettura de "IL SILMARIOLLION" e "I FIGLI DI DURIN", il primo è una genesi di tutte le storie della saga, il secondo è l'approfondimento di una di esse. in entrambi i casi aiutano molto a capire le dinamiche dei rapporti.
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11-07-2008, 23:29
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#10
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Piromane doc
Registrato dal: 01 Nov 2006
ubicazione: Etruria meridionale
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SI al tacco, NO alla zeppa!
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12-07-2008, 00:44
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#11
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 30 Jan 2004
ubicazione: TorinoPiemonteEuropaTerra Secondastellaadestra
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Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
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12-07-2008, 16:30
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#12
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Mukkista doc
Registrato dal: 27 Apr 2004
ubicazione: La Petite Croix à Turin 45.055030°,7.665470°
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Sono almeno dieci anni che ogni anno lo rileggo. Adesso ho la nuova edizione in 3 volumi con la traduzione rivista, che so anche essere uscita in edizione supereconomica.
Quando si leggono il primo e il secondo volume manca un po' la cartina, che è solo nel terzo volume. Io ho ovviato trovandola su internet, stampandola e usandola come segnalibro.
L'ho anche in inglese e ho ricevuto in regalo l'edizione grande con le illustrazioni di Alan Lee. Bellissima, poco pratica.
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100% TURISTA
Transalp 650 > R850R > R1200RT >
K1600GT "La Ramin-a Badulanta" (©MB&CDT)
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12-07-2008, 21:49
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#13
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Mukkista
Registrato dal: 22 Feb 2004
ubicazione: Bologna
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Forse si dovrebbe leggere prima Lo Hobbit.
Ad ogni modo, alla presentazione di pornoromantico aggiungerei una mia analisi personale. Io collocherei l'opera in un percorso ideale che parte da Jerome K. Jerome e "Tre uomini in barca", 1889, (o forse ancora prima dal "Circolo Pickwick" di Dickens) per passare da "News from Nowhere", 1890, di William Morris e "Il vento nei salici" di Kenneth Grahame (1908). Questo per quel che riguarda i romanzi. E il saggio di storia "Il progresso senz'ali. La cultura inglese e il declino delo spirito industriale" di Martin Wiener.
News from Nowhere è l'espressione del socialismo utopista di Morris, che propugna tra l'altro il recupero dell'artigianato per combattere l'industrializzazione e l'alienazione dell'operaio.
Nel libro di Wiener si analizza come la terza generazione si allontani dai valori industriali per rincorrere quelli dell'aristocrazia terriera e il recupero della cultura umanistica a spese di quella tecnica.
Tolkien, a mio parere, è parte di una corrente di pensiero molto inglese che vagheggia, proprio in quanto siamo nella patria dell'industrializzazione, un mondo libero da essa. Gli Hobbit a me sembrano l'espressione massima di questo desiderio di un ritorno al passato, che unisce la tradizionale vita della gentry e l'agricoltura e l'artigianato pre industriali.
Saruman è invece l'industria, che distrugge e brucia in nome della produzione. Distrugge i boschi, e le fucine lavorano ininterrottamente.
Prima o poi ci scriverò un saggio sopra...
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03-11-2008, 19:00
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#14
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Capricorno fomentatore talebano antiBMW Dop
Registrato dal: 11 Jul 2002
ubicazione: Passo dello Stelvio
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complice una settimana di vacanza... l'ho letto tutto.
faccio un parallelo con i film dato che ho visto prima quelli...
devo dire che il film rispetta in modo insospettabile le atmosfere del libro... cosa rara... ovviamente 3 film di 3 ore l'uno... manco se fossero 10 basterebbero per contenere lo sproloquio descrittivo del buon tolkien...
i due hobbit gregari nel film passano per tontarelli... nel libro invece guadagnano più dignità...
purtroppo il film non contiene la guerra finale della contea... che secondo me era indispensabile...
e il film non contiene quasi per nulla i dialoghi tra gli orchetti...
forse se non si conosce la storia... il libro è più avvincente... però devo dire che mi aspettavo molto di più... considerando la fama... sopratutto nella caratterizzazione dei personaggi principali... in certi momenti sembra che sia il libro tratto dal film... e non il contrario...
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"Beeing dead it's like beeing stupid, it's only painful for the others" Ricky Gervais
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03-11-2008, 19:30
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#15
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jun 2006
ubicazione: Milano
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Non si offende nessuno se dico che trovo Tolkien noiosissimo (anche come saggista), nonché scrittore mediocre? (mi riferisco alla prosa, ovviamente, non alla capacità immaginativa, peraltro supportata e alimentata abbondantemente dai suoi studi filologici)
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"There's probably no God. Now stop worrying and enjoy your life"
vespa P200E, R 850 R, R 1200 GS
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03-11-2008, 19:47
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#16
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Il Fauno sullo SCOOTER
Registrato dal: 02 Feb 2006
ubicazione: Punxsutawney
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non l'ho mai letto nè iniziato. Ma non mi piace. Leggo solo romanzi di formazione.
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E' il viaggiatore solitario quello che va più lontano
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03-11-2008, 23:21
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#17
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Feb 2006
ubicazione: Pavia
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abii hai voglia di approfondire la critica? mi interessa!
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Mi no digo niente ma nianca no taso
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04-11-2008, 00:43
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#18
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jun 2006
ubicazione: Milano
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Oddìo, special, mi chiedi molto, e credo che mi tirerei dietro non pochi strali (data la mia pigrizia, poi, non avrei voglia di rispondere). Ti posso dire però due parole, e cioè che dietro lo straordinario lavoro di tessitura di storie e leggende (Tolkien era un filologo e medievista piuttosto attrezzato), pur con evidenti punti di sutura, si profila una visione del mondo che, di fantastico, non ha nulla, ma rimanda ad una riedizione della sua contemporaneità interpretata secondo riconoscibili canoni ideologici. Tolkien ha sempre negato la componente metaforica del suo romanzo, ma, come si sa, agli autori non bisogna credere... I personaggi sono privi di spessore psicologico (in quanto, appunto, simboli), l'accumulazione metaforica, la costante assenza di umorismo, lo stile volutamente algido e professorale non lo mettono tra i "miei" autori. E alla cifra stilistica passatista (e piuttosto monocorde, nonostante gli sforzi di creatività linguistica) aggiungo una "visione del mondo" che non riesco a condividere. L'ipotesi avanzata da chiara sulla linea "ecologista", infine, è una delle linee di interpretazione critica che ha avuto un certo seguito in Italia, ma mi pare ormai abbandonata da tempo (dunque le sconsiglierei di tornare sull'argomento).
Insomma, al di là della bella trovata dell'anello, trovo che sia un testo che procede per eccesso di accumulazioni, giustapposizioni a "blocchi" narrativi, con una sua cosmogonia simbolica cui si fatica ad aderire.
Poi, naturalmente, è molto probabile che sia io a sbagliarmi.
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Ultima modifica di abii.ne.viderem; 04-11-2008 a 10:12
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04-11-2008, 09:21
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#19
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Mukkista doc
Registrato dal: 05 May 2008
ubicazione: vicenza
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abii... io lo vedo al contrario... quindi ti sbagli...
scherzo...
credo che il valore del libro, oltre la storia, sia proprio nel suo completo insieme.e alle interpretazioni. è l'unico libro che mi ha realmente permesso di estraniarmi. che poi tolkien sia talvolta noioso.... beh, un pochinino...
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Di tutti i sinistri presagi, il più grave, il più infallibile è l'ottimismo.
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04-11-2008, 09:28
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#20
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jun 2006
ubicazione: Milano
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Caro Stanley: ho un po' esagerato nelle mie argomentazioni per far passare in poche righe il mio atteggiamento verso Tolkien. Poi, va da sé, è impossibile negare la visione grandiosa della sua saga, dunque capisco perfettamente i suoi estimatori.
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vespa P200E, R 850 R, R 1200 GS
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04-11-2008, 10:03
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#21
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Mukkista doc
Registrato dal: 05 May 2008
ubicazione: vicenza
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e io capisco i suoi dubbiosi...
secondo me è la non indifferenza nei suoi confronti che ne dimostra la grandezza. le tue "esagerate", ma non secondo me, argomentazioni erano appunto argomentate e quindi valide. va da se che ognuno lo legge come sente...
io ho l'enorme bisogno di fuga dal mondo... quindi lui è l'ideale...
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Di tutti i sinistri presagi, il più grave, il più infallibile è l'ottimismo.
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04-11-2008, 18:59
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#22
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Mr. Guy Montag
Registrato dal: 18 Jan 2006
ubicazione: Masaniello's town
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Quote:
è finito per diventare un film per ragazzi (anche se di qualità)
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Orrore!!!!! I ragazzi non dovrebbero neanche vederlo un film così bello perchè se non hai la giusta cultura e maturità per comprenderne i contenuti (riferimenti sociopolitici ad esempio) ne puoi apprezzare il 50%.....è uno dei più bei film di sempre, un capolavoro assoluto, sia dal punto di vista tecnico che di contenuti. Lo stato dell'arte del cinema all'ennesima potenza!
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nineT
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04-11-2008, 22:05
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#23
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Feb 2006
ubicazione: Pavia
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grazie
molto interessante, come sempre.
in effetti se la vicenda narrata è molto appassionante hai ragione nel dire che manca di psicologia, o perolmeno che i tratti siano abbastanza elementari
non può essere che fosse suo preciso intento? ..in fondo è una fiaba
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Mi no digo niente ma nianca no taso
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04-11-2008, 22:45
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#24
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jun 2006
ubicazione: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da Specialr
non può essere che fosse suo preciso intento? ..in fondo è una fiaba
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Certo che è un effetto "voluto"; ma non per il fatto che si tratti di una fiaba. I personaggi di Tolkien sono, in fondo, i personaggi dell'epica; nello specifico, dell'epica medievale. I "ruoli" in Tolkien sono rigidi, come vuole la tradizione di quel tipo di genere letterario. Come dicevo prima, i personaggi sono rappresentazione e simbolo, e non accettano la dialettica: i buoni sono solo buoni e non si interrogano mai sulla giustezza delle loro azioni. Il dubbio è di altra natura: è il dubbio sulla riuscita dell'impresa, non sulla bontà dell'impresa stessa, che non è mai in discussione. Insomma, si tratta di figure cristallizzate, alla cui monoliticità forse sfugge il solo Gollum. Non vorrei essere però frainteso: non sto dicendo che il libro è brutto o che Tolkien sia uno sprovveduto; tutt'altro. Solo che ho qualche resistenza (a parte la noia, che confermo senza imbarazzo). Si tratta della stessa resistenza che mi disturba quando leggo questo tipo di letteratura, estremamente stratificata. Dietro l'apparenza innocua della fiaba ci sono tensioni ideologiche, religiose, politiche, linguistiche molto sensibili. Per un limite che riconosco di avere, non riesco a scindere i due aspetti: quello della narrazione e quello del sottocodice. Per farti un esempio con un altro libriccino apparentemente "semplice" (e infinitamente più smilzo... ) è il motivo per il quale non riesco a digerire fino in fondo "Il piccolo principe": dietro la candida poeticità di quel piccolo gioiello si cela un messaggio pesantemente reazionario che non può non far sobbalzare coloro ai quali stanno a cuore alcuni principi, elementari, di libertà. Ne riconosco la potenza evocativa e l'allusione poetica, ma non può ottenere il mio aperto consenso. Spero di essere stato chiaro.
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05-11-2008, 02:45
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#25
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Feb 2006
ubicazione: Pavia
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tu ti sei spiegato benissimo
io ci metterò un pò a capire
grazie
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Mi no digo niente ma nianca no taso
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