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Vecchio 12-08-2010, 21:41   #251
gspollo
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Tutto compreso? Carnet de passage, visti e tutte le rotture di balle iniziali?? Non è molto se penso che 15/20 gg a capo nord ti costano un botto!!! mmh....la è sempre più in agguato. Se vi va potremmo vederci in inverno per parlarci direttamente e sapere più info possibili e kissà il prox anno....
Quando vuoi, anche prima dell'inverno!

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Vecchio 13-08-2010, 16:51   #252
Ichnusa
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leggo con grande interesse il viaggio che avete fatto....con il tempo spero di vivere anche io un'esperienza di viaggio del genere...complimenti per davvero!!!!!
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Non guidare mai più veloce di quanto il tuo angelo custode possa volare…:)
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Vecchio 16-08-2010, 16:10   #253
sergio escape
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MINCHIA :::::: MINCHIA::::::: e ancora MINCHIA che giro che avete fatto....avete vissuto un'esperienza veramente unica.... fantastico... L'iran, con il racconto degli amici che vi hanno ospitato,, emozionante davvero......grande giro complmenti.....
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man mano che nuovi orizzonti scorrevano davanti ai nostri occhi,i nostri sogni diventavano realtÃ*
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Vecchio 09-09-2010, 12:34   #254
Ballerino
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Ma.....non si riesce a tornare a casa??? Dai anche in un'unica "tappa" giusto per sapere...il finale
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Vecchio 10-09-2010, 19:44   #255
aldone
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in tanto uppete
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Vecchio 10-09-2010, 20:01   #256
gspollo
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E c'avete ragione!!
Ho già pronto qualche cosa ma mi mancano un po' di dettagli, poi tra agosto che lavoravo solo io, 4 giorni in Slovenia e la via del sale da Triora a Limone terminata giusto oggi 3 ore fa, gran bel giro anche questo, fatto insieme a sylver65 e arc.ste prossimamente report e foto anche del sale, ci vorrebbero giornate di 48 ore per fare tutto. Comunque non mi sono dimenticato, intanto grazie dei complimenti. A presto...
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Vecchio 10-09-2010, 23:00   #257
sylver65
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Bellissimo, me lo sono letto tutto.
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Vecchio 20-09-2010, 17:41   #258
aldone
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stiamo aspettando l' ultima parte
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Vecchio 20-09-2010, 21:53   #259
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... ancora un po' di pazienza...
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Vecchio 21-09-2010, 01:09   #260
Deddy
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l'hanno già detto in tanti ma....!!!!!!!! !!!!!
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Vecchio 21-09-2010, 08:07   #261
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Uffaaa, che noiosi, peggio delle zanzare...!!
Nel frattempo leggete qui, "report-assatanati"

http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=288664

almeno vi state buonini per un po'..
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Vecchio 21-09-2010, 16:17   #262
Ballerino
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Già letto....e scaricato.... bel giro che prima o poi farò.....ma mi intriga molto di più il lontano EST!!!!
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Vecchio 26-09-2010, 23:30   #263
gspollo
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Meglio tardi che mai...
Riprende il seguito del racconto, qualcuno sarà contento...



Sabato 22 - Mercoledi 26 maggio 2010 - Astana - 0km


Astana, capitale del Kazakstan, questo è il significato letterale della parola. E' come se noi avessimo come capitale dell'Italia la città Capitale. Un nome che riassume bene secondo me l'artificiosità (e la mancanza di fantasia!) di una tale scelta, effettuata dal presidente Nazarbaev nel 1997. Nata dall'espansione a sud della città sovietica di Tselinograd (tanto che se cercate sul navigatore Astana non la trovate!), è un misto di modernismo e di ristrutturazioni post-sovietiche, nel complesso però abbastanza gradevole e vivibile, senz'altro molto meglio di quanto visto ad Ashgabat in Turkmenistan. Dal punto di vista sociale, culturale ed economico però siamo ancora lontani dal raggiungere la maturità tipica di una capitale; inutile nasconderlo, ancora oggi la città principale del Kazakstan che ne è anche il motore in tutti gli aspetti della vita moderna, è Almaty, nota anche col nome sovietico di Alma-Ata; qualsiasi cosa dobbiate fare con l'estero, dovete passare attraverso Almaty, non c'è capitale Astana che tenga..
Oggi, sabato, primo giorno di permanenza forzata decidiamo di cominciare ad andare ad esplorare la città. Qui siamo nei dintorni del nostro albergo, giornata fredda, ci sono meno di 15 gradi.



Sulla destra il complesso di torri postmoderne del Millennium Mall, non è un caso la colorazione azzurrina e giallo oro della striscia ondulata: sono i colori della bandiera del Kazakstan,



ma non è tutto oro quello che luccica. Viste così, da lontano sono anche belle, ma se ci si avvicina ci si accorge del degrado che soffre la parte basale delle torri, con marmi di rivestimento, lastricature e pavimentazioni tutte rotte o addirittura non terminate, con cemento a vista e monconi di ferri di armature. Non si è capito bene ma sembra addirittura che la facciata esterna a vetri azzurri sia in realtà una enorme veranda che ha chiuso i balconi di vecchi grattacieli sovietici, operando così una veloce ristrutturazione di effetto.
Tutti i giorni abbiamo visto i lavavetri che appesi alle corde facevano il proprio lavoro, poca invidia a dire il vero...



Gente a passeggio sul ponte pedonale



che scavalca il fiume Yesil e immette nel parco pubblico cittadino, molto frequentato dagli "astanesi". Si trova veramente di tutto: giochi per bambini dappertutto, bancarelle di dolci, mendicanti, ecc.







C'è anche la spiaggia lungo il fiume con gli ombrelloni, ci hanno detto che le estati sono molto calde qui, ci crediamo sulla parola.



I viali stradali sono enormi, almeno 3 corsie per senso di marcia, questo il ponte stradale sul fiume che conduce al quartiere modernissimo sorto lungo Nurzhol bulvar



Appena prima del ponte il Centro culturale del Presidente, un museo omnicomprensivo del Kazakstan, dove si trovano oggetti tradizionali kazaki, come le iurte, le tipiche capanne in uso quando il popolo kazako aveva ancora tradizioni nomadi;



questo l'interno,



i tipici tappeti,



e una moltitudine indefinita di oggetti donati da paesi esteri al presidente kazako.
Più o meno le stesse cose si ritrovano al Museo del Presidente, allestito nella ex casa presidenziale,



dove per entrare ti fanno indossare i copriscarpe di plastica blu, come quando si entra nei reparti di rianimazione dei nostri ospedali!!
Intanto il tempo si è messo al bello e decisamente le temperature sono salite. Anche qui si trova il cane a sei zampe che sputa fuoco



d'altra parte c'era da aspettarselo, in un paese produttore di petrolio...
Sullo sfondo si intravedono i palazzi moderni di Nurzhol bulvard, 2 chilometri di viale del più sfrenato modernismo che io abbia mai visto, buona parte ancora in costruzione, palestra di esercitazione della fantasia di architetti di tutto il mondo. Si parte dall'estremità ovest con il Khan Shatyr, gigantesca tenso-struttura alta 150 metri che ricorda una yurta kazaka, realizzata con un materiale trasparente in grado di assorbire e trattenere il calore in modo da consentire temperature estive anche in inverno con temperature esterne di -30° C.



Progetto di Norman Foster (http://www.fosterandpartners.com/Pro...8/Default.aspx), ancora in costruzione, all'interno sono previsti centri commerciali, saune, caffe, cinema, ristoranti, piscine, giardini. Sul sito www.khanshatyr.com (la colonna sonora del sito è molto celebrativa!) si può prendere contatti per l'acquisto/affitto di spazi commerciali, se qualcuno è interessato...
Lasciata l'enorme piazza antistante il Khan Shatyr e incamminandosi lungo il viale verso est, si incontra l'immensa sede della società del gas, la KazMunayGaz



che rende bene l'idea dell'enorme flusso di capitali in circolazione.
Attraversato l'arco dell'edificio si apre una bella panoramica su tutto Nurzhol bulvar,



con piazze,



fontane



il ministero dei trasporti e delle comunicazioni, detto "l'accendino"





di cui ci sono già i primi segni di cedimento dove si notano i pannelli staccati dalla facciata.
Sulla destra del viale l'unica e non molto frequentata moschea della città



Proseguendo verso ovest altri bei grattacieli, alcuni con audaci strutture a sbalzo







L'allestimento delle aiuole fiorite è curato nei minimi particolari



in genere con manovalanza quasi tutta al femminile.
Più avanti ci imbattiamo nella singolare e coloratissima mostra all'aperto dei "Buddy Bears"



125 orsi in rappresentanza dei paesi riconosciuti dalle Nazioni Unite a simboleggiare l'amicizia dei popoli



Azzurro, e non poteva essere diversamente, l'orso kazako



coloratissimo e coi limoni quello italiano.



La mostra finisce e si avvicina il Bayterek, una torre bianca celebrativa alta 97 metri.



Sembra la coppa del mondo di calcio ma in realtà è il simbolo dell'uovo di Samruk, l'uccello mitologico che depose un uovo dorato in cima a un pioppo. Un ascensore porta fin all'interno della sfera da dove si ha una bella vista sulla città e sul bulvar






Infine chiude il viale a est l'enorme palazzo presidenziale.



Tutto quello che c'era da vedere di Astana lo abbiamo visto, i giorni, fermi in attesa del pacco dei cerchi dall'Italia, sembrano non passare mai, intanto comincia ad assalirci in testa un tarlo ossessivo. All'ingresso in Kazakstan oltre ad avere timbrato il visto sul passaporto ci hanno dato una cartolina di immigrazione senza spiegarci cosa farne. In realtà, stando alle informazioni in nostro possesso sulle procedure di ingresso, la procedura di registrazione presso l'OVIR non dovrebbe essere nemmeno necessaria per i cittadini dei 28 paesi inseriti nella lista delle nazioni economicamente sviluppate e politicamente stabili, tra cui l'Italia, e comunque si viene registrati automaticamente al primo porto di ingresso. Sappiamo poi che la registrazione va effettuata, se non avviene al primo ingresso, entro cinque giorni dall'entrata nel paese. Il problema non si sarebbe neanche posto se tutto doveva andare secondo programma, ma dovendo aspettare i cerchi dall'Italia, ci fermeremmo in Kazakstan ben più di cinque giorni. Quindi ci assale il dubbio: ma ci avranno registrato quando ci hanno timbrato il visto sul passaporto? E allora perchè ci hanno dato la cartolina di immigrazione? Decidiamo così di andare di persona a verificare se questa registrazione serve oppure no; siamo entrati il mercoledi 19, 19+5 giorni = 24. Il lunedi 24 maggio è dedicato a chiarire questa cosa, tanto di tempo ce n'è...
Non abbiamo fatto i conti pero' con la burocrazia kazaka... intanto scopriamo subito che ad Astana non esiste l'ufficio dell'OVIR, cominciamo bene. Chiediamo informazioni a Beris, il ragazzo della reception del nostro hotel, è l'unico del personale che parla un minimo di inglese, lui si informa e ci dice che l'unico ufficio in Astana che potrebbe saperne qualcosa è l'ufficio passaporti/immigrazione della polizia. Ci serve un interprete e gentilmente Beris, finito in mattinata il servizio in albergo, si offre di accompagnarci in taxi all'ufficio. Ci arriviamo dopo qualche deviazione di troppo, del resto siamo non proprio su un taxi ufficiale, ma su un'auto privata che si incontrano frequentemente per strada e che dietro compenso si offrono di portarti dove vuoi in ambito cittadino. Alla polizia c'è un caos di gente che va e viene, Beris entra, si informa ma sembra che nessuno sappia qual è la procedura di registrazione per gli stranieri. Ci dicono di rivolgerci al ministero degli affari esteri, e così, via, un altro "taxi" e altra trafila burocratica. Anche qui nessuna certezza e nessuna risposta convincente. Decidiamo quindi di rivolgerci direttamente all'ambasciata italiana, almeno dovremmo trovare qualcuno che parla italiano e potremo capire qualcosa in più. Anche qui però risposte certe, nessuna, "secondo loro" non serve fare nulla, però il "secondo loro" non è una risposta accettabile per noi. Alla fine mandiamo tutti al diavolo e chi se ne frega!! Il passaporto ce l'abbiamo, il visto anche ed è in ordine, teniamo tutte le ricevute dei pernottamenti in Kazakistan in modo da dimostrare i nostri spostamenti e soste, all'uscita del paese qualche santo provvederà se 'sta famigerata registrazione era proprio indispensabile... Da questo punto di vista il Kazakstan è sicuramente il paese più "complicato" che abbiamo visto, nemmeno in Iran...
Intanto Daniele scopre col tracking su internet, che il pacco con i cerchi di ricambio è fermo ad Almaty e non si capisce per quale motivo. Alla fine dopo una serie di telefonate, si scopre che non prosegue perchè in attesa di documentazione: la Traco di Almaty vuole una dichiarazione scritta che il pacco è un bene personale e la fotocopia del passaporto; sì, va bene, ok, ma se nessuno ci avvisa che servono queste carte, noi come ce lo sognamo? Siamo alle solite, il comunismo ha fatto più danni di quello che ci si può aspettare... le cose le devi immaginare e chiedere tu, non sono mai loro a proportele... funziona così! Vabbè, alla fine, evviva! Eppur si muove, avrebbe detto il buon Galileo... il pacco marcia verso Astana, dovrebbe arrivare mercoledi 26, al più tardi giovedi 27. Ovviamente e per scaramanzia, facciamo tutti i nostri conti sul giovedi 27: giovedi si sistema la moto e il 28 venerdi si riprende a camminare verso casa. Speriamo bene!
Adesso il problema è informare il personale della reception dell'albergo che deve arrivare un pacco dall'Italia per noi estremamente importante. Sembra una cosa stupida ma non lo è affatto: la sensazione è che non sanno nemmeno cosa sia un corriere espresso e nessuno ha capito veramente l'importanza di quello che stiamo aspettando, tranne Beris; speriamo che il giorno dell'arrivo del corriere sia lui di turno alla reception. Intanto il tempo non passa più, siamo come reclusi in una città che non ha più niente da offrire. Nel frattempo sorge un altro problema: ci accorgiamo che nella dotazione di chiavi in nostro possesso non abbiamo la torx della misura giusta per le viti che fissano i dischi dei freni ai cerchi. Mannaggia, ci manca anche questa! Come al solito ci rivolgiamo a Beris, chiediamo se c'è in Astana qualche negozio di autoricambi dove trovare quello che serve. Ancora una volta Beris si mette a nostra disposizione e ci accompagna in "taxi" verso la periferia della città dove ci sono diverse officine e botteghe di meccanici. In una di queste riusciamo a trovare quello che cerchiamo, addirittura con una chiave a cricchetto a innesto rapido, una vera sciccheria, siamo salvi!
Intanto anche il direttore dell'albergo si è interessato alla nostra odissea e si è messo a disposizione per aiutarci, evidentemente cominciamo a suscitare sentimenti di compassione e pietà...!
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Ultima modifica di gspollo; 26-09-2010 a 23:33
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Vecchio 03-10-2010, 09:19   #264
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Giovedi 27 maggio 2010 - Astana - Yesil - 409km



Finalmente arriva giovedi, il pacco arriva a metà mattinata,



viaaaa, non perdiamo neanche un minuto. Ci mettiamo nel piazzale sul retro dell'albergo, in un angolino appartato e cominciamo a mettere le mani sul povero RT. In dieci minuti è ridotto così





che pena!
Questa la ruota posteriore



qui Daniele si avventa su quella anteriore con la chiave a cricchetto comprata il giorno prima



le ruote sono smontate e pronte per andare da un gommista a togliere i copertoni e a rimetterli sui cerchi nuovi.



Il direttore dell'hotel



si offre di accompagnarci col furgoncino dell'albergo dal gommista, che fortunatamente è un isolato dietro l'albergo. Attrezzatissimo, c'è perfino il compressore italiano





Questo lo "sbrego" sul cerchio anteriore



sembra incredibile ma Daniele ci ha marciato sopra per più di 1100km!!, questo quello posteriore



Gomme montate sui cerchi nuovi, evviva! Si torna all'albergo e si rimontano i dischi dei freni, abbiamo anche il frenafiletti per le viti...



Finalmente, alle 12.30, l'RT rinasce a nuova vita, che soddisfazione e che sollievo!!





Si può ripartire, io e Daniele ci guardiamo in faccia, in uno sguardo decidiamo di correre in camera, fare fagotto e partire il pomeriggio stesso, dove si arriva si arriva, è tutta strada guadagnata. Tempo un'ora e siamo in sella, non prima però di aver salutato tutto lo staff dell'albergo e in particolare il direttore che ci ha aiutato molto. Ci spiace solo non salutare Beris che pure lui ci ha dato una grossa mano.
Direzione nord ovest verso il confine con la Russia che passeremo a Troitsk domani per poi raggiungere Chelyabinsk e via, gomme in sella fino alla frontiera tra Russia e Ucraina, il tutto entro il primo giugno, data di scadenza del visto russo e termine ultimo per uscire dal paese.
Siamo carichi, le moto vanno bene, l'RT di naga fila che è un piacere, peccato che ci tocca percorrere le strade peggiori che abbiamo visto,



A nord di Astana infatti tutte le strade sono in rifacimento e spesso si incontrano deviazioni su terra battuta lunghe anche 20-30 km, in qualche tratto troviamo anche del fango a causa degli scrosci d'acqua abbastanza frequenti a queste latitudini



Nonostante tutto nel solo pomeriggio riusciamo a percorrere poco più di 400 chilometri e arriviamo in serata in un paesino sperduto nella steppa kazaka, Yesil, dove decidiamo di fermarci per la notte. Appena usciti dalla strada statale troviamo questa piccola locanda molto spartana a conduzione femminile,



simpaticissime, non spiaccicavano nemmeno una parola di inglese ma ci siamo intesi a meraviglia ugualmente.
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Vecchio 03-10-2010, 12:39   #265
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Buon viaggi veramente che invidia...
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Vecchio 03-10-2010, 16:28   #266
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Ke spettacolo!!!! Non vedo l'ora di finire di leggere il vostro racconto.....e poi di incontrarvi di persona per avere più info possibili....questa cresce a dismisura!!!
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Vecchio 11-10-2010, 15:01   #267
aldone
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e poi ? non puoi lasciarci a meta strada
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Vecchio 12-10-2010, 11:35   #268
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Vecchio 12-10-2010, 12:43   #269
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Gspollo, ho trovato due sterratoni da brivido. ih hi hihh ih i..... t'aspetto te e il tuo socio.
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Vecchio 07-11-2010, 23:31   #270
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Eccomi di ritorno!

@sylver65: mica l'ho visto il tuo post. Tieni in caldo gli sterrati per l'anno prossimo. Ciao!


Venerdi 28 maggio 2010 - Yesil (KZ) - Chelyabinsk (RUS) - 692km



Come al solito si parte presto al mattino, temperatura freschina intorno ai 6/7 gradi ed è giusto che sia così, visto che stiamo per raggiungere le latitudini più settentrionali del nostro viaggio. Oggi c'è anche il passaggio di frontiera tra Kazakhstan e Russia, dove finalmente sapremo se la carta di immigrazione kazaka che tanto ci ha fatto tribolare ad Astana, andava timbrata o meno. Intanto maciniamo chilometri sulla M36 in direzione di Kustanay, il paesaggio è quasi del tutto piatto e la steppa kazaka non riserva particolari emozioni; mi colpiscono solo le enormi estensioni di campi coltivati e arati, le strade sono in buone condizioni e il traffico molto limitato. Poco dopo le ore 12.00 siamo al confine di Troitsk, ma scopriamo subito che ci tocca aspettare fino alle 13.00 perchè gli uffici di frontiera fanno la pausa pranzo di un'ora.



Intanto già qui si può stipulare l'assicurazione per la moto necessaria per la Russia al costo di 583 rubli, l'equivalente di 20 dollari circa, valevole 15 giorni. Chiaramente è tutto scritto in cirillico e non si capisce nulla, ci fidiamo delle carte che ci danno in mano. Intanto che aspettiamo le 13, facciamo il pieno di benzina e sgranocchio un pacchetto di biscotti miracolosamente trovato nella borsa serbatoio.
Alle 13 in punto si alza la sbarra e si da il via alla solita trafila, si comincia con il controllo del mezzo e dei bagagli e già iniziano i primi problemi. Gli addetti sono poco disposti a trattare con stranieri e meno ancora con quelli che non comprendono la lingua russa. Ci intendiamo a fatica a gesti, ci fanno staccare le valigie dalla moto e ci indicano di andare con i mezzi all'ingresso di un grosso capannone. Il fatto di lasciare i bagagli incustoditi in mezzo alla dogana non mi va molto a genio ma tant'è... Io penso che sia per un controllo del peso della moto ma all'ingresso troviamo un funzionario molto zelante che ha il sospetto che trasportiamo droga. Si va per le lunghe, ci fa entrare in ufficio e ci mostra un librone pieno di immagini verdi di mezzi motorizzati che sembrano scansioni ai raggi x, ci sembra di capire che vuol farci credere che hanno un droga-detector infallibile che riesce a evidenziare anche il più piccolo quantitativo di droga occultato nel mezzo. Evidentemente il doganiere vuole impressionarci e tirare per le lunghe con il chiaro scopo di estorcerci qualche mazzetta per fare filare lisce e veloci le procedure doganali, ma a questo punto scatta la nostra tattica del "non capisco" e alzate di spallucce e vediamo chi si stufa prima, come era già successo qualche giorno fa all'ingresso in Uzbekistan. Alla fine tutto va come previsto, le nostre moto vengono fatte passare sotto lo scanner antidroga, con esito ovviamente negativo e tanti saluti, si ritorna alla dogana, si rimontano le valigie e si procede oltre al controllo passaporti.



Naga ed io decidiamo di non presentare allo sportello la famigerata carta di immigrazione e vediamo cosa succede. Comincia naga, le procedure sono molto a rilento anche qui, alla fine passa, visto timbrato in uscita, è fatta, naga può lasciare il Kazakstan. Quando tocca a me, il funzionario mi chiede la carta ma io dico che non ce l'ho e lui va avanti tranquillamente con la procedura, dopo 15 minuti anche io ho il timbro di uscita, tutto regolare, posso uscire, anche se, mentre ero allo sportello ho visto che sul tavolo c'era una mazzetta di carte di immigrazione come le nostre!
Adesso ci toccano le formalità di ingresso in Russia, c'è già una bella fila di auto in attesa e quello che ci preoccupa è che la fila non si muove.



Più a destra c'è un'altra colonna ferma di auto del Kirghizistan, sono persone che lasciano il paese a seguito dei disordini civili di questi giorni. Dopo poco le nostre moto sono oggetto della loro curiosità e ci fanno millemila domande e anche se non è facile intendersi riusciamo a scambiare qualche idea e informazione.



Tocca a noi, la sbarra si alza e ci fa entrare in dogana, è tutto molto ordinato e non c'è il caos tipico delle frontiere. Subito si avvicinano i doganieri che senza molte parole ma molto professionalmente ci indicano a quale ufficio dobbiamo rivolgerci. Compiliamo la solita cartolina di ingresso, la consegnamo, registrazione, controllo passaporti e assicurazione moto, tutto a posto, usciamo dall'ufficio, andiamo alle moto, veloce controllo ai bagagli, ci danno un cartoncino da riconsegnare all'uscita, fatto! In tre quarti d'ora siamo liberi di girare in Russia, incredibile!
Via, direzione Chelyabinsk per poi prendere la M5 che punta decisamente verso ovest.
Tiriamo avanti più che possiamo fino all'imbrunire e ci fermiamo ad un motel sulla strada statale a frequentazione tipica di camionisti, non è il massimo del confort, ma c'è un letto, un bagno e delle docce in comune a pagamento extra con coda compresa nel prezzo e un locale con ristorante self service con un'ottima zuppa calda di barbabietole rosse, cosa vuoi di più dalla vita?
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Vecchio 08-11-2010, 21:30   #271
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Sabato 29 maggio 2010 - Chelyabinsk - Khvalynsk - 989km



Come già detto dobbiamo uscire dalla Russia entro il primo di giugno per via del visto sul passaporto; sembra incredibile ma se tutto va secondo quanto ripianificato negli ultimi giorni, riusciamo a uscire addirittura il 31 maggio, un giorno prima della scadenza. Oramai ci ha preso un po' la frenesia del ritorno e della voglia di rivedere parenti e amici perciò si ha quasi fretta di arrivare a casa, da qui in poi non ho più molte foto da caricare sul forum. Comunque siamo ancora lontani, la Russia è infinitamente grande e di conseguenza non passa mai... anche se si attraversano comunque grandi paesaggi e i chilometri scorrono sotto le ruote dei nostri mezzi lungo l'ottima autostrada a tre corsie M5. Si ricominciano ad attraversare grandi zone boscate, i profumi di primavera ritornano ad essere quelli famigliari di casa nostra, dappertutto ci sono foreste di robinie in fiore che riempiono l'aria di quel profumo di miele buonissimo. Superata la città di Samara sfioriamo Tolyatti, la città che nel 1964 ha preso il nome in onore del nostro statista Palmiro Togliatti, e poco dopo ci tocca l'attraversamento del fiume Volga, mai visto nulla di simile! Sarà largo un paio di chilometri, è impressionante e in seguito percorreremo la sua sponda destra orografica di tanto in tanto con dei bellissimi scorci.
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Vecchio 08-11-2010, 22:46   #272
Ballerino
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E' sempre uno spettacolo leggere il tuo resoconto! Sempre molto affascinate....
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Vecchio 09-11-2010, 15:10   #273
gene r850r s.e.
Sono un C1 speriamo che mi passi!
 
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Originariamente inviata da Motopepe Visualizza il messaggio
Minchia...
Quando si parte??
da meta' aprile. rimaniamo sino a settembre. r 850 r. non zavorrato da trovare in loco. gene. genetris.gene@libero.it
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Vecchio 10-11-2010, 20:23   #274
gspollo
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Domenica 30 maggio 2010 - Khvalynsk - Gubkin - 896km



Quasi 900km senza autostrade e spesso su strade secondarie non scorrevolissime si fanno sentire. Alla fine della giornata siamo sempre più vicini all'Ucraina ed erroneamente abbiamo ritenuto che fosse più facile trovare qualche locanda lungo la strada per fermarci a dormire. Errore! Di motel, alberghi e ristori non c'è nemmeno l'ombra; per fortuna alla fine troviamo un centro termale molto bello che ha delle camere. Ovviamente non ce lo lasciamo sfuggire e ci fermiamo, alle 21.30 io sono già a pelle di fico sul letto.
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Vecchio 11-11-2010, 11:51   #275
ilTode
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andiamo avanti?ormai sono curioso
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