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"Elica Eretica" il Tuning Sacrilegio! Anche il BMWista subisce il fascino del Tuning, qui le special nate nei Box dei forumisti.


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Vecchio 06-09-2018, 14:12   #1
raello
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predefinito La mia R100RT Roadster e la sua storia

Sono stato senza moto per 5 anni, da settembre 2011 ad ottobre 2016. Nel frattempo ho continuato a scrivere ed a leggere sul forum, ma ero senza moto. Per scelta: perché non ci trovavo più gusto, perché non avevo più la compagnia (o meglio, c’era ancora la mia vecchia compagnia, ma continuavano a fare le stesse cose in Val Trebbia che facevamo da 10 anni, e la pelle è una sola …), perché non avevo più tempo di usarla, perché avevo appena trovato una persona “giusta” (che è ancora con me) e non la volevo subito obbligare alla moto, perché mi ero intrippato con il triathlon, perché stavo comprando casa … 100.000 ragioni. Ma la moto mi è sempre piaciuta, mi sono sempre fermato a guardale certe moto. Le sportive no, non più, ma le special sì.
A dire il vero sin da ragazzo le cafè racer inglesi mi piacevano da matti, parlo degli anni 90, quando non se le filava nessuno, mica come ora. Sapevo e so tutto delle special inglesi dell’epoca, ma erano inarrivabili allora, e lo sono ancor più adesso. Però, mentre con mio padre restauravo la Parilla 175 di mio nonno sempre negli anni 90, mio zio mi regalò (davvero REGALATA, storia di altri tempi) una Kawasaki 750 mach IV, messa a posto un po’ alla Jeannot Rotella (quello del Joe Bar Team per intenderci), ci sono andato in giro per due anni durante l’università. Casco aperto, occhialoni, e capelli lunghi fuori dal caso (perché allora li avevo, e tanti …) … poi sono arrivate tutta una serie di moto moderne, ma nasco come amante delle moto d’epoca, se poi un po’ modificate pure meglio.
Tutto questo per dire che, sistemate un po’ di cose della mia vita normale, la voglia di moto si è rifatta viva. Ma con una consapevolezza diversa: non una sportiva, quel genere non mi interessa più (ed è meglio se ci sto lontano), non una GS perché tempo di fare lunghi giri non ne ho (e confesso che fare il turista in moto, ho provato, non mi da poi tutto questo gusto, almeno a me), magari qualcosa fatto da me, per dare libero sfogo alla fantasia, ed avere qualcosa di unico. Quella poteva essere la mia nuova moto. L’idea sin da subito è stata quella di partire da una BMW, perché il boxer mi ha comunque lasciato il segno, e perché era secondo me il motore giusto per trotterellare in giro senza pretese e senza usare troppo il cambio.
Quindi via sulle R1100/1150, fantasia all’opera per fare qualcosa su base GS, R, o addirittura S, tante ricerche su internet, tanto studio teorico, ed anche qualche budget di spesa (qui il mio lavoro si è fatto vivo). Poi un ex collega di Roma mi dice che vuole farsi una special sulla base di una vecchia bicilindrica 2V ad aria, o meglio, che vuole farsela fare e che gli chiedono dai 12.000€ ai 15.000€. Io gli boccio l’idea immediatamente perché, per quei soldi, mettersi in casa una special “delicata”, nel senso che non è comunque una moto moderna, e quindi richiede attenzioni particolari (e lui non ha neppure il garage, ma solo un posto auto interno) mi sembra una follia. Però qualcosa scatta nel mio di cervello, non subito, però scatta …
Infatti mi metto a guardare, nella mia ricerca di foto di special su base BMW, anche le special R100, R80, R65, e la cosa mi comincia a piacere. E poi mi dico: ma perché no? Io le moto “vecchie” le ho avute, la base di partenza mi costa un po’ di più, va sicuramente peggio (nel senso di guida: freni sospensioni, confort ecc …) rispetto ad una moto moderna, ma il look è inavvicinabile. Ed io mi rendo conto che sto cercando anche, e soprattutto, un oggetto per sfogare la mia voglia di stile, in termini motociclistici ovviamente.
È fatta. La special la farò, e la farò su base BMW boxer 2V.
Parte la ricerca degli annunci, partono le telefonate, partono le visite a vedere le moto. E qui il sogno si scontra con la realtà (accadrà molte e molte volte nel corso del progetto): le BMW 2V sono ricercatissime perché vanno di moda (da dove arriva la mia voglia l’ho spiegato prima, ma altri hanno in testa lo stesso desiderio mio anche per motivi di trend proprio quando io lo voglio realizzare), costano care, la gente che le ha viene chiamata da un sacco di persone che fanno a gara per comprarle. E poi c’è anche chi le ha, le vuole vendere, e poi ci ripensa all’ultimo minuto per le ragioni più disparate. Vanno a vuoto un sacco di tentativi di acquisto, ve ne riporto solo 5 perché sono i più divertenti (tutta roba vera, mica balle):
RS100 a Busto Arsizio: la vado a vedere, faccio un’offerta di 200€ più bassa di quello che vuole il tipo, il tipo ci deve pensare, lo richiamo il giorno dopo e lui l’ha venduta ad uno che dei 200€ non glie ne importava nulla. Io sono un commerciale: a me rompono sempre sui soldi, ho fatto anche il buyer, io TRATTO se compro qualcosa, è una deformazione professionale. Dovrò cambiare idea come vedrete dopo …
R80RT a Pinerolo: buon prezzo, la moto sembra bella in foto, decido di andarla a vedere subito il sabato, appuntamento fissato col venditore. Mi chiama lui venerdì pomeriggio per dirmi che preferisce regalarla al nipote che ci vuole fare una special … maledetto nipote! Però almeno non ho fatto un giro a vuoto.
R100 di Piacenza (pure vicina): chiamo, posso andarla a vedere velocemente perché anche se non ci abito più, ci vivono i miei e ci vado spesso. Al pomeriggio del giorno della prima contatto telefonico il proprietario mi dice che ci ha ripensato perché la moglie non vuole più che venda la moto …
R100RT a Trieste: bella in foto, il tipo mi manda anche un video dove mi fa sentire il rumore della moto (che suona bene), prezzo onesto. Peccato che poi parlando viene fuori che la moto è olandese e che alle pratiche ci devo pensare io … no grazie, si può fare, ma già avrò poco tempo per lavorarci, figuriamoci se ne ho per impastarmi eventualmente con la burocrazia.
R100RT a Genova: vista in foto, bella. Chiamo, risposta “domani viene qui uno di Milano a vederla, non mi fa questioni di prezzo, se gli piace la do a lui”. Va beh, che ti devo dire? Vediamo cosa succede. Il “milanese” salterà fuori che è un ragazzino alla moda che vuole farsi la special per l’aperitivo, la moto la comprerà. E la metterà in vendita 3 mesi dopo, io nel frattempo mi sono dovuto rivolgere ad altri lidi. A Milano ci vivo, e bene, le virgolette sul milanese non volevano essere offensive.
E via così, non scherzo, almeno per altre 7/8 volte. Ho ancora tutti gli annunci salvati.
Ero esasperato, Federica, la mia compagna (la persona “giusta” di cui ho scritto prima) pure, anche perché a vedere le moto era venuta pure lei. Ma che è questa storia che devo fare a botte per comprare una vecchia BMW? Ma che se le tengano!
Poi vedo un annuncio su moto.it di una RT del 1980 ad Alessandria, la moto è stata già scarenata, ma in foto sembra bella, chiedono una cifra giusta (cioè per me era sbagliata all’inizio della ricerca, ma il mercato e le mie esperienze di cui sopra ora me la facevano considerare come giusta). Dico a me e a Fede “è l’ultima che andiamo a vedere, giuro. Se anche questo ha delle paturnie con moglie/figli/cugini/nipoti, o ha già qualcuno che è interessato, giro i tacchi e me ne vado”. E non scherzavo, mi giravano proprio di essere capitato in questo turbine di fighetti tutti alla ricerca della moto da scramblerizzare (terribile neologismo che spesso ha portato a realizzazioni ancora più terribili).
Vado, la moto è bella, bella davvero. Ad occhio e croce è stata restaurata una decina di anni prima senza badare a spese, ma è stata resa nuda, pur mantenendo lo strano manubrio originale. Più sotto una foto del giorno in cui l’ho incontrata.

https://ibb.co/kf8EFK
Da discussioni e confronti avuti qui sul forum, e da documentazione raccolta da me, è emerso che i colori erano quelli della RT “Bertinotti” (esiste un aneddoto nella pagina delle obso che spiega a cosa mi riferisco), la sella bianca che pensavo fosse non originale invece lo era, così come il cambio a bilanciere. Inoltre erano stati lucidati coperchi punterie (cambiate con il modello rotondo), scatola filtro e coperchio cinghia. Il fatto che la moto avesse i freni ATE non mi faceva impazzire, ma invece andavo matto per la scatola filtro in metallo …
Parte una piccola contrattazione sui soliti 200€, lo sconto il tipo non me lo fa, ma è disposto a consegnarmi la moto a Piacenza (dove non vivo, ma dove ho lo spazio fisico per lavorare sulla moto), alla fine chiudo. E chiudo subito senza esitazioni, non si sa mai che arrivi un altro fighetto dai 200€ facili.
Il padrone della moto, Carlo, alla moto ci tiene (e te pareva), la vende perché ne ha altre 2 (vero, tra cui un R80GS), e deve finanziarsi un altro progetto, però vorrebbe che non la modificassi. Beh no Carlo, la moto sarà mia, e ci faccio quello che voglio. Mi strappa però una promessa (che all’inizio non volevo mantenere, lo confesso, ma che poi manterrò): nessuna modifica irreversibile, nessun pezzo originale messo in vendita.
La moto mi arriva a Piacenza dopo 2gg. È mia. È in garage, dove prima c’erano state Fireblade varie, GS Adv e K1200R ora c’è sta moto. Federica e mia madre dicono che è già bella così, perché la voglio modificare? Stessa cosa mi dicono altre persone che vedono la moto. Ma io non vedo la moto percome è al monento, vedo quello che vorrei fare, vedo le centinaia di foto e di idee che ho scaricato da internet, vedo i pezzi che mi devo comprare, vedo la moto come sarà. Io ci voglio lavorare sopra, voglio farmi la moto “come dico io”. Sarà complicato (quanto lo scoprirò solo strada facendo), ma voglio partire.
Come la farò? Le idee sono abbastanza chiare, gli spunti sono stati tantissimi, ma ci sono due moto che mi hanno ispirato più delle altre. La prima è quella fatta dai ragazzi spagnoli di Cafè Racer Dream (CRD):

https://ibb.co/gSzJ9e

I colori, che sono poi una libera interpretazione del TT Silberrauch della R90S, saranno quelli. L’ho capito subito, la voglio colorata così. Anche il manubrio sarà quello, un Renthal extra low che comprerò in Spagna (da BMW Tienda Boxer Clasicas). Mi innamoro anche del telaio posteriore con la curva dentro invece della solita linea orizzontale dritta, però il telaio CRD, che viene venduto anche a parte, ma costa 800€, va saldato sul telaio, e non imbullonato come quello originale, o altri pezzi aftermarket. Quindi non va bene perché, oltre a costare un botto, è più difficile da montare (ci vorrebbe una dima per essere sicuri di saldarlo dritto) e mi farebbe perdere la reversibilità delle modifiche. A dire il vero è anche troppo corto per girarci in due, e Federica mica la posso lasciare a casa. Troverò poi qualcosa di simile in Italia per un prezzo veramente basso, ma dovrò lavorarci su parecchio.
Della moto in foto poi non mi piacevano né la forcella, troppo moderna, né gli scarichi perché i Supetrapp non c’entrano davvero nulla.
Piccola curiosità sulla moto CRD: è sparita dalla circolazione, vedendo altre special fatte da loro credo che l’abbiano cannibalizzata per farne una nuova (ce n’è una successiva che sembra quella “tamarrizzata” con faro piccolo e colorazione più trendy). Peccato, era una delle loro special più belle secondo me, ma forse si notava troppo poco. Loro comunque sono dei professionisti “veri” e sono davvero bravi.
La seconda grande fonte di idee è stata la moto del newyorkese Bill Costello:

https://ibb.co/jhL89e

Già il suo video è un piccolo capolavoro tanto è ispiratore (“inspiring” come dicono gli americani) e tanto è “romantico” per la storia del padre, più sotto il link al video:

https://www.youtube.com/watch?v=ZK5hibp2XBU

Della sua moto ho preso l’idea delle forcelle modificate e dei soffietti, mi sarebbero piaciute anche le ruote a raggi, ma lui stesso dice che gli sono costate come tutta la moto, meglio lasciar perdere. Ho poi montato, esattamente come ha fatto lui, il ponte anti svirgolo tra le forcelle, è della Tarozzi, made in Italy al 100%. Bello anche lo scarico, ma è un impianto completo e costa un botto (anche se suona bene), per la sella monoposto invece meglio lasciar perdere. Avevo accarezzato anche l’idea di mettere dei semi manubri alti come i suoi, ma poi il manubrio classico in un pezzo mi è parso più adatto, anche perché lui ha pure messo una piastra superiore dello sterzo nuova, mentre io a quello ho rinunciato (anche perché amici qui del forum mi hanno detto che serve a poco in realtà). Ciao ciao semi manubri da cafe racer, ormai non sono più Jeannot Rotella, e non ha più 24 anni.
Piccola curiosità sulla moto di Bill: lui è partito da una R100RT del modello successivo al mio (infatti ha i Brembo davanti con pompa tradizionale al manubrio che gli invidio, ma ha anche la brutta, almeno per me, cassa filtro aria in plastica), la moto di partenza sua era PERFETTA. Ma perfetta per davvero, lo dico per far inorridire i talebani della stanza obso che hanno avuto la pazienza, e la forza, di leggere fin qui senza inorridire. Ora inorridite pure!
Più sotto il link della sua storia di lavoro completa:

http://advrider.com/index.php?thread...-build.899012/

Il buon Bill ha venduto tutto a chi farà buon uso dei pezzi.
Poi ho davvero guardato e cercato su internet tutte le foto di special su base R 2V che ho potuto trovare. Belle, bellissime, brutte, bruttissime, ne ho viste davvero tante. Però ho voluto mantenere come linea guida un look classico ed evitare di montare pezzi palesemente troppo moderni (vedasi caso della moto di CRD), volevo qualcosa che fosse “special”, ma anche il più classico e sobrio possibile.
Ho smontato il primo pezzo della moto a Febbraio 2017, i lavori sono terminati a Luglio 2018. Ci sono stati in mezzo un sacco di week end dove ho lavorato da sabato mattina fino a domenica senza quasi senza fermarmi. Con buona pace di Federica (non sempre tanto in pace a dire il vero), ed anche di mia madre. Sì perché in questo progetto ho pesantemente coinvolto anche mio padre, grande appassionato di moto come me, forse un po’ pasticcione a volte (perdonami papà, ma è così), ma con una manualità incredibile per certe cose. Quindi a lavorare sulla moto in garage eravamo in due, con due donne che mugugnavano in casa.
Abbiamo avuto momenti esaltanti, come l’installazione di scarichi e telaio posteriore che hanno fatto cambiare forma alla moto da subito, abbiamo avuto momenti di scoramento totale quando una soluzione di montaggio proprio non si trovava, abbiamo avuto discussioni feroci su come fare certe cose, abbiamo litigato, riso, parlato, condiviso. Credo che non lo avremmo mai fatto senza questo progetto, credo che sarà la cosa più bella che rimarrà di questo progetto, oltre alla moto, ovviamente.
Abbiamo lavorato solo sull’estetica e sulla ciclistica, di meccanica non abbiamo fatto nulla e, dato il recente lavoro di restauro fatto da altri sulla moto, il telaio non è stato riverniciato (quello principale si intende), ci siamo rivolti a professionisti per la forcella davanti (ORAM di Milano, ringrazio il Sig. Paolo per il lavoro e la competenza), e per la verniciatura (Color Service di Cornaredo, ringrazio il Sig. Luciano), i contatti me li ha dati R90S nella stanza obso, ringrazio anche lui per i tantissimi consigli ricevuti, ma la pagina dei ringraziamenti verrà dopo. Qui ci tengo a dire che tutto il resto, parafanghi e relativi supporti, sella, spostamento batteria sotto il motore e relativo alloggiamento, sono stati fatti e modificati da noi. E non è stato facile perché, come ho già detto prima, non è come giocare con il lego: i pezzi non si montano da soli, le soluzioni per fissarli vanno trovate di volta in volta. E devono essere belle esteticamente per non rovinare il tutto.
Il risultato è la mia moto, o meglio mia e di mio padre, anche se l’estetica e le relative scelte sono tutte mie. Non è perfetta perché non siamo dei professionisti, nella vita facciamo altro, ma penso che abbiamo ottenuto un bel risultato, almeno per noi.
Non è ancora del tutto finita, la strumentazione è ancora quella originale ed è troppo grossa e sporgente, va sostituita con un tachimetro più piccolo ed una serie di spie, in parte nel tachimetro, in parte fuori. Ma è un lavoro da elettricista per noi troppo complicato (già siamo impazziti con il fanale posteriore che aveva solo 4 fili, figuriamoci con il quadro!), lo faremo fare quest’inverno. Poi mi piacerebbe anche mettere la pompa freno al manubrio, ma con le special è così, più ci pensi e più vuoi fare … ad un certo punto ti devi fermare.
Per concludere: sono/siamo molto soddisfatti del lavoro fatto. La moto ci piace moltissimo, spero che piaccia anche a voi, ma non l’ho fatta per piacere agli altri, l’ho fatta per me. E per me soltanto. Ed a mie piace.
Se vorrete criticare, che ci sta ed è nei vostri sacrosanti diritti, vi chiedo di farlo con educazione (che ogni tanto sul forum scappa, nonostante i sempre ottimi moderatori), accetto consigli e suggerimenti, sono disposto a condividere esperienze e soluzioni, ma penso di meritare rispetto (nel senso più generale del temine) per il lavoro fatto che ho voluto documentare in questo lunghissimo post.
Perché la mia moto è stata un viaggio, anche e soprattutto da ferma, ed ancora lo sarà, un viaggio rispettoso di me e degli altri.
E se avete letto fino a qui aspettate la prossima puntata con le foto della moto e la descrizione di dettaglio di quello che ho fatto.
Ciao
R.

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Vecchio 06-09-2018, 16:00   #2
alovesongfor
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Bella storia. Bella moto. Belle ispirazioni, della spagnola mi piace la forcella a steli rovesciati, di quella di Bill mi piace tutto tranne la forcella!

La colorazione...sono tutte fighe...però anche la tua con sella bianca è piuttosto unica...
Buon divertimento, la base mi sembra ottima e visti i risultati stupendi che si possono raggiungere, in questo caso mi farei pochi scrupoli nelle modifiche...poi se reversibili meglio ancora!
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Vecchio 06-09-2018, 16:26   #3
raello
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Il divertimento c’è già stato, nel senso che i lavori li vedrai a breve perché sono finiti (mi serve tempo per scrivere il testo). Sui pezzi moderni sulle moto d’epoca, come la tua amata forcella della moto CRD, esistono filoni di pensiero differenti, ma il mondo è bello perché è varia.
Lo sai alovesongfor che hai tuoi commenti “professionali” ci tengo.
Quando guarderai le foto della mia moto usa lo schema di progettazione di una cafe racer che abbiamo recentemente commentato insieme.
A presto, ciao.
R.
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Vecchio 06-09-2018, 16:27   #4
raello
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Maledetto correttore automatico di word ...
Anche le h sbagliate mi mette.
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Vecchio 06-09-2018, 17:08   #5
alovesongfor
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Bene, sono molto curioso, è una base di partenza splendida.
Il fatto della forcella per me non è tanto questione di modernità o meno...è che dona alla moto un aspetto più muscolare, ma può anche farne a meno in certi casi.

Quando avrò finito di aiutare mio cognato con la sua special (difficilissima...su base k1200rs... ) magari proverò anch'io a divertirmi!
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Vecchio 06-09-2018, 18:06   #6
raello
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Dopo aver raccontato un po’ di necessari antefatti ed aver spiegato la genesi storico tecnica del progetto, veniamo alle foto della moto che riporto più sotto.





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Vecchio 06-09-2018, 18:07   #7
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Di seguito elenco le modifiche fatte, parto da davanti e scorro la moto dalla ruota davanti fino alla targa:
parafango anteriore in alluminio;
forcella revisionata con molle progressive (come già scritto lavoro svolto dalla ORAM) ed aggiunta di ponte anti svirgolo della Tarozzi, soffietti in gomma sugli steli forcella;
frecce piccole (omologate) davanti e dietro;
manubrio Renthal ultra low e nuove manopole magura;
supporti faro della Tomaselli al posto dei foderi forcella originali;
specchietti retrovisori più piccoli e neri;
trombe originali via e clacson after market più piccolo;
serbatoio riverniciato (Color Service), tappo serbatoio Monza. Il serbatoio non è quello originale della moto, ma un altro, il suo è stato imballato e messo via. Ovviamente Color Service ha fatto anche i parafanghi, i filetti ed il telaio posteriore;
batteria piccola trasferita sotto alla sella in scatola di acciaio inox chiusa e fissata al telaio, cavalletto centrale rimosso perché proprio non riuscivo a farcelo stare. Altri hanno messo la batteria meno protetta e ce l’hanno fatta a farci stare il cavalletto, io ho optato per proteggere la batteria ed averla chiusa in una scatola;
telaio posteriore after market (con la curva dentro per movimentarlo, come quello della CRD, ma meno caro, più spazioso per due ed imbullonato al telaio principale come quello originale). Ci abbiamo lavorato parecchio aggiungendo i traversini per fissarci il parafango posteriore;
sella fatta da me: abbiamo dovuto termo formare la base per farla aderire al telaio con la curva, sono impazzito per trovare il materiale giusto per farla, e la forma l’ho cambiata in corso d’opera (ci ho aperto anche un post per condividere le lavorazioni fatte). Faccio notare il filetto bianco che riprende la curva del telaio. La sella è la cosa che di tutta la moto mi piace di più, perché l’ho voluta proprio così (l’avrei voluta più piccola a dire il vero, ma Federica poi chi la sente). Faccio notare anche l’adesivo BMW, idea presa guardando il video di una BMW in Thailandia. La cosa di cui vado più fiero rimane comunque quel filetto bianco lì …. Sella ricoperta da Lanzi a Milano;
leva cambio di una RS (il bilanciere originale è stato messo via);
terminali megaton silenziati con DB killer ed un kg di lana di roccia. Ancora fanno un po’ di casino, ma sono stati adeguatamente civilizzati;
parafango posteriore in acciaio (in alluminio non l’ho trovato) accorciato. Dentro ha un rinforzo in acciaio per tutta la sua lunghezza che consente di attaccare la targa senza indebolire la struttura (lì dietro le vibrazioni ci arrivano);
ammortizzatori posteriori della Yess (anche di questi ho parlato in un therad): sono molto belli, costano il giusto, sono regolabili in altezza e vanno bene;
faro posteriore Texas after market;
il porta targa è il suo, ci ho rimesso la gemma per essere in regola con la legge.
Da fare, lo ripeto, la strumentazione che adesso è un po’ un pugno in un occhio. Ho già un tachimetro rigorosamente meccanico comprato in Spagna che ha due vantaggi: 1) è fatto apposta per le BMW 2V degli anni 70/80, e quindi segna giusto e si monta plug in (Carlos di Boxer Clasicas me l’ha venduto così, spero sia vero); 2) contiene già 3 delle 6/7 spie che devo riposizionare. Il lavoro delle spie non è banale, soprattutto perché quella della batteria non può essere un led, ma ci vuole una cara vecchia resistenza per caricare l’alternatore, quindi l’ho rimandato all’inverno e ad un professionista che devo ancora trovare. Però vi assicuro che, con la strumentazione minimal, la moto ci guadagna parecchio perché ho già preparato i supporti per lo strumento ed ho fatto delle prove fotografiche.
Come potete vedere la moto è venuta leggermente inclinata in avanti, la cosa da un’ulteriore allure di dinamicità all’insieme, ma non deriva dallo sfilamento della forcella anteriore che non ho voluto modificare, bensì dal fatto che gli ammortizzatori posteriori sono più alti degli originali, ed anche di tanto, ma il fatto che il telaio posteriore abbia uno sbalzo ha, per fortuna, ridotto la cosa. Risultato: la moto è comunque leggermente più alta dietro che davanti, ed i filetti del serbatoio, che idealmente si ricollegano al piano sella, enfatizzano esteticamente la cosa.
L’amico alovesongfor con cui abbiamo recentemente discusso di design di cafe racer ha quindi già capito che parlo della “base line” che non mi è venuta male. Credo di aver rispettato anche i concetti di cut off (quello davanti, perché dietro fisicamente, e legalmente, è impossibile), di altezza limite (ad eccezione di specchi, che però ci vogliono, e di strumentazione, che modificherò), con la “bone line” ci siamo, più o meno, anche col volume centrale, il peso visivo, la distanza forcelle e gli angoli primari e secondari. Con lo swoop no, perché non avendo un codino la cosa sulla mia moto non è presente.
Più sotto un bel link dove si spiegano i concetti di design motociclistico di cui ho appena parlato per chi non li conoscesse, ma volesse approfondire:

http://www.specialmachines.it/come-p...re-cafe-racer/

Forse il faro si potrebbe abbassare un po’, ma lo deciderò solo dopo aver fatto il lavoro alla strumentazione.
Tecnicamente mi piacerebbe, come ho già detto, cambiare la pompa freno e metterci una Brembo delle serie R successive, in Spagna ce n’è già una che mi aspetta, ma aspetterà ancora un po’ …
Credo di aver detto tutto su quello che ho fatto.
Doverosi ringraziamenti per gli scambi avuti qui sul forum vanno a:
R90S fonte inesauribile di info e consigli, anche se tra i capi dei talebani, e come tale “non amanti” delle special …
Rasu, come R90S, ma vale per tutti quelli della stanza obso che MAI mi hanno negato un consiglio, anche se religiosamente contrari al mio progetto
Aspes che mi ha dato consigli pre e post acquisto e che ho usato come fonte di ispirazione (Aspes non vendere la tua R100!)
Tremendik che ha fatto una special pure lui, e che ha risposto alle mie tante domande
Tribolo e Micciombo, che hanno visto in anteprima le foto della moto, e che mi hanno spinto a pubblicare il post perché io ero quasi deciso a non farlo (perché del mio lavoro sono orgoglioso e geloso)
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno, ma comunque ringrazio tutti quelli che hanno risposto in questi mesi alle mie domande.
Budget: la moto ad oggi è costata, compreso il costo di acquisto iniziale, 8.450€ tondi tondi, ho sforato il mio budget di 2.595€, in parte perché non ho venduto nulla delle parti originali, ed anzi ho dovuto comprare un secondo serbatoio, in parte perché originariamente non erano previsti gli ammortizzatori posteriori nuovi, né la revisione della forcella. Ma cammin facendo ti rendi conto che certe cose le devi fare.
La moto come va? Va bene direi, il motore è vigoroso e spinge bene, qualche kg lo ha perso con i lavori fatti (pensate solo a batteria e cavalletto), e gli scarichi sono comunque più liberi. La ciclistica è duretta, ma sicuramente più sincera di prima. Freni, quali freni? Battute a parte gli ATE hanno pastiglie nuove, però fanno quello che possono, ma tutti i boxeristi classici sanno che non sono le pinze, ma la pompa sotto al serbatoio, la fonte dei problemi. Cambio, beh quello non è mai stato il forte di queste moto, la mia non fa eccezione. La frizione è oggettivamente un po’ dura, credo che comprerò il cavo nuovo autolubrificante in teflon che vende Motobins in UK a breve.
Concludo: sono stracontento, super soddisfatto ed orgoglioso.
Lo rifarei? No, perché non potrei più metterci tutto il tempo che ci ho investito, ho stimato circa 300 ore di lavoro tra me e mio padre, come detto nella vita faccio altro per campare e nel tempo libero pure mi piace fare altro, oltre a lavorare sulle moto.
È stata una bellissima avventura. Non è finita, perché ci sono ancora cose da fare, ed una vecchia signora richiede anche un po’ di attenzioni, ma il grosso è fatto. Ora la moto va usata e goduta.
Grazie a tutti.
A presto sul forum per parlare di tutto e di più.
Raffaello
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Vecchio 06-09-2018, 18:08   #8
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Vecchio 06-09-2018, 19:23   #9
Galahad
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Complimenti per l’introduzione, mi hai fatto riassaporare tutte le emozioni vissute nel mio progetto! Il sogno, le ore spese online a cercare ricambi, info e nozioni; le ore, i weekend e le ferie spese in officina; la gioia della prima accensione ma anche la rabbia di quando ho pensato di riempire il serbatoio e darle fuoco (maledetto impianto elettrico).
Scommetto che montare in sella ora ha tutto un altro sapore
Che dire? Aspettiamo con ansia le foto


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Vecchio 06-09-2018, 19:25   #10
raello
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Ma perché le foto non si vedono?
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Vecchio 06-09-2018, 19:43   #11
Galahad
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Ho risposto al post appena inserito, probabilmente non avevo più campo. Scusa

Il risultato mi piace, l’inserto bianco nella sella è perfetto. A parere mio rivernicerei i cerchi per dare una rinfrescata di brillantezza, ma sempre oro (prendi i pigmenti dell’epoca e aggiungici 30 anni di esposizione ai raggi UV)
Non infierisco oltre sulla strumentazione dato che hai in progetto di cambiarla, anzi ti consiglio di godertela appieno questo ultimo periodo (d’inverno hai tempo per sbizzarrirti)


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Vecchio 06-09-2018, 20:48   #12
alovesongfor
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Bella, hai mantenuto il gusto "vintage" della moto, forse perfino portandola indietro nel tempo ancora di più.
E' equilibrata e di buon gusto, hai resistito alla tentazione di renderla troppo corta e sgraziata come fanno in molti e anche il parafango posteriore, ridotto ma presente, le regala quel gusto retrò in stile triumph o norton.
Bella la colorazione. Personalmente anche quella di partenza, come già detto, era davvero attraente per me, perchè mai vista; ma ottimo risultato e ottima scelta dei colori. Forse avrei ceduto un pochino di più al vintage con qualche dettaglio, tipo il faro posteriore lucidato/cromato invece che nero opaco....ma sono inezie in un complesso che mi piace molto.

Hai fatto anche tu una guida step by step come il buon Bill???

Ti dirò, a me la sua strumentazione non dispiace affatto...non ha uno di quegli orrendi scatolotti anni 80, è ancora di dimensioni decenti ed esteticamente coerente con la moto, fatta per essere vista...de gustibus...ma io la lascerei così!
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Ultima modifica di alovesongfor; 06-09-2018 a 20:52
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Vecchio 06-09-2018, 22:08   #13
micciombo
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Ciao,come ho avuto modo di dirti personalmente ti faccio i complimenti!
Io non sono amante delle cafè racer. Però quando un progetto è portato a termine come hai fatto tu....beh...chapeau. complimenti ancora. Ciao
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Vecchio 07-09-2018, 02:43   #14
dino_g
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Sei troppo conciso nelle descrizioni, potresti scrivere un po' di più...
Il risultato però è notevole. Finalmente qualcuno che ha buon gusto, sa lavorare bene e si distingue dalla marmaglia uniforme che rovina le moto.
Farei una prova per riempire il triangolo vuoto sotto la parte anteriore della sella, ma giusto una prova per vedere come riesce.
Bravo.
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Vecchio 07-09-2018, 09:53   #15
luckide
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Quote:
Originariamente inviata da dino_g Visualizza il messaggio
Sei troppo conciso nelle descrizioni, potresti scrivere un po' di più...
Il risultato però è notevole. Finalmente qualcuno che ha buon gusto, sa lavorare bene e si distingue dalla marmaglia uniforme che rovina le moto.
Farei una prova per riempire il triangolo vuoto sotto la parte anteriore della sella, ma giusto una prova per vedere come riesce.
Bravo.
Bellissimo post, anche io non sopporto il vuoto triangolare che si crea nel telaio, io ho risolto così.
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Vecchio 07-09-2018, 12:55   #16
Tribolo
Mukkista doc
 
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Una storia ed un lavoro molto belli, il risultato altrettanto.

(strumentazione a parte )
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Vecchio 07-09-2018, 12:58   #17
feromone
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Bel lavoro .... complimenti!

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Vecchio 07-09-2018, 16:24   #18
raello
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Prima di tutto grazie a tutti per gli apprezzamenti.
Ora provo a rispondere a tutte le domande, premetto che la lunghezza del post aveva come scopo quello di raccontare una storia, e coi miei limitati mezzi di “scrittore”, di cercare di trasmettere come sono arrivato alla moto delle foto. Spero di esserci riuscito almeno un po’, senza tediare troppo. Diciamo però che era anche una sfida: prima ti leggi tutta la solfa, e poi guardi la moto, se non svieni prima ... La storia è raccontata alla fine, ho un sacco di foto dei lavori in corso, ma l’ho voluta raccontare solo a lavori finiti apposta (ed anche per lavorare sulla moto, e non mettere tempo, sempre tiranno, nel raccontare).
Ora provo a rispondere a tutte le osservazioni/consigli, ovvio che vi spiegherò quelli che sono i miei gusti ed il perché le cose sulla moto sono come sono apprezzando sempre e comunque i vostri commenti.
Alovesongfor effettivamente il parafango dietro richiama volutamente le Triton, ed in generale le cafe racer inglesi degli anni 60, il faro posteriore texas cromato esiste, ma l’ho voluto nero per mantenere un look un po’ più sobrio (e più tedesco). Sarebbe stato bene col lucas cromato davanti, ma troppo complicato e troppo british, la moto doveva rimanere crucca.
Galahad nel progetto originale le ruote andavano riverniciate, poi mi sono accorto che, per ora almeno, potevano andare così. Credo che siano l’unica cosa ai tempi non restaurata della moto, infatti hanno una deliziosa patina vintage che alla fine non mi dispiace. Se le pulisco per bene poi probabile che migliorino. Un oro troppo acceso non mi piacerebbe, e farebbe troppo look John Player Special (come al Lotus di Mario Andretti negli anni 70, per intenderci).
Dinog e Luklde il triangolo del telaio è stato volutamente svuotato (apposta ho spostato la batteria sotto al motore), avrei anche nascosto la vaschetta del liquido freno posteriore e fresato via due piccole staffe che sono rimaste sul telaio se avessi potuto, ma sarebbero stati interventi irreversibili. Il fatto è che così si evidenzia, secondo me, la forma del motorone BMW che, con al sua bella cassa filtro in metallo, è un gran bel blocco unico di materiale, dal vero la moto è davvero tutta motore/ruote/serbatoio, ed è così anche perché, vista da ¾ dietro lo sguardo attraversa la moto. E poi la cassa filtro ha i grintosissimi buchi di aspirazione proprio dietro … fa tutto molto “racing” (le virgolette sono ironiche, anzi auto ironiche) con parafango minimal e tromboni. Certo però che un borsello dove schiaffare le robe mi farebbe comodo …
Grazie ancora a tutti.
R.
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Vecchio 07-09-2018, 17:03   #19
alovesongfor
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Io trovo il triangolo bello così. Francamente sono d'accordo con lo svuotamento, lascia il peso visivo tutto al motore e ne evidenzia la presenza e la bellezza. E rende la moto leggera e classica. Non ha nulla da nascondere infondo.

Ancora una volta, ben fatto.
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Vecchio 07-09-2018, 17:33   #20
luckide
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Devo dire che i gusti di ognuno di noi sono sacrosanti, il bello di una cafè racer è la possibilità di personalizzare un prodotto a piacimento.
Mi piace molto il post perché sei riuscito a rappresentare molto bene i dubbi e i pensieri che ti vengono mentre stai per acquistare e poi progettare la tua moto.
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Vecchio 07-09-2018, 17:43   #21
luckide
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Mi ci sono riconosciuto, sono il felicissimo proprietari di una R65 dell'83 che prima ho restaurato e revisionato.
Dopo due anni a pensare lo faccio si, lo faccio no, mi sono buttato pure io.
Anche io avevo ben ferma la foto della moto che avevo in testa, per intenderci mi piace molto la T100 che è la Bonneville per definizione.
Mi piace la classicità senza tempo e ho voluto trasferire la stessa cosa nel mio cancello..... Così li chiama mio figlio.... Il cancello

Altrettanto importante consideravo l'omologazione a prova di ghisa per evitare scocciature se ti fermano....

Amo la tua moto anche per quello, è un classico senza tempo ma che puoi tranquillamente usare pure in due....

Ti invidio il lavoro in compagnia di tuo papà... Quello penso sia stato il regalo più bello che ti sei fatto....
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Vecchio 07-09-2018, 17:44   #22
raello
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Vero, verissimo quello che dici lukide. E si va tutti d’accordo lo stesso!
Grazie ancora per aver apprezzato la storia, il succo del post è quello, più della moto. La moto è il prodotto di qualcosa di più grande, di un’idea che diventa realtà, con tutta una serie di problemi in mezzo, ovviamente, ma che rendono la storia più bella e reale.
Quelli di CRD hanno come motto “built, not bought”.
Poi loro si fanno pagare salatissimi, ma questa è un’altra faccenda …
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Vecchio 07-09-2018, 19:18   #23
alovesongfor
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onestamente....(so che mi beccherò un sacco di ingiurie per questo, ma tant'è)....penserei anche ad un faro giallo...magari non ci sta bene, ma su moto vintage è trooooppo figo.

cazzata del venerdi...esco dall'ufficio che è meglio!
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Vecchio 09-09-2018, 19:51   #24
raello
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Fanale giallo fa molto Francia anni 70. Non incontra i miei gusti, anche se fa tanto vintage ...
E, non ricordo più dove l'ho letto, presenta lo spiacevole problema di non essere in regola col codice della strada che prevede che non si possano mettere pellicole sul faro di nessun tipo (ripeto che l'ho letto qui sul forum, non ho approfondito se è vero).
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Vecchio 09-09-2018, 21:39   #25
ghima
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Bellissimo lavoro e bellissima moto
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tante prima..anche con l'elica..
adesso..niente..
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