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Qde per la Sicurezza stradale tutte le info e le idee su un tema che ogni motociclista dovrebbe avere a cuore.


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Vecchio 03-03-2008, 15:05   #76
Wotan
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1) - Siamo sicuri che il D.Lgs.4.12.1992, n.475, Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale, non riguardi solamente la sicurezza sul lavoro (cantieri, etc.)?
Sì, il D.Lgs. 475/92 riguarda esplicitamente tutti i DPI, tranne i caschi e le relative visiere. E' chiaro che è pensato tenendo conto anche e soprattutto della sicurezza sul lavoro, ma non si limita ad essa.

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3) - Esiste qualcosa del genere anche per im paraschiena?:
DECRETO 8 ottobre 2004. Divieto di immissione e ritiro dal mercato di caschi protettivi per gli utenti di ciclomotori e motoveicoli recanti omologazione ECE/ONU n. E13*22R00*22R05*0144*00.
Che io sappia no.
Ma potrebbe benissimo esistere, ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. 475/92:
4. Qualora sia segnalata la potenziale pericolosità o inefficacia di un DPI correttamente utilizzato, il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, previa verifica delle circostanze segnalate, ne ordina il ritiro temporaneo dal mercato ed il divieto di utilizzazione anche in via immediata.
[...]
7. Qualora si constati che apparecchi o dispositivi circolano senza essere stati legittimamente muniti della marcatura CE o della dichiarazione di conformità o ne sono privi, o risultano difformi dai dispositivi sottoposti all’esame CE del tipo, il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato assegna al fabbricante o al suo rappresentante stabilito nel territorio comunitario o al responsabile della commercializzazione un termine perentorio, comunque non superiore a trenta giorni, per la regolarizzazione o il ritiro dal mercato. Decorso inutilmente il predetto termine, lo stesso Ministero vieta la ulteriore commercializzazione del prodotto ed adotta tutte le misure necessarie per garantire il ritiro dal mercato.

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Vecchio 03-03-2008, 15:19   #77
ilmaglio
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Io non ho studiato tutta la complicata questione. Tuttavia le stesse parole possono avere significati diversi a seconda del "contesto", ovvero, in questo caso, a seconda della materia disciplinata per cui il paraschiena motociclistico potrebbe non essere un DPI ai sensi del decreto legislativo in questione.
Ora, di fronte al D.Lgs. n. 475 esiste - è ciò che mi rende dubbioso - una situazione di fatto notoriamente equivoca (per il presunto DPI motociclistico), anzi che esclude l'obbligatorietà del paraschiena e che comprende casi di paraschiena non omologati, da tempo normalmente in vendita.
Ma, insomma, altro che Paese di Pulcinella!
Il minimo che si possa dire è che se c'è obbligo teorico ma senza controlli e senza sanzione, almeno di fatto l'obbligo del paraschiena omologato io credo che non ci sia.
Teniamo presente che - se ci fosse un obbligop di vendita di soli paraschiena omologati - le ditte venditrici potrebbero esser chiamati a risarcire danni in caso di incidente.

Ritengo poi che si può anche sostenere che - se non esiste l'obbligo di uso del paraschiena - imporre l'omologa potrebbe addirittura essere antiproduttivo: infatti, meglio un paraschiena non omologato che niente!
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Vecchio 03-03-2008, 15:28   #78
bugiardo
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Questa caro mio, bisogna essere proprio boccaloni o in malafede per bersela
Nn credo di essere un boccalone e assicuro di nn essere in malafede .

Brutto iniziare un post con la premessa "insulto tutti quelli che nn sono d'accordo".

Io sono fermamente contrario sempre , nn solo in questo caso, a chi ragiona dicendo si sara' pure colpevole o scorretto , ma sai quanti fanno cosi' ?

Io mi fermo al primo pto : è colpevole o scorretto , il seguito del discorso è un argomento a parte , che nn c'entra nulla con il fatto che ql1 nn si è comportato bene.

Motociclismo ha evidenziato una cosa che nn andava ? Ha fatto bene ! Senza se e senza ma .

Possono fare molto di + ? nn ci sta dubbio . ma nn posso rompere le balle quando fanno qlcs di giusto .

Nn capisco questa difesa d'ufficio del comportamento di Axo , forse perche' le aziende sono esposte a sottili ricatti da parte delle riviste del settore ? Questo accade un po in tutti i campi ma chi ha le carte in regola nn puo' venire attaccato su nulla, e cmq , colto in fallo nn risponde nel modo in cui è stato fatto .

ho fatto una ricerca 'paraschiena axo '

http://www.twenga.it/dir-Sport,Abbig...ne-dorsale-814
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Vecchio 03-03-2008, 15:36   #79
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Io mi fermo al primo pto : è colpevole o scorretto
Io non la penso come Wotan e come voi.

Ma veramente credete che ci siano decine e decine di aziende che investono in ricerca e prodotto e lo commercializzano in tutta Europa, senza che nessuno in tutta europa gli dica che è illegale?

vanno a cercare il colorante nello gnomo della Mattel, misurano il livello di sbiancante nelle mutande coreane e il cazzabubbolo nel dentifricio dei cinesi venduto in 10 confezioni massimo per anno......

e poi ci sono aziende come AXO SPIDI e tutte quelle citate sopra che producono oggetti illegali per la sicurezza stradale? e nessuno, non solo in Italia, ma in tutta la Comunità Europea, gli dice niente?

Da quando? Dal '92?

AHAHAHAHAHAHAHAHAH

maperfavore....torniamo sulla terra perfavore
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Vecchio 03-03-2008, 15:39   #80
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Ora, di fronte al D.Lgs. n. 475 esiste - è ciò che mi rende dubbioso - una situazione di fatto notoriamente equivoca (per il presunto DPI motociclistico), anzi che esclude l'obbligatorietà del paraschiena e che comprende casi di paraschiena non omologati, da tempo normalmente in vendita.
Ma, insomma, altro che Paese di Pulcinella!
Il minimo che si possa dire è che se c'è obbligo teorico ma senza controlli e senza sanzione, almeno di fatto l'obbligo del paraschiena omologato io credo che non ci sia.
Teniamo presente che - se ci fosse un obbligop di vendita di soli paraschiena omologati - le ditte venditrici potrebbero esser chiamati a risarcire danni in caso di incidente.

Ritengo poi che si può anche sostenere che - se non esiste l'obbligo di uso del paraschiena - imporre l'omologa potrebbe addirittura essere antiproduttivo: infatti, meglio un paraschiena non omologato che niente!
Mah, a me la questione pare semplice: nessuna legge impone di indossare un paraschiena per andare in moto, ma come ho spiegato nei post #61 e #67, c'è una norma che stabilisce l'obbligo di omologazione per i paraschiena (e in generale per tutti i DPI di seconda e terza categoria) prodotti e/o immessi in commercio in Italia.
Credo che il fatto che prodotti del genere siano prodotti e venduti tranquillamente sia dovuto a semplice ignavia degli organi competenti, aiutata dall'assenza di obbligo all'utilizzo del paraschiena. Non a caso sui aschi sono più severi.
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Vecchio 03-03-2008, 15:40   #81
ilmaglio
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No. Io dico che:
  • per quanto si sa in genere delle norme tecniche, anche in altri settori, spesso gli standard delle aziende sono superiori ad esse
  • la confusiome è inanzitutto nomativa
  • le riviste sono corresponsabili di questa situazione che dura da sempre
  • mi interesserebbe inanzitutto sapere se il "paraschiena" non omologato di Axo sia buono o no nella sostanza, magari migliore di altri omologati
  • Axo faceva meglio a chiarire la questione in termini diversi e soprattutto a rendere più chiaro che vende tutti e due i tipi di paraschiena. Ma, nel "contesto", poichè penso che comunque il prodotto Axo sia un buon prodotto* (anche se non mi sembra di avere nulla, forse un paio di guanti, della Axo), la sua responsabiolità mi sembra lieve.
* Tra l'altro non mi sembra facile la valutazione dei paraschiena.
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Vecchio 03-03-2008, 15:45   #82
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Ma veramente credete che ci siano decine e decine di aziende che investono in ricerca e prodotto e lo commercializzano in tutta Europa, senza che nessuno in tutta europa gli dica che è illegale?
Non so se ciò avviene nel resto d'Europa.
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Vecchio 03-03-2008, 15:45   #83
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Wotan

questo è un DPI per la legislazione vigente

http://sicurezza.uniss.it/index.php?h=1&cat=39

e il fatto che le norme UNI come evidenziato da maglio si riferiscano ai MOTOCICLISTI PROFESSIONALI non è un caso.

Motociclismo per risparmiare avrà comprato per i suoi tester il modello non omologato e ora chiede il rimborso....
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Vecchio 03-03-2008, 15:52   #84
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Wotan

questo è un DPI per la legislazione vigente

http://sicurezza.uniss.it/index.php?h=1&cat=39

e il fatto che le norme UNI come evidenziato da maglio si riferiscano ai MOTOCICLISTI PROFESSIONALI non è un caso.

Motociclismo per risparmiare avrà comprato per i suoi tester il modello non omologato e ora chiede il rimborso....
Il link che hai postato riporta il decreto da me citato ormai innumerevoli volte: nella seconda categoria rientrano tutti i DPI che non fanno parte della prima o della terza: è una definizione residuale, e come tutte le definizioni di questo tipo, ingloba in sé qualsiasi cosa abbia lo scopo di proteggere le persone dai danni fisici.

Quanto alle norme UNI citate da ilmaglio, esse si riferiscono a motociclisti professionali perché quello è l'oggetto delle UNI; vatti a vedere l'oggetto delle UNI EN 1621-1 (protezioni) e 1621-2 (paraschiena) e vedrai che non c'è alcun riferimento ai professionisti.
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Ultima modifica di Wotan; 04-03-2008 a 10:35
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Vecchio 03-03-2008, 16:02   #85
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amen

io rimango della mia idea, voi della vostra

P.S. non ho postato il link per il riferimento normativo, ma per la spiegazione dell'ambito di applicazione della categoria dei DPI, mi sembrava fosse chiaro
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Vecchio 03-03-2008, 16:19   #86
ilmaglio
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Io avevo letto e ho riletto i post di Wotan. Mi sono stampato anche la direttiva e il decreto attuativo aggiornato. Lo stesso Wotan riporta:" ... Perciò mi ero messo a caccia del relativo decreto di attuazione; inizialmente non l'avevo trovato, ma in realtà esso esiste eccome: è il D. Lgs. 475/92, successivamente modificato con il D. Lgs. 10/97 (qui il testo coordinato delle due norme), che si riferisce a quasi tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale), esclusi i caschi e le visiere, oggetto di una normativa a parte. ..."
L'esclusione di caschi e visiere è prevista dall'allegato I al decreto legislativo, conforma alal direttiva, sull'Elenco esaustivo delle categorie di DPI che non rientrano nel campo di applicazione della presente direttiva". L'allegato non precisa che caschi e visiere sono oggetto di normativa a parte.
Non è facile districarsi ma riporto quanto segue:
Art. 2 - Norme armonizzate e norme nazionali.
1. Ai sensi del presente decreto, si intendono per norme armonizzate le disposizioni di carattere tecnico adottate da organismi di normazione europei su incarico della Commissione CEE.
2. I riferimenti delle norme nazionali che traspongono le norme armonizzate sono emanati con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato di concerto con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.[(v. nota)]
3. In assenza di norme armonizzate, il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato di concerto con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale individua con decreto da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale le norme nazionali compatibili con i requisiti essenziali di sicurezza di cui all'allegato II del presente decreto.
4. Gli enti normatori italiani, in sede di elaborazione delle norme armonizzate, consultano preventivamente le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello nazionale.
5. [ Rif. 1 ] I DPI che rispondono ai requisiti previsti dalle norme di cui al comma 2 si presumono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza nell'allegato II.

Domando: dove stanno i decreti di cui al 2 e 3 comma, sui paraschiena?
Ci stanno solo le norme UNI?
Ma l'UNI - ente di diritto privato - elabora, propone, dispone, ascolta le lobby ...
Insomma, ben disposto a cambiare impressione, ma ho ancora quella che nessuna norma impone l'obbligo di omologazione europea ai paraschiena, proprio per la palese e totale contraddizione tra ciò che risulta a tutti noi e il presunto obbligo.

V. http://www.marcaturace.com/ricerca.h...ne+individuale: http://www.marcaturace.com/ricerca.h...me+armonizzate: elenchi norme armonizzate.
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Vecchio 03-03-2008, 16:45   #87
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Domando: dove stanno i decreti di cui al 2 e 3 comma, sui paraschiena?
Ci stanno solo le norme UNI?
Tanto per cominciare, complimenti per la pazienza e le capacità di analisi, hai messo il dito sull'unico anello della catena di cui non avevo fornito la dimostrazione.

Ma veniamo al dunque: i famosi decreti esistono; il più recente che ho trovato è il DM 27 novembre 2006, che cita al suo interno (pag. 6 in basso) le UNI EN 1621-1 e UNI EN 1621-2.

Direi che ormai il cerchio è chiuso: siamo il paese di Pulcinella.
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Vecchio 03-03-2008, 16:49   #88
ilmaglio
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è una definizione residuale .
Non credo che le norme tecniche in quanto tali - cioè emesse dell'ente normatore - siano obbligatorie se manca una disposizione avente valore di legge, con un decreto attuativo, che le imponga.

Quello che quindi mi sembra mancare, come sopra già accennavo, è almeno la disposizone italiana che: - definisca il paraschiena motociclistico; imponga le norme di omologa più volte richiamate.

Trovo poi curioso che caschi e visiere siano fuori dalla normativa più volte citata e vi rientrerebbero - residualmente - i paraschiena. In casi del genere si tende a ritenere:
  • che l'attrazione residuale di applicazione (ai paraschiena) sia priva o di difficile effetto sostanziale, perchè in realtà l'assoggettamento concreto alla normativa DPI per il singolo prodotto è qualcosa di molto specifico, dati i suoi fortissimi effetti non tanto e non solo sulla sicurezza degli interessati quanto sui settori produttivi che li fabbricano
  • l'esclusione di caschi e visiere trova corrispondenza nella circostanza che la materia trattata dal decreto legislativo fa capo al Ministero dell'industria. Caschi e visiere non so, ma credo al ministero Infrastrutture/Trasporti (da vedere il decreto che io stesso ho riportato sui caschi ...).
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Vecchio 03-03-2008, 16:52   #89
ilmaglio
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L'hai beccato Bravo! Vado a vedere.
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Vecchio 03-03-2008, 16:58   #90
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Beh, se il decreto esiste ha ragione Wotan

che uomo, che uomo!!!!

Sostanzialmente non si può chiamare paraschiena, ciò non impedisce ad una azienda come SPIDI di pubblicizzare in una sezione apposita del sito, denominata SAFETY LAB (ustia che nome) dispositivi di protezione non omologati...
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Vecchio 03-03-2008, 17:36   #91
ilmaglio
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Credo sia utile riportare il testo del decreto, con le premesse e la parte degli allegati che ci interessano:

D.M. 27 novembre 2006 (1), Quarto elenco riepilogativo di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva n. 89/686/CEE, relativa ai dispositivi di protezione individuale (2).
(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 4 dicembre 2006, n. 282, S.O.
(2) Per il quinto elenco riepilogativo di norme armonizzate vedi il D.M. 7 dicembre 2007.

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO di concerto con
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Vista la direttiva n. 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativi ai dispositivi di protezione individuale;
Visto il decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, di attuazione della direttiva n. 89/686/CEE;
Viste le direttive n. 93/68/CEE del Consiglio del 22 luglio 1993 che modifica la direttiva n. 89/686/CEE relativa alla marcatura CE, n. 93/95/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993 e la n. 96/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 settembre 1996, recanti modifiche alla predetta direttiva n. 89/686/CEE;
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10, di attuazione delle direttive sopra citate;
Visto l'art. 2 del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, che prevede la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dell'elenco delle norme nazionali che traspongono le norme armonizzate europee in materia di dispositivi di protezione individuale;
Visto il decreto 17 gennaio 1997, concernente la pubblicazione di un primo elenco di norme armonizzate;
Visto il decreto 4 giugno 2001, concernente la pubblicazione di un secondo elenco di norme armonizzate;
Visto il decreto 13 febbraio 2003, concernente la pubblicazione di un terzo elenco riepilogativo di norme armonizzate;
Visti i titoli e i riferimenti delle norme armonizzate europee, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 91 del 19 aprile 2006;
Vista la decisione della Commissione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. L 80 del 17 marzo 2006;
Considerata la convenzione stipulata ai sensi dell'art. 46, comma 3, della legge n. 128/1998 in data 26 novembre 2004 tra il Ministero dello sviluppo economico e l'Ente nazionale italiano di unificazione (UNI) concernente la pubblicazione delle norme tecniche di sicurezza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana:
Considerata la necessità di procedere all'aggiornamento dei riferimenti delle norme armonizzate attualmente applicabili;
Considerata la necessità di pubblicare tra le norme europee armonizzate anche i corrispondenti testi italiani di alcune di maggiore interesse per gli utilizzatori e consumatori;

Decreta:

Articolo unico 1. Ai sensi dell'art. 2 del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il quarto elenco riepilogativo di norme nazionali, che traspongono le norme armonizzate europee in materia di dispositivi di protezione individuale.
2. L'allegato I, parte integrante del presente decreto, contiene l'elenco riepilogativo dei titoli delle norme europee armonizzate e delle norme italiane corrispondenti.
3. L'allegato II, parte integrante del presente decreto, contiene i testi delle norme nazionali che traspongono le norme europee armonizzate di maggiore interesse per gli utilizzatori ed i consumatori.

All. 1 *

...omissis…
EN 1621-2:2003 ……C 91 19-04-2006 ….Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Paraschiena - Parte 2:Requisiti e metodi di prova …….UNI EN 1621-2:2004 …. 06-10-2005
...omissis…
EN 1621-2:2003….. C 91 19-04-2006 ………………..Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Paraschiena - Parte 2:Requisiti e metodi di prova …………… UNI EN 1621-2:2004 ……….. 06-10-2005
...omissis…

* La presunzione di conformità conferita dalla norma EN 420: 2003 in merito al punto 1.2.1.1. dei requisiti essenziali di salute e sicurezza e relativa al tenore di Cr(VI) dei materiali per guanti dipende dal limite di rilevazione del metodo di prova del Cr(VI), che deve essere inferiore o pari a 3 mg/kg.
Le norme UNI sono reperibili per consultazione e vendita presso la sede UNI di Milano in via Sannio 2, 20135 e presso la sede UNI di Roma in via delle Colonnelle 18, 00186, sito internet www.uni.com.
Le norme CEI sono reperibili per consultazione e vendita presso la sede CEI in via Saccardo 9 - 20134 Milano. Sito internet www.celiweb.it

All. 2 **

...omissis…
UNI EN 1621-1 …. 1999 ….. Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Requisiti e metodi di prova per protettori contro l'impatto
...omissis…

** Del presente allegato si riporta soltanto l'elenco delle norme nazionali che traspongono le norme europee armonizzate di maggior interesse per gli utilizzatori ed i consumatori.
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Vecchio 03-03-2008, 17:45   #92
bugiardo
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hmmm interessanti queste norme , per leggerle pero' tocca indossare dei sospensori rigorosamente omologati
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Vecchio 03-03-2008, 17:58   #93
ilmaglio
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Infatti. E' ancora da capire bene cosa manca per rendere effettiva e generale l'applicazione delle norme europee ovvero se, come e perchè sia possibile chiamare o no paraschiena ... paraschiena non omologati. Io credo che ci sia dietro qualche furbizia italiota, fin dalla disciplina. Oppure, come già ha detto Wotan, son le comuni prassi ... Nessuno controlla, nessuno "sanziona", nessuna denuncia. Sarebbe il cittadino a doversi destreggiare nei meandri normativi italioti ed europei.
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Vecchio 03-03-2008, 17:59   #94
Wotan
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hmmm interessanti queste norme , per leggerle pero' tocca indossare dei sospensori rigorosamente omologati
E soprattutto, bisogna che Orchiciclismo denunci i fabbricanti di sospensori non omologati.
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Ultima modifica di Wotan; 03-03-2008 a 18:01
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Vecchio 03-03-2008, 18:01   #95
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Oppure, come già ha detto Wotan, son le comuni prassi ... Nessuno controlla, nessuno "sanziona", nessuna denuncia. Sarebbe il cittadino a doversi destreggiare nei meandri normativi italioti ed europei.
Se è così, noi ci siamo destreggiati, quindi possiamo difenderci e, perché no, attaccare.
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Vecchio 03-03-2008, 18:12   #96
ilmaglio
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Io mi andro' a rileggere con più attenzione quanto hanno scritto Motociclismo e Axo perchè ho ancora due impressioni o dubbi:
Motociclismo può esser stato tardivo e morbido
Axo può aver malamente utilizzato un "buco" normativo.

Poi, ci sono le "lotte" fra i produttori, che incidono sull'elaborazione e sula vincolatività effettiva delle norme tecniche di omologa, e qui è ancora più difficile caèpire.
Poi, ci son anche i fondi di magazzino da smaltire ...

Comuque, noi abbiamo l'arma segreta:
Wotan!
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Vecchio 03-03-2008, 19:34   #97
Guanaco
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Onestamente, non ce l'ho fatta a leggere nel dettaglio tutti i post dall'ultimo mio intervento... E' anche una questione di tempo (che non ho). Non vorrei quindi fare interventi a sproposito, ma in seguito a una rapida lettura trovo tre considerazioni di principio da fare:

1) Scrive Wotan:

Di sicuro ci sarà qualche avvocato che tenterà di dimostrare che è possibile vendere semplici imbottiture paraschiena non omologate, a patto di non chiamarle "paraschiena", ma dato che la norma non cavilla sulla denominazione, ma va dritto al sodo e cioè alla funzione, credo proprio che quest'avvocato avrà vita dura in tribunale.

Mi chiedo se sia così. Forse quella è proprio una scappatoia, come quella di chiamarli "paraschiena", ma nel contempo indicando a chiare lettere che non sono omologati. Motociclismo si lamenta del fatto che la Axo li abbia venduti con un nome improprio (DPI per cui si prevede l'omologazione), ma la rivista sembra per contro accettare la dicitura "imbottitura". Devo pensare che i suoi avvocati abbiano studiato la questione.
Suppongo che sapere come stanno le cose a questo riguardo sia importante per capire fino a che punto le aziende possono "giocare" con le parole (come "imbottitura", appunto).

2) Scrive ancora Wotan:

Mah, a me la questione pare semplice: nessuna legge impone di indossare un paraschiena per andare in moto, ma come ho spiegato nei post #61 e #67, c'è una norma che stabilisce l'obbligo di omologazione per i paraschiena (e in generale per tutti i DPI di seconda e terza categoria) prodotti e/o immessi in commercio in Italia.

Questo è proprio l'aspetto sul quale insistevo. Il fatto che un prodotto non sia obbligatorio per un certo utilizzo non comporta affatto che lo stesso non debba rientrare in una classe di omologazioni. Sono due aspetti distinti. Il legislatore intende (almeno sulla carta) tutelare l'acquirente, indipendentemente dal fatto che l'acquisto sia o non sia contemplato come obbligo nel quadro di una normativa sulla circolazione.

3) C'è una normativa comunitaria e una nazionale. Quale prevale? Che io sappia, prevale quella nazionale se è più restrittiva e se riguarda condizioni particolari o locali (ad esempio: domeniche senz'auto o similari). Decreti a parte, il quadro generale è però regolamentato da leggi europee, valide per tutti gli stati membri. In termini informatici vale per 'default'.
In altre parole: prima di tutto e come condizione minima il marchio CE, poi, nel caso, la disciplina nazionale. Il dispositivo venduto da Axo è privo anche della sola marcatura CE.
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Vecchio 04-03-2008, 10:34   #98
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1) Scrive Wotan:

Di sicuro ci sarà qualche avvocato che tenterà di dimostrare che è possibile vendere semplici imbottiture paraschiena non omologate, a patto di non chiamarle "paraschiena", ma dato che la norma non cavilla sulla denominazione, ma va dritto al sodo e cioè alla funzione, credo proprio che quest'avvocato avrà vita dura in tribunale.

Mi chiedo se sia così. Forse quella è proprio una scappatoia, come quella di chiamarli "paraschiena", ma nel contempo indicando a chiare lettere che non sono omologati. Motociclismo si lamenta del fatto che la Axo li abbia venduti con un nome improprio (DPI per cui si prevede l'omologazione), ma la rivista sembra per contro accettare la dicitura "imbottitura". Devo pensare che i suoi avvocati abbiano studiato la questione.
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In altre parole: prima di tutto e come condizione minima il marchio CE, poi, nel caso, la disciplina nazionale. Il dispositivo venduto da Axo è privo anche della sola marcatura CE.
Se la ditta X mette in vendita un coso denominato "paraschiena", è pacifico che esso debba essere marcato CE in quanto rispondente alla EN 1621-2.

Ma che succede se questa ditta vende un paraschiena non omologato chiamandolo, che so, "pippo"?

Le ipotesi possono essere le seguenti.
  1. L'espressione "paraschiena" vuole indicare genericamente "oggetto-che para-la-schiena", e quindi è comunque obbligatorio omologare il "pippo" secondo la EN 1621-2.
  2. Il nostro "pippo", non chiamandosi "paraschiena", non è un paraschiena e pertanto non rientra nel campo di applicazione della EN 1621-2.
Ma anche in quest'ultimo caso il "pippo" rimane un DPI a tutti gli effetti (art. 1 della direttiva 89/686/CEE e del D.Lgs. 475/92), e in quanto tale deve obbligatoriamente ottenere la marcatura CE, dopo aver dimostrato la sua rispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza contenuti nell'allegato II (art. 5 della direttiva 89/686/CEE e art. 7 del D.Lgs. 475/92).

Insomma, più vado avanti nello studio della normative e meno mi pare possibile eludere l'obbligo dell'omologazione semplicemente denominando "pippo" un protettore; l'unico modo per evitarlo è non tentare di spacciare tale prodotto per un qualche cosa che protegge, neanche solo blandamente, il corpo da urti, cioè fare esattamente come negli USA.
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Vecchio 04-03-2008, 11:09   #99
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Per maggior informazione, riporto l'elenco delle norme tecniche europee relative al mondo delle moto (escluse quelle relative ai caschi):
  • UNI EN 1621-1:1999 Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Requisiti e metodi di prova per protettori contro l'impatto
  • UNI EN 1621-2:2004 Indumenti di protezione contro l'impatto meccanico per motociclisti - Paraschiena - Parte 2:Requisiti e metodi di prova
  • UNI EN 1938:2000 Protezione personale degli occhi - Occhiali a visiera per utilizzatori di motocicli e ciclomotori
  • UNI EN 13594:2004 Guanti di protezione per motociclisti professionali - Requisiti e metodi di prova
  • UNI EN 13595-1:2004 Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Requisiti e generali
  • UNI EN 13595-2:2004 Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la resistenza all'abrasione da impatto
  • UNI EN 13595-3:2004 Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza allo scoppio
  • UNI EN 13595-4:2004 Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza al taglio da impatto
  • UNI EN 13634:2004 Calzature di protezione per motociclisti professionali - Requisiti e metodi di prova
  • UNI EN 14021:2004 Pettorina per il motociclismo fuoristrada adatta a proteggere il motociclista da pietre e detriti - Requisiti e metodi di prova
Alcune di queste, relative all'abbigliamento, agli stivali e ai guanti, riguardano i "motociclisti professionali". Ho scoperto che con tale definizione non si intende "chi va in pista", ma proprio "chi lavora a bordo di una moto": quindi i piloti, ma anche gli agenti delle forze dell'ordine, gli operatori di mototaxi e di motosoccorso stradale, gli istruttori di guida e simili.
Tali norme quindi non vincolano la stragrande maggioranza di noi - giusto Vigliac istruttore e Barbasma spaccamaroni professional - e, soprattutto, non vincolano i produttori di abbigliamento motociclistico, che possono immettere in commercio indumenti privi di omologazione in quanto destinati a motociclisti non professionali.
Non a caso, le mie giacche, di marca Dainese e BMW, non sono omologate, a parte ovviamente le protezioni e i paraschiena, rispondenti alle EN 1621-1 e EN 1621-2 (per la cronaca, tutti in classe 1, la meno protettiva).
E non sono nemmeno marcate CE, propabilmente perché in sé e per sé non possono essere considerate DPI: sono giacche e basta..

Ma l'esistenza di tali norme ci dice che esiste abbigliamento motociclistico omologato come DPI, quindi capace di fornire una resistenza certificata allo strappo, all'abrasione, al taglio ecc.
Chi tiene alla propria pelle dovrebbe richiedere capi rispondenti a tali specifiche e non accontentarsi di ciò che trova sul mercato, anche se rispondente alla legge.

Tra l'altro, questa è la risposta al dubbio di KappaElleTì contenuto nel post #62.

Su tutta la materia della sicurezza nell'abbigliamento motociclistico, consiglio la lettura di quest'articolo che ho trovato sul sito UNI, che spiega anche come leggere l'etichettatura di sicurezza.
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Ultima modifica di Wotan; 04-03-2008 a 11:28
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questa la traduzione postata su un sito e piena di errori.. ma si capisce. ( lo sto correggendo piano piano...)
Questa finisce dritta nella pagina dei link. Grazie della ricerca e delle correzioni.
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