E' la biografia di Belushi scritta dal giornalista che fece scoppiare lo scandalo Watergate (assieme a Carl Bernstein), il quale non essendo un giornalista che bazzicava l'ambiente dello spettacolo e non conoscendo bene Belushi, ne traccia un ritratto crudo, asciutto, senza troppi fronzoli e inoltre da un ritratto dell'ambiente dello spettacolo americano veramente "tossico"
Belushi ne viene fuori come un attore dotato di un immenso talento, ma allo stesso tempo , di un enorme capacità autodistruttiva; il voler vivere al limite lo ha portato prima alla paranoia e poi a distruggersi in uno squallido motel di Hollywood.
Lo consiglio vivamente