archiviati il round inaugurale di Phillip Island e la prima tappa europea del Montmelò, il mondiale Superbike entra nel vivo con la terza prova di campionato, in programma il prossimo fine settimana sullo storico e prestigioso tracciato olandese di Assen. Come tutti gli anni, anche questa volta quanto emerso in Australia non è stato troppo indicatico, sia per le caratteristiche della pista che per le condizioni del tutto particolari in xui si è corso. Il fine settimana di Barcellona ha restituito un quadro tecnico più attendibile, e pur se in linea di massima le gerarchie non risultano stravolte, non sono mancate novità e sorprese per un mondiale che si annuncia entusiasmante.
DUCATI - BAUTISTA RITORNA, BULEGA CONFERMA, IANNONE STUPISCE
Un inizio di stagionecomplicato, quello del campione del mondo in carica, con difficoltà che sembrano legate più ad una condizione fisica precaria che alla necessità di ritrovare la sintonia con una moto da adattare al fardello della zavorra. I postumi di un infortunio che risale al test di Jerez di fine 2023 si fanno ancora sentire ma sono in via di risoluzione, tanto che, dopo un avvio non eccelso in Australia, Bautista è tornato alle posizioni che gli competono, centrando la vittoria in Gara2 a Barcellona. Lo spagnolo continua dunque a rivestire i panni del logico favorito per il successo finale, anche se, come i test precampionato avevano lasciato supporre, si ritrova proprio in casa un rivale temibilissimo. Bulega ha confermato in pieno tutte le premesse, dimostrandosi velocissimo e solido pur trovandosi ad affrontare per la prima volta, al Montmelò, le insidie della gara 'lunga'. Proprio un filo di inesperienza nella gestione degli pneumatici ha infatti privato Nicolò di una meritatissima vittoria in Gara1, tradito all'ultimo giro dal calo verticale del pneumatico posteriore. Sta di fatto che il campione del mondo in carica della Supersport non soffre difficoltà di adattamento alla nuova categoria nè tantomeno timori reverenziali verso chicchessia, e si trova, con pieno merito, al comando della classifica piloti. La sorpesa più grande, e sicuramente dal maggiore significato, è però quella rappresentata dal clamoroso ritorno di Andrea Iannone. Che il pilota di Vasto fosse depositario di un grande talento e dunque potesse fare bene, non si nutrivano grandi riserve, ma certo nessuno si sarebbe aspettato questa velocità fin da subito, e dopo ben quattro anni di assenza dalle competizioni. Con il solo conforto di qualche 'pistata' con moto di serie, con nessuna conoscenza della categoria e delle gomme Pirelli, Iannone è stato davanti fin dalle prime sessioni di test invernali, per poi stupire in gara, dove è addirittura arrivato a sfiorare la vittoria. Certo gli anni di forzata inattività non si possono recuperare ed alcune occasioni sono andate irrimediabilmente perdute, ma Andrea ha talento, forma fisica, orgoglio e 'fame' tali, da potergli garantire ancora qualche anno ad altissimo livello. Proprio le prestazioni dell'abruzzese stanno diventando un termine di paragone scomodissimo per gli altri piloti Ducati militanti nei team satellite, Piloti come Petrucci e Rinaldi, che vantano ben maggiore esperienza nella categoria e sulle moto di Borgo panigale, e soprattutto non hanno dovuto scontare anni di assenza dalle competizioni.
BMW - RAZGATIOGLU INARRIVABIE, LA SCOMMESSA E' GIA' VINTA
Impressionante, stupefacente, incredibile, in tempo d'inflazione anche le definizioni delle prestazioni del turco diventano ridondanti. Eccessive no, perchè quello che Toprak sta facendo in sella alla BMW lascia davvero sbalorditi, con risultati ottenuti finora su due tracciati non certo tra i suoi preferiti. Nella percezione di chi scrive, Razgatioglu aveva sicuramente alla portata qualche vittoria di tappa, ma una vera candidatura a pretendente al titolo sembrava prematura. Ora, alla luce di quanto visto, guardare al nuovo binomio come possibile pretendente al successo finale, non appare più un'eresia, anche se è ovviamente troppo presto per valutare. Certo è che, in due gare, il talento turco ha regalato alla BMW una vittoria e tre podi, praticamente più di quello che i compagni di marca sono riusciti a fare in intere stagioni. Proprio il confronto con gli altri piloti della casa di Monaco si sta rivelando impietoso, con il solo Van Der Mark a mantenersi su livelli discreti, pur se a distanza siderale dal fenomeno. Letteralmente annientato Scott Redding, del tutto irriconoscibile ed ormai destinato ad un sicuro taglio alla fine della stagione. Poca gloria anche per Garrett Gerloff, come al solito capace di qualche isolato sprazzo e nulla di più.
YAMAHA - CAMPANELLO D'ALLARME A BARCELLONA
Il passaggio di Razgatioglu alla BMW introduce il discorso relativo ad un altro cambio di casacca eccellente, quello di Jonathan Rea alla Yamaha. Il sei volte campione del mondo, ormai rassegnato ad un finale di carriera in Kawasaki, aveva visto nella sella lasciata liber da Toprak l'ultima grande occasione, la possibilità di tornare a disporre di una moto con cui tornare a lottare per il titolo. Una scelta avvalorata da premesse incoraggianti, con un feeling immediato emerso nei test invernali, ma alla prova dei fatti i riscontri sono stati opposti. Rea si è trovato in enorme difficoltà in quella che per lui è come una seconda gara di cada, ovvero Phillip Island, tanto da arrivare a Barcellona ancora a secco di punti. Alla fine, il modesto piazzamento raccolto in Gara2 ha permesso almeno di rompere il ghiaccio, ma finora l'accoppiata si è rivelata fallimentare. Anche Andrea Locatelli, che tanto positivamente aveva impressionato in Australia, al Montmelò è apparso in difficoltà, mai in lotta per il podio, a conferma di un pacchetto che appare un pò 'stanco'. Resta da capire se, ed in quale misura, potrà pesare la decisione di Yamaha di eliminare dal listino delle moto in libera circolazione la R1, a sancire dunque un progetto che tecnicamente è arrivato a fine ciclo, e si esclude possa essere sostituito con qualcosa di inedito. Assen, per le sue caratteristiche, è tracciato sicuramente favorevole per la moto di Iwata, e costituirà dunque una verifica molto importante.
KAWASAKI - LIEVE PROGRESSO, MA I MIGLIORI SONO LONTANI
L'ottimo fine settimana australiano era da considerarsi una parentesi, cui va dato comunque il giusto merito grazie soprattutto alla vena di un Alex Lowes sempre molto ispirato a Phillip Island. Barcellona ha rappresentato una sorta di ritorno sulla terra, per di più su un tracciato dove Kawasaki svolge gran parte dei suoi test privati. Un bilancio tutto sommato discreto, e che permette allo stesso Lowes di mantenere il secondo posto in classifica generale, a pari merito con Bautista. La ZX10-RR sembra aver tratto giovamento da quegli aggiornamenti di ciclistica, e soprattutto di motore, permessi dalle concessioni, pur a fronte di un progetto che appare in ogni caso irrimediabilmente datato. Ancora lontano Axel Bassani, alla ricerca della piena sintonia con un mezzo dalle caratteristiche troppo diverse rispetto a quello cui era abituato.
HONDA - SITUAZIONE INVARIATA
Ancora una volta, nulla di nuovo e tantomeno di promettente da segnalare, inutile dunque ripetere le solite considerazioni. Possibile che, e questo potrebbe valere anche per Yamaha, il grande sforzo profuso per risalire la china in MotoGP abbia spinto, od obbligato a dirottare altrove investimenti e risorse umane, cosa che non indurrebbe ad ipotizzare grandi miglioramenti nel prossimo futuro.
IL CIRCUITO DI ASSEN
Nel corso degli anni il tracciato è stato ridotto nella sua estensione e profondamente modificato in nome della sicurezza, ed oggi resta poco di quella che era considerata la cattedrale del motociclismo...
Attualmente la pista si sviluppa per 4.555 metri con un rettilineo principale di soli 500 e un totale di 18 curve, 6 a sinistra e 12 a destra. Il tracciato si percorre quindi in senso orario e si può dire composto da due sezioni ben distinte. La parte iniziale, compresa tra le curve 1 e 5 è quella che ha maggiormente risentito di tagli e modifiche riducendosi ad una serie di svolte tormentata e di scarso significato tecnico. Il tratto finale tra le curve 10 e 15 è quello che invece ricalca l'andamento del vecchio e leggendario 'Van Drenthe', con una serie di velocissimi curvoni in appoggio che rappresentano una sorta di nirvana per ogni amante del motociclismo vecchia maniera.
UN GIRO DI PISTA
Il giro inizia uscendo dall'ultima doppia esse che si percorre in seconda per lanciarsi sul brevissimo rettilineo del traguardo dove si riesce appena ad appoggiare la quinta marcia prima di iniziare la staccata per la Curva 1. E' questa una destra a 90 gradi che si percorre generalmente in terza marcia, con qualche pilota che scala fino alla seconda. Si tiene poi terza per tutto il tratto successivo composto dalla 2, sempre una destra che apre in uscita, e dalle successive 3 e 4, altre due destre a tornare che portano alla 5, una sorta di lungo tornante a sinistra da prima marcia. In uscita dalla 5 si lascia finalmente il tormentato toboga ini.ziale per lanciarsi in piena accelerazione sul rettilineo opposto a quello del traguardo, inframezzato dalle curve 6 e 7, rispettivamente una destra ed una sinistra molto veloci che portano alla staccata per la Curva 8. E' questa una destra a 90 gradi da terza marcia superata la quale si scala in seconda per la successiva svolta a sinistra, la 9. Si tiene la seconda anche per la doppia destra di ritorno composta dalle curve 10 e 11. Qui ha inizio la parte più veloce e spettacolare della pista rappresentata da una serie di curvoni in appoggio molto veloci in cui è fondamentale tracciare la traiettoria perfetta per mantenere velocità. Si arriva infine alla doppia esse finale composta dalle curve 16, 17 e 18, tutte da seconda marcia. Punto decisivo in caso di arrivo in volata perchè la staccata della 16 rappresenta l'ultima occasione per un attacco. Fondamentale non portare la frenata troppo sotto l'ingresso curva per non 'piantarsi' nella successiva svolta a sinistra e vedersi beffati proprio in vista del traguardo.
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ORARI TV
Le gare di Assen saranno trasmesse in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP
Venerdi 19-04-2024:
ore 9.40-10.05, Supersport 300, Prove libere
ore 10.20-11.05, Superbike, Prove libere 1, diretta
ore 11.20-12.00, Supersport, Prove libere
ore 14.10-14.35, Supersport 300, Superpole, diretta
ore 15.00-15.45, Superbike, Prove libere 2, diretta
ore 16.00-16.40, Supersport, Superpole, diretta
Sabato 20-04-2024:
ore 9.00-9.20, Superbike, Prove libere 3
ore 9.30-9.40, Supersport 300, Warm up 1
ore 9.50-10.00, Supersport, Warm up 1
ore 11.10-11.15, Superbike, Superpole, diretta
ore 12.45, Supersport 300, Gara 1, diretta
ore 14.00, Superbike, Gara 1, diretta
ore 15.15, Supersport, Gara 1, diretta
Domenica 21-04-2024:
ore 9.00-9.10, Superbike, Warm up
ore 9.20-9.30, Supersport 300, Warm up 2
ore 9.40-9.50, Supersport, Warm up 2
ore 11.00, Superbike, Superpole Race, diretta
ore 12.45, Supersport 300, Gara 2, diretta
ore 14.00, Superbike, Gara 2, diretta
ore 15.15, Supersport, Gara 2, diretta
Programmazione TV8
Sabato 20-04-2024:
ore 14.00, Superbike, Gara 1, diretta
Domenica 21-04-2024:
ore 13.00, Superbike, Superpole Race, differita
ore 14.00, Superbike, Gara 2, diretta
CALENDARIO MONDIALE SUPERBIKE 2023
23-25 febbraio: round Australia (Phillip Island)
22-24 marzo: round Catalunya (Barcellona)
19-21 aprile: round Olanda (Assen)
14-16 giugno: round Emilia-Romagna (Misano, circuito "Marco Simoncelli")
12-14 luglio: round Regno Unito (Donington Park)
19-21 lugio: round Repubblica Ceca (Most)
9-11 agosto: round Portogallo (Algarve)
23-25 agosto: round Ungheria (Balaton Park)
6-8 settembre: round Francia (Magny-Cours)
20-22 settembre: round Italia (circuito di Cremona)
27-29 settembre: round Aragón (MotorLand)
18-20 ottobre: round Spagna (Jerez)
SBK Assen 2024
Modalità lineare
