Ieri è stata la giornata in cui ho dato in permuta il GS per la Kawasaki z1000sx Touring; è stato un passo necessario perché, benché la ritenga una grandissima moto, il GS non è mai stata la mia moto. Non c'é mai stato feeling, sono troppo basso ed ero stanco delle maxi enduro (prima avevo la Stelvio).
Il viaggio.
Sveglia ore 5.30.
Devo arrivare a Lugo (RA) col GS e tornare in giornata con la nuova bimba, ho mal di gola e sono quasi febbricitante; la sera prima ho preso paracetamolo ed ho sperato che le (pessime) previsioni meteo per il giorno successivo si stessero sbagliando. Invece no, piove ed alle 6.30 è ancora, insolitamente, buio. Per un attimo ho pensato di non farcela a partire e sciropparmi quasi 800 km in quelle condizioni, ipotizzando il noleggio di un furgone per il giorno successivo (sabato!).
Mi stavo prendendo in giro da solo. La voglia di portare in casa la nuova arrivata mi avrebbe fatto partire anche con la polmonite e la neve. Mi conosco.
Ore 7.20 il GS è fuori il garage col motore acceso, la pioggia è leggermente diminuita e mi sbrigo (leggasi corro n.d.r.) ad uscire da Lazio perché così consigliavano indirettamente le previsioni. Viterbo fino a Terni diluvio, poi fino ad 80 km da Cesena si è potuto camminare con una media alta, molto alta...finché, appunto, diluvio di nuovo fino alla concessionaria (ore 10.50). Sono sceso dal GS, mi sono venuti incontro (mi stavano aspettando), gli ho fatto talmente pena per l'acqua che grondavo che mi hanno trattato come un Re
. Mettono dentro il GS, lo guardo per l'ultima volta senza grossa malinconia e tirano fuori la mia...
Bella, compatta, colore elegante (imho).
Disbrigato il lato amministrativo, alle 12.00 riprendo la strada di casa percorrendo il primo tratto di strada con maggiore attenzione: la moto mi è totalmente nuova e le gomme non hanno le scalfiture del GS.
Diluvio, poi no, poi sole e poi diluvio, alle 16.20 sono a casa, non sto a specificare in quali condizioni.
La moto.
Uno spettacolo
E' comoda, la posizione delle pedane è obbligatoriamente quella: avanzata; la sella è duretta. Il motore? Un portento, da 90/100 Km/h, apri in sesta marcia e ti fionda in avanti con una velocità impressionante, non smette mai di urlare; si, è vero, i rapporti sono troppo corti, si cerca la settima, l'ottava (ed in questo modello hanno pure allungato la rapportatura della sesta marcia
) e il classico on/off è abbastanza marcato, ma per un genere di guida come la mia in cui si usano pochissimo i freni e si tende a far scorrere la moto, mi va benissimo; d'altronde, dopo un paio di ore ho iniziato ad abituarmi alla nuova "filosofia". Marce corte sì, ma un range di giri abbastanza ampio (la zona rossa inizia a 11000 n.d.r.) che ti fa godere ad ogni apertura del gas. Freni ottimi, con una bella differenza tra l'esagerato mordente di quello anteriore con quello (sufficiente) al posteriore. Ciclistica: mi ha impressionato la solidità dell'avantreno: non si scompone
mai; sulle giunture delle sopraelevate - notoriamente fastidiose in curva - mi ha lasciato una tranquillità che non ho mai provato prima, sopratutto a velocità sostenuta; il cosiddetto pif-paf è veloce e naturale, ma la moto và buttata giù e lei ti asseconda come vuoi tu.
Le valigie laterali, perfettamente integrate nella linea della moto, contengono facilmente un casco integrale (28 L l'una) e sporgono soltanto per 95 cm, ovvero, quanto gli specchietti.
Insomma, a me piace moltissimo, in tutti i sensi e non vedo l'ora di riprenderla; ho ritrovato il piacere di andare in moto, rilassato, comodo, ma sapendo di avere una belva sotto il sedere. In concessionaria c'era anche la nuova Suzuki GSX 1000 F: bella, per carità, ma non la cambierei mai con la mia.
E' stata una giornata speciale per me e ciò, anche grazie alla serietà, disponibilità e professionalità degli addetti alla concessionaria Trioschi di Lugo (RA), primo su tutti Alex.
Oggi sono ancora distrutto, ma ne è valsa la pena!
Emozionarsi a 42 anni per un pezzo di ferro col motore si può.
Garantito.