Dico anch'io la mia.
In moto non mi sono mai spinto più a est di budapest e più a ovest del portogallo. Ma con altri mezzi si. e ho anche letto abbastanza cose, di viaggio e non.
per mia personalissima opinione credo che un libro debba essere bello indipendentemente dal soggetto.
"Il giro del mondo in moto" ha un soggetto fichissimo ma il libro è loffio.
"Come dio comanda" parla di una squallida banalità quotidiana ma ti tira fucilate dentro.
Credo che sia la differenza fondamentale tra saper scrivere e no.
E Deambrogio secondo me non sa scrivere.
Dopodichè qualcuno pensa che basti scusarsi prima della cosa, io non sono tanto d'accordo.
Sul personaggio mi sento di quotare i molti che lo danno sul genere "montato da viaggio", anche perchè purtroppo ne conosco altri del genere, che magari si limitano a scritti o foto su un sito, salvo poi parlare al mondo come se fossero Vasco De Gama o Oliviero Toscani...
Oggi - molto più che in passato - globalizzazione e tecnologia consentono a chiunque di compiere grandi esplorazioni o fare grandi reportage. E dico a chiunque, è solo questione di avere tempo e soldi, come ha detto qualcuno prima.
Però c'è qualcuno che lo fa e te lo racconta tranquillamente davanti a un caffè (trasmettendoti pure emozioni) e chi invece sale in cattedra su un libro, un'intervista o un blog con quel tono di "voi che andate in vacanza a riccione non potete capire".
E' solo il mio parere, ma io questo atteggiamento lo trovo detestabile.
Salgari non era quasi uscito da Torino ma ti catapultava in Malesia fin dentro lo stomaco, forse solo perchè era uno scrittore.