La notte piu lunga: devo utilizzare tutti e quattro i tappi per le orecchie che mi ero portato dietro, prima per gli occupanti della reception, che comunicava con una
finestrella con la nostra camera, poi per gio che proprio non riusciva a trovarsi a suo agio in quell suite (e quando non si ambienta russa di brutto)
Siamo in direzione uscita da Scutari, in direzione per l'ultimo anello in fuoristrada prima di lasciare l'Albania quando chiedo con gio: "ma il lago non andiamo a guardarlo?" la risposta era ovvia.
Slalom tra qualche viuzza per avvicinarci al lago nella parte nord. Facendo rifornimento ci dicono che bisogna andare a sud per vedere il lago, io mostro la mappa con qualche stradina che poteva arrivarci.
Non convinti mi dicono che la strada è brutta ... ci ivitano a nozze penso
Dalla strada principale che arriva alla frontiera con il Montenegro giro a sx alla prima stradina in direzione lago, almeno il gps ne era convinto. Dritto per dritto, il gps ha sempre ragione, ma la strada prima
bianca ora diventa un passaggio su erba e fango, ma in fondo ancora non si vede nulla se non canne.
Arrivo in fondo e aspetto gio, lui arriva e
"ma dove mi hai portato?",
"al lago" rispondo io indicando oltre le canne
e lui "si, ma noi dobbiamo entrare sempre dalla porta di servizio?"
intanto due pescatore ci guardano, come potrebbero guardare due extraterrestri. Li salutiamo e gli spieghiamo che volevamo vedere il lago senza ripassare dal centro per andare sul versante giusto.
Dopo qualche attimo di perplessità capisco che il pescatore chiedea quello piu' anziano se ci puo' portare a fare un giro.
Detto fatto, sembravamo una coppia di novelli sposini in viaggio di nozze a venezia
ci fermiamo a salutare gli altri pescatori che ci fanno vedere il pescato
e un pescatore che spunta dal canneto immerso fino alle ascelle (nella foto dietro la barca)
ritorniamo indietro per riprendere la nostra traccia, lungo la strada, veramente di tutto
[continua]