Il mondiale MotoGP entra nella fase calda della stagione europea con il quinto appuntamento fissato per il prossimo fine settimana sullo storico circuito Bugatti di Le Mans. Pare ormai ben definito il quadro dei valori in campo, con riscontri pressochè confermati al variare di piste e condizioni. Yamaha e Ducati si sono spartite vittorie e podi, con la casa di Iwata che ha mancato il pieno di successi solo a causa dell''inopinato problema fisico di Quartararo a Jerez. Ma al di là di numeri e classifiche, analizziamo nel dettaglio quanto emerso finora per meglio definire la situazione.
DUCATI - RISCATTO MILLER, BAGNAIA SI CONFERMA
A Borgo Panigale sono riusciti a mettere una bella 'pezza' alle due parziali battute a vuoto del Qatar. In un mondiale che pare voler smentire ogni pronostico, le rosse hanno infatti mancato quelle che sulla carta apparivano due vittorie certe a Losail per poi piazzare una clamoroppietta a Jerez, uno dei tracciati storicamente più ostici del calendario. La Desmosedici non è probabilmente la moto più efficace in assoluto ma pare al momento quella mediamente più versatile e meno sensibile al variare delle piste e delle condizioni. Certo il successo di Jerez è stato servito su un piatto d'argento grazie alla sfortuna di Quartararo ma è comunque fondamentale perchè segna da un lato il riscatto di Jack Miller e dall'altro la conferma della solidità di Pecco Bagnaia, secondo al traguardo e attuale leader della classifica generale. Avevamo scritto come la situazione di Miller fosse molto delicata, dopo tre gare deludenti ei dubbi che molti, compreso lui stesso, iniziavano a nutrire. L'australiano ha reagito da campione vero, grazie ad una preziosa prima fila e ad una grande partenza. E' stato poi capace di tenere sotto pressione il francese della Yamaha, limitando il distacco a poco più di un secondo su una pista dove Quartararo guida come nessun altro. Bagnaia dal canto suo ha confermato l'attuale stato di grazia e sembra aver trovato quella costanza di rendimento che spesso gli è mancata in passato. Atteso al riscatto invece Johann Zarco che dopo il brillante avvio di stagione si è un pò perso all'arrivo in Europa. Ancora assente Jorge Martin, che tenterà il rientro al Mugello.
YAMAHA, SFORTUNA QUARTARARO E SOLITO VINALES. MORBIDELLI UNA CERTEZZA
La casa di Iwata arrivava a Jerez reduce da tre successi in altrettante gare, con Quartararo grande favorito alla luce del doppio successo dello scorso anno. Il giovane francese ha fatto di tutto per rispettare i pronostici, con un fine settimana impeccabile ed una gara che stava conducendo con autorità nonostante un avvio stentato. Il problema al braccio destro è arrivato improvviso ed inatteso, nonostante qualche leggera avvisaglia già avuta già a Losail. Difficile capire se Fabio sarà in condizione di esprimersi al meglio sul tracciato di casa, quello che è certo è che sia lui la punta di diamante del team ufficiale, l'uomo sul quale sembra logico puntare. Maverick Vinales infatti, dopo il perentorio successo nel round di apertura in Qatar pare aver indossato ancora una volta i panni di quel pilota nervoso e dal rendimento altalenante troppo spesso visto in passato. Potenzialmente velocissimo quando tutto gira per il giusto verso ma altrettanto incline ad autentici ed a volte inspiegabili crolli. La M1 è probabilmente la moto più efficace in assoluto ma appare sempre più uno strumento delicato e facile a perdere l'accordatura. Insomma efficacissima si, ma troppo appuntita ed estrema, ed il gap motoristico ancora tangibile rispetto alla migliore concorrenza di certo non aiuta. In casa Petronas, Morbidelli ha forse compreso come sia necessario fare buon viso a cattiva sorte e cercare di fare il meglio col materiale a disposizione. Il podio ottenuto di forza a Jerez è stato una prova di talento e carattere ed una ritrovata regolarità potrebbe portarlo di nuovo lontano. Ancora notte fonda invece per Valentino Rossi, protagonista di una gara iniziata nelle retrovie e conclusa fuori dalla zona punti. Il pesarese ha riferito di aver trovato qualche segnale positivo nei test del lunedì, staremo a vedere se si tratta di vera luce o dell'ennesimo abbaglio.
SUZUKI AL DI SOTTO DELLE ATTESE
E' forse presto per parlare di una Suzuki lontana dai migliori rivali, perchè anche lo scorso l'inizio di campionato fu tutt'altro che esaltante. Quello che pare di vedere però è una moto non più del tutto immune ai capricci delle gomme e meno versatile ed efficace al variare delle condizioni. Chissà se quello che appare un discreto passo avanti nell'efficacia sul giro secco non abbia costretto a qualche rinuncia in questo senso. Mir ha raccolto nella gara di casa solo un quinto posto ma si è confermato solido e vero leader della squadra. Rins è infatti incappato nell'ennesimo errore concludendo poi la gara buon ultimo.
HONDA - IMPASSE TECNICA, SERVE IL MIGLIOR MARQUEZ
Stavolta è toccato a Takaaki Nakagami tenere dritto il timone della corazzata di Tokyo ed il giapponese ha sfruttato in pieno l'occasione di una pista sulla quale si trova particolarmente a proprio agio. Un ottimo quarto posto ottenuto però tornando al telaio 2020, e questo la dice lunga sulla confusione tecnica che regna in HRC e apertamente sottolineata da Pol Espargaro. Il neo acquisto del team inufficiale ha lamentato l'assenza di una linea guida nello sviluppo, con i quattro piloto che di fatto seguono strade differenti senza peraltro trovare la direzione. Lo scorso anno si favoleggiava di una moto che, grazie all'assenza di un pilota dalla guida unica ed estrema come Marquez, fosse stata resa più versatile ed adatta a tutti. Un cambio di rotta che si è però tradotto in uno stallo tecnico per la prima volta lamentato anche dallo stesso Marc Marquez. Il campionissimo, apparso comunque più sciolto che a Portimao, si è trovato alle prese con un mezzo alle cui reazioni non è ancora in grado di porre rimedio a causa delle proprie condizioni fisiche. La sua gara è stata fortemente condizionata dalla tremenda caduta nelle FP3, peraltro ripetuta nel warmup, che gli ha lasciato in dote qualche ammaccatura e ha consigliato un ritmo prudenziale . Ma siamo convinti che non manchi molto a rivedere in sella il miglior Marquez, e questo è ciò di cui ha disperatamente bisogno la Honda in questo momento.
APRILIA PRONTA PER IL PODIO
Un gran peccato che Fausto Gresini non sia al muretto a vivere quello che è un vero momento magico, per Aprilia e per il suo team. Non ci sono ormai più dubbi che la RSGP abbia fatto il definitivo salto di qualità, rivelandosi competitiva ovunque e soprattutto subito veloce appena mette le ruote in pista. Aleix Espargaro a Jerez ha portato a casa un altro gran piazzamento e l'accoppiata sembra ormai pronta per giocarsi addirittura il podio. E chissà cosa ci riserverà il prossimo futuro, col nuovo test di Dovizioso al Mugello ed il quasi certo raddoppio dell'impegno in MotoGP nel 2022 con due moto satellite.
KTM, STRADA ANCORA IN SALITA
Altra gara difficile quella spagnola per la casa austriaca, per la verità su una pista non troppo favorevole. Quello che appariva il pilota più in palla, Brad Binder, ha gettato la gara al vento con una caduta ed Oliveira ha chiuso appena fuori dalla top ten. Grandi difficoltà purtroppo anche per Danilo Petrucci, costantemente nelle posizioni di coda ed alle prese come sempre con la spada di Damocle di un contratto solo per l'anno in corso. Speriamo in un riscatto sulla pista amica di le Mans, dove lo scorso anno il ternano colse una grande vittoria con la Ducati sul bagnato.
A LE MANS POSSIBILE DEFINIZIONE DEI TEAM SATELLITE 2022
Stanno ormai per scadere i termini per la definizione degli accordi per il 2022 e tra l'appuntamento francese di Le Mans e quello italiano del Mugello sono attesi gli annunci da parte del Team Gresini e del neonato Team VR46. Per il primo, pare ormai in dirittura d'arrivo l'accordo con Aprilia per la gestione di due RSGP satellite. La logica continuazione di un rapporto collaudato e che proseguirebbe grazie alla famiglia Gresini di fatto subentrata nella gestione della squadra. Uno dei due pioti sarà certamente Fabio di Giannantonio del quale è da tempo prevista la promozione in MotoGP nel 2022. Per VR46, che entra in Top Class dalla porta principale grazie alla faraonica sponsorizzazione di Saudi Aramco, la scelta più probabile pare essere l'accordo con Ducati, con Marini che sarebbe affiancato da Marco Bezzecchi. Tutto da definire quello che sarebbe poi il ruolo di Valentino Rossi.
IL CIRCUITO BUGATTI DI LE MANS
Inutile dire che Le Mans rappresenta da sempre un capitolo fondamentale nella storia del motorsport tanto in campo automobilistico che motociclistico. Il circuito permanente della Sarthe fu teatro del primo gran premio motociclistico già nel 1969 ma è diventato una tappa stabile del mondiale della massima categoria a partire dal 2000. Nella configurazione attuale la pista è lunga 4185 metri, larga 13, si percorre in senso orario e comprende 13 curve, 9 a destra e 4 a sinistra. Il rettilineo del traguardo è lungo meno di 700 metri, si tratta quindi di un tracciato breve e tormentato che premia soprattutto l'agilità ed il buon bilanciamento della ciclistica. Le continue staccate e ripartenze tendono inoltre a spezzare il ritmo rendendo la guida impegnativa e faticosa.
I piloti transitano sul breve rettilineo del traguardo raggiungendo una velocità massima di circa 300 orari e si trovano subito ad affrontare quello che è il punto più difficile e spettacolare della pista. Il rettilineo infatti piega verso destra trasformandosi in un velocissimo curvone che si affronta pelando il gas per poi iniziare una difficile staccata ad alta velocità con la moto ancora in piega. Si percorrono così le curve 1 e 2 che di fatto si raccordano andando a formare la curva Dunlop, una destra a chiudere che porta alla prima esse costituita dalle Curve 3 e 4 che si percorrono in seconda marcia. In uscita breve allungo con la pista che piega a sinistra portando verso le curve de La Chapelle, una doppia svolta a destra da percorrere sempre in seconda col gas puntato. Segue un nuovo breve allungo che porta alla curva 7, una sinistra a tornare, sempre da seconda cui segue una nuova accelerazione a moto inclinata per arrivare alla curva denominata Garage Vert. E' questo un lento tornante a destra cui segue un attimo di respiro rappresentato dal rettilineo che conduce alla Chemin Aux Boeufs, una sinistra/destra da affrontare in terza per portarsi verso il tratto finale della pista. La 11 e la 12 sono due curve rispettivamente a destra e a sinistra quasi a 90 gradi, da seconda, che portano i piloti verso il doppio rampino a destra da prima marcia che precede il rettilineo del traguardo.
Difficile indicare una moto chiaramente favorita perchè la particolarità del circuito premia caratteristiche di volta in volta diverse. Da non sottovalutare poi l'incognita meteo, sempre piuttosto variabile da queste parti.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (ENERGICA MOTOE)
https://www.youtube.com/watch?v=1zKzn-4x6y8
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ORARI TV
Il Gran Premio di Francia sarà trasmesso in diretta da SKY e DAZN con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP e DAZN
Venerdì 14 Maggio
08:55 | Prove libere 1 Moto3
09:50 | Prove libere 1 MotoGP
10:50 | Prove libere 1 Moto2
13:10 | Prove libere 2 Moto3
14:05 | Prove libere 2 MotoGP
15:05 | Prove libere 2 Moto2
Sabato 15 Maggio
08:55 | Prove libere 3 Moto3
09:50 | Prove libere 3 MotoGP
10:50 | Prove libere 3 Moto2
12:30 | qualifiche Moto3
13:30 | prove libere 4 MotoGP
14:10 | qualifiche MotoGP
15:00 | qualifiche Moto2
Domenica 16 Maggio
08:35 | Warm up Moto3, Moto2, MotoGP
11:00 | Gara Moto3
12:20 | Gara Moto2
14:00 | Gara MotoGP
Programmazione TV8
Sabato 15 maggio
15.35 Differita, sintesi qualifiche Moto3, MotoGP, Moto2
Domenica 16 maggio
13.00 Differita MotoE Gara
14.00 Differita Moto3 Gara
15.15 Differita Moto2 Gara
17.00 Differita MotoGP Gara
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2021
1 28 Marzo 2021 Qatar Losail International Circuit
2 4 Aprile 2021 Doha Losail International Circuit
3 18 Aprile 2021 Portogallo Algarve International Circuit
4 2 Maggio 2021 Spagna Jerez de la Frontera
5 16 Maggio 2021 Francia Le Mans
6 30 Maggio 2021 Italia Mugello
7 6 Giugno 2021 Catalogna Montmelò
8 20 Giugno 2021 Germania Sachsenring
9 27 Giugno 2021 Olanda Assen TT
11 8 Agosto 2021 Stiria Red Bull Ring
12 15 Agosto 2021 Austria Red Bull Ring
13 29 Agosto 2021 Gran Bretagna Silverstone
14 12 Settembre 2021 Aragona Aragon
15 19 Settembre 2021 San Marino e Riviera di Rimini Misano
16 3 Ottobre 2021 Giappone Motegi
17 10 Ottobre 2021 Tailandia Chang Circuit
18 24 Ottobre 2021 Australia Phillip Island
19 31 Ottobre 2021 Malesia Sepang
20 14 Novembre 2021 Comunità Valenciana Ricardo Tormo
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MotoGP Le Mans 2021
Modalità lineare
