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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo


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Vecchio 04-06-2023, 14:51   #26
tirzanello
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Totalmente totalmente sicuro.
Quello che propinano in TV e media è legato solamente a questioni internazionali in cui non mi voglio minimamente addentrare. Come detto, é vero quello che é successo a settembre, é vero che esiste una enorme corruzzione, mancanza di diritti a noi ovvi, che forniscono droni alla Russia ecc. ecc. ma tutt questo non coinvolge neanche lontanamente i turisti Italiani a meno che tu non vada con intenti di protestare e manifestare.
La gente è incredibilmente gentile e con un senso di ospitalità che noi non conosciamo.
L'accoglienza da star é dovuta in primis al fatto che io sono molto bello ma sopratutto alla loro smisurata ospitalità e voglia di conoscere persone arrivate da un pianeta extraterrestre a loro completamente negato che possono vedere solo in VPN e quasi mai in carne ed ossa per la strada.
Poi la moto ci mette il carico a briscola a fare da calamita.

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Vecchio 04-06-2023, 18:55   #27
Pinzo™
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capito, grazie

se mai ci andrò, solo in aereo e noleggio auto in loco.
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...a zonzo su S1000XR (2016)
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Vecchio 05-06-2023, 17:11   #28
alexbox
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Ciao e complimenti per il viaggio, il tuo racconto è entusiasmante, ma te non avresti una cartina o il nome della e tappe che hai fatto?
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Vecchio 05-06-2023, 20:43   #29
tirzanello
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C'ho tutto ma sono webpigro.
Per il papiro del primo post ho dovuto prendere due aulin.
Prometto che nei prossimi giorni carico qualcosa in più.
Intanto se vuoi fai un salto al link instagram (vedi più su) che li ho già messo parecchie foto-video
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Vecchio 21-06-2023, 16:21   #30
Carroarmato
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Bel report, preciso, chiaro, semplice.
Da far venir voglia di partire domani mattina!
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Vecchio 22-06-2023, 09:26   #31
Grey1190
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Mi ricordo, quando stavo programmando di andarci,di aver trovato un sito iraniano tipo tripadvisor.Da li potevo vedere i vari hotel delle varie città con relative recensioni e non ricordo se potevo fare pure la prenotazione.

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Vecchio 23-06-2023, 11:43   #32
tirzanello
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Io avevo trovato solo questo https://iran.1stquest.com/it/hotel ma non l' ho mai usato
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Vecchio 23-06-2023, 11:55   #33
Grey1190
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Era proprio questo

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Vecchio 23-06-2023, 14:08   #34
sibilo
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Ottimo report Tirzanello.
Ricco di spunti interessanti.
Viaggio senza dubbio affascinante
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Vecchio 25-06-2023, 00:50   #35
beltipo
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Bellissimo! Ora facci un favore: prendi anche 5 Aulin ma facci un bel report o con foto tappe o con itinerario
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Vecchio 30-06-2023, 12:20   #36
tirzanello
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Al primo post, per rinfrescarmi con Ibb, ho messo il percorso e alcune foto per precisare meglio dove fare l' RCA.
Ho già comprato gli Aulin e cominciato a selezionare varie foto del viaggio per fare un po' di report.
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Vecchio 30-06-2023, 17:26   #37
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grande, non vedo l'ora!
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Vecchio 02-07-2023, 19:26   #38
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predefinito Report di Viaggio - parte 1

REPORT VIAGGIO - parte 1



Eccomi di nuovo sul pezzo. Daye uno e daye 2 e daye 3 , alla fine ce l’ avete fatta ad estorcermi il report con foto e tappe.
Comincio con le prime tappe e poi, se mi dite che ha senso, proseguirò, altrimenti, se mi sfanculate, amici come prima.

----- PREMESSA
Era da anni che avevo in mente l’Iran. La mitica Persia di Ciro il grande, Dario, Serse, Pasquale; Carmelo, ecc. ecc., insomma tutta quella roba lì con cui ci hanno trafitto i coglioni alle medie e alle superiori e che poi dimentichi il giorno dopo la maturità per potere finalmente tornare ad applicarti sui veri testi sacri , Le Ore, Caballero, Lando, Tex Willer e il manuale della moto.
Prima del Covid, avevo visitato l’Iran molte volte per lavoro. La voglia di visitarlo in moto mi è nata immediatamente. Quando viaggio per lavoro tutto si comprime fra hotel, appuntamenti a nastro, cene di lavoro. Annusi un po’ l’aria ma è come vedere i pesci dietro il vetro dell’acquario senza nuotarci dentro.
L’ anno scorso, abbiamo fatto un bellissimo viaggio in Turchia e raggiunto Dogubeyazid a pochi km dal confine Iran. Alla vista del cartello stradale Iran è scattata la molla dentro “ Ci devo andare e sti cazzi a tutto il resto ! “ .
Tutto il resto significa il lavoro sempre pressante, figli e genitori anziani di cui preoccuparsi, retropensieri che mentre lontano “..se poi succede questo ? E se poi succede quello ?.. E come li metto insieme 30 giorni ? e se poi… e se poi…” . Pensieri che alla fine non ti fanno mai decidere di scomparire per un mese.
Ho passato l’autunno a pensarci ed alla fine ho concluso che “Io parto e basta e andatevene tutti a fanc….! “ . E così è stato.
Da gennaio ho cominciato a muovermi per il carnet de passage, visti, patente Internazionale, assicurazioni, organizzazione di tutte le tappe su Basecamp, ricerca dei posti da vedere sul percorso, messa a punto ottimale della moto. Un vero e proprio lavoro che comunque ti fa sognare e già essere in vacanza molto prima della partenza. Se leggete qui avete sicuramente letto il primo post dove spiego abbondantemente gli aspetti organizzativi e info pratiche. Quindi di questi aspetti qui non ripeto nulla


-----PREPARAZIONE BAGAGLI E ATTREZZATURE FOTOGRAFICHE:
Spendo 2 righe in proposito perché voglio subito informarvi che sono un minimalista e la mia compagna, Emanuela, è in perfetta sintonia con questa filosofia.
Da quando ho fatto il militare, per me vale la regola aurea che “ l’omo vero ha da puzzà forte e ha da esse gnorante e la su donna ha da puzzà de la puzza dell’omo suo“.
Quindi solo ed esclusivamente le 3 Vario con tutto il necessario per noi due e per la moto, per un mese.
Manco la borsa sul serbatoio, ne frocerie Touratech attaccate col velcro ai maroni.
Nella borsa dx tutti vestiti.
Nella borsa sx attrezzi moto per le peggio sfighe tecniche compresa chiavetta usb con Reprom per vivisezionamento della moto + oli, antipioggia, borraccia termica, binocolo, imbottiture termiche, telo M29.
Nel bauletto centrale c’ho infilato la borsa BMW da serbatoio, che avrei eventualmente tirato fuori al ritorno solo se fosse stata necessaria per le solite cagate extra che inevitabilmente compri nei bazar (e che poi butti via dopo qualche anno) + documenti e spazio jolly per acqua, cibo, guanti e roba varia che ti ritrovi sempre in mezzo alle balle mentre viaggi.
Io con un solo jeans moto ed un solo paio di scarpe addosso. Emanuela, per mia amorevole concessione, addirittura 3 pantaloni e pure scarpe aggiuntive. Se fa freddo non sudi, se fa caldo lavi in hotel e al mattino è tutto asciutto e di negozi, se serve qlqs, ce n’è ovunque nel mondo.
Questo per farvi comprendere il mood e che quindi non avevamo alcuna macchina fotografica professionale, niente Gopro, niente Insta360 , niente drone, niente stick per i selfies e nulla di tutta quella chincaglieria da youtuber ed influencer che fanno certamente foto e video favolosi ma fanno pure venire due coglioni altrettanto favolosi a premere millemilioni di pulsanti e impostazioni che in un attimo è già finita la vacanza. In viaggio ho di meglio da fare ed essendo ignorante e puzzolente, se mai diventerò virale, sarà solo perché avrò infettato qualcuno di colera.
Quindi dovrete accontentarvi di foto mosse e video traballanti fatti solo con i nostri cellulari zero professionali e con i sassi usati come treppiede. Però perlomeno sono a colori. Se non vi piacciano, andateci voi e mandatemi le foto fatte bene che poi le sostituisco alle mie.


TRASFERIMENTO ITALIA-IRAN
Questa parte fuori dall’ Iran, non è lo scopo principale del mio report. Se, come me, dovete stare compressi in una finestra di tempo limitata, trovatevi il modo che preferite per raggiungere il confine Iran prima possibile. Io ho scelto il percorso via terra, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran.
I Balcani non mi hanno mai attratto. La Turchia, motovisitata nel 2007 e nel 2022, è bellissima ma questa volta non era l’obbiettivo.
Ho unicamente cercato di arrivare al confine Iraniano nel minor tempo possibile avendo bene in mente che l’Iran è immenso, è lontano, è burocraticamente e tecnicamente complesso da organizzare e che difficilmente avrei avuto modo di tornarci in moto. Il trasferimento a/r Italia-confine Iran, per me è stato solo un costoso onere di 15 giorni di tempo da sacrificare per la causa principale.
Per risparmiare suoi giorni di ferie e noiosi km in moto, Emanuela mi ha raggiunto in areo a Istanbul ed è ripartita da Sofia.


giorno 1; 27 Aprile 2023: Bologna ---> Slavonsky Brod,Croazia – 740 km
Partenza in solitaria la mattina presto.

Saluto Emanuela e via sparato verso la Slovenia con arrivo in serata a Slavonsky Brod.
Solo pallosa autostrada. Boreky con birretta, giretto di sgranchiamento e pernotto.


gg. 2 ; 28 Aprile: Slavonsky Brod ---> Plovdiv, Bulgaria – 760 km
Ancora pallosa autostrada in solitaria, attraversando la Serbia e la Bulgaria fino a Plovdiv.
Plovdiv merita qualche stella. Il teatro romano,

le vie centrali, i bar e ristoranti di Kapana e la città antica sono piacevoli da vedere. Se ci arrivate ad un orario decente la visita del centro vale la pena. C’è anche una discreta fauna autoctona, se avete il fucile carico.


gg. 3 ; 29 Aprile: Plovidiv ---> Edirne, Turchia – 200 km
Tappa breve. Mi sono tenuto un po’ di margine e non volevo dormire ad Istanbul dove, il giorno dopo, mi sarei ritrovato in aeroporto con Emanuela. Poiché finalmente ho potuto andare senza fretta, poco prima del confine turco di Kapikule, mi sono detto “ e se ora uscissi per andarmi a vedere questa bella città postsovietica qui a fianco? Tanto il tempo ce l’ho “. La città era Harmanli e come sempre la vera vita del motociclista è fuori dalle odiose autostrade.
Arrivo in centro e mi ritrovo un fiume di moto roboanti. Mi fermo a chiacchere e vengo immediatamente invitato come ospite Italiano ad un motoraduno che si svolgeva nelle colline circostanti.
Avevo tempo e quindi via a manetta per le colline Bulgare accompagnato da roboanti Harley dei Sons of Anarchy locali . Io col GS mi sentivo un po’ coglione ma la fratellanza motociclistica funziona sempre.
Birre e salsicce a manetta con il mio nuovo amico Snitch, classica faccia da bancario,

e l’allegra banda del M.C. Vagabond e di altri M.C. Bulgari . Tutto rigorosamente offertomi.

(un bel culo è sempre un bel culo ovunque nel mondo) .

Collassamento pomeridiano sul prato, fra merde di vacca bulgara, per smaltire i fumi alcolici e digerire le salsicce, calorosi saluti, promesse varie e via verso il confine Turco bello carico e profumato come una rosellina.
Passaggio in dogana a Kapikule rapidissimo incluso stipula assicurazione moto.
Sim card turca Vodafone e tag autostradale HGS, che avevo fatto nel 2022, sono risultati entrambi ancora funzionanti così ho recuperato un bel po’ di tempo. In pochi minuti ho raggiunto Edirne e mi sono accampato al MOF Hotel che vi consiglio perché ora risulta ristrutturato da pochi mesi e costa nulla, pure con le lenzuola di rigatino. Fra qualche anno sarà distrutto e puzzolente ma ora ne vale la pena.
Anche se non c’è posto su Booking, telefonate e chiedete di Alì che ha sempre qualche camera non visibile online e vi fa lo sconto rispetto al web.


gg. 4, 30 Aprile: Edirne ---> Aeroporto SAW ---> Bolu – 525 km
Dovendo essere in aeroporto Sabiha Gokcen , ad est di Instanbul alle 18, me la sono presa comoda partendo tardi e prendendo il giro lungo per aggirare Istanbul, sul terzo ed ultimo ponte del Bosforo, il Sultan Selim koprusu , quello più a nord, praticamente sul mar Nero, che non avevo mai visto. Davvero imponente e suggestivo.
Arrivo in anticipo in aeroporto ed attendo fiducioso. L’aereo da Bologna arriva puntuale ma purtroppo, anche col solo bagaglio a mano ci è voluta più di un’ora per vedere uscire Emanuela dai controlli vari.

Riassettiamo i bagagli e la notte purtroppo è già arrivata e dobbiamo raggiungere Bolu per divorare km verso l’Iran e mantenere il cronoprogramma. Siamo felicissimi e chi se ne frega se è tardi.
Il freddo piomba pesante e siamo progressivamente costretti a fermarci per scaldarci ed aggiungere strati. Gli ultimi 100 km li facciamo a scendere da 5 a 3 gradi. Addosso abbiamo messo tutto quello che potevamo ma non basta. Sante manopole riscaldate. Stringiamo i denti ed arriviamo in Hotel a Bolu verso mezzanotte. Mission accomplished. Il giorno dopo ci aspetta la tappa più lunga del viaggio.


gg. 5 ; 1 Maggio: Bolu ---> Erzinçan – 786 km
Ci svegliamo presto e dalle finestre vediamo la neve sulle montagne circostanti. Questo non lo avevo messo in conto e un po’ ci complicherà le cose. Oggi abbiamo la tappa più lunga del viaggio e per quanto si possa tirare sulle ottime strade turche, non è che ci si possa inchiodare a 130-140 km come su un una vera autostrada italiana.
Digressione su autovelox turco: il nuovo sistema Electronic Detection System, sempre segnalato dal cartello EDS, in un solo anno è letteralmente proliferato e copre tratte molto lunghe rendendo complicato viaggiare rapidi.
Ho dato un occhio sul web e dichiarano che l’EDS, oltre a velocità media ed istantanea, controlla un sacco di altre infrazioni compreso scaccolamento del naso e peti .
In realtà, sia all’andata che al ritorno, tranne nei centri urbani, ho sempre tirato più che potevo. Non è che la cosa mi entusiasmi ma, come premesso, per rispettare il planning il confine Iran era l’unico obiettivo nel mio mirino. Mi hanno fermato spessissimo soprattutto ad est della Turchia ma, anche quando ne ero certo, non mi hanno mai multato. L’ospitalità e le strade completamente vuote mi hanno dato una mano. Ovviamente fate come vi pare.
Torniamo in tema. Per partire presto, non aspettiamo la colazione. Accendo la moto e il display mi segnala 2,5°C. Panza vuota e gelo. Cominciamo bene. Il freddo morde e dopo un paio di ore ci fermiamo ad un chiosco per un çay caldo

Ismail con la sua famiglia hanno la tavola apparecchiata con la colazione portata da casa e non perde un secondo ad invitarci a tavola a condividere il loro cibo

Patate lesse, ali di pollo arrosto, cetrioli , sedano, cipolle , pomodori e pane. Esattamente quello che mangio ogni mattina a colazione. Ma, di fronte a tanta ospitalità, ci facciamo piacere anche le cipolle alle 8 del mattino.
La moglie ha la mia età ma sembra mia nonna e la figlia sembra Mariangela di Fantozzi con fiatelle cipollate già al mattino presto. Povero Ismail.
Ovviamente non spiattellano una parola tranne Turco ma ora con Google traduttore si può parlare anche con le pietre. Ismail ha una fabbrica di Tshirt e cerca di fami importare un Tir di magliette in Italia. Hai voglia a spiegargli che mi occupo di tutt’altro. Ancora mi scrive su WhatsApp con i prezzi delle maglie. Che spettacolo!
Ripartiamo riscaldati dalle cipolle e la temperatura torna accettabile. Ancora tanta strada verso la Turchia dell’est. Attraversiamo la bellissima Amasya ma non c’è tempo per fermarsi. Ancora gas verso Erzinçan. Il paesaggio diventa sempre più bello, l’asfalto è perfetto, le strade sono completamente vuote e le ore in moto sono solamente un gran gusto. La Turchia è davvero bellissima ma questa è un’altra storia.


Arriviamo ad Erzinçan verso le 19, al limite della notte. Nonostante i km, il freddo e 13 ore con il culo sulla sella, l’Iran si avvicina e l’adrenalina sale che manco siamo stanchi.
Hotel e scofanata di kebab obbligatoria.




gg. 6 ; 2 maggio: Erzinçan ---> Dogubeyazid - 475 km
Oggi abbiamo meno km e dovrebbe essere tutto più facile. È pressoché obbligatorio pernottare a Dogubeyazid, l’ultima città prima del confine con l’Iran, in modo da essere a soli 20 minuti dalla dogana la mattina seguente.
Sempre più a Est. Ancora strade bellissime, la Turchia che preferisco, con paesaggi sconfinati e colori che non siamo abituati a vedere nella nostra parte di mondo.
Mio errore pesare le tappe su Basecamp solo in km, senza guardare il profilo altimetrico. Intorno ad Erzurum ci ritroviamo per 4 volte su passi montani fino a 2200 mt, con neve intorno ed ancora freddo molto pungente. Una maglia in più ci sarebbe voluta. Stringiamo i denti in attesa di scendere di quota. Poi arriva anche la pioggia ma che ci vogliamo lamentare? Stiamo facendo quello che volevamo da anni. Potrebbe piovere merda liquida dal cielo che saremmo felici lo stesso.
E poi lo scenario intorno…nuvole suggestive, arcobaleni, viste sconfinate, montagne innevate, il GS sotto il culo, la mia compagna con me di dietro, il PSA a 58 anni perfettamente regolare e l’Iran sempre più vicino.
Ma che puoi volere di più dalla vita?





E infine ricompare all’orizzonte l’Ararat. E’ sempre una grande emozione vederlo comparire fra il manubrio della moto, con la sua punta perennemente innevata.


Siamo a Dogubeyazid.
E rieccolo davanti ai nostri occhi. Il cartello stradale IRAN che avevamo visto l’anno scorso e che ci fece scattare la molla.

Penso che questa volta non ritornerò indietro e che domani mattina gli passeremo sotto! Il sogno si realizza. Cazzo che emozione! Nascosto nel casco sono ad un passo dalla lacrima.

Vorremmo scaldarci in hotel ma ci precipitiamo prima su ad Ishak Pasha per lo spettacolo del tramonto.
Chi lo avrebbe mai detto che dopo solo 9 mesi saremmo stati ancora davanti a questa meraviglia.
Questo luogo ha qualcosa di magico che nessuna foto può rendere.


Noi siamo passati tardi solo per rivederlo. Se non ci siete mai stati, cercate di arrivarci prima che chiude per visitarlo dentro perché merita assolutamente ma, anche questa è un’altra storia.

È oramai notte, il gelo ci attanaglia e vorremmo andare in hotel ma capiamo che se ci appoggiassimo su un letto, sverremmo in 2 minuti senza più uscire per la cena ed allora decidiamo di resistere ancora e scofanarci subito.
Scendendo da Ishak Pasha, quando finisce la discesa, sulla sx troverete lo sciccoso ristorante Beyzade. Andateci e vi farete una fantastica magnata.


Finalmente siamo in camera. Riordino scrupoloso di documenti, denari e masserizie per la mattina e tuffo doppio carpiato nel letto.
Domani è il grande giorno. Si entra in Iran!




Bene. Ora mi fermo. Vi cola la bavina?
Soffrite fine alla prossima puntata come ho sofferto io per scrivervi questa bibbia.
È dall’ultimo tema di Italiano che non scrivevo così tanto.
Però cazzo, sono solo al giorno 6. Mandatemi delle droghe perché mi sa che non ce la farò a scrivere fino al giorno 27.


Episodio successivo al post #46
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Ultima modifica di tirzanello; 24-02-2024 a 19:46 Motivo: correzioni
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Vecchio 02-07-2023, 19:36   #39
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Bello, continua, mi stai facendo rivivere il viaggio in Iran che ho fatto nel 2013

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Vecchio 02-07-2023, 20:21   #40
beltipo
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Bellissimo report e ho riso molto perché mi sono rivisto in tante cose nel tuo modo di viaggiare. Ho solo una domanda: ma che cavolo ci fai con il telo M?

Ora continua il report, tutte le deroghe del mondo ne valgono la pena…
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Vecchio 02-07-2023, 20:56   #41
tirzanello
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Il telo militare M29 è la mia coperta di Linus.
Leggero, molto resistente, poco ingombrante, impermeabile.
Ti ci allunghi sui cactus e non ti pungi, lo arrotoli sotto una ruota nel fango o nella sabbia e ti disincaglia; hai freddo e ti ci arrotoli; piove lo leghi a tetto fra due alberi e ti ci copri sotto; lo pieghi a metà lo abbottoni e ci dormi dentro; il sole ti cuoce la testa e con due bastoni lo punti e ti ci ficchi sotto all'ombra; in spiaggia picchetti gli angoli e ti ci allunghi in 2 e non ti si arrotola mai ; vuoi fare wild camping e ci nascondi la moto e, per essere fini, se ti scappa da cagare a bordo strada ci fai un separé .... e potrei andare avanti.
Lo porto con me da sempre.... e poi non lo uso quasi mai ma non ci so stare senza.
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Vecchio 03-07-2023, 07:47   #42
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Vecchio 03-07-2023, 15:43   #43
Danielz77
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attendiamo la parte più interessante..... :-) oltre agli usi dell'M29 e su come cagare a bordo strada ora vogliamo sapere dell'Iran..... stuzzica proprio.

x Tirzanello mi farebbe molto comodo avere le tracce complete Gps se le hai disponibili.
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Vecchio 03-07-2023, 16:53   #44
pasquakappa
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Continua con il report sei forte !!!


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Vecchio 03-07-2023, 20:05   #45
tirzanello
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Quote:
Originariamente inviata da Danielz77 Visualizza il messaggio
..... mi farebbe molto comodo avere le tracce complete Gps se le hai disponibili.
Ho rieditato ora il primo post e sotto la mappa Iran ho messo un link a Mapite da dove è possibile scaricare le tracceGPX.
Se vuoi la cartella Basecamp con mie tracce e vari POI unesco , mandami un MP con la tua mail che ti invio un zip.

Io sono passato da Teheran perché dovevo. Se non avete una vostra valida ragione, consiglio di evitarlo come la peste per il traffico allucinante e la grande perdita di tempo che comporta a fronte di poco ritorno in godimento motociclistico e di turistico.

A questo punto sono in ballo e continuerò certamente il report ma però richiede un discreto tempo che ho solo nel weekend ed ora che splende il sole, non è facile neppure nel weekend.
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Ultima modifica di tirzanello; 03-07-2023 a 20:08
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Vecchio 08-07-2023, 17:44   #46
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predefinito REPORT VIAGGIO - parte 2

REPORT VIAGGIO - parte 2


Ho preso le droghe e proseguo con il report dal 7° giorno .


7° gg - 3 maggio : Dogubeyazid - Kandovan - 346 km

È arrivato il grande momento atteso da mesi. Oggi si entra in IRAN !!.
Destinazione odierna Kandovan. Non ci sarei voluto passare perché in fondo mi pareva un deja vue della Cappadocia e non volevo fare il tris. Tuttavia il mio amico Iraniano ci ha voluto prenotare lì ed insistito perché ci andassi e quindi ok così. Aveva ragione lui e dopo spiego perché.
Stimo 3 ore per la dogana, sommo il tempo previsto alla meta e mi risulta che possiamo fare con calma.
Arriviamo a Gurbulak, lato turco in uscita, verso le 10. Ci vorranno 5 ore per riconquistare la libertà dall’altro lato. E’ un tempo superiore alla media dei vari reports che avevo letto. Se non mi avessero rotto le palle con la supercazzola del carnet falso, avrei risparmiato almeno un paio di ore.
Con il senno di poi, piuttosto che arrivare alle 10, consiglierei di anticipare almeno alle 9 perché gli imprevisti possono essere vari. Non dettaglio qui l’attraversamento della dogana perché al primo post ho detto molto al riguardo.


Ingresso al settore turco. Nel lungo corridoio ci sono i “dannati” a piedi che scariolano sacchi.


Nel settore Turco andiamo al riconoscimento de visu attraversando i gabbioni per il bestiame fatti con sbarre di ferro 5x5cm . Servono ad implotonare i dannati che alle 7 del mattino sono centinaia e spingono come mandrie di tori spagnoli ( visto nel video di Drago ).


Alle mie spalle il cancello d’ingresso al settore Iraniano. Prima o poi arriva uno ad aprirvelo e comincia il secondo tempo del film.


Uno scorcio del settore Iraniano. Al tavolino c’è l’ufficiale supremo con potere di vita o di morte a cui i fixer si rivolgono timorosi e a basso tono. Tutti gli altri sono una marmaglia indefinita tra fixer, cambiadenaro e arraffatori di vario tipo. Sulla destra, la stanza delle torture.
Scatto poche foto perché ho gli occhi incollati sui nostri documenti. Alle 10 c’è poco casino eppure troveranno loro il modo di crearlo. Neppure nelle dogane africane ho mai visto nulla di così assurdo e indefinito.
Incontriamo Drago, motociclista romeno in solitaria con GS Adv tutto top di gamma.
Deve raggiungere moglie e amici che atterrano a Teheran il giorno dopo. Visiteranno l’Iran con un bus e lui li seguirà col GS perché la moglie in moto non ci vuole salire. Penso che in certi casi sarebbe meglio divorziare e che io sono molto fortunato.
Drago è arrivato alle 7 e dal suo cellulare ci ha fatto vedere la bolgia di tori spagnoli fra i gabbioni. È ancora lì perché non trovano più il suo passaporto consegnato al suo fixer. Ci facciamo compagnia in attesa che si sblocchino le reciproche situazioni. Nel mentre, da cinici privilegiati, ci divertiamo ad assistere a litigate furibonde con urla e minacce fra i doganieri iraniani alcuni dei dannati ( vedi primo post ) a cui sequestrano le merci che trasportano nei sacchi in spalla e questi letteralmente impazziscono. Le parole sono incomprensibili ma i toni e le facce parlano chiarissimo. Uno viene preso di forza e portato in una stanza sul retro. Mi aspettavo un’esecuzione capitale davanti a noi ma per fortuna non abbiamo visto sangue.
Drago e sempre più disperato per il suo passaporto. Teme che sarà ritrovato fra qualche anno dalla CIA in un covo di terroristi. Non può neppure tornare indietro perché gli servirebbe per rientrare in Turchia. Comincia anche lui ad alzare la voce con i fixer e i doganieri. Inutilmente gli suggerisco di stare calmo. Verso le 14:00 qualcuno decide che a quell’ora il mio carnet non è più un falso come lo era al mattino. A me ed Emanuela ci danno semaforo verde, ci riconsegnano i passaporti e ci dicono “you can go”. A quel punto Drago impazzisce e comincia a piangere a 40 anni come un bambino. Poi scompare negli uffici decidendo che se lo troverà da solo.
Quando stiamo per accendere la moto finalmente ritrovano il suo passaporto. È dimagrito 10 kg e quindi alla fine è stato un bene anche per lui.
Sono certo che per noi turisti è tutto un film e guarda caso le cose si risolvono quando si avvicina l’orario pomeridiano di chiusura ed il cinematografo riapre il giorno dopo. Premunitevi di panino ed acqua e, se avrete intoppi, attendete fiduciosi perché nessuno vuole impedirvi di entrare ma solo darsi un tono e farvela pesare un po’. Quasi certamente è tutto orchestrato in modo che il fixer possa farvi intendere che vi abbia risolto lui chissà quale casino affinché non esitiate a pagarlo di più. Certamente dividerà l’incasso giornaliero con i doganieri perché ovunque “pesce grande mangia di più di pesce piccolo”
Anche questo è parte dell’avventura. Se vi mette ansia, invece che in Iran suggerisco di valutare di andare un mese in Molise. Sono di quelle parti e se volete posso farvi io da fixer.

Finita la fase passaporti-carnet, facciamo l’assicurazione RCA ( vedi primo post) e possiamo finalmente attraversare il cancello di uscita. Ora è davvero fatta. Siamo in Iran.
Percorro qualche km per allontanarmi dal delirio e cerco un primo posto dove sostare liberi e metabolizzare le ultime 5 ore surreali. Ci fermiamo in un piccolo negozio e compriamo bibite, frutta e poco pane .
Come l’ing. Cane ho il portafoglio strabordante di millemilionidimiliardi di Rial ma quando faccio per pagare….” No No No!! Free ! “ E’ solo il primo di una lunga inaspettata serie.
Vorremmo guardarci intorno , vorremmo scattare foto ma capiamo che il tramonto si avvicina e Kandovan non è ora così vicino. E quindi ricomincio a tirare ma rapidamente mi rendo conto che questo non è più possibile. Qui asfalto e stile di guida folle richiedono attenzione massima. In un attimo la Turchia ti sembra ti sembra la Svizzera.
Arriviamo a Tabriz di notte. È tardi e lo Zumo, per raggiungere Kandovan ci fa attraversare dentro la città.
Il traffico è assurdo. Mi ci vorranno alcuni giorni per prevedere le cose inimmaginabili che sono capaci di fare ma ora sono a zero e devo guidare totalmente concentrato.
Alla fine usciamo dalla città e la strada comincia a salire. Vorremmo vedere i paesaggi ma oramai è notte. Il freddo aumenta e gli ultimi 5 km li facciamo pure sotto la neve. Arriviamo a Kandovan con 1 grado e a quel punto sacrifico le mani per un breve video https://youtube.com/shorts/NC9OMVrRAEM

Giornata incredibilmente lunga. Arriviamo al Laleh Rocky Hotel e sotto la neve ci arrampichiamo con le borse fino alla camera. Suite meravigliosa con vascone/piscina idromassaggio che ci si sta in 4. Ringraziamo Maometto ed il mio amico. Cena rapida in hotel e ci tuffiamo in acqua calda per risorgere.
Il Laleh hotel sa un po’ di ricostruzione hollywoodiana. In parte è scavato nella roccia e parte in finta costruzione ma è di notevole scicco. A Kandovan è quasi obbligatorio e non è che abbia visto molte altre alternative. Ci sono anche case tradizionali in affitto in cui ci sarebbe piaciuto andare ma, visto il momento polare, il vascone di acqua calda lo benediremo per anni.


Laleh hotel. Le camere sono dentro le rocce.


8° gg - 4 maggio : Kandovan - Zanjan - 352 km
Finalmente abbiamo finito di rincorrere i km e da oggi cambia il passo e possiamo visitare l’Iran.
Ci svegliamo con calma e passeggiamo per Kandovan. Le rocce assomigliano a quelle della Cappadocia ma la vera differenza è che questo villaggio è ancora autentico e abitato da autentici personaggi. In questo senso vale la pena vederlo. Per strada siamo gli unici due turisti.









Ripartiamo con per Zanjan.

Rifornimento di frutta secca lungo la strada.

A circa 240 km da Tabriz usciamo dalla freeway per addentrarci fra le bellissime rocce dell’arcobaleno



Si tratta di formazioni rocciose particolarmente colorate e ci si diverte un po’ con la moto su un facile sterro.
Vi agevolo le coordinate Gmaps 37.13090, 47.58991 . Puntano all’inizio dello sterro. Dalla Freeway in direzione Zanjan, uscite sulla piazzola sterrata a destra e tornate indietro per scendere nel sottopasso e riemergere dal lato opposto della freeway. Da li proseguite: Ci sono sicuramente altri punti da cui poter uscire ed addentrarsi . Programmate almeno un’oretta di giro. Avendo una tenda è anche un bel posto per wild camping.

Proseguiamo per Zanjan. Alloggiamo al Dadaman traditional hotel. Bella dimora tradizionale.


La moto per la notte me la fanno parcheggiare dentro la moschea di fronte .

Bellissima cena tradizionale nel caravanserraglio di Zanjan.
Mangiamo sui tappeti e siamo subito coinvolti in conversazioni sull’Iran. Sempre divertente vedere le facce quando diciamo che siamo arrivati in moto.






Totale per la cena 2 milioni e mezzo di rial = 5 euro .

Gran bella giornata. Siamo felici e non è che l’inizio.


9° gg - 5 maggio: Zanjan - Teheran - 346 km
Zanjan è una piccola cittadina fra Tabriz e Teheran. Fra le cose da vedere c’è sicuramente l’antico bazar risalente al 1700 con le volte in mattoni rossi e con piccole moschee e hammam interni.
Purtroppo è venerdì e tutte le botteghe, ma proprie tutte, sono chiuse. Siamo soli nei corridoi completamente vuoti. Si sentono solo i nostri passi e l’atmosfera risulta molto suggestiva.



Poi visitiamo il Rakhtshooi Khaneh . E’ un edificio con un sistema idrico creato il secolo scorso per fornire acqua ai lavatoi sotterranei della città cher potevano essere utilizzati dalle donne con ogni condizione metereologica. Interessante.

Questa è una scena ricostruita con i vestiti dell’epoca.
Vediamo anche il museo delle mummie di sale.

Quindi torniamo a prendere bagagli per ripartire verso Teheran.
Riprendo la moto che mi hanno fatto parcheggiare dentro la moschea, luogo che tutti immaginiamo di massima sacralità religiosa per gli iraniani. A quanto pare per l’Islam il GS è altrettanto sacro.
https://youtu.be/qSAtLaMhbys

Alla fine Zanjan si è rivelata un buon punto tappa, se torna comodo secondo il vostro planning, ma non lo classificherei fra i luoghi imperdibili.

A Soltanyeh, una 40 di km dopo Zanjan, si trova il mausoleo di Oljaytu. È uno dei numerosi siti Unesco dell’Iran che avremmo voluto vedere. Non ci punto il navigatore perché vedo che è lungo la strada ma poi, distrattamente, non me ne accorgo e salto l’uscita . Quando realizzo, sono troppo avanti per tornare indietro. Peccato. Dalle foto sembrava bello da vedere. Potrebbe essere una scusa per tornare in Iran.

Continuiamo sulla freeway e sento sfrecciare un missile ultrasonico che quasi non lo vedo. E’ un GS che si ferma più avanti. Eh si, è proprio lui …Drago, l’unico motociclistica Europeo incontrato in Iran

A quanto pare ha già ripreso i 10 kg persi in dogana.
Ci informa che viaggia a 190 km/h di media e che sarà a Teheran in ora. Non ci penso proprio a rischiare la moto e la vita e ci salutiamo di nuovo. Proprio non lo invidio a pensarlo per 10 giorni da solo dietro al torpedone dei suoi amici.

Abbiamo ancora tempo e ci fermiamo a Qazvin per visitare il caravanserraglio Saad al-Saltaneh.
Parcheggiamo la moto davanti ad una gelateria dove chiediamo se gentilmente possono tenerci caschi e giacche per non stare a legare tutto. L’anziano proprietario è lieto di farlo. Mangiare 2 gelati ci pare il minimo per la cortesia ma quando cerco di pagarglieli non ne vuole sapere di prendere il denaro..

Entriamo nel caravanserraglio. Costruito in epoca Qajar, è stato recentemente ristrutturato e tirato a lucido. Molto grande, pieno di cortili interni con giardini, bar, fontane e negozi di un certo lusso in un contesto antico. Forse un architetto o uno storico potrebbero eccepire sulla conservazione dello stile originale del monumento ma, per noi che non ci formalizziamo, è risultato bellissimo. Se siete in zona, è un must to see.








Torniamo alla moto che per la prima volta abbiamo lasciato in strada e troviamo un comitato di accoglienza.
Varie persone sono intorno alla moto con il gelataio, stupefatti di vederci lì con la moto dall’Italia.
Foto, sorrisi, saluti, scambi di telefoni, inviti a casa diventeranno la regola ad ogni sosta ma questa per noi è la prima volta che ci capita e siamo meravigliati e contenti di prestarci al rito.
Col passare dei giorni la cosa comincerà a trasformarsi in un’abitudine ed a volte in una seccatura ma la gentilezza degli iraniani è talmente disarmante che sarà sempre impossibile negarsi o mostrarsi infastiditi.






Continuiamo verso Teheran dove saremo ospiti del mio amico Yavar. Mi ritrovo in ingorghi colossali per entrare in città. A fatica riesco a trovare gli spazi per passare con lo moto.

E’ venerdì sera e tutti rientrano in città. Di Teheran ne avrei fatto volentieri a meno ma mi fa molto piacere rivedere Yavar ed inoltre dobbiamo rimborsagli tutti gli hotel.
Lo Zumo con le mappe Osm fa splendidamente il suo lavoro e ci porta senza errori a destinazione anche fra strade dal nome illeggibile ed impronunciabile.
Yavar ama cucinare e ci ha preparato una cena da matrimonio napoletano con un sacco di squisiti cibi tradizionali.

Al mattino non c’è fretta e possiamo bere di tutto . Gran bella serata assieme alla sua famiglia ed altre amiche che, potrete notare, in casa vestono senza doversi coprire.
Ancora un’ altra giornata entusiasmante.



Stop per oggi. Devo cercare di cambiare passo perché mancano ancora altri 12 in Iran ma le foto e i ricordi sono davvero tanti.


Episodio successivo al post #56
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Ultima modifica di tirzanello; 24-02-2024 a 20:02 Motivo: correzioni
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Vecchio 08-07-2023, 19:17   #47
francogs
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è un Bellissimo libro da leggere fino all'ultimo capitolo

come una grande Avventura da ricordare .............
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Vecchio 10-07-2023, 09:53   #48
beltipo
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Io non so di che droghe ti fai, ma il report è bellissimo, quindi cortesemente se serve vai pure in overdose ma non fermarti. In ogni caso puoi scrivere al ministero del turismo iraniano con questo report e farti assumere perche penso che viene piu voglia di andare in Iran a leggere questo report rispetto a qualsiasi pubblicità.

Rimango incollato e ti lascio con una domanda sui bagagli: eri pronto a tutto o speravi nella provvidenza e insciallah? Chiedo perche in Tunisia mi sono ritrovato a fare ER su uno sfortunato francese e quindi non immagino gli imprevisti in Iran...
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Vecchio 10-07-2023, 14:13   #49
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Grazie per l'apprezzamento.
Però stai buono. Non mi istigare.
Più passano i giorni più mi rendo conto di quanto è stato bello.
Scrivere il report poi peggiora le cose perché fa riaffiorare tutti i bei momenti. E poi ci si mette pure Warrone che mi scrive che sta per andarci fra poche settimane...
Ora le droghe mi servono per smettere di pensare che ho il carnet, la fidejusione e la patente ancora validi perché mi frullano idee malsane in testa.
Se fino a Teheran ci/ti é piaciuto, la parte in assoluto migliore è stata in tutti i giorni seguenti.
Esfhan, Shiraz, il deserto, Shushstar e il Kurdistan sono state da 1000 e una notte. Un po' alla volta li pubblicherò.

Riguardo i bagagli, se con ER intendi soccorso meccanico, avevo con me tutto l'umanamente possibile per ogni vite e bullone della moto senza però arrivare all'apertura del motore. In tanti km ho fiducia nella mia moto e anche grazie al forum ho preventivamente ispezionato o sostituito in anticipo tutti i punti deboli.
Poi certo, inshalla anche perché li nessuno saprebbe metterci le mani.
Nel caso peggiore prefiguravo di affittare un furgone che mi portasse fino al confine per rientrare in Turchia spingendo la moto e salvare così la fidejussione. Ma per fortuna ne la sono cavata solo con un piccolo rabbocco di olio.

Se intendi ER medico, avevo solo il kit medico da moto, aulin, imodium, oki e brufen anche se li fans, medicine e ospedali hanno tutto.
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Vecchio 10-07-2023, 14:16   #50
beltipo
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ER medico, ma do per scontato quello meccanico. Grazie rimango in attesa
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