Io ho anche una mia piccola mania: mi "affezziono" agli oggetti che compro. Il mio cellulare Nokia 2010 ha preso un sacco di botte, si è bagnato, ho dovuto smontarlo e ripulirlo perchè la tastiera di gomma era sporca sotto e non digitavo più bene numeri e lettere. Però fino ad ora io ho sempre e solo avuto bisogno di mandare 1 sms a casa, alla sera per dire dov'ero: sempre mandato, sempre ricevuto.
Perchè dovrei cambiarlo ? ha sempre poi fatto il suo dovere.
Potrei prendere in considerazione un satellitare solo nel caso decidessi di fare percorsi off road...ma ad oggi non sono tecnicamente in grado sono un poco scarsino
La moto: quando ho deciso di comprarla ho subito pensato ad un usato, poi iniziando a girare per internet ho realizzato che le moto sono come gli sci e le racchette da tennis: appena esce un modello nuovo il precedente si deprezza in maniera impressionante.
Guardando poi a modelli non costosissimi il prezzo calla ancora di più.
Il mio DR però è stata una scelta ragionata: nel 2008 ho cercato un modello di moto simile allo Yamaha XT 225 che avevo guidato per una settimana nel sud dell'Alaska nel 2006. Ho iniziato cercando una moto che come caratteristiche di peso e dimensioni si avvicinasse a quella.
Utilissimo il sito
http://www.bikez.com/ per i paragoni. Poi leggendo alcune recensioni il DR veniva sempre e comunque classificato come moto instancabile ed indistruttibile: se ha superato il test della mia guida lo è davvero
Da sempre sono abituato a muovermi con mappe e cartine delle città: se impiego mezz'ora per trovare un'indirizzo, chiedendo mostrando una mappa a qualcuno, io mi diverto. Altri legittimamente si scoccerebbero e quindi oggi puoi usare GPS e compagnia bella.
Devo confessarti che poi nel 2008 poco più di due mesi prima della partenza io avevo in programma di spedire la moto a Tashkent (Uzbekistan) da Roma e poi tornare indietro. Ho dovuto anticipare la partenza di un mese: a quel punto mi sono detto, ok, vado in la e poi spedisco indietro la moto. Ho preso la cartina e ho guardato un possibile percorso. Ho fatto così anche nel 2009 e quest'anno in India. Questo perchè credo che scegliendo percorsi segnati su cartine stradali generiche non ci siano mai troppi problemi.
Ritengo che viaggiando in maniera semplice si abbiano maggiori possibilità di entrare in contatto con la vita reale del paese, senza alcuna presunzione di comprendere appieno usi e costumi diversissimi dai miei, ma magari di poterli osservare un poco più da vicino.