Troppe variabili.
Già solo il fatto che ogni gomma è una piccola storia a sé: forma, mescole, carcassa, range di temperatura di esercizio, stato di usura.
Poi ci mettiamo: il tipo di moto, il setting, il peso del pilota e il suo stile di guida.
E il tipo/condizioni di asfalto: se siamo su strada, se siamo su pista.
E le condizioni meteo.
E sicuramente dimentico qualcosa.
Per cui la cosa migliore è attenersi alle specifiche del costruttore (della moto) per quanto riguarda le pressioni (a freddo). Da qui ci si può muovere empiricamente calando (di solito) o aumentando, cercando di percepire le differenze, per arrivare ad un giusto compromesso tenuta/confort/durata.
In pista, invece, meglio rispettare i consigli del costruttore dei pneumatici sia nella scelta delle mescole che delle pressioni (esistono anche tabelle apposite).
Nota: per il motociclista medio...sarebbe già tanto se si ricordasse di controllare ogni tanto le pressioni e lo stato di usura...