Archiviata la trasferta di Silverstone, che ha segnato la ripresa del campionato dopo la lunga pausa estiva, il motomondiale fa rotta verso l'Austria per la decima prova della stagione, in programma il prossimo fine settimana sul circuito del Red Bull Ring. Il round inglese ha in gran parte confermato il quadro tecnico generale, con la piacevole sorpresa fappresentata dal grande risultato ottenuto da Aprilia. Si va altresì allungando la classifica piloti, ancora comunque improntata all'incertezza vista la grande quantità di gare ancora da disputare ed i punti a disposizione. Con il fime settimana di Silverstone sono inoltre entrate in vigore le nuove regole riguardandi la FP1 ed il controllo della pressione minima degli pneumatici, al momento digerite senza particolari difficoltà.
APRILIA, CHE RISCOSSA!
Non è certo un mistero che Silverstone, con le sue caratteristiche, fosse un tracciato particolarmente favorevole alla moto di Noale, e rappresentasse quindi una delle occasioni da sfruttare. Aprilia si trova ora nella stessa situazione vissuta dalla Ducati fino a poco tempo fa, disponendo di una moto competitiva ma non ancora del tutto versatile ed equilibrata nelle sue caratteristiche. La RS-GP predilige infatti i tracciati scorrevoli e veloci, mostrando invece qualche criticità sui circuiti 'stop and go', così come in caso di condizioni atmosferiche particolari. In ogni caso, il jolly inglese è stato sfruttato al meglio, con il podio di Vinales nella Sprint Race ed un vero e proprio trionfo nella gara della domenica, grazie alla strepitosa vittoria di Aleix Espargaro ed ai piazzamenti di Vinales ed Oliveira. Tre moto della casa veneta nelle prime cinque posizioni, con il solo Raul Fernandez ancora una volta purtroppo fanalino di coda del gruppo. Espargaro, da sempre considerato onesto mestierante, si sta invece rivelando campione di razza, in grado finora di stare davanti anche a compagni di squadra sulla carta pià taentuosi di lui. Un vero capitano che ha grande merito nella crescita del progetto, a completamento di un gruppo unico per passione e capacità. Certo resta da vedere se Silverstone abbia rappresentato un episodio od una vera svolta, ed in questo senso il Red Bull Ring, da sempre piuttosto critico per la moto di Noale, rappresenterà una verifica significativa.
DUCATI E BAGNAIA, PROVE DI FUGA MONDIALE
Anche per la Ducati Silverstone rappresentava un'occasione propizia, pure se ormai per le rose non rsistono praticamente più tracciati davvero sfavorevoli. Il bilancio è stato largamente positivo, a partire dalla vittoria di Alex Marquez ed il secondo posto di Bezzecchi nella Sprint Race, che ha visto invece naufragare il leader del mondiale Pecco Bagnaia, quasi certamente a causa di problemi ad un pneumatico. Un incidente di percorso destinato a rimanere tale, vista l'autorità con cui lo stesso Bagnaia è stato capace di condurre la gara della domenica, corsa in condizioni variabili ed estremamente complicate per via di una spruzzata di pioggia a poche tornate dal termine. Il sorpasso patito da Aleix Espargaro all'ultimo giro ha avuto in parte il sapore della beffa, ma ha anche dimostrato la piena maturità del campione del mondo in carica, attento e lucido nel pensare soprattutto al campionato. Complici la caduta di Bezzecchi, tre volte a terra nel fine settimana inglese, e la gara difficile di Martin, il torinese ha portato il vantaggio in classifica a 41 punti sullo stesso Martin, subentrato a Bezzecchi al secondo posto. La lotta per il titolo sembra doversi considerare ristretta a questi tre piloti, pur se la matematica resta generosa con quasi metà dello schieramento, ma Bagnaia continua a confermarsi il vero leader della compagine Ducati, sempre sicuro ed efficace su tutte le piste ed in qualsiasi condizione. Restano evidenti purtroppo le difficoltà di Enea Bastianini, ormai fisicamente recuperato ma protagonista di una stagione largamente al disotto delle aspettative. Va da sè che il lungo stop, proprio nella fase di avvio del campionato, ha accentuato quelle difficoltà di adattamento alla nuova moto ed alla diversa metodologia di lavoro del team ufficiale, e recuperare il tempo perduto nel corso di una stagione così frenetica è praticamente impossibile. Lo squadrone di Borgo Panigale è destinato a rinnovarsi parecchio in vista del prossimo anno, visto lo spostamento quasi certo di Marco Bezzecchi nel Team Pramac, dove troverà ad attenderlo la sospirata moto ufficiale. Zarco chiuderà la lunga esperienza in Ducati diretto molto probabilmente al Team LCR Honda, mentre si sta lavorando per garantire la dispnibilità di una rossa a Franco Morbidelli. Il brasiliano di Rona, sacrificato da Yamaha in favore di Alex Rins, è diretto verso il Team Mooney VR46 od il Team Gresini, visto il sicuro taglio di Fabio Di Giannantonio.
KTM, IL POTENZIALE RESTA ALTO
A Silverstone la casa austriaca avrebbe sicuramente potuto raccogliere di più, e soprattutto nella gara della domenica le condizioni meteo bizzarre parevano spianare la strada ad un nuovo colpaccio di Brad Binder. Il sudafricano ha comunque centrato un ottimo podio mentre Miller, dopo un avvio brillante, è stato condizionato da qualche contatto di troppo patito in corsa. La RC16 si sta dimostrando efficace su tutte le piste, a conferma di un eccellente equilibrio generale. Sul fronte del mercato piloti, il rebus è rappresentato dall'arrivo di Pedro Acosta, la cui sistemazione è ancora da decidere. In Inghilterra ha fatto il suo rientro in gara Pol Espargaro, dopo la lunga assenza seguita al gravissimo incidente di Portimao 'Policio', a dispetto delle previsioni, se l'è cavata abbastanza bene, e chi lo vedeva già come vittima designata a favore di Acosta forse è stato troppo frettoloso.
YAMAHA E HONDA, SI LAVORA PER IL 2024
Vista la situazione in cui versano le due case giapponesi, è ovvio e palese che, a dispetto delle dichiarazioni di facciata, si stia ragionando e lavorando in ottica 2024 e ai nuovi progetti che dovrebbero fare la loro apparizione nei prossimi test di Misano. E' altresì evidente il momento particolare che vivono Quartararo e Marquez, piloti di straordinario talento la cui immagine è strettamente legata ai marchi in questione, ormai visibilmente rassegnati e demotivati. Il francese di Yamaha nutre aspettative e speranze sul prototipo 2024, e lo stesso vale per Marquez, tornato in gara dopo il forfait di Assen ma del tutto irriconoscibile. Il fenomeno di Cervera ha ammesso di aver cambiato approccio, di aver compreso come ostinarsi a rischiare cadute ed infortuni non aveva alcun senso. Yamaha ha deciso di affiancare Alex Rins a Fabio Quartararo per la prossima stagione, sicuramente una delle migliori scelte possibili, mentre del tutto nebulosa p la situazione piloti in casa Honda. Scontata la permanenza di Marquez, resta da capire se Mir deciderà di continuare, visto che l'ex campione del mondo ha ammesso di aver pensato anche al ritiro. Al Team LCR, in sostituzione di Rins, dovrebbe arrivare invece Johann Zarco.
IL CIRCUITO DEL RED BULL RING
La pista austriaca, oggi di proprietà della Red Bull, si snoda nel meraviglioso scenario naturale dei monti della Stiria ma ha poco a che vedere col leggendario circuito dell'Osterreichring ed i suoi curvoni da 250 km orari. La pista attuale è una delle più corte del campionato, misura 4.326 metri, si snoda in senso orario e comprende dieci curve di cui sette a destra e solo tre a sinistra. Un circuito 'stop and go', con tre violente staccate e ripartenze da bassa velocità con successivi allunghi che esaltano le capacità di trazione della moto e l'efficacia prestazionale del motore. La sola sezione mista si riduce al tratto compreso tra le curve 3 e 7, è indubbio quindi che il Red Bull Ring sia soprattutto un tracciato 'di motore'.
Da ricordare che il tracciato è stato modificato lo scorso inverno, per la sola MotoGP, con l'introduzione di una chicane di rallentamento, prima della Curva3, come da planimetria di sotto riportata.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=DdXxjdSfsQk
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ORARI TV
Le gare del Red Bull Ring saranno trasmesse da SKY e da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 18 Agosto
Ore 08.25-08.45, MotoE, Prove libere 1
Ore 09.00-09.35, Moto3, Prove libere 1
Ore 09.50-10.30, Moto2, Prove libere 1
Ore 10.45-11.30, MotoGP, Prove libere 1
Ore 12.25-12.45, MotoE, Prove libere 2
Ore 13.15-13.50, Moto3, Prove libere 2
Ore 14.05-14.45, Moto2, Prove libere 2
Ore 15.00-16.00, MotoGP, Prove libere 2
Ore 17.00-17.10, MotoE, Qualifiche – Q1
Ore 17.20-17.30, MotoE, Qualifiche – Q2
Sabato 19 Agosto
Ore 08.40-09.10, Moto3, Prove libere 3
Ore 09.25-09.55, Moto2, Prove libere 3
Ore 10.10-10.40, MotoGP, Prove libere 3
Ore 10.50-11.05, MotoGP, Qualifiche – Q1
Ore 11.15-11.30, MotoGP, Qualifiche – Q2
Ore 12.15, MotoE, GARA-1
Ore 12.50-13.05, Moto3, Qualifiche – Q1
Ore 13.15-13.30, Moto3, Qualifiche – Q2
Ore 13.45-14.00, Moto2, Qualifiche – Q1
Ore 14.10-14.25, Moto2, Qualifiche – Q2
Ore 15.00, MotoGP, SPRINT RACE
Ore 16.10, MotoE, GARA-2
Domenica 20 Agosto
Ore 09.45, MotoGP, Warm
Ore 11.00, Moto3, Gara
Ore 12.15, Moto2, Gara
Ore 14.00, MotoGP, Gara
Programmazione TV8
Sabato 19 Agosto
Ore 10.50 Qualifiche MotoGP (Diretta)
Ore 12.50 Qualifiche Moto3 (Diretta)
Ore 13.45 Qualifiche Moto2 (Diretta)
Ore 15.00 Sprint Race motoGP (Diretta)
Domenica 20 Agosto
Ore 14.15 Moto3 Gara (Differita)
Ore 15.15 Moto2 Gara (Differita)
17.15 MotoGP Gara (Differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2023
26 marzo: Portogallo (Portimao)
2 aprile: Argentina (Termas de Rio Hondo)
16 aprile: Usa (Austin)
30 aprile: Spagna (Jerez)
14 maggio: Francia (Le Mans)
11 giugno: Italia (Mugello)
18 giugno: Germania (Sachsenring)
25 giugno: Olanda (Assen)
6 agosto: Gran Bretagna (Silverstone)
20 agosto: Austria (Red Bull Ring)
3 settembre: Catalunya (Montmelò)
10 settembre: San Marino e Riviera Rimini (Misano)
24 settembre: India (Buddh)
1 ottobre: Giappone (Motegi)
15 ottobre: Indonesia (Mandalika)
22 ottobre: Australia (Phillip Island)
29 ottobre: Thailandia (Chang)
12 novembre: Malesia (Sepang)
19 novembre: Qatar (Losail)
26 novembre: Comunità Valenciana (Ricardo Tormo)