Sebbene quest’estate non sia stata generosa di ferie a causa dei lavori in casa, sono riuscito a trovare il tempo per andare con un amico (Stefano) a vedere l’ennesimo trionfo di Valentino nel mitico circuito di BRNO.
Questo è il resoconto del (breve) viaggio, con qualche consiglio utile che spero vi possa servire in futuro nel caso vogliate vivere questa esperienza.
Prima di tutto una cosa. Non fate una tirata come noi in tre giorni. Attraversare l’Austria è magnifico ed i chilometri sono tanti. L’autostrada è sprecata, salvo che non abbiate problemi di tempo come aveva il sottoscritto.
MOTO:
BMW R1150GS ’01 Giulio
BMW R1150GS ADV ’04 Stefano
GIORNO 1: VENERDÌ 26 AGOSTO 2005.
Partenza ore 18.00 da Sasso Marconi (Bo).
Autostrada per il valico del Tarvisio via Padova – Mestre – Udine.
Arrivo ore 22.00 in Austria a Villach.
KM percorsi: 409. Solo autostrada.
Partiamo alle 18.00 a gas spalancato. Arriviamo a Villach sulle 22.00.
Mangiamo da Mc Donald. Troppa la fame per cercare qualcosa di meglio.
Gli alberghi sono pieni di turisti ma troviamo posto all’Hotel City (di fronte alla stazione) dove pernottiamo a 91 euro per la stanza doppia con prima colazione. L’albergo è un 4 stelle (anche se in Italia farebbe fatica ad ottenerne tre) ma almeno ci custodiscono le moto in un cortile interno chiuso.
Visitiamo Villach di notte velocemente. Non è male anche ma è un po’ deserta. Tutti si concentrano in un unico bar in centro. La stanchezza è tanta e torniamo in hotel.
GIORNO 2: SABATO 27 AGOSTO 2005.
Partenza ore 11.30 da Villach (A).
Autostrada per Vienna (A) via Klagenfurt – Graz.
Da Vienna strada normale a nord fino a BRNO (CZ).
Arrivo ore 16.30 circa a BRNO (CZ).
KM percorsi: 484 di cui 120 circa di strada normale.
Lasciamo l’Hotel City di Villach alle 9.30 circa per infilarci dentro l’
Hein Gericke Shop che avevamo individuato per caso la sera prima.
Arrivando dall’Italia lo si incontra facilmente. Basta uscire dall’autostrada a “Villach Faak See” e seguire per il centro. Dopo qualche chilometro lo si vedere in una curva a sinistra.
Il negozio è molto fornito. C’è di tutto. L’abbigliamento è di ottima qualità anche se la roba più economica lascia un po’ a desiderare per quanto concerne i materiali impiegati. La linea Tuareg mi ha un po’ deluso. Esposta a fianco delle linee più costose mostra tutti i suoi limiti. Il personale è comunque il primo a dirlo: d’altronde, se costa la metà, una ragione ci sarà.
I caschi sono più costosi rispetto all’Italia eccetto che per gli HJC. Si possono comunque trovare ottime occasioni (ARAI da cross a 150 euro, ultimo della serie taglia unica – HJC da cross a 109 euro). Usciamo con due borse serbatoio spettacolari da 44 euro l’una e con un completo Cordura in Gore Tex che si rivelerà, nei giorni seguenti, una vera scoperta. Semplicemente eccezionale.
Alle 11.30 ripartiamo alla volta di BRNO. Viaggiamo veloci in autostrada fino a Vienna facendo una breve sosta per il pranzo e qualche pausa per togliere e mettere le antipioggia.
Attraversiamo l’autostrada interna a Vienna in tre quarti d’ora. C’è molto traffico e la città è immensa.
Seguendo i cartelli per BRNO abbandoniamo l’autostrada per immetterci in una statale che, sebbene piacevole per quanto concerne il paesaggio, si rivela una vera odissea. Autovelox e pattuglie ovunque appostate sui terrapieni e pronte a rincorrere chi viola anche di poco il limite spesso di 70 km/h (che in una statale di campagna lunga e per lo più dritta è assurdo).
Passiamo il confine ed arriviamo a BRNO letteralmente “fiaccati” dagli ultimi 100 km a passo di lumaca.
Primo consiglio per chi si reca a Brno via Vienna: la statale sopra citata è, a mio avviso, da evitare. E’ difatti preferibile proseguire da Vienna per Bratislava in Slovacchia ed entrare in Repubblica Ceca da lì. In questo modo non si esce mai dall’autostrada e si evitano spiacevoli imprevisti.
Arriviamo a BRNO sulle 16.30 sperando di trovare da dormire. Vediamo il cartello che indica l’Hotel BRNO, tre stelle. Si trova in una zona della prima periferia, vicino alla statale che conduce all’autodromo (che dista circa 15 km dal centro).
L’albergo è un palazzone quadrato tipo ospedale che ci scuce 100 euro per una doppia orrenda (la solita ultima stanza rimasta... ossia una delle stanze che il portiere si è riservato per venderla al turista dell’ultimo minuto ad un prezzo maggiorato della sua mancia).
A parte la rapina (in Repubblica Ceca 100 euro sono una rapina... soprattutto per un hotel che le stelle le vede forse sull’albero di Natale) l’albergo è congeniale in quanto adiacente al Comando Generale della Polizia di BRNO che, come avremo modo di vedere, è sempre in fibrillazione ed assicura una certa garanzia per le moto.
Secondo consiglio per chi si reca a Brno per il GP: prenotate l’hotel dall’Italia per evitare di arrichire i portieri degli hotel e pagare cifre assurde. La provvigione di un agenzia italiana non sarà mai pari al sovrapprezzo ceco. Se l’hotel fa schifo, inoltre, saprete con chi lamentarvi. Di fianco al circuito c’è il Campeggio ma, a vederlo da fuori, sembra un accampamento di barbari. Dentro il circuito le tende (almeno dove ero io) non sono ammesse e non si può pernottare.
Dopo una doccia lampo andiamo a cercare il circuito ed a comprare i biglietti.
Il percorso è fitto di moto che vanno avanti e indietro. Ogni 3-4 km c’è un posto di blocco. Il rituale è sempre lo stesso: etilometro e verifica dei documenti della moto, con particolare riguardo per la corrispondenza targa-libretto.
Arrivati al circuito guardiamo prezzi e posti. I biglietti costano pochissimo, se paragonati all’Italia.
Il più costoso è la tribuna d’onore sul rettifilo che costa 99 euro incluso accesso ai paddock e posto auto.
Le tribune sono esaurite (ci credo visto i prezzi e la posizione). Optiamo per il settore C “Starobrno” che si rivelerà la scelta azzeccata: 1.250 corone pari a meno di 50 euro. Si trova dentro il motodrome ed ha il maxi schermo (maxi fino ad un certo punto). Ci sono comunque anche biglietti da 25-30 euro.
Purtroppo, da bravi “turisti italiani medi”, non immaginiamo che in circuito la VISA non l’hanno. Solo contanti (anche euro che tuttavia abbiamo esaurito) ed i bancomat sono solo a BRNO. Torniamo indietro e ci ripresentiamo con le banconote. Altri 30 km... tanto dopo averne fatti 500 cosa cambia?
Terzo consiglio per chi si reca a Brno per il GP: comprate i biglietti dall’Italia via internet ma tenete presente che la prevendita on line si esaurisce 7-10 giorni prima del GP. Se li comprate sul posto portate euro o cambiate in corone. Andate già dal sabato anche se comunque non troverete più posti in tribuna (salvo che non vogliate il rettifilo). Alla biglietteria, inoltre, ci hanno detto che il settore C (Starobrno) si esaurisce già la domenica presto.
Esaurita la pratica biglietti ci lanciamo a Brno per mangiare. Il centro storico è una lieta scoperta. Dallo squallore di una periferia fatiscente scopriamo che il cuore della città, dominato dall’alto da una cattedrale magnifica, è ben curato.
L’atmosfera è un po’ cupa ma le vie del centro pullulano di persone, per lo più stranieri venuti per il GP. Mangiamo dell’ottima carne in un pub.
Dopo cena gironzoliamo a piedi per le vie e ci imbuchiamo nella birreria-hotel PEGAS. Il locale è bellissimo. Tutto di legno, fumoso e pieno di gente che beve la birra prodotta nel locale stesso.
Ne beviamo due boccali per la folle spesa complessiva di 1,75 euro circa (40 corone). Restiamo allibiti. Se non fosse stato già tardi ci saremmo tuffati in altri 15 boccali ma ormai è ora di andare a letto e lasciamo stare. La scelta, da lì a poco, si sarebbe rivelata azzaccata.
Riprendiamo le moto per la periferia alla ricerca dell’hotel. In giro non c’è nessuno se non qualche persona a piedi, una miriade di taxi e polizia ovunque.
Mi viene da pensare ad Imola ed all’invasione di gente che si verifica puntualmente ad ogni GP di Formula 1. L’autodromo di BRNO è tutto esaurito, il centro è pieno di gente ma nessuno pare muoversi.
L’enigma è presto risolto. Davanti a me c’è una pattuglia a 300 metri. Mi vedono dallo specchietto. Rallentano fino a farsi raggiungere per poi accendere la scritta STOP per farmi accostare: ETILOMETRO. Per Stefano è la seconda volta in 6 ore. Alla fine saranno tre.
Non abbiamo idea di quanto siano i limiti di tolleranza. La macchinetta pare non funzionare a dovere. Siamo un po’ tesi. Tre birre ce le siamo bevute. Il test è comunque ok... ma non grazie noi. La macchinetta doveva effettivamente avere qualche problema.
Più avanti, infatti, veniamo a sapere che il limite è... ZERO! Le sanzioni sono una multa fino al limite di 0,5 o 0,8 ed il ritiro della patente per 24 mesi se si supera detta soglia.
Questa esperienza ci ha fatto capire perché tutte le moto davanti al nostro Hotel non si sono mosse neanche per il GP. La scelta era d’obbligo: taxi o birra. Da bravi austriaci e danesi, quelli in hotel con noi devono aver ovviamente optato per la seconda.
Quarto consiglio per chi si reca a Brno: la sera prendete un taxi o muovetevi a piedi, salvo che non siate astemi.
GIORNO 3: DOMENICA 28 AGOSTO 2005.
GP della Repubblica Ceca
Partenza alle 17.00 da BRNO
Arrivo a Salisburgo alle 22.00
KM percorsi 407 di cui 120 circa di strada normale.
Alle 10.00 siamo già in circuito. Nonostante l’afflusso di gente le moto passano ovunque e non si fa fila. I Cechi sono organizzatissimi e ci obbligano a parcheggiare in un mega-piazzale dove centinaia di moto sono affiancate con un ordine impeccabile. La Polizia è ovunque e numerosissima. Forse supera il numero degli addetti alla sicurezza del circuito.
Purtroppo siamo nella parte bassa del tracciato ed il nostro settore è a nord. Ci aspettano 20 minuti a piedi seguendo il circuito in senso orario. Tagliamo per il bosco seguendo alcuni “indigeni” e ci troviamo addosso alla rete di recinzione. Uno spettacolo. Sebbene fossimo fuori dal circuito assistiamo passeggiando ad i warm-up della Moto GP praticamente da bordo pista.
Quinto consiglio per chi si reca a Brno al GP: se non vi spaventa camminare e prendete un posto per il moto-drome (Starobrno – settore A – C o tribuna T4) raggiungete il circuito dalla strada che proviene da nord (attraverso Zebetin). Parcheggerete più vicino.
Raggiungiamo il settore “C” Starobrno: praticamente siamo in una conca da dove si riescono a vedere 4 curve in contro-pendenza. L’atmosfera è pazzesca. Siamo nella “Tosa” di BRNO. Non a caso il Club Tavullia è di fianco a noi!
Fino alle quattro ci godiamo la gara grazie anche ai megaschermi.
Il fenomeno Rossi è incredibile. Mai avrei pensato di vedere gente da tutto il mondo con maglia gialla e cappellini vari che prende d’assalto gli stand del merchandasing ufficiale di Valentino pagando 25 euro per un cappello (in un paese dove una birra media costa meno di 0,9 cent di Euro).
Finita la gara recuperiamo le moto. L’organizzazione ceca si dimostra ancora all’altezza aprendo al pubblico il sottopassaggio per i paddock, permettendo al “popolo dello Starobrno” di evitare il giro della pista.
Saliamo sulle moto. L’ordine con il quale ci hanno fatto posizionare le moto nel parcheggio permette a tutti di uscire in un minuto ma, appena fuori, notiamo un cordone di poliziotti che ci blocca tutti.
Controllo documenti. Praticamente a tutte le moto. Verificano se la targa ed il libretto corrispondono. Incredibile. Stefano ha dimenticato i documenti in hotel e gli appioppano una multa salatissima: sei euro circa!!! Dopo mezzora persa però, in cui hanno pure minacciato di mandarmi (!) in hotel a recuperarli...
Sesto consiglio per chi si reca a Brno al GP: all’uscita dal circuito tenere i documenti della moto a portata di mano, come fanno tutti gli austriaci, altrimenti farete la figura da pirla del sottoscritto, che ha dovuto smontare sella e sottosella tra gli improperi di quelli dietro.
Carichiamo i bagagli lasciati in hotel e torniamo verso Vienna per svoltare in direzione Salisburgo. Il giorno dopo ci aspetta il Grossglockner.
La solita statale da BRNO per Vienna è di nuovo un’odissea di autovelox e controlli. Non passa più ma il peggio deve ancora arrivare.
Fidandoci della cartina e dei cartelli non ci accorgiamo che l’autostrada per Linz-Salisburgo si prende solo attraversando il centro di Vienna. Perdiamo un’ora di tempo. Siamo pezzi.
Arriviamo all’autostrada e giriamo la manetta fino a Mondsee (Salisburgo) dove pernottiamo in un motel in autostrada. Sono le 22.00.
Settimo consiglio per chi parte da Brno verso Salisburgo: prendete l’autostrada per Praga e poi tagliate a sud, se non volete attraversare tutta Vienna.
GIORNO 4: LUNEDÌ 29 AGOSTO 2005.
Partenza ore 10.00 da Mondsee (Salisburgo).
Autostrada fino a Sankt Johann im Pongau poi strada normale direzione Bruck-GrossGlockner.
Discesa a Lienz e rientro in Italia per il Passo di Croce Carnico (Plockenpass).
Autostrada da Tolmezzo (Udine) fino a Bologna.
Arrivo ore 21.00 a Bologna.
KM percorsi: 647 di cui 227 di passi e strade alpine.
TOTALE KM PERCORSI: 1947 ESCLUSI TRASFERIMENTI IN LOCO.
BRNO: resoconto ed istruzioni per l'uso
) x scegliere l'albergo e acquistare i tickets!
e a goderci lo spettacolo!
Modalità lineare
