Domenica son partito randagio, (perchè quei bradiponi dei miei amici che i set impermeabili li tengono appesi a mò di defilè motociclistico non han voluto bagnare le ruotine dei loro soprammobilini) ho aureliato (=per i Ciucianebia= percorso la SS1
) sino a Genova con una pioggerellina insignificante. Dopo aver rapito il Comandante Briscola in azienda
(stakanovista? Cumenda semper in fabrichèta? macchè, era immerso in BMWismi on line
) abbiamo aperitivato tra il Levante genovese ed il Tigullio. Aveva smesso di piovere, quindi il Fili ha tirato fuori il GS1200
(che mi ha fatto provare, per un Kappista è stato come andare in MTB ma seduto su di un olivo
)
Bel mezzo, maneggevolissimo e con un tiro da favola. Ma come fate ad andare in giro coi GS?
Congedatomi dal Briscola che ha dovuto raggiungere i suoi impegni di Famiglia, dopo una focaccia randagia e una birretta ho raggiunto il Bracco bello asciutto (anche l'asfalto
) sino al Valico stesso.
Messo le braghe antipioggia, sotto l'acqua e via SS1 ho raggiunto la Versilia. Poche moto, la pioggia seleziona i più randagi e i più Motociclomani deep inside. Caldi scambi di saluti accompagnavano gli incontri, ricambiati da tutti ( ed a tutti ovviamente)
A Lido di Camaiore non pioveva, e tra scegliere un aperitivo in riva al mare e un'altra destinazione, ho preferito raggiungere il Parco della Pace e S.Anna di Stazzema. Per chi non lo sa in questo paese il 12 Agosto del 1944 fu compiuto il più feroce tra gli eccidi da parte delle SS.
Nella stradetta di collina che raggiunge quei borghi ha iniziato a piovere a dirotto. Era pomeriggio tardi, un'atmosfera strana ma molto bella mi accompagnava mentre il sornione ruggire ai bassi della spondamagra spingeva serenamente il paralever & tutto il resto del telaio in mezzo a quelle curvette, con una agile e serena guida quasi come a guidare sull'asciutto, grazie alla sincronia dei Z6.
Ho raggiunto S.Anna nella piazza intitolata alla più giovane delle Vittime ( due mesi) ho visitato la chiesa intitolata al Parroco (trucidato anche lui) e partecipato al Museo alla conferenza che era in atto, ove un filmato raccontava l'evento. Ero l'unico motoclista presente, orgoglioso di rappresentare la "razza" delle 2 ruote.
Sono rimasto profondamente toccato da questa visita, esattamente come quando visitai il campo di Dachau.
Ho firmato il registro due volte. A nome mio (col mio nominativo di stazione di Radioamatore) e quale Motocliclista, appartentente al gruppo di QDE e al BMVV mc GE.
Thanks, God, i'm a Biker.
_________________
Riccardo K100RS-16