Obbedisco!
http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/...99678134.shtml
Lorenzo travestito
Marquez suo marito
http://video.gazzetta.it/vale-peccat...c-98def0bdbb70 -
Con foto*
MotoGP, show, affidabilità, Rossi: quante eredità dal Mugello
La gara toscana ha offerto sorpassi e duelli, esaltando la grinta di Lorenzo, le qualità di Marquez e la forma di Valentino, ma evidenziando anche i dubbi di affidabilità della Yamaha e i rimpianti della Ducati. Troppe polemiche, però, e soliti insulti: una pagina da cancellare
23 maggio 2016 - Milano
Il Mugello manda in archivio il primo terzo di stagione con la più avvincente gara dell’anno. Un crescendo di emozioni: il successo al fotofinish di Lorenzo; l’irriducibilità di Marquez; lo smalto di Rossi beffato dalla fragilità della Yamaha; l’occasione persa dalla Ducati; lo show; i duelli; i sorpassi impossibili; il calore del pubblico, contaminato però da troppi eccessi e deprecabili picchi di antisportività. Vediamoli in ordine.
Fischi e forza - Fischiatelo pure, ma è fortissimo. Non buca lo schermo, né vuol essere per forza simpatico (qualcuno ha visto pure un gestaccio), ma è un
fuoriclasse. Lorenzo vince la terza gara stagionale, su sei,
impressionando per le modalità. Alzi la mano chi pensava che, superato da Marquez all’ultimo giro alla Poggio Secco, Jorge avrebbe trovato il coraggio di una replica quasi impossibile alla Biondetti, e poi il guizzo finale in rettilineo. Il maiorchino preferisce il piano A, la fuga dal via, rivendicando la qualità di questa sua tattica, ma sa brillare anche con il B, usando i ferri corti. Lui ha ricordato il GP di Silverstone 2013, vinto piegando Marquez in un corpo a corpo finale, cui aggiungiamo l’ultimo giro di Brno 2012, battuto da Pedrosa: Lorenzo non evita il duello, lo usa solo quando serve. È mancato quello con Rossi, ma viste le premesse è un’attesa che durerà poco. È uno Jorge al top: bravo e pure fortunato ad aver patito il cedimento del motore nel warm up.
Rossi di primo pelo - Valentino, invece, è stato tradito in corsa da una Yamaha che ha subito due rotture, tanto gravi quanto scenografiche, in meno di 5 ore. Troppo. Il mondiale è lungo e logorante, ma a Iwata dovranno investigare per bene sulle ragioni di un guasto (identico?) che ha appiedato Rossi e graziato Lorenzo, affumicato nella sessione pre gara. Il pesarese, che probabilmente avrebbe vinto, o almeno ci avrebbe provato, però ha confermato il suo stato di forma: è tonico, carico, veloce e molto più incisivo in prova. Il suo rendimento è di primissimo livello. Resta solo da vedere fin quando la Yamaha potrà riservare parità di trattamento ai suoi due piloti nella sfida due contro uno con Marquez. Mancano 12 GP, tantissimo, ma a Iwata corrono il rischio di dover piegare a logiche di squadra il pilota ‘restante’, Rossi, a favore di quello ‘uscente’, Lorenzo. Dubitiamo che Vale potrebbe mai assecondarle.
Polemiche e inciviltà - Inevitabile, purtroppo, il solito contorno di polemiche e insulti. Le prime si sono scatenate per la pole di Rossi con l’aiuto della scia di Vinales, suo futuro compagno in Yamaha. Lamentele di Lorenzo a parte - che brutto vizio Jorge, ci caschi sempre -, serve chiarezza: è una pratica tanto diffusa quanto sgradevole, ma lecita. Si chiama astuzia od opportunismo. Basta sollevare polveroni! Per onestà intellettuale, però, ci si chieda anche cosa sarebbe successo se lo avesse fatto Lorenzo in scia a Dovizioso... Quanto ai fischi, sono stati rivolti, unitamente a striscioni beceri, verso i nemici dichiarati Lorenzo e Marquez. Proprio i due che con un ultimo giro al calor bianco hanno regalato lo show finale, ‘restituendo’ allo spettacolo una parte di quanto gli era stato tolto con la fumata di Rossi. Marc e Jorge non potranno mai essere amati in Italia, ci sta, ma meritano rispetto. Loro hanno glissato, ma la deriva da stadio del pubblico è ormai stata travasata in pista - segnalati pure lanci di
pomodori - e quasi metabolizzata. È una vergogna che il motomondiale non merita, i tifosi sani dovrebbero condannare e gli stessi campioni censurare senza ‘se’ e ‘ma’. Non è una novità, ahinoi, ma fa sempre più male doverla registrare.
Marquez - Marquez è l’esatta istantanea dell’uomo che va oltre i limiti del mezzo meccanico. La Honda è lui. E non ce ne voglia Pedrosa, 4° dopo la migliore gara stagionale. È Marquez che è secondo nel mondiale, non la Honda: lui riesce a guidare sopra e anche oltre i problemi di accelerazione e motore denunciati da tempo, e che da tempo l’HRC pur lavorando sodo non riesce a risolvergli. Per classe, velocità e senso del limite Marquez non ha uguali in pista - e la cosa rende il successo di Lorenzo in duello ancora più scintillante - e sta dimostrando quanto il pilota possa fare la differenza. Già così Marc è in grado di giocarsi il titolo fino alla fine: se solo da Tokyo gli dessero qualche miglioria in più diventerebbe il favorito naturale.
Michelin - Dopo tante critiche la Michelin ha finalmente contribuito allo show, fornendo un prodotto che non ha penalizzato lo spettacolo. Serve una controprova, per carità, ma dopo le lamentele generali, i cedimenti, le modifiche di carcasse e mescola, i flag to flag imposti per ragioni di sicurezza, le cadute e una generale prudenza di utilizzo al limite, finalmente al Mugello si è visto un pneumatico che non ha sollevato perplessità e aiutato i piloti a spingere senza esitazioni. Servono sorpassi, duelli e staccate al limite. E finalmente si sono visti.
Ducati - Infine la Ducati, che sulla sua pista non è andata oltre un 3° posto di Iannone: più un’occasione persa che un podio guadagnato. Fra intoppi fisici (Dovizioso) e di altra natura, a Borgo Panigale non riescono ancora a esprimere il loro (elevato) potenziale. Iannone è stato al top fino al momento clou della qualifica, poi ha sbagliato la partenza dalla prima fila e rimediato alla distanza con un passo che poteva far presagire ben altro. Siamo sempre alla lista dei rimpianti: va cancellata con una decisa inversione di rotta.
Massimo Brizzi @maxbrizzi27
Sottoscriverei tutto.
* Oh.... fra quelli che esponevano il cartello e la foto, v'ho riconosciuto...
Romargi, Il Maglio e Motomix contro tutti(segue da motogp mugello 2016))
Modalità lineare
